Deduzione e detrazione non sono la stessa cosa: ecco quali sono tutte le differenze

Non bisogna confondere le deduzioni con le detrazioni fiscali perché non sono la stessa cosa. Ecco spiegate quali sono tutte le differenze.

Capita spesso di confondere due termini che non sono affatto la stessa cosa: deduzione e detrazione. Sostanzialmente, entrambi permettono un risparmio sulle imposte da pagare, ma hanno un meccanismo completamente diverso.

I contribuenti si imbattono in queste due voci quando si apprestano a compilare la dichiarazione dei redditi perché permettono di usufruire di sconti da parte del fisco.

Non bisogna confonderle, però, e non bisogna utilizzare i due termini indistintamente. Proprio perché ci stiamo avvicinando alla stagione della presentazione della dichiarazione dei redditi 2023, è bene conoscerle bene e fare chiarezza per non confonderle più.

I due meccanismi vengono anche applicati in momenti diversi: la deduzione fiscale opera prima e si riferisce ad un abbattimento del reddito imponibile; la detrazione fiscale opera sull’imposta lorda da pagare ed entra in gioco in un secondo momento.

Non perdiamoci in troppe anticipazioni e andiamo subito a spiegare, prima, cosa sono e subito dopo qual è la differenza tra detrazione e deduzione fiscale.

Cos’è la deduzione fiscale

Probabilmente, tra le due, le deduzioni fiscali sono meno conosciute, in quanto il termine detrazione è molto più ampliamente utilizzato.

La deduzione fiscale è un’agevolazione fiscale che svolge un ruolo non solo importante, bensì fondamentale. Le deduzioni fiscali abbattono il reddito imponibile sul quale si calcola l’aliquota Irpef per il pagamento dei tributi.

Pertanto, gli oneri deducibili operano sul reddito complessivo e hanno il compito importante di ridurre l’aliquota fiscale. Il reddito imponibile, ricordiamo, è costituito da due fattori: il reddito complessivo, ovvero quanto il lavoratore ha guadagnato in un anno fiscale, al quale vengono sottratti, come abbiamo detto, gli oneri deducibili.

Cosa sono gli oneri deducibili? Si tratta, per l’appunto, di una serie di spese, sia obbligatorie che volontarie, che possono ridurre il reddito sul quale calcolare l’imposta.

Quali sono queste spese sia obbligatorie che volontarie?

  • I contributi previdenziali;

  • I contributi assistenziali;

  • Le donazioni alle organizzazioni non governative e no profit;

  • Gli assegni di mantenimento.

Cos’è la detrazione fiscale

Le detrazioni fiscali sono molto più conosciute delle deduzioni. Per non confonderle con le prime oppure utilizzare i due termini in modo indistinto, spieghiamo anche il loro significato.

A differenza delle deduzioni fiscali, le detrazioni non abbattono il reddito su cui calcolare le imposte, ma operano direttamente sull’Irpef lorda, ottenuta dopo aver applicato l’aliquota al reddito imponibile.

Così come le deduzioni, anche le detrazioni sono agevolazioni fiscali, ma il loro meccanismo entra in gioco in un secondo momento, ovvero dopo che il reddito è stato già calcolato. Pertanto, le detrazioni fiscali si applicano solo nella fase di calcolo dell’Irpef, andando ad incidere su quanto si deve versare.

Come funzionano le detrazioni fiscali? Come sappiamo o dovremmo sapere, ci sono alcune spese che si possono portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi per diminuire l’imposta da pagare.

Ovviamente, non esiste una sola ed unica percentuale uguale per tutte le spese; la percentuale varia in base al tipo di spesa. Come fare a sapere quale percentuale applicare? Per poterle calcolare, si devono conoscere le percentuali stabilite dal Tuir.

Possiamo prendere come esempio le spese sanitarie, per le quali è possibile fruire di una agevolazione del 19%; per le spese di ristrutturazione, la percentuale applicata è del 50%. Come conoscere l’elenco di quali sono tutte le spese detraibili? Si consiglia di leggere le istruzioni dei modelli dichiarativi: 730/2023 e Modello Redditi 2023.

Quali sono le differenze tra deduzione e detrazione

Riportando la definizione, spiegando il concetto e il meccanismo di applicazione, dovrebbe essere molto più chiara la differenza che intercorre tra le deduzioni e le detrazioni.

In quest’ultima parte del testo, per completezza e per consolidare maggiormente la conoscenza dei due meccanismi, ci concentreremo sulle differenze tra le due, facendo un sunto esplicativo di quanto detto fino ad ora. Si tratta, in entrambi i casi, si agevolazioni fiscali. Tuttavia, non si possono utilizzare i due termini come sinonimi in quanto sono concetti e meccanismi diversi.

Qual è la prima differenza? La deduzione fiscale opera prima, la detrazione fiscale, invece, in un momento successivo. Naturalmente, non è affatto scontato e automatico che un contribuente possa fruire sia delle deduzioni che delle detrazioni fiscali. Per esempio, un contribuente potrebbe avere la possibilità di fruire di oneri deducibili, ma non avere nessuna spesa da portare in detrazione.

Qual è la seconda differenza? La deduzione fiscale opera sulla quantificazione del reddito, andando a determinare il reddito imponibile. La detrazione fiscale, invece, determina direttamente la cifra che si dovrà versare.

Ci si può chiedere se convengono di più le deduzioni o le detrazioni fiscali? Non possiamo parlare di convenienza vera e propria perché si tratta di agevolazioni e di meccanismi diversi. Tuttavia, possiamo affermare che le deduzioni hanno un impatto maggiore e risultano più vantaggiose per chi ha un reddito alto. Per quale motivo? Come abbiamo detto, le deduzioni fiscali permettono l’abbattimento del reddito complessivo, prima che su questo si calcolano le imposte da pagare.

Sara Bellanza
Sara Bellanza
Aspirante storica contemporaneista, classe 1995.Amante della lettura e della scrittura sin dalla tenera età, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche, conseguite entrambe presso l’Università della Calabria. Sono autrice di alcune pubblicazioni scientifiche inerenti alla storia contemporanea e alla filosofia: "L'insostenibile leggerezza della storia" e "L’insufficienza del linguaggio metafisico" per la rivista "Filosofi(e)Semiotiche", e "Il movimento comunista nel cosentino" per la "Rivista Calabrese di Storia del '900".Nonostante la formazione prettamente umanistica, la mia curiosità mi ha spinto a conoscere e a informarmi sugli ambiti più disparati. Leggo, scrivo e fotografo, nella speranza di riuscire a raccontare il mondo così come lo vedo io.
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