Qui la lista completa di cosa comprare e scaricare per pagare meno tasse

I lavoratori autonomi e le imprese in Italia devono pagare le tasse, tuttavia acquistando alcuni prodotti, queste si abbassano. Ecco la lista completa.

Tutti i lavoratori italiani devono pagare le tasse, ma anche chi riceve ogni mese una pensione. A dover provvedere al pagamento delle imposte, sono i datori di lavoro, se sei assunto regolarmente da un’azienda. Se invece lavori come freelance autonomo, con l’aiuto di un commercialista ogni anno dovrai provvedere da solo a pagare una certa somma allo stato, in base a quanto hai guadagnato.

Se hai un’attività, come un negozio, le cose si complicano ancora di più, perché dovrai versare allo stato diverse imposte, in base al tipo di attività svolta. In ogni caso, se lavori con una Partita Iva, puoi anche ottenere un importante risparmio dalle detrazioni fiscali e dalle deduzioni.

Se acquisti per esempio determinati prodotti per la tua attività, potrai alleggerire la spesa totale per le imposte scaricando questi costi. Tieni però in considerazione che non è possibile evitare di pagare le tasse, e se non le paghi puoi venire sanzionato. Inoltre, non tutti pagano le stesse imposte. Per esempio, chi lavora con il regime fiscale forfettario, paga meno tasse rispetto al regime ordinario, ma non può scaricare nessuna spesa.

Quali sono le agevolazioni per abbassare le tasse

Chi lavora con una Partita Iva, e non ha il regime forfettario, può scaricare alcune spese sostenute durante l’anno dalle imposte da pagare allo stato. In particolare, bisogna fare una distinzione importante tra deduzione e detrazione, per non rischiare di confonderle.

In entrambi i casi si tratta di alleggerimenti delle tasse da pagare, ovvero sono misure di tipo fiscale che vanno a vantaggio del lavoratore autonomo o del titolare di una attività. Tuttavia, anche se spesso vengono confuse, non sono la stessa cosa:

  • deduzioni: vengono applicate prima del calcolo del reddito imponibile, ovvero delle somme da tassare;
  • detrazioni: sono agevolazioni applicate direttamente sulle imposte, che diminuiscono la somma da pagare.

Come è facile intuire, prima vengono applicate le deduzioni, e in un momento successivo le detrazioni fiscali, in alcuni casi. Per poter abbassare le tasse è necessario acquistare determinati prodotti o servizi, e conservare tutta la documentazione che attesta la spesa effettiva.

Questi documenti vanno presentati ogni anno durante la dichiarazione dei redditi, per consentire l’applicazione di eventuali sconti sulle imposte, e vanno conservati anche in un momento successivo, in caso di controlli.

Cosa acquistare per abbassare l’utile?

Per abbassare l’utile, ovvero l’importo su cui si applicano le imposte, è possibile acquistare alcuni prodotti utili all’attività, e bisogna tenere presente che alcuni di questi sono completamente deducibili, mentre per altri la deducibilità è solo parziale. Si parla in questo caso di imprese. Vediamo la lista completa di cosa acquistare per abbassare l’utile:

  • libri, riviste di settore, articoli di cancelleria, materiali di consumo: queste spese sono interamente deducibili;
  • spese per pagare lavoratori occasionali e collaboratori dipendenti: sono interamente deducibili;
  • le utenze di uno studio professionale: interamente deducibili;
  • spese di locazione per un immobile da utilizzare per l’attività: questa spesa è deducibile al 50%;
  • beni strumentali per svolgere l’attività: spese interamente deducibili;
  • spese per l’auto, per manutenzione e carburante: deducibili parzialmente al 20%;
  • costi per la telefonia: deducibili parzialmente all’80%;
  • spese per alberghi o ristoranti: deducibili parzialmente al 75%.

Queste spese deducibili non costituiscono l’unico modo per abbassare l’utile, perché è possibile anche per contratti di pubblicità, ovvero investire in sponsorizzazioni può essere vantaggioso. Anche le polizze vita e le pensioni integrative sono parzialmente deducibili. Per chi lavora con una Partita Iva è anche possibile accedere a diverse detrazioni fiscali, come i bonus edilizi.

Come pagare meno tasse da privato

Abbiamo visto che chi lavora come autonomo o ha una attività di impresa può abbassare le spese principalmente per i costi sostenuti per l’azienda. Tuttavia, anche un lavoratore dipendente può in qualche modo abbassare le imposte che paga attraverso la propria busta paga?

Un modo del tutto lecito c’è, e si tratta principalmente di presentare in dichiarazione dei redditi le spese sostenute durante l’anno per determinati beni o servizi. In particolare, è possibile ottenere un credito IRPEF che va ad aumentare la busta paga dei lavoratori perché si abbassa la pressione fiscale.

Nel dettaglio, ogni anno i lavoratori dipendenti possono presentare in dichiarazione dei redditi le seguenti spese, documentate con fatture e ricevute:

  • spese mediche e veterinarie;
  • spese scolastiche;
  • spese per il pagamento del mutuo o l’affitto;
  • spese di intermediazione immobiliare per l’acquisto di una casa;
  • costi per assicurazioni;
  • spese per la ristrutturazione di casa con bonus edilizi;
  • spese per l’assistenza di familiari con disabilità;
  • costi per attività sportive dei figli;
  • spese funebri;
  • assegni di mantenimento per l’ex coniuge.

Bisogna tenere presente che alcune di queste spese possono essere soggette a deduzioni, altre a detrazioni fiscali.

Per esempio per ciò che riguarda gli assegni di mantenimento erogati all’ex coniuge, possono essere deducibili al 23% o al 43% sulla base del reddito cumulato durante l’anno. Per ogni caso particolare è sempre consigliato il supporto di un centro CAF o di un commercialista.

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