Cessione del credito : dal 1 maggio cambiano le regole! Come

Novità per quanto riguarda la cessione del credito, con il D.L. Bollette cambiano ancora le regole. Si potrà infatti esercitare una quarta cessione.

Novità per quanto riguarda la cessione del credito relativa ai bonus casa.

Il credito infatti indeterminati casi potrà essere ceduto una quarta volta e cioè una volta in più rispetto a quanto stabilito dall’ultimo Decreto Legge n. 13 del 25 febbraio 2022.

La quarta cessione, misura introdotte nel dl Bollette,  potrà essere applicata solo da istituti bancari e compagnie di assicurazione.

La modalità di rimborso più richiesta, ma anche più discussa (perchè oggetto di numerose truffe e frodi) per molti dei bonus casa, la cessione del credito, cambia ancora normativa.

In verità, questa novità, di cui potrà beneficiare una ristretta platea di players e che vede la possibilità di una quarta cessione del credito, più che una opportunità sembra complicare oltremodo una situazione burocraticamente già molto intricata e complessa.

Il nuovo punto come già scritto è stato introdotto nel nuovo D.L. Bollette all’interno del quale vi è anche una proroga sull’utilizzo delle due modalità di finanziamento più convenienti in tema di bonus casa, sconto in fattura e cessione del credito, ma anche in questo caso non sarà una novità di cui potranno beneficiare tutti i contribuenti bensì ristretta a poche categorie di soggetti. 

Addentriamoci dunque nel conoscere meglio i punti che cambiano ancora una volta le modalità di gestione della cessione del credito.

Quarta cessione del credito per i bonus edilizi: a chi spetta?

Negli scorsi giorni è stato approvato dalle commissioni Ambiente-Attività produttive della Camera, il tanto atteso decreto Bollette. 

Uno dei punti di tale decreto introduce una variazione sulla normativa che regola la cessione del credito, si tratta dell’articolo 121 comma 1 lettere (a) e (b) del decreto Rilancio.

Ma come cambiano le regole? Dunque partiamo con lo scrivere che le novità di cui sarà oggetto al cessione del credito entreranno in vigore dal prossimo 1 maggio.

Di fatto consistono nella possibilità, da parte di pochi soggetti, di poter beneficiare di una quarta cessione.

I beneficiari di tale novità sono:

  • compagni assicurative;
  • istituti bancari  iscritti all’albo dell’articolo 106 del Testo unico bancario.

Questa è la ristretta platea di beneficiari che potrà usufruire della quarta cessione.

Il perchè di questa nuova variazione alla normativa è da ricercare nell’obiettivo da parte dell’esecutivo di aumentare la flessibilità nella gestione dei crediti scongiurando il rischio che le banche esauriscano la capienza fiscale.

Bhe alla luce di quanto scritto sembrerebbe una mossa rivolta a pochi, ma comunque vantaggiosa che va a risolvere un problema che si sarebbe potuto verificare, rendendo ancor più difficile l’accesso al contribuente al processo di richiesta della cessione del credito come modalità di finanziamento lavori ammessi dai vari bonus casa. 

Ma ecco l’inghippo! 

La seconda parte dell’ emendamento infatti afferma:

“Il cedente è sempre responsabile solidalmente per il recupero dell’importo di cui al comma 5, ferma restando l’eventuale ulteriore responsabilità solidale in capo ad altro soggetto, ai sensi del comma 6”

I commi citati nel testo sono quelli del Decreto Rilancio, più precisamente dell’articolo 121.

In pratica il nuovo emendamento riversa l’intera responsabilità insieme al titolare della detrazione, rispetto a irregolarità e difformità riscontrate in un possibile controllo effettuato dall’Agenzia delle Entrate riguardo i requisiti di accesso al bonus edilizio.

Così facendo è chiaro che beneficiare della quarta cessione espone l’istituto bancario di turno a rischi troppo grandi poichè diventa difficoltoso acquisire le garanzie necessarie per evitare sanzioni nel caso di future irregolarità riscontrate dall’AdE.

Cessione del credito: le novità introdotte dal D.L. Bollette 

Il D.L. Bollette oltre che introdurre la novità estendendo il processo di cessioni a cascata a quattro, ma solo per quelle categorie citate nel paragrafo precedente, approva anche la proroga della scadenza per la comunicazione all’Agenzia delle entrate delle opzioni di cessione del credito e sconto in fattura.

Anche qui la novità in questione non è valida per tutti e la scadenza fissata per il 29 aprile viene prolungata, ma solo ed esclusivamente per le imprese le quali vedono slittare la scadenza al 15 ottobre 2022, tutto invariato invece per i privati per i quali il termine ultimo resta quello del 29 aprile.

Queste dunque le nuove regole sulla cessione del credito che porteranno pochi vantaggi sostanziali ed ulteriori complicanze burocratiche.

La quarta cessione potrebbe costare caro alla banca che la esercita. Perchè?

Dal 1 maggio 2022 entreranno dunque in vigore le novità approvate dalle commissioni Ambiente-Attività produttive della Camera riguardo la quarta cessione del credito che potrà essere esercitata da banche e compagnie di assicurazione.

 Tale modifica approvata in Commissione prevede inoltre che:

“con riferimento a quest’ultima ulteriore cessione, il cedente è in ogni caso responsabile solidalmente per il recupero dell’importo di cui al comma 5 del presente articolo, ferma restando l’eventuale ulteriore responsabilità solidale in capo ad altro soggetto, ai sensi del comma 6.”

La banca che esercita la quarta cessione risulterebbe in sostanza responsabile in toto con il cessionario della detrazione nel caso di recupero del credito da parte dell’Agenzia delle Entrate. 

Una punto quest’ultimo che rischia di trasformare un’opportunità in una misura assolutamente sconveniente visto i rischi verso i quali la banca va in contro. 

Rispetto però all’eccessiva responsabilità riversata sulle spalle delle banche riguardo l’esercizio della quarta cessioni potrebbero essere previste ulteriori modifiche, questo per evitare che la modifica prevista dalla legge di conversione del DL Bollette resti solo su carta.

Continua quindi il caos rispetto alla normativa che regola i bonus casa.

Cessione del credito cosa è, e perchè conviene

La cessione del credito è di sicuro la modalità di finanziamento più conveniente per tutti quei cittadini che vogliono beneficiare delle agevolazioni previste dai vari bonus casa, compreso il Superbonus 110%, per lavori di riqualificazione energetica o diminuzione del rischio sismico.

Beneficiare della cessione del credito infatti significa non dover anticipare neanche 1 euro per le spese previste per l’esecuzioni dei lavori.

Tale modalità nei mesi ha fatto molto discutere e creato non pochi problemi allo Stato con la guardia di finanza e l’Agenzia delle Entrate che hanno scoperto dopo lunghe indagini truffe e frodi per un valore ad oggi di circa 5 miliardi di euro. 

Ma come funziona la cessione del credito?

In sostanza il contribuente invece di recuperare la detrazione mediante la denuncia dei redditi cede il beneficio fiscale maturato ad un soggetto terzo.

Prendiamo il caso del superbonus 110% per esempio dove lo Stato paga il totale delle spese sostenute, più un ulteriore 10%.

In questo caso il contribuente si troverà davanti a 3 possibilità:

  • anticipare all’impresa la spesa necessaria per l’esecuzione dei lavori portando tutto in detrazione nelle successive 5 denunce dei redditi;
  • chiedere lo sconto in fattura, modalità conveniente, visto che sarà l’impresa ad anticipare il denaro necessario per i lavori recuperando il tutto, mediante credito d’imposta in un secondo momento;
  • chiedere la cessione del credito, in questo caso si potrà trasferire la detrazione fiscale ad un soggetto terzo.

Cessione che potrà essere esercitata per ben 3 volte, dal contribuente all’impresa, dall’impresa ad un istituto bancario che ha sua volta potrà nuovamente cedere il credito ad un’altra banca o compagnia di assicurazione.

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