L'Agenzia delle Entrate ha intensificato i controlli sul conto corrente: nel mirino del Fisco ci sarebbero alcuni movimenti sospetti, tra entrate e uscite, e in particolare relativi ad alcune Banche. Quali sono i movimenti più controllati dal Fisco sul conto corrente e a cosa bisogna fare attenzione?
Ecco alcuni accorgimenti da adottare per evitare sanzioni da parte dell'Agenzia delle Entrate soprattutto per entrate e uscite sul proprio conto corrente.
Conto corrente, attenzione a questi movimenti: sono i più controllati dal Fisco
Sono stati adottati nuovi strumenti di controllo sul conto corrente, soprattutto per i movimenti più controllati e sospetti agli occhi del Fisco: a cosa bisogna prestare attenzione?
Soprattutto i liberi professionisti e i titolari di Partita Iva devono prestare particolare attenzione alla presentazione della dichiarazione dei redditi, oltre che al pagamento delle tasse, per non incorrere in sanzioni pesanti da parte dell'Agenzia delle Entrate.
Mentre per i lavoratori dipendenti la tassazione si applica direttamente nella busta paga, per i titolari di Partita Iva e per i lavoratori autonomi si tratta di una questione separata: ecco il motivo per cui alcuni movimenti sono più controllati da parte del Fisco.
Ma non solo: è bene prestare attenzione anche alla compilazione dell'ISEE e a determinate spese: i controlli sul conto corrente sono volti ad accertare la congruenza tra il reddito dichiarato al Fisco e le spese sostenute nel corso dei mesi.
In altre parole: spese eccessive rispetto al proprio reddito disponibile, quindi, potrebbero finire nel mirino delle Entrate.
Conto corrente, quali sono i movimenti più controllati?
Ma quali sono i movimenti più controllati dal Fisco sul conto corrente degli italiani? Come abbiamo visto, in primis vengono verificati il reddito disponibile e le spese sostenute nell'ultimo periodo: sono compresi, quindi, prelievi e versamenti, bonifici, giroconti, pagamenti e tutto quello che riguarda le spese sostenute complessivamente dal risparmiatore.
Nel mirino del Fisco e degli strumenti appositi per evitare l'evasione fiscale potrebbero finire i seguenti movimenti:
•
canone di affitto (pagato o incassato);
•
acquisto di automobili o veicoli di fascia alta;
•
assicurazione auto o moto;
•
soggiorni o viaggi particolarmente costosi;
•
lavori di manutenzione e/o ristrutturazione della casa;
•
visite mediche presso specialisti;
•
accensione di un mutuo per acquistare un immobile;
•
acquisto di smartphone di ultima generazione;
•
sottoscrizione di particolari abbonamenti;
•
accordi per collaborazione domestica o colf;
•
trattamenti presso centri benessere e per la cura della persona;
•
consumazioni e spese in ristoranti di lusso o stellati.
L'importante, come abbiamo già specificato, è fare in modo che vi sia congruenza tra il reddito disponibile dichiarato al Fisco e le spese sostenute. Così facendo l'Agenzia delle Entrate non avrà modo di dubitare del contribuente.
Quali sono le Banche più controllate dal Fisco?
Dopo aver analizzato quali sono i movimenti più controllati sul conto corrente dall'Agenzia delle Entrate, è utile capire se vi siano delle Banche che vengono maggiormente verificate dal Fisco.
Ebbene, attualmente sotto l'occhio attento delle Entrate ci sono alcuni istituti che hanno guadagnato popolarità per le recenti vicende che li hanno coinvolti: stiamo parlando di Unicredit, BNL e Intesa.
Mentre inizialmente i controlli saranno indirizzati ai conti correnti aperti presso questi istituti, e soprattutto verso i casi in cui le incongruenze superano il 20%, in un momento successivo i controlli del Fisco verranno estesi a tutti i contribuenti senza distinzione di Banca o disponibilità economiche.