Sai chi è e cosa fa il sostituto d'imposta? Ecco i principali compiti che svolge

Quante volte hai letto il termine sostituto d'imposta? Sicuramente, ogni volta che compili la tua dichiarazione dei redditi. Il sostituto d'imposta è un soggetto che sostituisce il contribuente in alcuni adempimenti fiscali obbligatori. Ecco quali compiti svolge.

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Durante la stagione dichiarativa, salta subito all’occhio il termine sostituto d’imposta. Si tratta, infatti, di una delle prime voci che appaiono quando si compila la dichiarazione dei redditi, quindi, sia nel Modello 730 che nel Modello Redditi Persone Fisiche. In molti, probabilmente, sapranno chi è e quali sono le funzioni che riveste; molti altri ancora, invece, ignorano quali sono i suoi compiti, ma anche la sua importanza.

Perché il sostituto d’imposta è importante? Chi riveste il ruolo di sostituto d’imposta, per molti adempimenti fiscali, agisce al posto del sostituito, ovvero del contribuente. La sostituzione può riguardare solo una parte dei rapporti fiscali oppure tutti.

Pertanto, per dargli una prima definizione, affermiamo che si tratta di un soggetto che sostituisce il contribuente in alcuni dei suoi adempimenti fiscali obbligatori.

Nel testo, quindi, spiegheremo quali sono i compiti e le funzioni del sostituto che si dovrebbero conoscere e andremo a vedere, infine, le differenze tra il sostituto a titolo d’imposta e il sostituto a titolo d’acconto.

Chi riveste la qualifica di sostituto d'imposta?

Quando si compila la dichiarazione dei redditi, sia il Modello 730 sia il Modello Redditi PF, una delle prime cose che salta subito all’occhio è il sostituto d’imposta. Ma chi è e cosa fa il sostituto?

Inserire i dati del sostituto d’imposta è molto semplice; è sufficiente riportare quelli contenuti nella Certificazione Unica. Tuttavia, non tutti sanno davvero chi è il sostituto e quali sono i soggetti che ne vestono i panni.

Chi veste il ruolo di sostituto d'imposta? Non esiste solo una persona o un organismo. La qualifica di sostituto è rivestita, nella gran parte dei casi, dal datore di lavoro. Naturalmente, il sostituto può essere sia un soggetto privato sia pubblico, chiamato a sostituire il contribuente nell’adempimento di alcuni dei suoi obblighi fiscali. Ma di cosa fa il sostituto parleremo successivamente.

Ma oltre al datore di lavoro, chi può essere sostituto d’imposta? Il ruolo può essere assunto anche da un istituto previdenziale come, per esempio, l’Inps (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), oppure da un cliente, da un condominio e da altri enti.

Tutti i contribuenti hanno il sostituto d’imposta? A questa domanda, la risposta è no. Non tutti i contribuenti hanno il sostituto, ma ciò non toglie la possibilità di compilare lo stesso la dichiarazione dei redditi, sia 730 sia Modello Redditi.

A tal proposito, leggi anche il seguente articolo: 5 casi in cui presentare il 730 senza sostituto d'imposta

Ricordiamo, infine, come si legge sulla rivista online dell’Agenzia delle entrate, fiscooggi.it, che:

“I sostituti di imposta sono tenuti a denunciare annualmente le ritenute operate tramite un'apposita dichiarazione (modello 770)”.

Cosa fa il sostituto d'imposta? Ecco i principali compiti che svolge

Abbiamo già anticipato quali sono, a grandi linee, i compiti e le funzioni assunte dal sostituto. 

Il sostituto d’imposta sostituisce, di fatto, il contribuente nell’adempimento di alcuni obblighi e doveri fiscali, come stabilito dalla Legge n. 660/1973.

Infatti, il sostituto ha l’oneroso compito di sostituire in parte o in tutto il contribuente, altresì chiamato sostituito, nei confronti del Fisco.

Pertanto, il sostituto trattiene le imposte dovute dal contribuente, dai compensi oppure dalle fonti di reddito, e le versa per suo conto a suo nome.

Il sostituto d'imposta deve obbligatoriamente certificare il pagamento delle tasse per conto del sostituito - contribuente -, attraverso la Certificazione Unica e il Modello 770. Con la CU, certifica la trattenuta delle tasse al contribuente; con il Modello 770, invece, certifica allo Stato quanto è stato versato come imposta.

Tuttavia, la sostituzione viene operata in due diversi modi: a titolo d’imposta e a titolo d’acconto. Andiamo a vedere, nel prossimo paragrafo, quali sono le differenze tra i due modi.

Sostituto a titolo d'imposta e d'acconto: quali sono le differenze che devi sapere

La sostituzione operata dal sostituto d’imposta, come abbiamo appena anticipato, può avvenire, a seconda dei casi, in due diversi modi: a titolo d’acconto oppure a titolo d’imposta.

Iniziamo parlando della sostituzione operata a titolo d’acconto.

In questo caso, il sostituto deve provvedere ad anticipare allo Stato, per conto del contribuente, il pagamento dei contributi e delle ritenute. Operando con questo tipo di sostituzione, però, il contribuente rimane un soggetto passivo e, pertanto, obbligato al pagamento del rimanente, dopo aver dedotto l’importo già versato. 

Quando viene operata la sostituzione a titolo d’acconto? Possiamo fare l’esempio della ritenuta d’acconto oppure quando il datore di lavoro effettua le trattenute Irpef.

Non sai come calcolare la ritenuta d'acconto? Leggi questa breve guida al calcolo della ritenuta d'acconto: Calcola la tua ritenuta d'acconto in soli 3 passaggi!

Spieghiamo, adesso, la sostituzione a titolo d’imposta. In queto caso, il sostituto versa per intero le imposte dovute dal contribuente. In questo caso, al contrario della sostituzione a titolo d’acconto, il contribuente non ha più debiti nei confronti dello Stato e, quindi, viene sollevato da qualsiasi obbligo.