Cartelle esattoriali: cosa succede ora? Ecco le ultime!

Il Decreto Sostegni bis, secondo le indiscrezioni e le bozze circolate nelle scorse settimane, avrebbe prolungato il fermo delle cartelle esattoriali. Così è stato effettivamente, dunque su questo fronte non ci sono state grosse novità dell’ultimo minuto. Vediamo cosa prevede e quali tempistiche aspettarsi in futuro.

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Il Decreto Sostegni Bis è stato approvato dal Governo Draghi la scorsa settimana ed è entrato in Gazzetta Ufficiale appena qualche giorno fa. Tante sono state le novità rispetto a quanto circolato tra bozze ed indiscrezioni, soprattutto per quanto riguarda alcuni bonus ed alcune misure di sostegno. Così non è stato sul fronte cartelle esattoriali, su cui quanto scritto nelle bozze è stato poi confermato nel testo definitivo.

Proviamo a capirne di più, in quanto si tratta di un ambito complesso e spesso ritenuto un po’ fumoso, quasi misterioso. Tante sono le sfumature a cui prestare attenzione ed è come sempre fondamentale capire chi è direttamente toccato dalle novità introdotte nell’ultimo decreto.

Il percorso fatto in ambito cartelle esattoriali, tra condoni e polemiche, ha sicuramente contribuito a non fare molta chiarezza su questo tema. Proviamo dunque a farla ora.

Se fossi interessato ad approfondire, ti suggeriamo questo video di “Redazione The Wam” che fece il punto della situazione in maniera molto chiara quando fu approvato il primo Decreto Sostegni:

Cartelle esattoriali: cos’è la sospensione dell’attività di riscossione?

Fino alla data del 30 giugno prossimo, l’Agente della riscossione (Ex Equitalia), non potrà notificare nuove cartelle esattoriali o avviare procedure cautelari o esecutive di riscossione, come fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti. Restano sospese anche le verifiche di inadempienza che le pubbliche amministrazioni e le società a prevalente partecipazione pubblica devono effettuare, ai sensi dell’art. 48 bis del DPR 602/1973, prima di disporre pagamenti di importo superiore a cinquemila euro (sanzioni comprese).

La sospensione al 30 giugno riguarda anche tutti i pagamenti in scadenza nel periodo dall’8 marzo 2020 al 30 giugno 2021. Pagamenti relativi a:

  • cartelle esattoriali;
  • avvisi di accertamento esecutivo;
  • avvisi di addebito INPS affidati per il recupero all’Agente della riscossione (compresi gli agli atti di accertamento emessi dall’Agenzia delle dogane, nonché le ingiunzioni e gli atti di accertamento esecutivo emessi dagli enti territoriali).

I pagamenti dovranno essere effettuati entro il mese successivo alla scadenza del periodo di sospensione e, dunque, entro il 31 luglio 2021.

Cartelle esattoriali: un anno di proroghe

Partiamo dal principio: la questione delle cartelle esattoriali si trascina da un anno, praticamente.

Fu il Decreto Cura Italia, dell’allora premier Giuseppe Conte, a sospenderne il pagamento e, proroga dopo proroga, si è arrivati ad ora. La crisi pandemica aveva portato a fare questa scelta fin da marzo 2020 (da fine febbraio per i primi paesi ad essere posti in “zona rossa”), in quanto si è andati incontro ad un lockdown duro che richiedeva misure altrettanto forti ed immediate.

A fianco delle misure di sostegno del reddito e dei bonus, è quindi stato approvato un fermo al pagamento delle cartelle esattoriali, su cui quindi non matura la mora dovuta al ritardo del pagamento.

La misura riguarda tutti i versamenti derivanti dalle cartelle di pagamento, dagli avvisi di addebito e dagli avvisi di accertamento esecutivi affidati all’Agente della riscossione, nonché l’invio di nuove cartelle e la possibilità per l’Agenzia di avviare procedure cautelari o esecutive di riscossione, come fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti.

Cartelle esattoriali: che fare?

Insomma, una serie di pratiche che possono essere molto dolorose per le famiglie italiane, già messe in difficoltà dal periodo di pandemia e da tutte le conseguenze negative che ha avuto. 

Ovviamente, fin dalla prima approvazione nel Decreto Cura Italia si sono sentite le prime polemiche, in quanto secondo qualcuno sono misure che tutelano soggetti che hanno fondamentalmente un debito e che quindi sono in un certo qual modo “giustificati”, sostenendo che questo può portare a favorire i “furbetti”.

È indubbio che questa logica possa essere molto negativa, soprattutto in un paese in cui quella dei pagamenti dovuti allo stato (che siano tasse o altro) sono una vera e propria piaga sociale, un enorme problema sociale, culturale e soprattutto economico, in quanto grava pesantemente sulle casse dello stato.

Cartelle esattoriali: nuova scadenza

Ecco che arrivano le novità più importanti sul fronte cartelle esattoriali: il blocco dei pagamenti è confermato fino al 30 giugno 2021. Un altro mese di respiro per gli italiani, anzi, a dir la verità, due mesi.

Infatti, l’ultima proroga arrivava al 30 aprile, dunque ormai un mese fa, anche se era praticamente già noto che il Decreto Sostegni Bis avrebbe prorogato ulteriormente questa data di almeno due mesi, come in effetti è avvenuto.

La data entro cui bisognerà effettuare i versamenti, diventa quindi il 31 luglio 2021. Si tratta infatti del consueto mese di tolleranza, che parte appunto dalla scadenza della nuova proroga, cioè dal primo luglio. 

Cartelle esattoriali e gradualità

Ora diviene ancora più attuale ed urgente la tematica della gradualità per quanto riguardo la riscossione delle cartelle esattoriali che, come suddetto, partirà dal mese di luglio.

Moltissimi soggetti avrebbero bisogno di sapere come muoversi su tale fronte, visto che potrebbero ritrovarsi proprio nel mese di luglio a dover pagare in concomitanza diverse pratiche rimaste in sospeso.

È l’esempio delle partite IVA, che dovranno appunto pagare eventuali arretrati del marzo 2020 e che potrebbero doverlo fare in un’unica soluzione. Un’eventualità che vorrebbero a tutti i costi evitare, anche perché in alcuni casi si parla di cifre importanti ed è difficile pensare che gli ultimi due governi abbiano approvato così tante proroghe per poi non prevedere neanche una possibilità di dilazione di pagamento.

Per le partite IVA si parlava di una eventuale dilazione del pagamento in almeno sei anni, arrivando ad un massimo di dieci. Una differenza abissale, ovviamente, che però non è contenuta all’interno del Decreto Sostegni Bis che su questo fronte non dà alcuna indicazione.

Cartelle esattoriali: situazione gestita male?

Così su due piedi si potrebbe dire di sì, in quanto gli italiani che possono essere contenti della nuova proroga devono comunque continuare a fare i conti con un altro aspetto molto gravoso: l’incertezza.

Una situazione a cui purtroppo si è praticamente abituati, vista la mole di informazioni che circolano ogni giorno su novità, cambiamenti, smentite e tutto il resto. Un’incertezza quasi intollerabile in alcuni casi, soprattutto per quelle famiglie per cui anche delle piccole novità potrebbero fare tutta la differenza del mondo, nel bene e nel male.

Vedremo dunque cosa accadrà, perché non resta che attendere le novità ed aspettare che siano i fatti a parlare.

Decreto Sostegni Bis: quante novità!

Come già anticipato in precedenza, molti sono stati gli aspetti che hanno stupito dell’ultimo Decreto, a partire dalla sorprendente proroga del Reddito di Emergenza per ben quattro mensilità rispetto alle due attese.

Anche sul fronte collaboratori sportivi ci sono stati dei cambiamenti che hanno fatto storcere il naso a molti, nonostante la sottosegretaria allo sport Valentina Vezzali si sia detta soddisfatta. Per loro, infatti, le mensilità di bonus saranno due e non tre, come atteso.

Per non parlare di ciò che ha riguardato il problema con l’INPS che ha rifiutato delle domande per il Reddito di Emergenza che erano in realtà in linea con i requisiti richiesti…

Insomma, un mare di informazioni da cui ancora una volta la Pubblica Amministrazione esce un po’ a fatica, tra ritardi ed errori assolutamente evitabili.

Ovviamente riporteremo tempestivamente ogni novità su questi fronti, non appena il Governo, l’Agenzia delle Entrate o l’INPS forniranno maggiori informazioni.