Condono fiscale: parte lo stralcio cartelle. Ecco per chi!

Il MEF ha firmato il decreto che stabilisce tempi e termini di cancellazione delle cartelle esattoriali iscritte a ruolo, entro un certo limite massimo di 5000 euro. Vediamo come funzionerà, le date previste per l'annullamento definitivo, e come beneficiare dello stralcio totale dei debiti grazie al condono fiscale 2021 targato Draghi.

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Finalmente è arrivato il tanto atteso decreto attuativo da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze che rende il condono fiscale 2021 operativo. Parliamo dello stralcio totale dei debiti iscritti a ruolo entro certi limiti e destinato ai contribuenti con specifici requisiti di reddito.

Anche gli anni da prendere a riferimento sono limitati, ma comprendono comunque un decennio di cartelle pendenti che a breve non dovranno essere più pagate, neanche quelle già oggetto di varie rateizzazioni e rottamazioni o saldo e stralcio.

L'annullamento andrà in automatico e ci sono già differenti modalità per andare a controllare tutte le cartelle in sospeso che verranno annullate. Oltre a questo ora sono state rese disponibili le date effettive della cancellazione. Vediamo tutti i dettagli del nuovo condono fiscale 2021.

Condono fiscale 2021: decreto MEF per lo stralcio debiti

Condono fiscale: il MEF ha pubblicato il decreto attuativo con modalità e date della cancellazione debiti e cartelle iscritti a ruolo tra il 2000 e il 2010. Questo interesserà non solo i crediti non più esigibili dal fisco perchè intestati a soggetti che hanno dichiarato fallimento o che sono nullatenenti, ma anche altri 2,5 milioni di contribuenti con carichi riguardanti differenti tipologie di debiti fiscali come: multe, bollo auto, imu, ici, tari, debiti derivati da conguagli irpef e molti altri.

La firma del decreto, da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze è arrivata lo scorso 14 luglio e ne è seguita la relativa pubblicazione in gazzetta ufficiale in data 2 agosto.

Questo rende di fatto tutto operativo, soprattutto nel calendario di cancellazione, perchè come già sappiamo beneficiari, requisiti e limiti di entità dei debiti, compresi gli anni di riferimento erano già stati stabiliti con il primo decreto sostegni del governo Draghi, in data 23 marzo 2021.

Nel frattempo sono state rese operative anche le modalità di verifica direttamente online, per i contribuenti, per controllare effettivamente quali debiti verranno interessati dal condono e quindi non bisognerà mai più pagare.

Perchè l'annullamento sarà effettuato in automatico, ma sarà cura di ogni soggetto interessato andare ad accertarsi di quali debiti non risulteranno più in sospeso. Compresi quelli rientranti nella pace fiscale, tutte le definizioni agevolate di rottamazione e saldo e stralcio, per le quali l'ente riscossione ha istituito un apposito servizio, per agevolare i contribuenti con rateizzazioni in corso ad effettuare eventualmente un ricalcolo della situazione ed evitare di pagare arretrati che poi invece saranno annullati.

Ecco quindi le date da ricordare per controllare la propria posizione nei confronti di agenzia delle entrate riscossione o ex equitalia, e come ricalcolare i debiti dopo il condono fiscale.

Condono fiscale 2021: le date da ricordare

Anche se il condono avverrà in automatico per i contribuenti che rispettano tutti i requisiti, è importante ricordare le date previste dal decreto. Per la prima verifica l'Agenzia delle entrate ha controllato il codice fiscale di tutti i contribuenti che hanno i debiti rientranti nelle soglie di limite dei 5000 euro, che siano già iscritte a ruolo, ovviamente sempre riguardanti le date che vanno dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2010.

Le comunicazioni dei dati sono state scambiate internamente tra agenzia delle entrate e agenzia delle entrate riscossione, e saranno controllati i debiti iscritti a ruolo alla data del 23 marzo 2021, cioè quando il decreto sostegni è diventato legge.

Questo processo di scambio dati è stato completato lo scorso 20 agosto.Successivamente verranno verificati i requisiti di reddito, per l'annullamento dei debiti. Cioè verrà controllato che questo sia inferiore a 30.000 euro per l'anno 2019. Questo procedimento sarà concluso entro il prossimo 30 agosto.

Una volta controllati questi dati, si avrà l'elenco dei contribuenti per i quali si potrà procedere con l'annullamento in automatico anche detta cancellazione d'ufficio di tutte le cartelle che rientrano nel condono entro il 31 ottobre 2021.

L'ultimo passo verso la cancellazione definitiva però, si avrà solo quando tutti gli enti interessati dalla riscossione avranno ricevuto correttamente i dati dei contribuenti e delle cartelle che rientrano nel condono fiscale.

Questo verrà effettuato entro il prossimo 30 novembre e dunque, anche se è già possibile verificare preventivamente, bisognerà comunque attendere il 1 dicembre per liberarsi in modo ufficiale e definitivo dei debiti sotto i 5000 euro.

Come funziona il condono fiscale: debiti inclusi

Per conoscere effettivamente quali sono i debiti fiscali e le cartelle incluse nel condono fiscale, occorre prima specificare cosa si intende per "iscrizione a ruolo". Cioè il processo tramite il quale un ente creditore affida effettivamente il carico all'ente riscossione.

Quindi si intendono tutte quelle cartelle non pagate nei termini previsti, che successivamente sono diventate oggetto della riscossione coattiva e del processo di recupero anche tramite pignoramento.

In questo caso per essere cancellate dal condono, le cartelle esattoriali devono risultare già iscritte a ruolo alla data del 23 marzo 2021. Devono portare una data compresa tra il 1 gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010.

Il termine di 5000 euro totale, massimo annullabile per ogni singolo debito, deve intendersi comprensivo di eventuali sanzioni ed interessi applicati. Quindi nel caso in cui da un estratto di ruolo risulti un debito comprensivo di più cartelle singole che però rientrano nella sanatoria questi debiti saranno annullabili.

Come è già stato più volte specificato la natura dei tributi o tasse può essere diversa e comprendere, per entità ridotta imposte di piccoli importi non pagate come irpef, bollo auto, o tributi locali sulla proprietà immobiliare come l'IMU e l'ICI, ma anche la TARI.

Poche tipologie di debito sono escluse per legge dal condono fiscale 2021 e quindi sarà più facile controllare per il contribuente, sapendo già quali sono i carichi pendenti che ancora risultano oggetto di procedimento. Per fare chiarezza, vediamo quali non sarà possibile includere nello stralcio.

Quali sono i debiti esclusi dal condono fiscale 2021

Una grande quantità di debiti ancora in essere saranno cancellati dal condono fiscale del decreto sostegni. Circa 16 milioni di cartelle di varia natura, come abbiamo visto. Ma ce ne sono ancora alcuni che è bene sapere, non saranno interessati dalla sanatoria. Questo perchè la legge ha imposto un ulteriore paletto limitante, cioè oltre agli anni di riferimento, alla soglia massima dei 5.000 euro e al reddito, ci sono le esclusioni legate ad alcune tipologie di cartelle .

Principalmente per i contribuenti molte potrebbero riguardare le multe. Infatti, anche se abbiamo specificato che alcune multe stradali potranno essere annullate, questo però non riguarda quelle derivate da sanzioni e sentenze di condanna penale.

Quindi bisognerà valutare attentamente la natura del debito. Come queste sono escluse dal condono fiscale le cartelle relative al recupero degli aiuti di stato percepiti indebitamente, quelle da condanne della Corte dei Conti e quelle dovute per l'IVA sulle importazioni.

Condono fiscale: come controllare quali debiti non pagare

Anche prima della pubblicazione del decreto attuativo del MEF, in vista della scadenza imminente della prima rata al 9 agosto, l'agenzia delle entrate riscossione, aveva dato la possibilità ai contribuenti con debiti rateizzati o rientranti nelle definizioni agevolate del saldo e stralcio, di controllare se comprendessero anche cartelle interessate dal condono.

Dunque è ancora possibile andare a verificare con il servizio dedicato inserendo il codice fiscale e il numero del provvedimento assegnato, che si trova sulla comunicazione di AdE, nell'accettazione della definizione agevolata.

In questo modo è possibile sapere preventivamente quali rate eventualmente non occorreva pagare e farsi fare un ricalcolo totale con nuovi bollettini direttamente da poter pagare online con il servizio pagopa.

Un procedimento molto importante per chi ha aderito alle edizioni di rottamazione e saldo e stralcio, per due motivi fondamentali: il primo è che alla ripartenza delle rate con anche una sola non pagata si decade dal beneficio, e il secondo perchè nel caso in cui invece alcune saranno annullate dal condono non si riceverà alcun rimborso in caso di pagamento.

Chi non lo avesse già fatto, ma pensa di poter avere debiti che potrebbero rientrare negli anni e nei termini previsti dal condono fiscale può ancora sfruttare questa possibilità in modo da risparmiare e non pagare debiti più dovuto.

L'unica cosa che resta fuori da questo programma messo a disposizione degli utenti è la verifica del reddito, per quello infatti, dovrà essere il contribuente ad accertarsi di rientrare nei requisiti, come abbiamo già detto andando a controllare le dichiarazioni 730 o unico dell'anno 2019.

Per tutti gli altri è possibile già effettuare un estratto di ruolo sul sito della riscossione, per controllare le cartelle ancora in essere e verificare data, entità totale e natura del debito. In questo modo è possibile già avere una previsione di quali saranno quelli interessati dalla sanatoria. Oltre a questo, successivamente alla fine di tutto il procedimento, cioè come abbiamo detto, a partire dal 1 dicembre 2021, con lo stesso servizio si potrà procedere con l'effettivo controllo di quali debiti saranno stati annullati d'ufficio.

Per vedere l'estratto di ruolo, che comprende tutte le cartelle non pagate già notificate, è necessario accedere al proprio estratto conto sul sito di agenzia entrate riscossione con SPID, CIE, CNS o pin direttamente alla scheda servizio " Controlla la tua situazione

Per i contribuenti che dovessero avere problemi con il sito, è sempre possibile richiedere un appuntamento con i consulenti delle sedi territoriali di agenzia entrate, richiedendo preventivamente la disponibilità anche con il servizio online "prenota appuntamento" dopo aver scelto la regione di residenza.