Detrazione superbonus in 10 anni: va dichiarato nel 730? Ecco come fare

La detrazione fiscale sul superbonus 110% si può ricevere in un credito da 10 quote annuali. Questo dev'essere dichiarato nel 730? Ecco cosa sapere.

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Il superbonus 110% è una delle principali agevolazioni fiscali che in questi anni è stata richiesta dagli italiani per svolgere degli specifici lavori di ristrutturazione e riqualificazione delle abitazioni.

Questo sostegno può garantire anche ai privati l'accesso ad un credito di imposta che può essere assorbito in 10 rate annuali, di pari importo. Per accedere al sostegno è necessario presentare la propria dichiarazione dei redditi, che per i lavoratori dipendenti avviene tramite modello 730.

Molti si chiedono a questo punto dell'anno se sia possibile dichiarare attualmente la propria scelta di ricevere il credito in 10 rate annuali, tramite la dichiarazione 2023, per i lavori effettuati nel 2022. Vediamo cosa si può fare.

Detrazione superbonus 110%: come accedere con il 730

Per accedere al vantaggio fiscale del superbonus è necessario presentare la propria dichiarazione reddituale, insieme a tutte le spese relative ai lavori collegati al bonus, e le certificazioni obbligatorie collegate al sostegno.

Gli adempimenti intorno a questo bonus sono aumentati dal momento della sua introduzione, soprattutto a causa dell'introduzione del Decreto Antifrode, che aveva stabilito precise regole intorno alle certificazioni obbligatorie da allegare alla presentazione delle spese per i lavori.

Chi ha avuto accesso al superbonus 110% ha potuto scegliere, nella maggior parte dei casi, tra lo sconto in fattura, la cessione del credito e l'erogazione del credito di imposta in compensazione fiscale per un periodo di 10 anni.

In questo caso i beneficiari possono ricevere ogni anno, per la durata di 10 anni, un credito di imposta di pari importo che influisce sul versamento delle tasse, garantendo un risparmio sull'Irpef.

Come bisogna procedere per scegliere questa opzione? Prendiamo in considerazione i pagamenti per le spese effettuati nell'anno 2022, con accesso al superbonus 110%.

In questo caso per scegliere di ricevere il credito in 10 anni, bisogna comunicare questa opzione al fisco, tuttavia le modalità devono seguire alcune regole. Se si desidera scegliere questo tipo di beneficio, bisogna indicare l'opzione nella dichiarazione dei redditi.

Questo vuol dire che la prima quota che spetta ai beneficiari viene erogata a seguito della dichiarazione dei redditi del 2024, con le seguenti scadenze:

  • Presentazione Modello 730/2024: entro il 30 settembre 2024;

  • Presentazione Modello Redditi 2024: entro il 2 dicembre 2024.

Ricordiamo che i lavoratori dipendenti e i pensionati sono obbligati ad inviare la dichiarazione con il modello 730, mentre gli autonomi e altri soggetti usano il Modello Redditi. Le spese del 2022 quindi fanno riferimento al periodo di imposta 2023, con accesso al credito dal 2024.

L'alternativa è quella di scegliere la detrazione in 4 rate, di pari importo, a partire dalla dichiarazione con il modello 730 o modello Redditi 2023, da inviare quindi quest'anno secondo le rispettive scadenze.

Superbonus 110%, le ultime proroghe

Recentemente un intervento specifico, il Decreto Alluvioni, ha introdotto una proroga particolare al superbonus 110%, per garantire più tempo per l'applicazione di questo sostegno ai cittadini delle zone colpite dalle alluvioni.

La proroga si applica per tutte le zone colpite dalle calamità naturali, come Emilia-Romagna, Marche e Toscana, con sospensione della riduzione della percentuale, prevista al 90%, per i lavori avviati a partire da gennaio 2023.

Inoltre viene posticipato anche il termine ultimo per lo svolgimento dei lavori sulle villette, che viene spostato dal 30 settembre 2023 al 31 dicembre 2023. Questa proroga è riferita esclusivamente alle zone colpite dalle alluvioni, e per un periodo circoscritto di tempo.

Non è quindi prevista per le restanti zone d'Italia, perché si tratta di un intervento straordinario.

Ricordiamo che in tutti gli altri casi, il superbonus 110% prevede una graduale diminuzione della percentuale del beneficio fiscale, per cui al 2023 è al 90%, e sarà al 70% nel 2024, e al 65% nel 2025, salvo modifiche ulteriori.

Un recente bollettino ENEA ha comunicato che al 31 maggio 2023 sono state presentate 411.871 asseverazioni tecniche per accedere al sostegno, e questo dato rileva l'interesse generale ancora alto in questo tipo di sostegno.