Dove trasferirsi per pagare meno tasse: il nuovo trend, a due passi da qui

Non solo per lavoro ma anche per godersi la pensione o per motivi personali, ad esempio per andare a vivere con il proprio partner straniero. O, vista la situazione attuale nel nostro Paese, semplicemente per dare ai propri figli un’opportunità in più per pagare meno tasse e vivere meglio di noi. Ecco dove, a due passi da qui.

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Non solo per lavoro ma anche per godersi la pensione o per motivi personali, ad esempio per andare a vivere con il proprio partner straniero. O, vista la situazione attuale nel nostro Paese, semplicemente per dare ai propri figli un’opportunità in più per pagare meno tasse e vivere meglio di noi.

È questo il nuovo trend degli Italiani stremati da un Paese che è sempre in emergenza e ormai perennemente in difficoltà. Basta passare il confine, per ritrovarsi immersi in realtà più organizzate e senza dubbio più vantaggiose, dal punto di vista fiscale.

Troppa lontananza? Ebbene, non c’è bisogno di trasferirsi alle isole Cayman per vedere abbassare la pressione fiscale. Ci sono Paesi appena a due passi dall’Italia, veri e propri paradisi fiscali, che offrono la possibilità di cambiare radicalmente vita, che è legittimo debba offrire svago e benessere economico, a fronte di tanti sacrifici sostenuti nel quotidiano.

La lingua potrebbe rappresentare un ostacolo? In media, occorrono tre mesi per ambientarsi. Quindi, anziché continuare a buttare soldi dalla finestra (la tassazione in Italia è ormai al 49%), in molti stanno decidendo di prendere i risparmi e investirli per trasferirsi in un altro Paese, alle porte del nostro.

Basta qualche contatto giusto e ricerche mirate sul web, per decidere dove andare e iniziare a preparare le valigie.

Ecco chi paga meno tasse in Europa, appena ai confini del nostro Paese

Il Paese dove si pagano meno tasse in Europa non è certamente l’Italia, come tristemente è noto, che anzi è quasi in vetta alle tassazioni più alte, insieme a Francia, Spagna e Olanda.

Molti pensano ai paradisi fiscali associando subito l’idea dei paesaggi paradisiaci che solo alcune isole sperdute nell’oceano possono offrire.

Ebbene, ciò sicuramente corrisponde alla realtà ma ci sono Paesi poco lontani dal nostro, dove la pressione fiscale scende drasticamente al 12% ad esempio.

Una realtà ben diversa dunque da ciò che accade in Italia invece, dove ormai la tassazione ha raggiunto livelli davvero insostenibili: siamo al 49%. E ovviamente, questo non riguarda soltanto i titolari di partita Iva, bensì anche tutti i lavoratori dipendenti, obbligati alla dichiarazione dei redditi.

E d’altronde, non è che esistono solo le tasse da pagare! C’è l’inflazione, la crescita zero degli stipendi e delle pensioni, il carovita che fa schizzare alle stelle i prezzi del carburante e quindi i consumi in bolletta.

Ecco dunque che giovani, pensionati o anche cinquantenni in splendida forma che decidono di seguire il partner all’estero, valutano sempre più di frequente l’idea di trasferirsi per pagare meno tasse e vivere meglio.

È il caso di Malta ad esempio, che continua ad attirare italiani, anche grazie allo stile di vita che offre. Oppure del Portogallo, che ha stabilito una flat tax al 20% per tutti coloro che sono residenti non abituali. Anche Cipro è una delle mete preferite di chi ha voglia di rimanere nel clima Mediterraneo ma cambiando completamente prospettiva di vita. Basti pensare che il pensionato è tassato al 5% a vita.

Tutti coloro che invece strizzano l’occhio al Nord, è il caso che valutino innanzitutto l’Irlanda, che presenta una delle tassazioni più basse del panorama europeo (12,5%). D’altronde, non è di certo un caso che sia lì la sede di colossi come Facebook o Google.

Uno dei Paesi più belli è affascinanti, con pressione fiscale a misura d’uomo è di certo la Repubblica Ceca. Ma in linea di massima, tutti i Paesi dell’Est offrono notevoli vantaggi, da questo punto di vista, come ad esempio la Slovacchia, l’Estonia, la Lettonia.

Un altro Paese molto allettante è il Lussemburgo, sicuramente tra quelli da annoverare a bassa tassazione, con tasse previste per il 20% e progressive all’aumentare del reddito. Si parla francese e tedesco ed è perfetto per chi ama la montagna, a poco più di due ore di volo dall’Italia.

E per concludere, ecco un altro vero e proprio paradiso, non solo dal punto di vista fiscale, a km zero ovvero la Svizzera, dove si parla anche italiano.

In Svizzera, le imposte rappresentano circa l'11,6% del reddito medio lordo delle famiglie, essendo considerate una spesa importante. 

Quali sono i Paesi tax free 100%

Secondo gli ultimi dati a disposizione del Ministero degli Esteri (relativi al 2020) sono circa 4 milioni gli italiani che hanno deciso di trasferirsi in Europa mentre sono quasi sei milioni quelli che in generale, hanno scelto una meta estera per vivere.

Ci sono Paesi dove la parola tasse si può dire che sia sconosciuta, come avviene alle Bahamas o ai Caraibi, ad esempio. Ma, volendo rimanere in Europa, c’è uno Stato in cui in effetti il pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche (la nostra Irpef, per intenderci) non è affatto previsto.

Il riferimento è al Principato di Monaco.

Per chi lavora in proprio, pure.

Le società stabilite a Monaco sono esenti da imposte dal momento in cui la maggior parte della loro attività viene svolta nel Principato. Le società che hanno più del 25% del loro fatturato fuori dal Principato, sono soggette ad un'imposta del 33,3 %.

Anche alle Bahamas non è previsto il pagamento di alcuna tassa. C’è solo l’imposta sul valore aggiunto (Iva) per gli acquisti ma è al 12% (mentre in Italia a oggi siamo al 22%).

Pagare meno, anzi praticamente nulla, è possibile anche alle isole Cayman, che si trovano ai Caraibi ed è un altro di quei luoghi in cui tutto il reddito che produci è assolutamente tax-free. Non si pagano tasse sul patrimonio, né ad esempio in caso di successione. Tutto ciò che che dunque non è finalizzato alla casa o alla spesa di tutti i giorni, resta a disposizione del tempo libero, dello sport e del divertimento.

Veri e propri paradisi fiscali nel mondo insomma, da valutare uno ad uno, per comprendere quale sia quello che più è in linea con le proprie esigenze. 

Ebbene sì, perché a fronte di questa totale detassazione, è bene sapere che ci sono comunque dei requisiti da rispettare. Ecco quali.

Paese dove si vive meglio al mondo e senza pagare tasse

Concludiamo dunque cercando di rispondere a questa domanda: qual è il paese al mondo dove si pagano meno tasse e quindi vivere meglio?

Ebbene, se fino a questo punto del nostro articolo, abbiamo illustrato dove vivere senza pagare le tasse, non è altrettanto immediato rispondere alla domanda: qual è il Paese dove si vive meglio in assoluto?

E questo per una semplice ragione. A seconda della propria condizione sociale ed economica, è più opportuno scegliere un Paese invece di un altro. 

Prendiamo l’esempio del Principato di Monaco, l’unico a due passi dall’Italia e totalmente esentasse. Il risvolto della medaglia però è che, a fronte della totale presenza di tasse da pagare, Monaco chiede conti in banca cospicui (siamo nell’ordine di almeno mezzo milione di euro) e la residenza effettiva nel Paese.

Che dire delle Bahamas? Si tratta di un Paese sicuramente molto affascinante, anche dal punto di vista dello stile di vita e della spettacolarità dei paesaggi. Certamente non sono in pochi a sognare di vivere in infradito e pareo per tutta la vita, senza burocrazia e gestione di beni, magari lavorando da remoto. 

Aprire un conto corrente qui, a differenza del Principato di Monaco ad esempio, è molto semplice. Infatti, non a caso è la meta preferita di pensionati che, ormai soli, si godono il meritato riposo senza contare i soldi a fine mese. Oppure di tanti giovani, liberi professionisti, che lavorano online e decidono di lasciare le grigie e tristi città dell’occidente.

L’aspetto da prendere in considerazione però, così come per i Caraibi, è che la lontananza è notevole. Se dunque si lasciano affetti importanti o si deve viaggiare spesso per rientrare in Italia, potrebbe non rappresentare la soluzione ideale.

Queste considerazioni per concludere che non è possibile dare una risposta univoca su quale sia il Paese dove si vive meglio in assoluto. 

In questo articolo, abbiamo focalizzato l’interesse sulla pressione fiscale e la possibilità di pagare meno tasse, ma ciò non toglie che bisogna tenere conto di diversi fattori, tra cui certamente anche quello della qualità della vita (una delle ultime analisi Ocse al riguardo, riporta l’Australia in primis) o della vicinanza della cultura locale a quella a cui si è abituati. 

Molti desiderano infatti un cambio radicale anche da questo punto di vista, che si tratti dunque di una spiaggia caraibica oppure della sicurezza e stabilità di un paese scandinavo.