Aggiornamento Codici Ateco: 2 novità che devi sapere subito!

L'Istat ha comunicato che i Codice Ateco sono stati aggiornati e modificati. Quali sono state le modifiche? Ecco le ultime novità, anche per i commercialisti.

Il 29 dicembre del 2021, l’Istat ha pubblicato un documento, con il quale comunica l’aggiornamento dei Codici Ateco del 2007.

L’aggiornamento dei Codici Ateco è entrato in vigore a partire dal 1° gennaio del 2022. Quanti Codici Ateco sono stati aggiornati? Le novità si riferiscono ad undici sezioni della classificazione, con l’introduzione di venti codici e l’aggiornamento di circa sessanta, tra note di inclusione e note di esclusione.

Ma le novità in materia non finiscono qua. Entrando più nello specifico, il CNDCEC ha dato notizia dell’aggiornamento dei Codici Ateco per i commercialisti. Tutti gli interessati all’aggiornamento dovranno comunicarlo all’Agenzia delle entrate, a partire dal prossimo 1° aprile, attraverso la presentazione di una dichiarazione di variazione dei dati Iva.

Di cosa parleremo in questo articolo? Innanzitutto spiegheremo cosa sono i Codici Ateco, quando sono stati introdotti e a cosa servono. Poi, andremo, ovviamente, ad analizzare quali sono le ultime novità, gli aggiornamenti e come si devono comportare le attività interessate. Infine, faremo un focus più preciso sulle due novità riferite all’aggiornamento dei Codici Ateco per i commercialisti.

Codici Ateco aggiornati: cosa sono?

Uno dei primi passi da fare quando si apre un’attività è quello di identificarla tramite il Codice Ateco, affinché si riconosca in una specifica categoria, o meglio, al proprio settore di appartenenza. 

Ogni attività, infatti, ha un proprio e specifico Codice Ateco. Se vogliamo fare un esempio, un bar ha un codice diverso rispetto ad un Hotel. Naturalmente, per queste e altre indicazioni e informazioni, ci si può avvalere delle consulenze del proprio commercialista oppure ci si può rivolgere ad un consulente del lavoro.

Per capirci meglio, nel momento in cui si apre un’attività, di qualsiasi tipo, nella comunicazione all’Agenzia delle entrate, bisogna indicare il tipo di attività mediante il Codice Ateco di appartenenza. Se vogliamo fare un altro esempio, se decidi di aprire un ristorante, non puoi comunicare all’Agenzia delle entrate “ristorante”, ma devi indicare il Codice che classifica la tua attività di ristorazione.

Ma cos’è, quindi, il Codice Ateco? Si tratta di una tipologia di codice in formato alfanumerico che, come abbiamo già detto, classifica le attività, individuandole in base al settore lavorativo di appartenenza. Individua le imprese, i liberi professionisti e le associazioni e le fondazioni.

Abbiamo detto che il codice è di tipo alfanumerico, formato, quindi, da lettere e numeri. Più nello specifico, le lettere identificano il macro-settore di appartenenza; i numeri, da 2 a 6 cifre, invece, vanno ad indicare la sotto-categoria di appartenenza.

Cosa significa Ateco? La sigla sta per Attività Economiche – da qui, Ateco. Come si può intendere da quello che abbiamo detto fino ad ora, si tratta di una tipo di classificazione che, periodicamente, viene aggiornata. Infatti, l’aggiornamento di cui andremo a parlare in questo articolo, si riferisce alla versione del 2007

Codice Ateco 2007: cosa sapere?

Dal 1° gennaio del 2008, è entrata in vigore la classificazione 2007. La classificazione Ateco del 2007 è stata approvata dall’Istat, in collaborazione con l’Agenzia delle entrate e con la Camera di commercio.

In questa maniera, quindi, è stata adottata la stessa classificazione. Infatti, si legge sul sito istat.it:

“Per la prima volta il mondo della statistica ufficiale, il mondo fiscale e quello camerale adottano la stessa classificazione delle attività economiche”. 

Codici Ateco: come sapere qual è quello giusto?

Il Codice Ateco è necessario per aprire la Partita Iva e conoscerlo e comunicarlo all’Agenzia delle entrate è uno dei primi passi da fare, quando si decide di aprire un’attività.

La comunicazione all’Agenzia delle entrate è fondamentale affinché, così come si legge sul sito codiceateco.it:

“[…] ciascuna attività sia classificata in modo standardizzato ai fini fiscali, contributivi e statistici”.

Come bisogna comportarsi quando cambia l’attività economica? In questo caso, è necessario comunicare tempestivamente tutte le informazioni al Fisco, unitamente al Codice dell’attività.

Ma, come si può immaginare e com’è effettivamente, i Codici Ateco sono veramente tanti. Proprio per questo motivo, è sempre bene rivolgersi al proprio commercialista o ai consulenti del lavoro per individuare quello giusto e, quindi, corrispondente alla propria attività.

In ogni caso, l’Istat ha messo a disposizione un utile strumento online che consente di individuare il Codice Ateco corrispondente alla propria attività economica. È sufficiente, infatti, inserire una parola chiave nel sistema e questo individuerà il Codice corrispondente. Lo strumento è disponibile sul sito dell’Istat al seguente link.

Dove trovare il Codice Ateco?

Il Codice Ateco viene fornito dalla Camera di Commercio quando si apre un’attività, consultando la visura camerale.

Inoltre, si può trovare anche sul Certificato di Attribuzione del numero della Partita Iva oppure, come abbiamo giò detto, consulatando il sito dell’Istat.

Il Certificato di attribuzione della Partita Iva è, sostanzialmente, un documento che attesta l’attribuzione della Partita Iva e viene rilasciato dall’Agenzia delle entrate.

Invece, se vuoi trovare il Codice Ateco sulla visura camerale, esso è presente sulla prima pagina, nella sezione “Attività”.

Se un’azienda svolge diverse attività economiche, vegono attribuiti più Codici Ateco: il Codice Ateco primario e i Codici secondari.

Il Codice Ateco primario è quello dell’attività principale. I Codici Ateco secondari, invece, si riferiscono a tutte le altre attività che sono state aggiunte alla principale.

Codici Ateco: versione del 2007 aggiornata. Cosa cambia nel 2022?

L’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), il 29 dicembre 2021, ha pubblicato un documento dal titolo “Classificazione delle attività economiche Ateco versione 2007, aggiornamento 2022”, nel quale sono, appunto, contenute le modifiche alla versione in vigore dei Codici Ateco 2007. Versione, come si legge sul sito lavoripubblici.it:

“[…] aggiornata al 2021 in termini di struttura e note esplicative della Sezione A (Agricoltura, Silvicoltura e Pesca (ATECO 2007 AGGIORNAMENTO 2021)”.

Come abbiamo già detto prima, l’aggiornamento riguarda undici sezioni della classificazione; sono introdotti venti Codici di categoria e di sottocategoria e sono state aggiornate più di sessanta note di inclusione e di esclusione.

Sempre sul sito lavoripubblici.it, leggiamo che:

“I cambiamenti rispetto alla classificazione ATECO 2007 comprensivi dell’AGGIORNAMENTO 2021 sono scritti in rosso e sono rese disponibili anche le relative tabelle di corrispondenza”.

Quali sono le sezioni interessati alle modifiche e all’aggiornamento? Le sezioni interessante al cambiamento sono le seguenti: A, C, F, G, I, K, M, N, R, S, T.

Consultando il documento pubblicato dall’Istat, andiamo a vedere, più nello specifico, quali divisioni e classi sono interessante alla modifica

Nella Sezione A, la Divisione 01; nella Sezione C, sono interessate le Classi 10.89, 16.23, 24.33, 27.40; nella sezione F, sono interessate le Classi 43.21, 43.29; nella Sezione G, le classi 45.20, 46.90 e la Categoria 46.18.3; nella Sezione I, le Classi 55.20, 56.10; nella Sezione K, la Classe 66.19; nella Sezione M, le Classi 69.20, 71.20, 73.11, 74.90; nella Sezione N, la Classe 77.39; nella Sezione R, le Classi 90.01, 92.00 e il Gruppo 93.2; nella Sezione S, la Classe 96.01 e, infine, nella Sezione T, la Classe 97.00.

Per conoscere tutte le informazioni sulle modifiche alle Sezioni, si consiglia di leggere il Documento dell’aggiornamento dei Codici Ateco, pubblicato dall’Istat, al seguente link.

Codici Ateco commercialisti aggiornati! Presenta la dichiarazione di variazione Iva, dal 1° aprile!

Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (CNDCEC) ha comunicato, attraverso la pubblicazione dell’informativa n. 33, il 21 marzo scorso, le modifiche ai Codici Ateco e, inoltre, che, a partire dal 1° aprile 2022, tutti gli interessati alla modifica e all’aggiornamento dei Codici Ateco, appartenenti alla categoria, dovranno comunicarlo all’Agenzia delle entrate.

Scendendo più nel particolare, come si legge sul sito edotto.com, le modifiche hanno interessato la riorganizzazione delle:

“[…] sottocategorie all’interno della categoria Ateco 69.20.1 – Attività degli studi commerciali, tributari e revisione contabile”.

Pertanto, a seguito delle modifiche apportate dall’Istat, il Codice Ateco 69.20.11 comprende i “servizi forniti da commercialisti” e il Codice 69.20.12 accoglie, adesso, “servizi forniti da esperti contabili”.

Per essere più precisi, il Codice 69.20.11 interesserà agli iscritti alla sezione A dell’albo unico e i ragionieri commercialisti. Invece, il Codice 69.20.12 riguarderà chi è iscritto alla sezione B dell’albo unico dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.

La modifica è entrata in vigore a partire dal 1° gennaio del 2022, ma la nuova classificazione sarà adottata, in ambito fiscale, dal 1° aprile 2022 per far sì che tutti gli interessati ai cambiamenti, agli aggiornamenti e alle modifiche, riescano a mettersi in regola con le novità e, quindi, a modificare il Codice.

Cosa dovranno fare i soggetti interessati al cambiamento? Dal mese di aprile, dovranno inviare all’Agenzia delle entrate una dichiarazione di variazione dei dati Iva, per modificare il Codice. Come deve essere presentata la Comunicazione? Si può utilizzare il modello AA9/12 oppure il modello AA7/10.

Successivamente, dovranno inserire il nuovo Codice, quando andranno a compilare le varie dichiarazioni come quella dei redditi, quella Iva e così via.

Concludiamo fornendo un’ultima e utile precisazione, che si riferisce ai contribuenti iscritti nel Registro delle imprese e a tutti coloro iscritti nel Registro delle notizie economiche e amministrative. Costoro devono utilizzare e inviare, telematicamente, la Comunicazione Unica, anche qualora debbano adempiere solo alla dichiarazione anagrafica ai fini Iva.

Sara Bellanza
Sara Bellanza
Aspirante storica contemporaneista, classe 1995.Amante della lettura e della scrittura sin dalla tenera età, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche, conseguite entrambe presso l’Università della Calabria. Sono autrice di alcune pubblicazioni scientifiche inerenti alla storia contemporanea e alla filosofia: "L'insostenibile leggerezza della storia" e "L’insufficienza del linguaggio metafisico" per la rivista "Filosofi(e)Semiotiche", e "Il movimento comunista nel cosentino" per la "Rivista Calabrese di Storia del '900".Nonostante la formazione prettamente umanistica, la mia curiosità mi ha spinto a conoscere e a informarmi sugli ambiti più disparati. Leggo, scrivo e fotografo, nella speranza di riuscire a raccontare il mondo così come lo vedo io.
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