Contributi fondo perduto per commercianti: si parte a maggio

Il decreto sostegni ter ha varato un nuovo tipo di contributi a fondo perduto destinati ai commercianti al dettaglio. Scopriamo quando e come fare domanda.

È tutto pronto per far partire i tanto attesi contributi a fondo perduto dedicati questa volta a negozianti/commercianti al dettaglio. 

Si attendeva il decreto attuativo del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ed è arrivato. Il decreto, infatti, è stato pubblicato proprio ieri 7 aprile, in Gazzetta Ufficiale. 

Il decreto attuativo descrive tutto nei minimi dettagli: tempi e modalità di accesso ai contributi e modalità di domanda. Tutte le istanze di chi vorrà beneficiare di questo sostegno, potranno essere presentate dal mese prossimo, precisamente a partire dal 3 maggio.

Ma scendiamo nei dettagli e scopriamo come poter usufruire di questo sostegno economico per il commercio al dettaglio.

Contributi a fondo perduto commercianti: le domande partono dal 3 maggio!

Per evitare frodi e truffe ed evitare, dunque, tutto quello che è accaduto in passato con l’altro tipo di contributi a fondo perduto per le imprese, questa volta ci saranno controlli attenti e puntuali prima di procedere ai bonifici.

I controlli verteranno sul possesso di tutti i requisiti, sulla completezza della domanda, sulla sua regolarità e sul rispetto di tutti i limiti imposti dal Governo. 

Questi sostegni per i commercianti al dettaglio sono stati disposti dall’articolo 2 del DL n. 4 del 2022

Chi ha diritto a presentare domanda per i contributi a fondo perduto a favore dei commercianti?

Secondo le istruzioni del MISE, possono presentare domanda ai contributi a fondo perduto, tutti i commercianti e negozianti che appartengono ai seguenti codici ATECO:

47.19, 47.30, 47.43, 47.5 e 47.6, 47.71, 47.72, 47.75, 47.76, 47.77, 47.78, 47.79, 47.82, 47.89 e 47.99.;

I negozianti, inoltre, devono rispettare anche altri requisiti, che sono i seguenti:

  • nel 2019 il fatturato non deve aver superato i 2 milioni di euro;
  • nel 2021, rispetto al suddetto 2019, il negoziante deve aver subìto una perdita non inferiore al 30%;
  • l’attività deve essere registrata nel registro delle Imprese;
  • l’attività deve avere sede legale in Italia;
  • l’attività non deve essere in liquidazione o in difficoltà economica già a fine 2019;
  • l’attività commerciale non deve essere destinataria di sanzioni interdittive;
  • bisogna avere una PEC attiva.

La domanda, secondo il decreto attuativo del MISE pubblicato in Gazzetta Ufficiale, potrà essere inviata a partire dal 3 maggiore alle ore 12:00, fino al 24 maggio, sempre alle ore 12:00.

Il MISE pronto a fare controlli a tappeto, prima di decidere chi saranno i beneficiari del contributo a fondo perduto 

A partire dal 24 maggio in poi, ovvero dopo la data di scadenza per la presentazione delle istanze, il MISE farà partire dei controlli a tappeto, per stabilire con precisione chi sono i “veri” beneficiari di questi contributi a fondo perduto dedicati ai commercianti al dettaglio. La lista dei beneficiari sarà pubblicata sul portale ufficiale. I controlli del MISE verteranno soprattutto su questi seguenti elementi:

  • la validità di tutti i requisiti per essere ammessi al beneficio;
  • che l’istanza sia completa e regolare;
  • il rispetto delle percentuali di fatturato e di perdita previsti dal Decreto;

Qualsiasi incongruenza venga fuori, il MISE emanerà una comunicazione di diniego e il richiedente non potrà beneficare del contributo a fondo perduto. 

Contributi a fondo perduto, i controlli non saranno fatti più ex post, ma ex ante!

Finalmente si è arrivato a comprendere che fare i controlli dopo aver già dato i soldi, non è molto intelligente né vantaggioso, perché poi recuperarli non è facile, non è veloce, e soprattutto non è detto che si recuperino.

Il Governo ha dunque deciso di prendere la saggia decisione di fare controlli ex ante, ovvero tra l’invio della domanda e la procedura per il pagamento del sostegno

Ecco perché è quasi impossibile che i bonifici dei contributi partano prima di giugno (a voler essere molto positivi), ma con tutta probabilità si andrà molto oltre. Pensiamo che il 24 maggio 2022 scade la possibilità di inviare la richiesta. Successivamente il MISE farà tutti i controlli che abbiamo elencato (e non sarà affatto facile né tempestivo) e solo dopo, i meritevoli, potranno ottenere il bonifico del contributo a fondo perduto per commercianti. 

Nel testo del decreto riguardante i contributi a fondo perduto per il commercio al dettaglio, si afferma che se i controlli da parte del MISE dovessero concludersi con esito positivo, il Ministero determinerà la concessione dell’agevolazione economica. 

Con quale criterio saranno stabilite le somme dei contributi a fondo perduto per ogni commerciante?

Il Fondo statale per questo tipo di contributi a fondo perduto, ammonta a 200 milioni di euro.

L’importo che spetterà ad ogni commerciante dipenderà dalle percentuali riportate in un’apposita tabella e dalla differenza tra i ricavi del 2021 e quelli del 2019 (periodo pre-pandemia).

  • Se i ricavi del 2019 non hanno superato i 400 mila euro annui, i contributi saranno pari al 60% della differenza tra ricavi 2021 e ricavi 2019;
  • Se i ricavi del 2019 sono stati compresi tra 400 mila euro e un milione, i contributi saranno pari al 50% della differenza tra ricavi 2021 e 2019;
  • Se i ricavi del 2019 superano il milione di euro, i contributi saranno pari al 40% della differenza tra i ricavi 2021 e quelli del 2019.

Ovviamente tutto questo fino ad esaurimento dei fondi. Se i fondi dovessero risultare insufficienti a soddisfare tutti i beneficiari accertati, secondo l’articolo 2 del D.L. n. 4/2022, il Ministero ridurrà in modo proporzionale il contributo, per tutti.

Le somme precise, dunque, spettanti ai beneficiari saranno rese note soltanto dopo la pubblicazione della lista dei beneficiari.

I controlli, anche se la maggior parte di essi sarà effettuata ex ante, ovvero prima di erogare i contributi, non si fermeranno e continueranno anche dopo l’erogazione. 

In questo caso non verranno fatte a tappeto, ma a campione. Si verificherà la realtà dei fatti confrontata con  le dichiarazioni sostitutive, per verificare la veridicità di ciò che è stato dichiarato.  Se viene fuori una incongruenza, il MISE revocherà il beneficio e ne richiederà la restituzione.

Per fare la domanda dei contributi a fondo perduto, non ci sarà alcun click day

Non è stata fissata alcuna data di click day per i contributi a fondo perduto per il commercio al dettaglio. Il giorno e il momento in cui viene presentata l’istanza non determina alcun vantaggio sul ricevere o meno il beneficio economico. L’istanza potrà essere inviata indifferentemente dal 3 maggio al 24 maggio.

Se il fondo non dovesse risultare sufficiente a soddisfare tutti coloro che risultano meritevoli del contributo, la soluzione sarà ridurre il contributo proporzionalmente, a tutti i beneficiari. 

Ricordate che ogni commerciante o negoziante potrà presentare una sola domanda online, attraverso il portale del MISE. 

Redazione Trend-online.com
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