Conto corrente e conto deposito: in arrivo prelievo occulto

Il conto corrente e il conto deposito sono colpiti da una patrimoniale che si può evitare solo in alcuni casi. Ecco chi colpisce, quando e in che misura.

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A partire dallo scoppio della crisi economica innescata dal coronavirus, in Italia si è parlato a più riprese del rischio di una patrimoniale.

Il timore è che lo Stato possa mettere le mani nelle tasche degli italiani per recuperare almeno una minima parte delle ingenti risorse impiegate negli ultimi 12 mesi.

Conto corrente: cos'è l'imposta di bollo e a quanto ammonta

Al momento non ci sono segnali in tal senso, ma è anche vero che non bisogna dimenticare quella "mini-patrimoniale" che già colpisce il conto corrente e non solo.

Ci riferiamo all'imposta di bollo che affonda le sue radici nel lontano 1972, quando è nata con il D.P.R. n. 642.

Quasi 40 anni dopo e precisamente nel 2011, l'allora Governo Monti, con il decreto Salva Italia ha introdotto l'imposta di bollo sul conto corrente, ma anche sui libretti di risparmio bancari e postali.

In vigore dal 2012, il tributo deve essere riconosciuto allo Stato da ciascun cittadino in possesso di un conto corrente, bancario o postale, salvo poche eccezioni.

L'imposta di bollo è indiretta perchè colpisce la ricchezza indirettamente e non proporzionale alla capacità contributiva del cittadino tenuto al pagamento della stessa.

L'importo è pari a 34,2 euro per le persone fisiche, mentre sale a 100 euro all'anno per le persone giuridiche.

Conto corrente: chi paga l'imposta di bollo e chi no

L'imposta di bollo si paga per ciascuna conto corrente e libretto di risparmio o postale con una giacenza media superiore a 5.000 euro, mentre al di sotto di questa soglia non è dovuto nulla.

Questo tributo è prelevato dal conto corrente del cliente direttamente dalla banca che provvede poi a versare allo Stato quanto dovuto.

L'applicazione dell'imposta avviene di solito nel momento in cui è emesso l'estratto conto il rendiconto.

Conto corrente: si avvicina il primo "prelievo di quest'anno

Ciò può avvenire una volta all'anno o anche una volta al mese, sebbene la formula più diffusa sia quella su base trimestrale.

Ogni tre mesi quindi la banca preleva 8,55 euro dai rapporti attivi che hanno una giacenza media superiore ai 5.000 euro.

Visto che la fine del primo trimestre di quest'anno si avvicina, già nei primi giorni di aprile ci sarà l'addebito sul conto corrente dell'imposta di bollo, se dovuta, nella misura di 8,55 euro.

Conto deposito: come funziona l'imposta di bollo

Come spiegato fino ad ora, nel caso del conto corrente e dei libretti di risparmio, l'imposta di bollo è dovuta in misura fissa.

Ci sono però altri casi in cui tale tributo è da pagare in misura proporzionale  e ciò avviene in presenza di un conto deposito.

Per questo strumento finanziario infatti, l'imposta di bollo è stata allo 0,15% della somma depositata, mentre a partire dal 2013 è aumentata allo 0,2%.

Anche in questo caso a pagare l'imposta sono sia le persone fisiche che quelle giuridiche, con un'importante differenza tra le due tipologie.

Conto deposito: differenza imposta di bollo persone disiche e giuridiche

Per le persone fisiche infatti non è previsto alcun limite massimo, mentre per le persone giuridiche è stato fissato un tetto massimo, pari a 1.200 euro nel 2012, salito poi a 4.500 nel 2013, mentre a decorrere dal 2014 è stato determinato in 14.000 euro.

Conto deposito: come si calcola e quando si paga l'imposta di bollo

Come per il conto corrente è prevista l'applicazione dell'imposta di bollo al momento dell'emissione dell'estratto conto, nel caso del conto deposito si paga in base al valore della rendicontazione che può mensile, trimestrale, semestrale o annuale a seconda del contratto in questione.

La differenza rispetto al conto corrente riguarda anche il periodo in cui il conto deposito è stato aperto e attivo.

In base alla data di apertura si applica quindi l'imposta di bollo rapportandola alla data di rendicontazione, e se a quest'ultima il conto deposito risulta chiuso, allora si applica un'imposta minima di 1 euro.