Detraibilità delle spese funebri: ecco cosa si recupera nel 730

Le spese funebri sostenute nel corso del 2022 sono detraibili? La risposta è sì, ma vediamo come funziona esattamente la detrazione e a quanto ammonta.

Le spese funebri sono detraibili in quanto, così come le spese mediche, sono ritenute necessarie e non dipendono dalla volontà del cittadino. Ecco perché si può recuperare una parte della spesa attraverso il solito modello 730.

Si tratta di una delle spese che tutti ci troviamo a dover affrontare, in genere per i parenti, nonostante si speri sempre che ciò non avvenga. Oltre al dolore del lutto, c’è anche una componente economica rilevante, in quanto le spese da sostenere non sono trascurabili ed in alcuni casi sono piuttosto elevate.

A prescindere dai singoli casi, restano spese da sostenere su cui lo Stato dà in genere un aiuto, nella “solita” forma del 730. Ciò significa che, come accade per spese mediche, spese universitarie, spese per asilo nido o erogazioni liberali, lo Stato restituisce attraverso questo strumento un ammontare pari al 19% delle spese detraibili.

Molto semplicemente, se la spesa detraibile fosse di 100 euro, l’effettiva detrazione sarebbe di 19 euro. Vediamo allora come funziona per le spese funebri, qual è il tetto da considerare e come vanno indicate proprio nel modello 730.

Spese funebri detraibili: ecco quali sono

Le spese funebri sono sostanzialmente tutte quelle legate al funerale ed alla sepoltura della salma. Le spese, come anticipato in precedenza, possono essere anche molto consistenti in base alle proprie esigenze.

In generale, sono comprese: le spese per l’acquisto degli articoli funebri come, ad esempio, la bara; le spese per le pratiche amministrative legate al decesso; le spese per il trasporto del defunto; le spese di sepoltura e sistemazione della salma; spese per necrologi, allestimenti floreali ed onoranze simili.

Come si può intuire da questa rapida lista, sono comprese praticamente tutte le spese che possono rivelarsi necessarie in caso di decesso di un soggetto vicino, in genere un parente. Proprio su questo aspetto, cioè sul legame tra chi sostiene le spese ed il defunto, è necessario fare chiarezza.

Spese funebri detraibili: non solo i parenti

Il tema è in genere piuttosto delicato, ma una novità importante è arrivata nel 2016 ed è importante considerarla quando si parla di spese detraibili. Si tratta del legame di parentela tra il soggetto che sostiene le spese ed il defunto: non è più necessario ai fini della detraibilità delle spese.

Insomma, fino a prima di questa novità poteva recuperare le spese solo chi avesse un legame di parentela con il defunto e dimostrasse, come sempre attraverso ricevute di pagamento, di aver sostenuto le spese. Dal 2016 in poi, invece, ciò non è più necessario ed è una novità molto rilevante anche dal punto di vista simbolico.

Infatti, qualsiasi legame non di sangue che porti un soggetto a voler sostenere le spese funebri di un defunto viene così riconosciuto dallo Stato, attraverso questo meccanismo della detrazione. L’unico vero criterio per ottenere la detrazione è dimostrare di aver sostenuto le spese, il che significa conservare tutti i documenti e, soprattutto, pagare attraverso metodi di pagamento tracciabili (bonifico, carta di credito, assegno).

Detraibilità spese funebri: ecco come funziona e qual è il tetto

Le spese funebri sono praticamente tutte detraibili, come visto in precedenza, ma in che modo? Il meccanismo è il solito del 19%, come già anticipato nell’introduzione, ma bisogna comprendere su che somma vada calcolata tale percentuale.

In sostanza, le spese funebri non possono superare i 1.550 euro complessivi, a prescindere da chi sostiene la spesa. Infatti, spesso accade che la spesa sia condivisa tra gli eredi, per esempio (spesso i figli), ma ciò non complica la detrazione, che è prevista proprio per rispondere a questa frequente casistica.

La detrazione è però ammessa solo su un totale di 1.550 euro, il che significa che a prescindere dall’effettivo importo, questo sarà il tetto massimo su cui calcolare il famoso 19%. Immaginiamo ora che due fratelli sostengano una spesa pari a 3.000 euro complessivi, come va calcolata la detrazione?

Semplicemente, se sostengono la spesa in parti uguali entrambi perderanno la detrazione sui 1.450 euro in eccesso e condivideranno (seppur in documenti 730 separati, chiaramente) la detrazione. Ognuno otterrà quindi il 19% della metà di 1.550 euro, vale a dire 147,25 euro rispetto ad una spesa detraibile di 775 euro.

Ovviamente, se i fratelli sostengono le spese in proporzioni diverse dovranno indicarlo all’interno della dichiarazione precompilata, in cui viene inserita sia la spesa totale sia la propria quota di spesa. Questo strumento è molto utile per non commettere errori nella compilazione ed ottenere effettivamente quanto spetta.

Infatti, una volta inserite le informazioni, l’importo detraibile verrà direttamente inserito nella riga E8 – E10 con il codice 14, esattamente quello corrispondente alle spese funebri. Come suddetto la procedura è piuttosto semplice, ma per qualsiasi esigenza puoi consultare la guida su come compilare la dichiarazione precompilata, pensata appunto per essere di facile compilazione. In ogni caso, ci si può anche rivolgere ad un professionista come un commercialista o al Caf.

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