Cartelle esattoriali: pace fiscale o proroga, cosa cambia

Mentre la conversione del decreto sostegni prevede l’annullamento delle vecchie cartelle esattoriali, l’approvazione del decreto sostegni bis da parte del Consiglio dei Ministri rende ufficiale lo stop alla riscossione sospesa al 30 giugno. I contribuenti entro il 31 luglio saranno chiamati alla cassa.

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Doppio intervento in tema di cartelle esatoriali. La conversione del decreto sostegni porta con se l’annullamento delle vecchie cartelle esattoriali, mentre l’approvazione del decreto sostegni bis da parte del Consiglio dei ministri rende ufficiale lo stop alla riscossione sospesa al 30 giugno. I contribuenti entro il 31 luglio saranno chiamati alla cassa.

Il decreto sostegni prevede l'annullamento automatico delle vecchie cartelle esattoriali nel limite di 5000 euro riferite ai carichi affidati ad Agenzia entrate riscossione dal 1 gennaio 2001 al 31 dicembre 2010.

Invece non è certo una novità la notizia della sospensione dell’attività di riscossione dell’Agenzia delle Entrate fino al 30 giugno 2021. Infatti visto il Ministero dell’Economia e delle Finanze, aveva provveduto ad anticipare, con un comunicato stampa del 30 aprile, la prossima emanazione di una norma che avrebbe previsto il differimento del termine di sospensione. Nelle prime intenzioni il termine doveva essere al 31 maggio, ora prorogato di un altro mese.

Quindi, a meno che non intervenga una ulteriore proroga i contribuenti saranno chiamati alla cassa entro il 31 luglio. Analizziamo in dettaglio i singoli interventi.

Condono vecchie cartelle esattoriali: cosa prevede il decreto sostegni

Il decreto sostegni prevede l'annullamento automatico delle vecchie cartelle esattoriali nel limite di 5000 euro riferite ai carichi affidati ad Agenzia entrate riscossione dal 1 gennaio 2001 al 31 dicembre 2010.

L'art. 4 comma 5 del ddl 3099 stabilisce che:

"Sono automaticamente annullati i debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore del presente decreto, fino a 5.000 euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010" benché ricompresi in precedenti definizioni agevolate che fanno riferimento ai debiti affidati all'agente della riscossione dal 2000 al 2017.

Per singole variazioni si intendono le singole violazioni contestate e poi soggette a recupero coatto.

Lo stralcio non è per tutti infatti il condono è previsto in favore di:

  • persone fisiche che, nel periodo d'imposta del 2019, hanno percepito un reddito imponibile fino ad un importo pari a 30.000 euro
  • partite Iva  hanno conseguito nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2019, un reddito imponibile  fino a 30.000 euro.

In questo video l'avv. Angelo Greco spiega in dettaglio come funziona il condono delle cartelle esattoriali e a chi è rivolto.

E mentre parte il countdown dei 30 giorni che il Governo ha concesso al Fisco per fissare i dettagli e le date di annullamento delle vecchie cartelle esattoriali, diventa ufficiale lo stop alla riscossione, sospesa al 30 giugno. I contribuenti entro il 31 luglio saranno chiamati alla cassa.

Decreto sostegni bis: sospensione delle notifiche rinviato al 30 giugno

È confermata la notizia, ormai attesa da molti, della sospensione dell’attività di riscossione dell’Agenzia delle Entrate fino al 30 giugno 2021.  Nelle prime intenzioni il termine doveva essere al 31 maggio, ora prorogato di un altro mese.

Con l’approvazione il 20 maggio 2020 del decreto Sostegni bis da parte del Consiglio dei Ministri, viene confermata la sospensione della attività di riscossione fino al 30 giugno 2021

Non è una notizia fresca di stampa visto che il Ministero dell’Economia e delle Finanze, aveva provveduto ad anticipare, con un comunicato stampa del 30 aprile, la prossima emanazione di una norma che avrebbe previsto il differimento del termine di sospensione. Nelle prime intenzioni il termine doveva essere al 31 maggio, ora prorogato di un altro mese.

Quindi, a meno che non intervenga una ulteriore proroga i contribuenti saranno chiamati alla cassa entro il 31 luglio.

Proroga riscossione nel decreto sostegni bis: cosa dobbiamo aspettarci

Con una norma prevista nel decreto sostegni bis il termine per la sospesione dell’attivtà di riscossione slitta al 30 giugno 2020.

Non è la prima proroga, infatti ricordiamo che l’ultimo termine era scaduto lo scorso 30 aprile 2021.

Cosa dobbiamo aspettarci? La situazione sarà la seguente:

  • fino al 30 giugno 2021 l’Agenzia delle Entrate sospende l’invio delle nuove cartelle. Sopsesa anche la possibilità, sempre da parte dell’AGE, di avviare procedure cautelari o esecutiva di riscossione ( ad es. ipoteche e pignoramenti).
  • il 31 luglio 2021 è il termine ultimo per effettuare i versamenti derivanti dalle cartelle di pagamento, dagli avvisi di accertamento esecutivi affidati all’agente di riscossione.  

Proroga riscossione: dal Cura Italia al Sostegni bis, tutti gli interventi

La saga della della sospensione delle cartelle esattoriali fa parte di un discorso molto più ampio che parte dal decreto legge n. 18/2020 il c.d. decreto Cura Italia

Le prime disposizioni urgenti, contenute nel “Decreto Cura Italia” (DL n.18/2020), hanno stabilito la sospensione fino al 31 maggio 2020 dei termini di versamento di tutte le entrate (scadenti dall’ 8 marzo al 31 maggio 2020) per le somme derivanti da :

  • cartelle di pagamento;
  • avvisi di accertamento;
  • avvisi di addebito;
  • attività di notifica di nuove cartelle e degli altri atti di riscossione, di pagamento delle rate relative alla “Rottamazione-ter” e al “Saldo e stralcio”, scadute rispettivamente il 28 febbraio e il 31 marzo 2020.

Successivamente il decreto legge 34/2020 c.d. Decreto Rilancio” ha prorogato fino al 31 agosto 2020 le sospensioni previste “Decreto Cura Italia” 

ll Decreto legge 104/202 c.d.  “Decreto Agosto” ha rinviato  i termini di scadenza delle misure introdotte nei precedenti decreti al 15 ottobre 2020, successivamente differiti al 31 dicembre 2020 dal Decreto Legge  n. 125/2020.

Il Decreto legge n. 137/2020 c.d."Decreto Ristori” ha introdotto il differmento al 1 marzo 2021 del termine di pagamento delle rate 2020 della “Rottamazione-ter”, del “Saldo e stralcio” e della “Definizione agevolata delle risorse UE”, in precedenza fissato al 10 dicembre 2020 dal “Decreto Rilancio”;

Il Decreto legge n. 183/2020 ha fissato al 28 febbraio 2021 la scadenza del periodo di sospensione dell’attività di riscossione.

Per finire il Decreto legge 41/2021 ovvero il  Decreto Sostegni proroga le attività di riscossione fino al 30 aprile 2021 a causa del protrarsi dell’emergenza epidemiologica.

Proroga riscossione: cosa prevede il decreto Sostegni bis

Il nuovo decerto sostegni bis prevede la proroga di altri due mesi del termine di sospensione dell’attività di riscossione. Quindi salvo ulteriori proroghe la sospensione dovrebbe concludersi il 30 giugno 2021.

I versamenti oggetto di sospensione saranno effettuati in una unica soluzione entro il mese successivo al termine del periodo di sospensione. in pratici i contribuenti saranno chiamati alla cassa entro il 31 luglio 2021.

Ricordiamo che l’Agenzia delle Entrate  in una Faq ha chiarito che sebbene la normativa indichi in modo esplicito che il versamento va fatto in una unica soluzione, è comunque possibile chiedere la dilazione del pagamento del debito.

Proroga riscossione: sospensione pignoramenti presso terzi

Al 30 giugno slitta anche il termine finale della sospensione, disciplinata dall’art. 152, comma 1, del decreto Rilancio (D.L. n. 34/2020), degli obblighi di accantonamento derivanti dai  pignoramenti presso terzi effettuati dall'agente della riscossione e dai soggetti di cui all’art. 52, comma 5, lettera b), D.Lgs. n. 446/1997, aventi ad oggetto le somme dovute a titolo di stipendio, salario, altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego, comprese quelle dovute a causa di licenziamento, nonché a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione, o di assegni di quiescenza.