10 consigli per non sbagliare il durc online!

Il durc irregolare potrebbe portare a spiacevoli conseguenze per imprese e lavoratori autonomi, per questo abbiamo creato questa guida fatta di dieci consigli per assicurarsi di essere in possesso di un durc regolare e valido accettato in tutto il territorio italiano.Abbiamo stilato questa lista.

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Il Documento Unico di Regolarità Contributiva (durc), come abbiamo esaminato in un approfondimento precedente è da sempre un documento molto importante per imprese e lavoratori autonomi che lavorano all’interno di determinati settori.

In questo approfondimento andremo ad elencare i dieci consigli più importanti per essere sempre in possesso di un durc regolare e valido.

Il rilascio di un durc irregolare infatti potrebbe portare a conseguenze ben descritte in questo specifico articolo.

Alcuni esempi sono l’esclusione da gare d’appalto e quindi perdere la possibilità di svolgere dei lavori e anche a compromettere i rapporti lavorativi con partner commerciali.

Le possibilità respinte a seguito della consegna di un durc irregolare poi possono anche rivelarsi come il mancato accesso ad agevolazioni pubbliche e bonus molto utili in caso di necessità.

Gli ultimi due anni di pandemia, per esempio, hanno messo a disposizione di aziende e lavoratori autonomi una grande quantità di aiuti pubblici (sotto forma di credito d’imposta o di denaro vero e proprio), ma se chi ne fa richiesta non è in possesso di un durc irregolare nessuna di queste possibilità sarà concessa.

In alcuni casi, presentare un durc regolare è solo buona prassi, in altre casistiche (come in particolare nel settore edile) la presentazione del durc regolare è obbligatoria, in questo articolo abbiamo elencato 10 casi in cui è richiesto obbligatoriamente questa certificazione.

Prima di elencare i dieci consigli per non sbagliare il durc online vi segnaliamo un video che riassume brevemente cos’è il durc online del canale youtube Cogede srl.

È importante sapere cosa significa regolarità contributiva e cosa attesta il durc

Prima di dedicarci ai consigli per ottenere un durc regolare è importante spiegare che cosa significa la regolarità contributiva che un durc regolare conferma.

Il durc è un attestato di regolarità contributiva rilasciato dagli enti abilitati che confermano e certificano che il soggetto intestatario di quel determinato durc sia in regola con i pagamenti dei contributi presso l’INPS, con gli adempimenti per la sicurezza sul lavoro presso l’INAIL e con tutti gli altri adempimenti obbligatori definiti per legge per ogni categoria lavorativa nello specifico (come assicurazioni).

Inoltre, se il settore in cui si opera prevede l’iscrizione a una Cassa Edile, il durc attesta anche la regolarità nei confronti della propria cassa edile d’iscrizione.

Ricevere un durc irregolare significa che uno o più di questi enti hanno riscontrato irregolarità.

Inoltre è importante anche fare attenzione a avere sempre un durc in corso di validità e non scaduto, in questo articolo di approfondimento abbiamo elencato tutte le date di scadenza a cui prestare la massima attenzione.

Prestare attenzione a conoscere come si riceve il durc, per scoprire se è regolare o irregolare

La domanda di può effettuare sul sito dell’INPS, sul sito dell’INAIL o presso la Cassa edile a cui si è iscritti e si otterrà risposta in qualche giorno, visto che è un documento prodotto online.

Molti lavoratori autonomi e imprese si affidano anche ai propri consulenti (come consulenti del lavoro, commercialisti o ufficio paghe) che, attraverso specifica delega, sono abilitati alla richiesta del durc e alla trasmissione all’intestatario.

In tutti questi casi comunque il durc è un documento in formato pdf che si riceve tramite casella postale PEC (che tutti i titolari di partita IVA sono obbligati ad avere).

Attenzione però perchè il file in pdf in questione si riceve solo ed esclusivamente se si è intestatari di un durc corretto, se invece il nostro durc è sbagliato o irregolare non sarà inviato nessun documento.

In caso di durc sbagliato o irregolare non si riceverà nessun documento, ma nella sezione dei siti di INPS e INAIL e nella casella email PEC si riceverà un messaggio in cui il durc risulta in fase di verifica.

Come controllare se il durc è corretto? Ecco tutti i 10 consigli più utili!

Ecco quindi che iniziamo con i primi consigli per non sbagliare il durc.

Partiamo dal presupposto che il durc non è una domanda da compilare, è un documento emesso dagli enti preposti su richiesta dell’intestatario.

Quindi la prima dritta che possiamo segnalare è proprio che l’attenzione degli intestatari non deve rivolgersi al compilare una domanda di durc inserendo tutti i dati richiesti (questo perchè gli unici dati che sono richiesti per fare domanda sono le credenziali INPS o INAIL e la partita IVA) ma alle informazioni in esso contenute.

Il secondo consiglio per avere un durc corretto e regolare è quello di mantenere in regola tutti i pagamenti nei confronti dell’INPS, soprattutto quando l’azienda ha dei dipendenti.

Il durc infatti è valido solo quando i contributi obbligatori nei confronti dell’INPS (non solo per i dipendenti, ma anche i contributi in carico all’azienda in quanto azienda) sono in regola.

Andando avanti, il terzo consiglio è quello di fare attenzione al pagamento degli F24.

Molto spesso infatti capita che gli F24 per i professionisti, visto che vengono pagati il mese successivo rispetto al pagamento del professionista in questione, vengono dimenticati tra tutti i fogli della contabilità.

Il compito del commercialista è quello di tenere in regola anche questo tipo di pagamenti, ma è bene anche tenere traccia delle scadenze all’interno dell’azienda.

Il quarto consiglio è collegato al secondo, sempre in riferimento ai contributi da saldare più avanti nel tempo rispetto all’operazione di compra-vendita, vi segnaliamo di fare attenzione ai rapporti con l’estero e, di conseguenza, con i contributi relativi all'esterometro.

Andiamo avanti ponendo ora l’attenzione alla questione sicurezza sul lavoro, quindi quello che concerne l’attività dell’INAIL.

Il quinto consiglio che vi segnaliamo è quello di assicurarsi di pagare tutte le assicurazioni necessarie per svolgere l’attività lavorativa.

È sufficiente anche una rata arretrata per uno solo dei dipendenti che il durc risulterà irregolare.

Quando si tratta di sicurezza sul lavoro, l’INAIL può anche interpellare tutti gli enti che si occupano dell’amministrazione e della formazione in fatto di sicurezza sul lavoro.

Questo significa che il sesto consiglio per ottenere un durc valido e regolare è necessario essere in regola (per tutti i dipendenti di cui si è responsabili) dei corsi di aggiornamento continuo sulla sicurezza sul lavoro.

Per quanto riguarda questo tema non è solo importante ai fini della regolarità per il durc ma, soprattutto per i lavori a medio ed alto rischio, munire i dipendenti dei giusti indumenti e delle giuste conoscenze per evitare incidenti sul lavoro e malattie è anche etico.

Andando avanti con attenzioni più a livello amministrativo, vi segnaliamo il settimo consiglio ossia di prestare attenzione al numero di protocollo che trovate sul documento che ricevete che deve essere lo stesso che si trova nella mail PEC e deve riportare l’istituto che ha rilasciato il durc.

L’attenzione numero otto è quella di controllare l’intestazione del durc, che corrisponda in tutti i suoi campi ai dati identificativi dell’intestatario del documento.

Quindi controllare che la denominazione o ragione sociale, la sede legale e il codice fiscale (partita IVA) del soggetto riportati sul durc siano corretti.

Andiamo oltre con un altro fattore importante per non incorrere in un durc sbagliato, o scaduto.

Il consiglio numero nove si focalizza sulla data di scadenza del durc.

Il durc ha validità 120 giorni (6 mesi) dal giorno in cui è stato emesso, quindi nel caso in cui sia necessario consegnare un durc in corso di validità per una determinata richiesta è importante controllare la data di scadenza.

Infine, l’ultimo consiglio sui cui vogliamo porre l’attenzione è la validità in base a chi emette il documento.

Gli unici istituti che hanno il potere di consegnare al richiedente un durc che sia regolare e valido su tutto il territorio italiano sono: INPS, INAIL e eventualmente Casse edili a cui si è iscritti.

Tutti gli altri enti non possono produrre durc che sarà considerato valido.

Come si richiede il durc online aggiornato? INAIL o INPS?

Ecco qundi un breve excursus su quali sono gli enti abilitati al rilascio della certificazione durc.

Questa informazione è molto importante perchè un durc rilasciato da qualsiasi altro ente o istituto non sarà considerato valido e di conseguenza sbagliato.

La richiesta corretta per ricevere un durc valido e non sbagliato è da svolgersi sul sito dell’INPS, dell’INAIL o della propria Cassa edile.

Autenticandosi con le proprie credenziali e inserendo la partita IVA o codice fiscale e un indirizzo PEC corretto e accessibile è possibile ottenere il durc valido.

Cosa fare se compare la scritta “durc in verifica”?

Nel caso in cui invece non si riceva il durc, si troverà nella casella di posta PEC un messaggio che identifica che il nostro durc è in fase di verifica.

In questo caso come è necessario comportarsi?

Se si riceve questo messaggio è molto probabile che il nostro durc sia sbagliato e che ci siano delle irregolarità presso alcuni degli istituti che devono svolgere il controllo.

In questo caso è necessario attendere il responso dell’ente a cui si è fatta la richiesta perchè identificherà precisamente quali sono le irregolarità e come sanarle.

Una volta ricevuto il responso di durc sbagliato si hanno quindici giorni per mettere a posto la propria posizione.

Speriamo che questi dieci consigli per ottenere un durc regolare e valido senza errori vi siano stati utili.