Dichiarazione dei redditi: ecco quando non è obbligatoria!

La dichiarazione dei redditi è un obbligo di legge: tutti i lavoratori devono presentarla. Tuttavia esistono dei casi di esonero: vediamoli nell'articolo.

La dichiarazione dei redditi è un obbligo di legge per tutti i lavoratori in Italia: si tratta di una pratica con cui vanno presentati tutti i guadagni ricevuti dal proprio lavoro durante l’anno. Per presentare la dichiarazione dei redditi nel 2022 è necessario avere tutti i documenti che riportano i guadagni percepiti lo scorso anno, nel 2021.

Sicuramente si tratta di una procedura burocratica che potrebbe essere complessa, soprattutto per chi deve presentare questa dichiarazione per la prima volta. Tuttavia esistono dei centri CAF a cui puoi chiedere, se non sai come fare per inviare correttamente le informazioni all’Agenzia delle Entrate.

Come spiega Informazionefiscale.it, la dichiarazione dei redditi va presentata ogni anno, sia per comunicare al fisco quali sono stati i guadagni nel corso dell’anno, sia per il pagamento corretto delle tasse:

“La dichiarazione dei redditi è il documento fiscale e contabile che il contribuente deve presentare ogni anno al Fisco per comunicare i propri redditi ed effettuare i relativi versamenti delle imposte.”

Anche se da quest’anno è possibile comunicare queste informazioni attraverso il portale online dell’Agenzia delle Entrate, è sempre consigliato chiedere assistenza ad un centro CAF, dove un esperto ti potrà guidare passo a passo nella presentazione.

Tuttavia, non sei sempre obbligato a presentare una dichiarazione di questo tipo! Questo perché esistono delle possibilità di esonero da questo obbligo interessanti, e casi in cui puoi scegliere se inviare oppure no la dichiarazione. Vediamo in questo articolo quali sono le situazioni per cui è possibile essere esonerati dalla dichiarazione dei redditi nel 2022, e come comportarsi.

Dichiarazione dei redditi 2022: a cosa serve

Dichiarare i propri redditi, come visto sopra, è un obbligo di legge. Se stai lavorando come dipendente di una azienda, in un ufficio o in uno studio, dovrai inviare al fisco tutte le informazioni sul lavoro svolto nel corso del 2021, e per farlo dovrai avere con te un documento, la certificazione unica, che solamente il tuo datore di lavoro ti può dare.

Il primo passaggio importante per sapere se devi presentare la dichiarazione è verificare che effettivamente il tuo datore di lavoro ti abbia inviato, anche tramite email, o consegnato in forma cartacea, questo importante documento. Se il tuo titolare non l’ha fatto, dovrai chiederlo per essere sicuro di non sbagliare.

La dichiarazione dei redditi serve per poter rispettare gli obblighi fiscali senza incorrere in conseguenze spiacevoli, come l’arrivo di multe o sanzioni in denaro. Principalmente questo obbligo è dovuto infatti al pagamento delle imposte, perché una volta che hai effettuato la tua dichiarazione, l’Agenzia delle Entrate saprà che il tuo datore di lavoro ha pagato correttamente tutte le tasse allo stato, e non te ne chiederà altre.

Prima di vedere quali sono i casi di esonero di questo obbligo, vediamo come funziona: dovrai compilare il Modello 730 (oppure il Modello Redditi PF) in base al tipo di lavoro che svolgi. Non ti preoccupare sulla scelta di questi documenti: ci penserà il centro CAF a cui ti rivolgi ad aiutarti nella compilazione.

Principalmente, per rispettare questo obbligo, dovrai avere con te la certificazione unica, e recarti in un centro CAF. Una volta fatto questo, sarà tutto in discesa: il fisco riceverà tutti i documenti e potrà verificare che il tuo datore di lavoro ha pagato le tasse allo stato per te. Può accadere di trovarsi in due situazioni diverse, una molto vantaggiosa e una meno vantaggiosa.

Nel primo caso, ti troverai in una situazione vantaggiosa se il fisco controllerà tutti i documenti e vedrà che hai pagato più tasse di quanto dovuto: in questo caso la tua prossima busta paga sarà più ricca. Nel caso contrario, potrebbe anche accadere che dovrai versare una certa cifra, se le tasse che sono state pagate non sono sufficienti. In ogni caso ti verrà comunicato dal tuo datore di lavoro, o dal centro CAF a cui hai chiesto assistenza.

Chi deve presentare la dichiarazione dei redditi 2022

Per stabilire chi non deve obbligatoriamente presentare la dichiarazione dei redditi per il 2022, bisogna prima escludere tutti coloro che sono obbligati a svolgere questa pratica. Ad essere obbligati a questa comunicazione sono tutti coloro che stanno lavorando, come autonomi oppure per una azienda come dipendenti.

Ma non solo, perché anche i pensionati che ricevono ogni mese del denaro dall’INPS devono dichiarare le somme che guadagnano. Lo stesso devono farlo anche coloro che hanno una rendita da un terreno o una abitazione in affitto. Anche le imprese devono provvedere a dichiarare allo stato tutti i guadagni che ricevono.

Se quindi hai un lavoro stabile come dipendente di una azienda, che hai svolto per tutto l’anno 2021, sicuramente dovrai presentare questa dichiarazione, e sicuramente il tuo datore di lavoro ti darà una certificazione unica dove sono spiegati tutti i dettagli del lavoro che hai svolto, dei compensi che hai ricevuto e delle tasse pagate allo stato.

Se invece sei un pensionato, e allo stesso modo hai ricevuto diverse mensilità di pensione nel 2021, dovrai presentare questa dichiarazione, appoggiandoti all’INPS o chiedendo assistenza ad un centro CAF. In ogni caso ricordati che sei obbligato a presentare le informazioni che riguardano l’anno precedente, ovvero non devi ancora comunicare nulla sul lavoro che stai svolgendo nel 2022.

Per presentare questa dichiarazione, puoi utilizzare il Modello 730, oppure il Modello Redditi Persone Fisiche, in base alla situazione specifica. Se si particolarmente esperto con l’informatica, puoi anche decidere di utilizzare i dati presenti sul sito web dell’Agenzia delle Entrate, e utilizzare il modello già compilato, confermandolo oppure modificandolo.

Per farlo però avrai bisogno di accedere al sito web con uno SPID o una credenziale digitale simile. Ricordati che presentando questi dati potrai anche chiedere particolari agevolazioni e rimborsi sulle spese effettuate durante l’anno, come quelle per l’acquisto di farmaci o per ristrutturare casa.

Quando la dichiarazione dei redditi è facoltativa

Non per tutti è obbligatorio presentare una dichiarazione per i guadagni percepiti l’anno precedente: esistono dei casi in cui questa procedura è del tutto facoltativa. Anche in questo caso comunque, se ti rivolgi ad un centro CAF, ti verrà comunicato che non sei obbligato a questa pratica.

La prima situazione è quella per cui non hai ricevuto redditi nel 2021: se non hai lavorato, oppure ricevuto una pensione, oppure ancora non hai guadagnato in altri modi, non devi presentare la dichiarazione dei redditi, perché non hai nulla da dichiarare.

Di conseguenza, non devi pagare le tasse e non hai un datore di lavoro che le deve pagare per te. Se per esempio vivi con una persona che lavora, come un familiare, sarà lui (o lei) a presentare la dichiarazione.

Se invece nel 2021 hai ricevuto dei guadagni, di qualsiasi tipo (per cui non è necessario tenere traccia) inferiori a 3.000 euro totali, non devi presentare questa comunicazione. Queste sono le principali situazioni in cui effettivamente non devi preoccuparti di svolgere alcuna pratica.

Esistono poi alcune situazioni intermedie, in cui per esempio stai lavorando, ma con un guadagno che rientra sotto ad un certo limite annuale. Se stai lavorando, ma guadagni meno di 8.000 euro all’anno, sommando sia le somme che ti arrivano dal tuo lavoro, sia quelle che arrivano da altre fonti, non sarai obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi, ma potrai farlo in modo facoltativo.

In questi casi, il centro CAF a cui ti rivolgi ti dirà che potrai procedere a dichiarare i tuoi guadagni del 2021, e potrebbe esserti utile per poter chiedere alcuni sconti sulle spese che hai sostenuto nel 2021. Tuttavia nessuno ti obbliga a dichiarare i tuoi compensi al di sotto di questa cifra.

In questa situazione possono rientrare tutti coloro che stanno lavorando part time, oppure con lavori a progetto, stage o tirocini. Se stai svolgendo un tirocinio per una azienda, e guadagni una cifra inferiore a quella vista sopra, non dovrai preoccuparti di dichiarare le tue entrate di denaro.

Dichiarazione dei redditi: esonero dalla presentazione

Ricapitolando, nel caso visto sopra è facoltativa la presentazione di una dichiarazione dei tuoi redditi. In alcuni casi invece sei proprio esonerato dall’obbligo: non devi fare nulla se non lavori e non hai guadagnato nel 2021. Se hai ricevuto delle somme solamente nel 2022, dovrai aspettare il prossimo anno per dichiararle.

L’esonero alla presentazione è anche esteso a chi ha una casa principale da cui ricava una piccola rendita. Pensiamo ad esempio all’affitto di un garage: se avviene nella abitazione principale in cui vivi, non dovrai presentare alcune dichiarazione.

Tuttavia in questo caso devi accertarti di non avere altre forme di guadagno, come ad esempio quelle derivate da un lavoro dipendente o una pensione. Cosa accade invece a chi lavora con ritenuta di acconto?

La ritenuta di acconto permette di lavorare in modo occasionale, ovvero senza un contratto come dipendente per una azienda. Questa soluzione è molto conveniente se vuoi iniziare a lavorare come freelance o in modo autonomo, ma ancora non hai aperto una Partita IVA. Tuttavia puoi lavorare in questo modo solamente se non superi 5.000 euro all’anno.

Cosa accade a questo punto, alla dichiarazione? Se nel corso dell’anno, in questo caso prendiamo come riferimento il 2021, non hai guadagnato nessuna altra somma, ma solamente quelle che ti sono state pagate con il lavoro occasionale, entro 5.000 euro annuali di guadagno, non dovrai presentare alcuna dichiarazione al fisco, e sarai quindi completamente esonerato.

Se invece hai aperto una Partita IVA, potrai chiedere assistenza direttamente al tuo commercialista, per presentare correttamente tutti i guadagni dell’anno precedente.

In questo caso non utilizzerai il Modello 730, ma il Modello Redditi PF, ovvero un documento specifico rivolto a chi lavora in modo autonomo. In ogni caso se hai dubbi su come effettuare queste comunicazioni, puoi leggere le istruzioni sul sito dell’Agenzia delle Entrate, chiedere ad un commercialista o ad un centro CAF.

Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
764FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate