Rottamazione cartelle esattoriali: nuova scadenza rate 2022

Cartelle esattoriali e rottamazione: agevolazioni rate 2022 e possibilità sempre più concreta di una nuova edizione di pace fiscale. Ecco tutte le scadenze.

Cartelle esattoriali: mentre il governo valuta la possibilità di concedere una nuova edizione di pace fiscale con rottamazione quater e saldo e stralcio, sono stati definiti i nuovi termini di riammissione ai piani di definizione agevolata per chi era decaduto e quindi istituite ufficialmente le date per le nuove scadenze delle rate 2020, 2021 e 2022.

Questo periodo di ripartenza dell’attività del fisco è servito anche a fare un bilancio in merito all’andamento dei pagamenti. E la situazione non è confortante. Dai dati infatti emerge che attualmente solo un contribuente su due e quindi solo la metà di tutti i debitori con rate arretrate già scadute e sospese a causa dell’emergenza sanitaria è riuscito a pagare nei termini previsti.

Quindi la necessità di una nuova pace fiscale che coinvolga altri periodi di cartelle esattoriali già notificate sembra essere evidente.

Il problema però è che mancano i fondi per intraprendere un’azione concreta da parte dell’ente riscossione che possa garantire la rottamazione quater e un nuovo saldo e stralcio. Come ricorda anche il Corriere della Sera, le tasse non riscosse negli ultimi 22 anni ammontano a più di 1.100 miliardi.

La questione magazzino dei crediti inizia a diventare un serio problema, tanto che anche il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini ha definito la situazione “ingestibile“.

Di conseguenza anche il massivo invio delle notifiche che si sta verificando proprio nell’ultimo periodo dopo la fine della sospensione durata quasi due anni sta provocando non pochi disagi di gestione.

In questo caos cerchiamo di fare chiarezza e di capire come sono cambiati i termini di pagamento delle cartelle esattoriali, quali sono le novità previste dopo la conversione in legge del decreto sostegni Ter, e soprattutto quanto è concreta la possibilità di una nuova edizione di pace fiscale, rottamazione e saldo e stralcio che potrebbe aiutare a smaltire i debiti arretrati dei contribuenti in difficoltà.

Cartelle esattoriali: il governo apre alla rottamazione quater

Se le precedenti edizioni di rottamazione e saldo e stralcio delle cartelle esattoriali coinvolgevano gli anni fino al 2017, ora alla luce di questa situazione quasi disastrosa che vede la maggior parte dei contribuenti con debiti già pregressi e rateizzati, non solo non essere in condizione di pagarli, ma accumularne di nuovi per quanto riguarda le notifiche relative agli anni successivi al 2017.

Urge un nuovo provvedimento e questa necessità è quasi quotidianamente ribadita soprattutto da una parte di esponenti di governo, quali Lega, Forza Italia e Movimento 5 stelle. Sono stati proprio in queste ultime ore ripresi i termini del dibattito, nel tentativo di trovare un accordo sulla riforma fiscale.

Precisamente si sta spingendo, per attivare una nuova rottamazione, l’edizione quater, che coinvolgerebbe le cartelle esattoriali iscritte a ruolo entro il 2019.

Questo ovviamente porterebbe giovamento a tutti i contribuenti in evidente difficoltà con i pagamenti arretrati, vecchie rate e nuove notifiche che massicciamente sono ripartite da un mese. Il problema però è che per questa misura servirebbe più di un miliardo di euro.

Copertura che al momento non è prevista, ma anzi, aggravata a causa della necessità urgente di contenere con decreti emergenziali anche il caro bollette, dalla situazione internazionale e la guerra in Ucraina.

Oltre a questo c’è l’altro grande ostacolo rappresentato dal “no” della Corte Costituzionale, che si è espressa in opposizione a qualsiasi ulteriore istituzione di nuove edizioni di pace fiscale e stralcio cartelle.

Tuttavia proprio nelle ultime ore il governo sembra aver riaperto il dialogo anche su questa questione delle cartelle esattoriali da rottamare o almeno agevolare nei pagamenti in qualche modo per evitare il rischio di un peggioramento dell’ammanco fiscale che come abbiamo visto è già abbastanza disastroso.

Quello che è certo è che, anche se dovesse essere prevista una nuova agevolazione dei pagamenti, verranno contemporaneamente adottate nuove misure che dovranno potenziare sia i controlli che le azioni di recupero nei confronti degli evasori.

Decreto Sostegni Ter: novità cartelle esattoriali e rottamazione

Con la conversione in legge del decreto sostegni Ter sono arrivati anche numerosi emendamenti che riguardano proprio i termini di pagamento delle cartelle esattoriali. Nello specifico parliamo delle nuove scadenze previste e della riapertura dei termini per dare possibilità a chi si è ritrovato improvvisamente con una grande mole di rate e pagamenti scaduti da non riuscire a pagare.

Per evitare che questi soggetti risultino decaduti senza possibilità di ulteriori dilazioni di pagamento è stata data una nuova scadenza da rispettare.

Questo vale sia per le rate della definizione agevolata o rottamazione e saldo e stralcio già scadute, che quelle che devono scadere entro il 2022.

Di questa novità potranno beneficiare più di 500 mila contribuenti, che altrimenti sarebbero già decaduti dai piani agevolati.

Oltre a questi, la possibilità di una nuova rateizzazione potrà essere concessa sempre, come previsto dal Decreto Rilancio, per quanto riguarda le somme delle cartelle rientranti nella prima rottamazione e nella rottamazione bis. E per i decaduti dai piani dell’anno 2019. Vediamo quindi per chi volesse sfruttare questa nuova possibilità, come fare a fare domanda per rientrare nei termini della nuova agevolazione.

Rottamazione cartelle scaduta: come richiedere nuove rate

Come previsto dal decreto sostegni Ter, la riapertura dei termini di versamento per le rate riguardanti le vecchie rottamazioni cartelle esattoriali scadute, darà la possibilità a molti contribuenti di continuare a pagare in modo dilazionato senza dover necessariamente saldare prima tutti i pagamenti già scaduti che nel frattempo si sono accumulati nell’anno di sospensione.

Attenzione però perchè l’istanza da presentare scade il 30 aprile, quindi bisogna affrettarsi a richiedere un nuovo piano agevolato ad agenzia delle entrate riscossione, per chi aveva piani attivi e successivamente decaduti per mancanza di pagamento di almeno 10 rate, già prima dell’inizio dell’emergenza sanitaria, cioè alla data dell’8 marzo 2020.

Precisiamo che per questo tipo di contribuenti in stato debitorio, sono previsti controlli sullo stato di difficoltà qualora il debito totale sia superiore ai 60.000 euro.

Inoltre successivamente ad una eventuale accettazione della nuova richiesta di piano a rate, si applicherà la decadenza come prevista nei nuovi termini di legge, tornati come in origine a prima della pandemia, e cioè al mancato pagamento di 5 rate anche non consecutive.

Ricordiamo poi che sono sempre attive le domande per l’istanza di proroga di una dilazione già in essere, sostanzialmente prolungando il periodo del piano di rientro.

Questo però è approvato dall’ente riscossione in casi particolari e comprovati di difficoltà economica e quando ancora non si risulta decaduti dal precedente piano dilazionato delle cartelle esattoriali. Bisognerà quindi produrre ed allegare alla richiesta documenti che attestino o l’ISEE o una prova che la situazione economico familiare è peggiorata recentemente, ad esempio con una lettera di licenziamento o cessazione di una precedente attività che produceva reddito.

Scadenze 2022: cartelle esattoriali e rate rottamazione

Veniamo quindi alle nuove scadenze delle cartelle esattoriali e rate rottamazione e saldo e stralcio previste dal decreto sostegni Ter convertito in legge in data 28 marzo 2022.

Per quanto riguarda i pagamenti in scadenza delle rate relative all’anno 2020, la data è il 30 aprile 2022. Invece per la rottamazione Ter e saldo e stralcio scaduti nel 2021 la data ultima sarà il 30 luglio 2022.

Resta tempo fino al 30 novembre 2022 per tutte le restanti rate delle cartelle esattoriali rateizzate nell’ambito dei piani agevolati, con originaria scadenza 2022. In quest’ultimo caso a fine novembre si potrà saldare tutto l’importo in unica soluzione.

Come previsto dalla legge, sussistono i 5 giorni di tolleranza considerati i giorni di festivitàsabati e domeniche tutti i pagamenti potranno slittare rispettivamente al: 9 maggio, 8 agosto e 5 dicembre 2022.

Ultima novità è che è stato ripristinato il termine dei 60 giorni a partire dalla notifica di pagamento delle cartelle esattoriali pervenute a partire dal mese di aprile 2022. Precedentemente fissato a 180 giorni in via straordinaria, e fino al 31 marzo, causa emergenza sanitaria in corso. Quindi entro tali termini si può evitare qualsiasi azione di recupero coattivo da parte del fisco, oltre invece si rischieranno sanzioni e pignoramenti.

Come effettuare i pagamenti delle cartelle esattoriali

Per tutti i pagamenti delle cartelle esattoriali e delle rate in essere riguardanti i precedenti piani rottamazione, le modalità di pagamento sono diverse.

Ovviamente potranno essere utilizzati direttamente i bollettini già inviati da Agenzia Riscossione, che possono essere anche richiesti nuovamente o in copia, per i versamenti degli anni 2020, 2021 e 2022, direttamente tramite area riservata ai contribuenti sul sito, accedendo con le credenziali SPID, CIE e CNS.

Per il saldo vero e proprio del bollettino si possono scegliere diversi canali fisici come, ufficio postale, tabaccherie con abilitazione ai servizi Sisal, Lottomatica e Banca 5 s.p.a., sportelli bancari e automatici ATM abilitati, ma anche direttamente presso una delle agenzie del territorio dell’ente riscossione previo appuntamento.

I canali per i pagamenti online invece prevedono ovviamente meno commissioni applicate e possono essere: tramite il proprio servizio di home banking quando abilitato ai servizi di questo tipo, app per smartphone PagoPa ed Equiclick, servizi di app di pagamento come ad esempio Mooney, ed infine direttamente sul portale di agenzia entrate riscossione.

Per questo ultimo servizio è attivo anche la funzionalità di ricerca per numero di documento. Le commissioni online variano in base al tipo di strumento di pagamento scelto, la carta utilizzata infatti può far oscillare il costo del servizio da 0,50 centesimi fino ad 1,50 euro.

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