C'è un modo per sapere se una cartella sarà "condonata" nella nuova Rottamazione 2023

Alcune cartelle esattoriali saranno "condonate" grazie alla rottamazione a cui il neo governo sta lavorando. Cosa guardare per capire se un debito sarà cancellato.

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Il governo Meloni si è insediato a seguito delle elezioni anticipate del 25 novembre 2022, con diversi obiettivi in programma tra i quali rinnovare e dare un nuovo volto alla rottamazione, saldo e stralcio delle cartelle esattoriali. Si tratta sicuramente di un'iniziativa che arriva in un momento molto critico e di forte depressione economica per il nostro paese.

La colpa principale di questa situazione è sicuramente l'infrazione record che è arrivata a toccare, negli ultimi mesi, un valore pari al 12%, e purtroppo non vi è segno di alcuna discesa. La manovra che vuole attuare il governo Meloni si trova all'interno della rottamazione quater, che secondo le ultime indiscrezioni dovrebbe riguardare principalmente le cartelle di pagamento che presentano degli importi poco elevati. Vediamo assieme nel corso dell'articolo seguente quali saranno le cartelle esattoriali coinvolte nella nuova rottamazione e come identificare sì anche le nostre cartelle potrebbero rientrarvi.

Come funzionerà la rottamazione 2022 e come sapere se il proprio debito vi rientra

Come prima cosa è importante sottolineare che il 30 novembre 2022 scade la sanatoria per le cartelle del 2022 con i cinque giorni di tolleranza che era stata prevista dal decreto sostegni ter.

Sappiamo anche che queste decreto era stato convertito in legge nel 2022, e precisava come le rate per le cartelle esattoriali pagate entro il 30 novembre non rientrano nella rottamazione.

La data del 30 novembre può però slittare ulteriormente se vi si applica la regola dei cinque giorni di tolleranza prevista dal decreto legge numero 119 del 2018. Nello specifico la nuova data prevista per il pagamento delle rate per le cartelle del 2022 potrebbe diventare il 5 dicembre nello specifico facciamo riferimento alle cartelle che prevedevano le seguenti scadenze:

  • cartelle con scadenza il 28 febbraio 2022;

  • cartelle con scadenza al 31 maggio 2022;

  • cartelle con scadenza al 31 luglio 2022;

  • cartelle con scadenza il 30 novembre 2022.

Nel caso in cui non venga rispettata l'ultima data prevista per il 5 dicembre 2022 verrà a mancare automaticamente anche il beneficio ottenuto grazie alla rottamazione.

Le rate del 2021 e del 2021

Sempre all'interno del decreto sostegni ter era prevista una sanatoria anche per tutte le cartelle le quali rate fossero datate con l'anno 2020 e 2021.

Tali cartelle dovevano però avere delle particolari caratteristiche ovvero:

  • se parliamo delle rate per l'anno 2021 il pagamento doveva essere effettuato entro la data del 31 luglio 2022, comprensivo dei giorni di tolleranza entro l'8 agosto 2022;

  • se parliamo delle rate per l'anno 2020 il pagamento deve essere effettuato integralmente entro la data del 30 aprile 2022, considerando i giorni di tolleranza entro il 9 maggio.

Per tutte queste cartelle se il pagamento non è stato effettuato, o non sono state rispettate le scadenze sopracitate, i contribuenti coinvolti hanno automaticamente perso il beneficio della sanatoria delle proprie cartelle.

Le novità per il 2023

A seguito delle precedenti edizioni inerenti alla rottamazione delle cartelle esattoriali il nuovo governo ha pensato di inserire una nuova edizione anche per l'anno 2023.

La proposta ideata dall'esecutivo è rappresentata da un nuovo saldo e stralcio delle cartelle, che andrà a sostituire l’attuale rottamazione.

La manovra è pensata così da poter annullare un totale di debiti fino a 1000 €, per le cartelle dai 1.000 ai 3.000 euro ci sarà uno stralcio pari all’80% ed un saldo del 20%.

Sempre secondo il nuovo esecutivo la manovra potrebbe andare a comprendere delle cartelle esattoriali che sono risalenti fino al 2015.

La caratteristica principale come possiamo aver notato è che queste cartelle esattoriali dovranno avere un importo molto basso, e rientrare comunque nel limite preavviso di 3000 € per lo stralcio e saldo.

Un esempio di come si potrà procedere

Per fornire una spiegazione più chiara possibile vi proponiamo un esempio di come potrebbe venire un saldo e stralcio delle cartelle per il 2023.

Prendiamo per esempio un contribuente che possiede un debito con il fisco pari a 500 euro (questo debito non deve essere antecedente al 2015), tale debito viene automaticamente annullato.

Se possediamo invece un debito pari a 2000 € (questo debito non deve essere antecedente al 2015) bisognerebbe procedere con lo stralcio all'80% pari a 1600 €, per la quale resterebbe un saldo da pagare pari a 400 €.

La nuova sanatoria per le cartelle esattoriali verrà comunque indicata è specificata all'interno della nuova legge di bilancio per il 2023, che il governo dovrà far approvare entro la fine dell'anno corrente.

Come sapere se il proprio debito rientra nella sanatoria

Un' ulteriore novità di questa manovra ideata dal governo è quella che verranno presi in considerazione i singoli carichi indicati nelle cartelle esattoriali. Questo significa che non bisognerà andare a verificare l'importo totale della cartella ma il singolo debito indicato su di essa.

La procedura è stata ideata in quanto potrebbero esserci dei debiti che non rientrano all'interno della sanatoria prevista. Sappiamo inoltre da ultime indiscrezioni che oltre al saldo e stralcio delle cartelle fino ai 3000 € sarà possibile anche effettuare la rottamazione per dei debiti superiori a 3000 €, per i quali bisognerà pagare l'imposta contestata con un azzeramento delle sanzioni ed anche degli interessi di mora.

Queste ultime indiscrezioni potrebbero comunque subire delle modifiche nel corso delle prossime settimane, quello che è certo è che avremo una situazione più chiara e delineata nel momento in cui verrà ufficialmente pubblicata la legge di bilancio 2023.