Come abbassare l’ISEE senza toccare reddito o patrimonio né cambiare residenza

In molti pensano che sia possibile abbassare l'ISEE solo variando reddito, patrimonio o residenza. Ebbene, non è così. Ecco la soluzione assolutamente legale.

Abbassare l’ISEE legalmente significa aprire la porta non solo a nuove agevolazioni bensì anche ad importi più elevati di bonus che già si percepiscono.

In tanti non si soffermano sulle varie modalità esistenti per riuscire a rendere il valore ISEE più basso, dal momento che pensano sia possibile solo riducendo reddito e patrimonio.

Ebbene non è così. Ci sono metodi assolutamente legali che permettono di abbassare l’indicatore economico, a parità di reddito e patrimonio. Si tratta, ad esempio, dell’assegno circolare e del conto corrente cointestato (che incidono sulla giacenza media) oppure del cambio di residenza a fini ISEE.

Ma c’è un modo ulteriore per abbassarlo, senza toccare reddito o patrimonio né residenza ed è quello che illustriamo in questo articolo.

Abbassare l’ISEE se nasce un altro figlio: ecco i passaggi da seguire

Ebbene, se è vero che togliere un figlio maggiorenne che lavora, dal proprio nucleo familiare, contribuisce ad abbassare l’indicatore, il fatto di aggiungerne uno a carico, sortisce lo stesso effetto.

Questo significa che, fermi restando i valori del reddito e della propria situazione patrimoniale, il fatto di aggiungere un figlio a proprio carico fiscale, va ad abbassare inevitabilmente l’indicatore economico familiare.

Perché ciò avviene? Perché l’introduzione di un nuovo componente della famiglia, fiscalmente a carico, va ad innalzare la scala di equivalenza. Più questa è elevata infatti e tanto più l’indicatore scende.

Vediamo dunque come procedere, nel momento in cui nasce un figlio, per aggiornare l’indicatore. 

Non è necessario rifare l’attestazione ex-novo. È sufficiente copiare l’ultima DSU presentata a tempo debito e semplicemente aggiungere il codice fiscale del nuovo nato, senza toccare dunque né reddito né patrimonio.

A questo punto, per ottenere l’assegno unico e universale (che spetta a tutti), bisogna dare comunicazione all’Inps. 

Se si tratta del primo figlio, allora l’importo mensile si calcola in base al valore dell’indicatore economico. A partire dal secondo figlio in poi invece, sempre in base all’ISEE che a ogni modo sarà più basso, si va a ricalcolare -al rialzo- anche la somma fino a quel momento già percepita per il primo figlio.

Quali sono i valori che fanno aumentare l’ISEE?

Appare evidente come conoscere il meccanismo secondo il quale funziona il calcolo consente di sapere a quali fattori prestare attenzione. In questo modo, si evita che l’indicatore si alzi anche solo di poco ma quanto basta per superare la soglia prevista e perdere bonus e agevolazioni economiche.

Il fattore principale che fa innalzare il valore è senza dubbio il reddito Irpef. Si tratta di reddito da lavoro autonomo, dipendente, da lavoro professionale, imprenditoriale e via di seguito.

Nel reddito da dichiarare rientrano anche somme provenienti da altre fonti di introito, come ad esempio il canone di locazione di un proprio immobile dato in affitto.

Non rientrano invece nel calcolo quelli erogati dall’INPS, anche nel caso di trattamenti assistenziali e previdenziali.

Per ciò che riguarda il patrimonio e la giacenza media sul conto corrente, senza dubbio sono parametri che vanno ad innalzare il valore ma in maniera decisamente inferiore rispetto al reddito.

Basti pensare che tutto il patrimonio, sia immobiliare che mobiliare incide per il 20% sul valore totale.

Cosa fa diminuire l’ISEE?

Nonostante la giacenza media influisca in maniera minore sul calcolo finale, rispetto al reddito, resta comunque uno dei fattori principali che determinano il valore dell’indicatore economico della famiglia. Un altro fattore, come anticipato, potrebbe essere il cambio di residenza.

E dal momento che modificare il patrimonio non è possibile, in molti cercano proprio soluzioni per abbassare la giacenza media di un conto corrente (soprattutto se cospicuo).

L’argomento merita un approfondimento a sé stante, in questa sede accenniamo a quella che è la possibilità principale che permette di abbassare la giacenza media del proprio conto corrente ovvero cointestarlo con una persona di fiducia.

L’alternativa, per non fare scattare la patrimoniale sul conto corrente, è quella di aprire singoli conti corrente che non superino i 5 mila euro di risparmi ciascuno.

Ovviamente, anche ogni diminuzione di reddito o patrimonio comporta l’abbassamento

Sicuramente, se ci sono variazioni in negativo di questi due fattori, allora l’ISEE va aggiornato, per poter continuare a considerarlo valido.

Infine, ricordiamo che, per tutti coloro che nel 2021, hanno subito una forte diminuzione del reddito da lavoro (ad esempio a seguito di licenziamento) oppure hanno dovuto vendere una proprietà, c’è la possibilità di ricorrere all’ISEE corrente.

Quest’ultimo quindi non fa riferimento, come da procedura ordinaria, ai redditi 2020 ma a quelli più aggiornati degli ultimi 12 mesi.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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