L’inizio del nuovo anno, che segna anche l’entrata in vigore della Legge 234/2021, ovvero lo la manovra finanziaria 2022, ha deluso sotto molti aspetti: dai bonus ristrutturazione, alla riforma pensioni e solo per finire con la riscossione delle cartelle esattoriali.
Con la proroga allo Stato di Emergenza si attendeva infatti anche un’azione mirata che introducesse una nuova Pace Fiscale 2022. Con Pace Fiscale s’intende un complesso di provvedimenti che influisce sulla riscossione delle cartelle esattoriali dilazionando, cancellando o rinviando i pagamenti.
Nella Legge di Bilancio 2022, anche a causa della difficoltà di far quadrare i conti, si è però scelto di non intervenire se non marginalmente in fatto di riscossione. Il testo di Legge infatti non introduce un nuovo stralcio delle cartelle e nemmeno una proroga per i pagamenti delle rate 2020-2021 scadute della Rottamazione ter e del Saldo e Stralcio. Il termine ultimo di pagamento di queste definizioni agevolate era infatti stato fissato al 9 dicembre 2021.
Tuttavia, nonostante la scadenza passata sono in molti i contribuenti che hanno mancato al pagamento delle rate e che dovrebbero, secondo la normativa, decadere dai benefici delle definizioni agevolate.
In ogni caso, il problema riscossione è tutt’altro che concluso, viste anche le nuove restrizioni per contenere la pandemia, che rendono la ripresa economica lenta e mettono i contribuenti morosi nell’impossibilità di saldare i vecchi debito con l’erario.
Una parte delle forze parlamentari spinge infatti perché sia varata una Pace Fiscale 2022, che potrebbe essere introdotta con uno dei prossimi Decreti Sostegni di quest’anno, uno dei quali in fase di stesura, e con cui sia fatta passare anche una sanatoria per quanti non hanno pagato in tempo le rate di Rottamazione ter e Saldo e Stralcio, permettendo a chi ancora non ha saldato i debiti di mantenere i benefici versando quest’anno le somme scadute relative alle rate dello scorso biennio.
Ancora, altra cosa su cui c’è pressing da parte di alcuni gruppi parlamentari è l’introduzione di un nuovo saldo e stralcio e di una Rottamazione Quater e questo non solo per venire incontro ai contribuenti, ma anche perché porterebbe benefici all’organo di riscossione stesso.
Secondo le stime infatti le cartelle scadute e da riscuotere sono, per oltre il 75%, di importo inferiore a 1.000 euro e molte delle quali intestate a debitori insolvibili. Il complesso sistema che dovrebbe essere messo in moto nel tentativo dell’Agenzia delle Entrate di riscuotere i debiti, che porterebbe peraltro un gettito ridotto, costerebbe tra tempo e denaro di più al fisco che non introdurre una nuova Pace Fiscale 2022.
In sostanza, resta aperta la possibilità di vedere a breve una nuova Pace Fiscale Draghi che estenda ancora i tempi di pagamento delle rate scadute per rimanere nella Rottamazione ter e nel Saldo e Stralcio e che di pari passo porti ad un nuovo condono delle cartelle esattoriali e una Rottamazione quater, per le cartelle escluse dalle precedenti definizioni agevolate di riscossione.
Quali novità ci sono nel 2022 per la riscossione delle nuove cartelle esattoriali?
Come si è già osservato, la Legge di Bilancio di quest’anno, cioè la Legge n. 234 del 30 dicembre 2021, non porta una nuova Pace Fiscale 2022, cioè per ora nessun testo di legge introduce un nuovo stralcio dei debiti, né sono previste proroghe alla Rottamazione Ter e il Saldo e Stralcio e nemmeno una Rottamazione Quater.
Tuttavia, in merito alla riscossione, il testo di legge interviene, seppur in misura minima, a dilatare i tempi per il pagamento delle nuove cartelle esattoriali.
Ovvero, stabilito il nuovo termine dello Stato di Emergenza, prorogato fino a fine marzo, tutte le cartelle esattoriali, emesse tra il 1 settembre 2021 e il 31 marzo 2022, potranno essere pagate in regola entro l’arco di 180 giorni dalla notifica, mentre la normativa ordinaria prevede un tempo massimo di 60 giorni.
Fiscal Focus offre tutte le istruzioni su come e quando pagare le cartelle esattoriali:
Pace Fiscale 2022 e Rottamazione Quater, così l’Agenzia delle Entrate risparmia tempo e denaro
Se l’intervento in materia esattoriale è stato minimo con la Legge di Bilancio 2022, visto che essa influenza solo le nuove cartelle esattoriali.
La discussione su una possibile nuova Pace Fiscale è ancora aperta in Parlamento.
A spingere perché sia introdotta una nuova Rottamazione Quater e anche un nuovo stralcio dei debiti non è tanto la necessità di sostenere i cittadini con un condono delle cartelle o permettendo agli stessi di avere più tempo per sanarle, ma piuttosto lo stallo in cui si trova l’Agenzia delle Entrate che non riesce a riscuotere le somme da questi vecchi debitori.
Il problema è rappresentato dal fatto che tante cartelle in sospeso scadute rendono complessa la gestione dell’intera macchina di riscossione, ma di fatto questi stessi arretrati rappresentano un gettito minimo per le casse dello Stato.
La stragrande maggioranza delle cartelle esattoriali scadute e non pagate ha un importo ridotto, il 75% è inferiore a 1.000 euro, a cui si aggiunge il fatto che molti di questi debiti non possono essere riscossi.
In parole povere, secondo una buona parte delle forze parlamentari una nuova Pace Fiscale 2022 con uno stralcio dei debiti e una Rottamazione Quater permetterebbe all’Agenzia di chiudere i conti con il passato e concentrarsi sulla riscossione delle nuove cartelle, con un risparmio di tempo e denaro.
Possibile proroga per la Rottamazione Ter e il Saldo e Stralcio con il DL Sostegni 2022
Altro problema che si pone sempre riguardo il tema della di riscossione riguarda le definizione agevolate del 2019, cioè la Rottamazione ter e il Saldo e Stralcio, in entrambi i casi si tratta della possibilità di rateizzazione delle cartelle scadute senza more o sanzioni di sorta, ma nello specifico a questi due provvedimenti erano ammesse, facendone richiesta nel 2019, solo le cartelle che risalivano ad un periodo di tempo compreso tra l’inizio del 2010 e la fine del 2017.
I termini di pagamento per le rate scadute relative agli anni 2020 e 2021, cioè il periodo della pandemia, sono stati più volte prorogati, fino alla scadenza ultima stabilita dal Decreto Fiscale al 9/12/2021. Tale data si è trasformata nei fatti nel 14/12/2021, perché dopo le scadenze ufficiali dei termini di pagamento ci sono 5 giorni di tolleranza perché i versamenti siano considerati in regola.
Se la Legge di Bilancio 2022 non ha esteso come molti si aspettavano questi termini, ormai scaduti, cioè non ha concesso nuove proroghe, non è detto che chi non abbia pagato si veda escluso dal Saldo e Stralcio e dalla Rottamazione Ter del 2019.
Questo perché, secondo uno schema visto più volte in questi ultimi due anni, il Governo è intervenuto, ad esempio con DL Rilancio e DL Ristori, introducendo una sanatoria delle rate non pagate delle precedenti definizioni agevolate, dopo che i termini erano scaduti, cioè permettendo a quanti non avevano pagato entro le date prestabilite di mantenere e non decadere dai benefici.
A tal proposito un provvedimento simile potrebbe essere introdotto con uno dei nuovi DL Sostegni 2022, che potrebbero prorogare e allineare alla scadenza dello Stato di Emergenza la possibilità di pagare eventuali rate scadute e non versate di Rottamazione ter e Saldo e Stralcio e relative al 2020-2021.
Vediamo quindi che novità e indiscrezioni ci sono sul possibile arrivo di una Pace Fiscale 2022, che sarebbe la seconda varata dal governo a Draghi.