Dl Fiscale: cartelle esattoriali, più tempo per pagarle!

Il Consiglio dei Ministri n. 41, il 15 ottobre 2021, ha approvato il nuovo Decreto-legge Fiscale, contenente al suo interno, novità molto attese negli ultimi giorni, a partire dalla possibilità di versare le cartelle esattoriali entro 150 giorni dalla notifica e non più 60. Novità anche sul Reddito di Cittadinanza e in materia di sicurezza sul lavoro. E la rottamazione quater?

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Si è svolto, il 15 ottobre 2021, il Consiglio dei Ministri n. 41, in cui è stato approvato il Decreto-legge Fiscale. Al suo interno, sono inseriti una serie di provvedimenti a sostegno dei contribuenti, oltre che in materia di tutela della salute e del lavoro, e molto altro ancora.

Una delle misure più attese, soprattutto durante gli ultimi giorni, riguarda una proroga dei tempi del pagamento delle cartelle esattoriali. I giorni a disposizione, infatti, sono aumentati da 60 a 150!

Braccio di ferro su un incremento dei fondi per il Reddito di Cittadinaza: sono stati stanziati altri 200 milioni di euro.

Il Governo punta più che altro ad un ritorno alla normalità; ciò significa anche il ritorno, da parte dei contribuenti, al regolare pagamento dei debiti che hanno con il Fisco, a partire dal prossimo anno. Proprio per questo motivo, è stato concesso un respiro maggiore per la fine di quest'anno.

Analizziamo quali sono tutte le novità e com’è la situazione del saldo delle cartelle esattoriali.

Decreto Fiscale: ecco le soluzioni approvate!

Si è svolto, il 15 ottobre 2021, il Consiglio dei Ministri n. 41, a Palazzo Chigi. Approvato il nuovo decreto-legge Fiscale che contiene al suo interno tantissime altre misure per aiutare i contribuenti a ritornare alla normalità, sia da un punto di vista prettamente fiscale, sia in tema di lavoro.

Infatti, all'interno del Decreto sono presenti anche misure riguardanti la tutela del lavoro. Tra le misure contenute, è bene citare la sospensione dell'attività lavorativa, nella circostanza in cui ci siano gravi violazioni in tema di sicurezza del lavoro e, così come si legge sul Comunicato stampa:

"[...] anche senza la necessità di una reiterazione degli illeciti".

Per poter riprendere l'attività, devono essere revisionate le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro; inoltre, in caso di omissione della predetta norma sono previste pesanti sanzioni a causa della violazione. A quanto ammonta l'importo della sanzione? Varia in base al tipo di violazione commessa.

Ma non solo: nel caso in cui la stessa attività ha subito una sospensione, durante il quinquennio precedente, l'importo della sanzione sarà raddoppiato.

Ma i provvedimenti non finiscono qui. Sul tavolo è servito anche un nuovo finanziamento del periodo di quarantena equiparato alla malattia.

Tra le misure spicca anche il finanziamento dei congedi lavorativi al 50%, per tutti i lavoratori che hanno figli under quattordici costretti alla quarantena o alla didattica a distanza.

Si ricorda che questa misura era stata introdotta a seguito dello scoppio della pandemia del Coronavirus ed era stata finanziata fino alla fine di giugno.

Un altro punto che merita attenzione riguarda la richiesta, da parte delle associazioni di categoria, della proroga della Cassa integrazione (Cig) per il Covid, in vista della data di scadenza fissata al 31 ottobre. Nel Decreto è presente anche questo provvedimento!

Infine, il punto che ha fatto sorridere alcuni e storcere il naso ad altri riguarda il finanziamento di altri 200 milioni di euro per il Reddito di Cittadinanza.

Cartelle esattoriali: più tempo per pagarle!

Una delle misure più attese del Decreto Fiscale riguarda il versamento delle cartelle esattoriali. Per questo, è bene concedere all'argomento uno spazio a parte.

Ebbene, sono stati concessi altri 5 mesi di tempo per pagare le cartelle esattoriali che sono state sospese a causa del Covid-19.

Ma scendiamo più nel dettaglio. Dal giorno della notifica di riscossione, c'è tempo fino a 150 giorni, anziché 60, per versare le cartelle esattoriali che sono state notificate dal 1° settembre al 31 dicembre 2021. Sul Comunicato stampa si legge che:

"Fino allo scadere del termine dei 150 giorni non saranno dovuti interessi di mora e l’agente della riscossione non potrà agire per il recupero del debito".

Inoltre, per quanto riguarda le dilazioni dei pagamenti prima del periodo di sospensione, il numero delle rate concesse viene aumentato da dieci a diciotto.

Cartelle esattoriali: com'è la situazione?

La pandemia ha causato disagi su più fronti. Molti lavoratori hanno perso il proprio posto di lavoro, molte attività hanno dovuto abbassare la saracinesca definitivamente, tante famiglie non riescono più a far quadrare i conti e ad arrivare alla fine del mese. L’indice di povertà è cresciuto esponenzialmente, così come sono aumentate le file dei bisognosi alle mense della Caritas.

Insomma, alla crisi sanitaria si è aggiunta una crisi economica di enormi proporzioni. In questo mare burrascoso di problemi, non bisogna dimenticarsi dei contribuenti alle prese con i debiti nei confronti dello Stato, del Fisco e degli Enti locali.

Una situazione senza dubbio molto complessa che ha portato alla rottamazione ter delle cartelle esattoriali. Ma forse questa ennesima rateizzazione non è bastata a concedere ai contribuenti un attimo di respiro in più. 

Pertanto, alcuni partiti politici hanno richiesto a gran voce una nuova dilazione dei pagamenti che va a cozzare contro il desiderio di un totale ritorno alla normalità, ivi compreso il saldo dei debiti.

Cartelle esattoriali: situazione generale riscossione

Se l’obiettivo è quello di un ritorno, il prima possibile, alla normalità, è necessario anche pensare a come aiutare famiglie e imprese alle prese con il pagamento delle cartelle esattoriali.

La crisi economica sembra non lasciare tregua soprattutto a chi deve ancora saldare i debiti con il Fisco. Ma per un ritorno allo status pre-covid, così come si legge su un articolo pubblicato sul sito open.online:

“Per farlo, il governo Draghi «per questa fase» sta considerando «di nuovo se spostare e diluire gli oneri» dovuti allo Stato”.

Ma qual è la situazione del pagamento delle cartelle esattoriali? I contribuenti italiani che hanno ancora debiti con il fisco sono circa 18.000.000, così come è risultato da un rapporto del Centro studi di Unimpresa, così suddivisi:

  • 15 milioni sono persone fisiche;
  • 2,8 milioni sono imprese.

Si legge, inoltre, sempre sul sito open.online:

“[…] dallo stesso studio emerge che il 78 per cento delle vecchie cartelle fiscali accumulate fino alla fine del 2020 ha un importo inferiore a 1.000 euro”.

Si tratta di cartelle che è molto difficile riscuotere e, così, per lo Stato risulterebbe molto più proficuo optare per un nuovo condono. Per quale motivo? Sono un totale di 178 milioni di pratiche, per una somma che si aggira intorno a 56 miliardi di euro. Inoltre, si legge sul sito quifinanza.it:

“Dell’ammontare complessivo, inoltre, 343 miliardi, dunque il 34,4%, corrispondono a pretese tributarie di oltre 10 anni fa”.

Ma non finisce qui. Bisogna sommare anche i debiti, tra cui quelli di contribuenti deceduti o imprese fallite e così via.

È bene fare una riflessione. Dal punto di vista del Fisco non ha molto senso, in termini economici, investire denaro per riscuoterne molto meno e, quindi, la soluzione più agile e conveniente potrebbe restare quella di procedere per una nuova rottamazione.

Rottamazione quater: è possibile?

All’interno della nota di aggiornamento al Def, ovvero al Nadef 2021, approvata nella giornata del 6 ottobre 2021, da Camera e Senato, compare anche la proposta di una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, appunto, la quater.

Si pensa, infatti, ad una nuova dilazione dei pagamenti delle cartelle esattoriali di altri quattro mesi.

L’obiettivo è sempre quello di concedere al contribuente in debito con il Fisco uno schema di rateizzazione che gli permetterebbe, con un po’ più di tempo a disposizione, di mettersi in regola e saldare tutti i pagamenti arretrati.

Ma a chi si rivolge questa nuova rottamazione? Si pensa più che altro alle cartelle esattoriali antecedenti il periodo di pandemia e, quindi, quelle relative al 2018 e al 2019. In ogni caso, una nuova rottamazione, appunto, la quater, potrebbe essere inserita nella nuova Legge di Bilancio.

Come ben si sa, i governi succedutisi in questi ultimi due anni, hanno tutti virato verso uno stop alla riscossione delle cartelle esattoriali, proprio per permettere alle famiglie e alle imprese di superare una situazione molto più difficile di quella già abbastanza critica comportata dalla pandemia e tutte le sue conseguenze.

Tuttavia, dopo questo lungo stop di riscossione, dal 2022 si presume ripartirà a “normale regime” anche la notifica delle cartelle relative a questo periodo. Per il momento, non ci sono novità a riguardo, ma, probabilmente, il peso delle cartelle esattoriali non sarà alleggerito anche il prossimo anno e i contribuenti in debito con il Fisco, dovranno prepararsi a reggere un grande peso.

Cartelle esattoriali: come consultare il proprio status?

È bene fare, infine, qualche accenno sulle cartelle esattoriali. Si tratta di un provvedimento, insieme al Saldo e allo Stralcio, messo in campo straordinariamente per tutti i contribuenti che hanno debiti con il Fisco.

La rottamazione è stata introdotta con il Decreto-legge n. 119 del 2018 e, sostanzialmente, permette ai contribuenti che hanno ricevuto notifiche delle cartelle esattoriali, di poterle saldare, in comode rate mensili e senza dover pagare alcuna mora.

Qualche cenno anche al Saldo e allo Stralcio. In questo caso, si tratta di una agevolazione che viene concessa a chi si trova in una situazione economicamente difficile e, pertanto, non in grado di poter pagare i debiti. Molto semplicemente, con il Saldo e lo Stralcio si permette loro di saldare quanto dovuto con uno sconto sul totale dei debiti. Naturalmente, la situazione economica deve essere certificata. 

Ma il contribuente può controllare lo status delle proprie cartelle? Assolutamente sì. Basta soltanto accedere al sito dell’Agenzia delle entrate-riscossione. Come si accede? Per accedere è necessario possedere le credenziali Fisconline, Spid, Cie o Cns.

Una volta entrati sul sito, il contribuente deve cliccare sulla sezione “Situazione debitoria - Consulta e paga” e scegliere la voce che interessa. In questo modo potrà visualizzare le proprie cartelle esattoriali.

Si ricorda che, per il momento, sono disponibili soltanto le cartelle esattoriali dall’anno 2000 in poi.