Cosa significa “durc”? Cos’è e come funziona!

Imprese e lavoratori autonomi devono stare attenti alla propria situazione contributiva e agli adempimenti previdenziali, per questo è utile il durc.

Quando si parla di adempimenti obbligatori per essere in regola con la propria attività, imprese e lavoratori autonomi devono sempre stare attenti agli adempimenti di loro responsabilità.

La Pubblica Amministrazione prevede controlli periodici per assicurarsi che tutte le attività commerciali che operano in Italia (o che sono soggette a legislazione italiana) siano in regola con gli adempimenti che gli spettano.

L’attività dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione per esempio, è proprio quella di predisporre controlli per verificare la regolarità del pagamento dei contributi e si rivolge a tutti i cittadini italiani che sono obbligati al pagamento delle tasse in Italia.

Esistono anche degli adempimenti riservati solo alle aziende e ai liberi professionisti, di cui quindi i lavoratori dipendenti, i pensionati o chi non ha un impiego non si deve occupare.

Quando si decide di aprire un’azienda oppure di lavorare autonomamente come liberi professionisti con partita IVA, si assumono non solo responsabilità nei confronti del personale e dei partner commerciali con cui si lavora, ma anche responsabilità nei confronti della Pubblica Amministrazione.

La legge infatti definisce una lista di obblighi e di documenti imprescindibili da compilare e aggiornare senza i quali non si può continuare la propria attività lavorativa e sui quali si è responsabili.

Possiamo menzionare a titolo di esempio l’iscrizione all’INPS, all’INAIL e tutti gli obblighi relativi alla sicurezza sul lavoro e, tra questi, possiamo menzionare anche il documento definito DURC.

Questo documento si è rivelato anche molto importante in questi anni di pandemia, perchè, solo in caso di presentazione di questo certificato, imprese e lavoratori autonomi hanno potuto percepire gli aiuti pubblici previsti nei Decreti di emergenza.

Andiamo quindi ad analizzare nello specifico il durc, a cosa serve e come funziona.

Prima di iniziare l’analisi però vogliamo anche segnalarvi un breve video, molto utile per introdurre l’argomento, del canale youtube Cogede SRL in cui spiega brevemente il documento durc.

Cos’è il durc?

Durc è solo un acronimo utilizzato per semplicità e sta per Documento Unico di Regolarità Contributiva e non è altro che un’attestazione rilasciata dagli enti pubblici in riferimento all’azienda che ne fa richiesta.

Il durc è un documento pubblico che ha valenza legale nei confronti di tutti, istituti pubblici e privati.

Il durc in forma unificata e telematica è stato introdotto nel 2005 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali su tutto il territorio nazionale e con valenza nello stesso territorio.

Fino al 2009 infatti il durc era obbligatorio per appalti e subappalti pubblici e opere private soggette al rilascio della concessione edilizia, dal 2009 invece, l’obbligatorietà del durc è stata estesa a tutte le imprese che lavorano sia in regime di appalto e subappalto sia per quelle che operano al di fuori del settore edilizio.

Il durc infatti è un documento obbligatorio per poter svolgere determinate attività, ma è richiedibile anche al di fuori dello svolgimento di queste attività da qualunque azienda voglia controllare il proprio stato di regolarità degli adempimenti amministrativi, previdenziali e assicurativi.

Ma il valore del durc non si esaurisce nelle aziende per controllare la propria situazione, alcune imprese infatti richiedono il durc ai partner commerciali (altre aziende o lavoratori autonomi) prima di iniziare una collaborazione lavorativa, se non si presenta il durc oppure si è in possesso di un durc irregolare il rapporto di lavoro non inizia.

Questo significa che un’impresa può imporre che tutti i suoi collaboratori siano in regola con i pagamenti presso INPS, INAIL e Casse edili.

Chi può chiedere il durc?

Per quanto riguarda le aziende, il durc è obbligatorio sia in caso di imprese con dipendenti sia in caso di imprese senza dipendenti o ditte individuali per lo svolgimento di particolari attività, soprattutto nel settore dell’edilizia.

Allo stesso tempo il durc è richiedibile anche dai lavoratori autonomi nel caso in cui vogliano controllare la propria situazione oppure è obbligatorio se hanno intenzione svolgere una delle attività per le quali è prevista la presentazione di tale documento.

In linea generale, il durc può essere richiesto solo ed esclusivamente da chi è titolare o fa richiesta per conto di una partita IVA.

Possono quindi fare richiesta del durc:

  • le imprese, anche attraverso i consulenti del lavoro che sono investiti della responsabilità con apposita delega (come anche gli studi di commercialisti o studi paghe);
  • le Pubbliche Amministrazioni appaltanti;
  • le Società Organismi Attestazione, chiamate anche SOA, che sono le società di attestazione e qualificazione delle aziende con il compito di controllare che sussistano tutti gli elementi necessari (compreso il durc) per un determinato lavoro;
  • i lavoratori autonomi che vogliano svolgere le attività per cui il documento risulta obbligatorio o che vogliano controllare la propria regolarità contributiva.

Cosa attesta?

Il durc prova che l’azienda in questione sia in regola con i pagamenti presso l’INPS, l’INAIL e la Cassa Edile.

Visto che il durc conferma la regolarità dei pagamenti presso gli istituti pubblici qui sopra menzionati, questo documento certifica che l’impresa è in linea e sta rispettando le normative di pagamento e degli adempimenti previdenziali, assistenziali, assicurativi e tutti gli obblighi che gli spettano in base alle norme di riferimento di settore.

Possedere un durc regolare significa che ogni aspetto amministrativo dell’azienda è in regola.

Il certificato durc non viene rilasciato però solo in caso di regolarità, infatti quando un’azienda fa richiesta di rilascio di questo documento se non è in regola con gli adempimenti potrebbe ricevere un durc irregolare.

Ricevere un durc irregolare significa che è necessario e mettersi in pari con gli adempimenti non in regola per poter svolgere alcune attività che citeremo qui di seguito.

A cosa serve il durc?

In generale è necessario che l’azienda o il lavoratore autonomo forniscano il durc quando hanno intenzione di concludere un contratto di servizio sia con gli enti pubblici che privati e anche se vogliono beneficiare di agevolazioni pubbliche (come quelli previsti durante la pandemia).

Accertando che l’intestatario del durc sia in regola con i pagamenti e gli adempimenti nei confronti dello Stato e dei propri dipendenti, il durc è un documento fondamentale per il commercio indipendentemente dal settore di appartenenza.

Soprattutto nel settore dell’edilizia, la mancata presentazione di un durc regolare è uno dei documenti che potrebbero far perdere una gara d’appalto all’azienda edilizia che fa richiesta. 

Andiamo ora a elencare quali sono le attività che prevedono la presentazione del durc come documento obbligatorio di attestazione della regolarità contributiva.

Risulta obbligatorio presentare il durc in caso di:

  • richiesta di aggiudicazione contratti pubblici in senso stretto;
  • richiesta di subappalti pubblici di lavori;
  • richiesta di subappalti pubblici di servizi e forniture;
  • svolgimento di servizi e attività pubbliche in convenzione o in concessione o la gestione delle stesse;
  • richiesta di iscrizione all’Albo dei Fornitori;
  • rilascio di attestazioni SOA (in questo caso è la stessa Società Organismi di Attestazione);
  • assegnazione di finanziamenti o agevolazioni previste dalle norme comunitarie;
  • richiesta di ottenimento di benefici o sovvenzioni pubbliche concessi da enti nazionali o internazionali diversi dall’INPS e dall’INAIL;
  • inizio lavori privati nel settore dell’edilizia che sono soggetti al rilascio del permesso di costruire o per cui è obbligatoria la denuncia di inizio attività.

Dove e come si richiede il durc?

La certificazione durc dal 2015 deve essere richiesta online in un’unica interrogazione e in tempo reale sia sul sito dell’INPS che sul sito dell’INAIL, solo dopo essersi identificati con i dati dell’azienda o della partita IVA per cui si sta facendo richiesta.

Essendo un documento strettamente riservato è necessario provare di essere la persona responsabile dell’ente che sta facendo richiesta di durc, altrimenti è fondamentale presentare una delega firmata dal soggetto titolare del credito per procedere con la produzione del durc.

Con la delega si può richiedere il durc anche attraverso i consulenti del lavoro, le banche o altri intermediari abilitati.

Per richiedere il durc sia sul portale dell’INPS che sul portale dell’INAIL bisogna comunicare il codice fiscale o la partita IVA del soggetto per cui si sta richiedendo la produzione del durc e indicare anche un indirizzo email PEC corretto al quale si potranno ricevere informazioni circa lo stato di avanzamento della procedura.

Se, a seguito dell’interrogazione, la regolarità contributiva del richiedente risulta in ordine allora, l’ente che si è occupato del controllo invierà alla PEC un file in formato pdf, con su scritta la data del durc aggiornato, che sarà valido per la durata di 120 giorni.

Se il soggetto che ha fatto richiesta invece ha fatto l’interrogazione ma è già in possesso di un durc in corso di validità, allora sarà reindirizzato a tale documento.

Infine se il soggetto non risulta in regola con i pagamenti e gli adempimenti previdenziali presso INSP, INAIL e Casse Edili allora, l’ente che si è occupato del controllo, invierà una PEC con l’invito a regolarizzare la posizione.

Nella PEC saranno anche elencate tutte le cause di irregolarità e una richiesta di invio di ogni elemento utile per giungere a un esito positivo della verifica.

Quando si riceve un durc che attesta irregolarità, l’interessato avrà possibilità di mettersi in regola solo entro 15 giorni dalla notifica dell’irregolarità.

Chi rilascia il durc?

Il durc viene rilasciato solo ed esclusivamente da INPS e INAIL, che sono gli unici due enti che hanno il potere di controllare la regolarità contributiva dei richiedenti.

Solo una certificazione durc rilasciata da INPS e INAIL ha valenza su tutto il territorio per le attività sopra elencate, in tutti gli altri casi in mancanza di durc concesso da INPS o INAIL il documento non ha valenza.

Ecco quindi che il durc si rivela essere un documento fondamentale di controllo dello stato di regolarità delle attività commerciali italiane che hanno rapporti con il pubblico (come nel caso degli appalti pubblici), ma anche un valido strumento di controllo dei collaboratori con cui iniziare rapporti di lavoro.

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