Semplificazione fiscale in arrivo: e-fattura per tutti! Come

L'obbligo di fatturazione elettronica per tutti è pronto a diventare realtà, tra conferme dall'UE, PNRR e resistenza da parte dei diretti interessati. Ultime.

Fatturazione elettronica sempre piuttosto attuale, in quanto è pronta ad arrivare l’ufficialità per i soggetti che operano in Partita IVA in regime forfettario. L’obbligo sarebbe solo per chi fattura oltre 25.000 euro, ma ci sarebbe anche il problema della transizione nei prossimi mesi. Ecco tutte le novità e la strada spianata verso la semplificazione fiscale.

Infatti, l’unico vero modo per i titolari di Partita IVA per digerire questo genere di novità è quello di mostrare i benefici che possono generare. In questo caso, il beneficio è effettivamente presente e dipende da quanto deciderà il Governo nel prossimo futuro. Oltre agli obblighi legati alla e-fattura, si attendono quindi le novità che semplifichino le informazioni fiscali che ogni attività deve comunicare al Fisco.

Così pare, perché per la maggior parte si tratta di indiscrezioni e di “voci di corridoio”, come si dice in questi casi. Resta però sensato immaginare che questa semplificazione venga messa in atto, prima o dopo. Le aziende sperano prima, naturalmente, ma sappiamo che sono necessari anche dei tempi tecnici.

In ogni caso, la vera notizia è l’approvazione attraverso il Decreto PNRR dell’obbligo di fatturazione elettronica, dunque partiamo da questo punto. Al momento, l’obbligo è previsto anche per le partite IVA forfettarie, fino ad ora escluse, ma solo se hanno fatturato superiore ai 25.000 euro.

Per chi ha fatturato inferiore a tale somma, invece, si ha la facoltà di scegliere, non c’è alcun obbligo di fatturazione elettronica. Esso arriverebbe nel 2024, in teoria, quindi tra oltre un anno e mezzo. Ci si chiede perché così tanto tempo, visto che gli esclusi sarebbero i professionisti che fatturano meno e che potrebbero avere meno difficoltà pratiche nell’accogliere questa novità.

Lo vediamo, insieme agli altri aspetti utili, all’interno dell’articolo.

Semplificazione fiscale e fatturazione elettronica: un percorso di (almeno) 3 anni

La fatturazione elettronica è diventata obbligatoria per le imprese a partire dal 1° gennaio 2019. Basta fare un semplice calcolo per rendersi conto che non è più una novità, ma una realtà per tantissime imprese da oltre tre anni a questa parte. La pandemia, sicuramente, ha rallentato il processo che avrebbe velocemente dovuto coinvolgere praticamente tutti, anche coloro che erano stati lasciati per ultimi.

Parliamo dei forfettari, quei soggetti che fatturano entro i 65.000 euro (oltre questa somma non si può operare in regime forfettario o agevolato) e che quindi potevano subire maggiormente il peso di questa novità, in quanto spesso si tratta di singoli professionisti che lavorano in maniera autonoma, anche come freelance.

La forma lavorativa più semplice, potremmo dire, che quindi non è stata subito coinvolta. Nonostante questo, la direzione è molto chiara e semplice da comprendere: la fatturazione elettronica presto riguarderà tutti i soggetti, è solo questione di tempo.

Obiettivo? Da un lato la lotta all’evasione, perché l’AdE viene a conoscenza delle informazioni in maniera estremamente più veloce, dall’altro la semplificazione fiscale. Se AdE ottiene più velocemente le info necessarie, è anche in grado di stringere sugli adempimenti fiscali in maniera rapida, veloce e soprattutto automatica.

In un solo colpo si lavora su due fronti fondamentali: l’evasione è prioritaria per il Governo ed è tra i punti chiave anche nell’applicazione del PNRR, mentre la semplificazione fiscale è un’esigenza ogni giorno più forte, vista l’eccessiva difficoltà che si incontra con la burocrazia nel nostro Paese (per i privati e ancor più per le imprese).

Obbligo di fatturazione elettronica: la stretta finale

Il Decreto PNRR, vale a dire quel decreto legislativo che attua il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha dato il colpo finale all’obbligo di fatturazione elettronica, andando così ad includere anche i soggetti titolari di Partita IVA in regime forfettario.

Come funziona esattamente? Sembra che l’obbligo possa scattare dal 1° luglio 2022, quindi praticamente tra due mesi, ma solo per i soggetti che fatturano oltre 25.000 euro. Per chi invece fattura meno di questa somma, l’idea è di far diventare effettiva la novità a partire dal 1° gennaio 2024.

Un anno e mezzo in più per mettersi in condizioni di rispettare questo nuovo obbligo, anche se in realtà non è particolarmente impegnativo dal punto di vista pratico. Bisogna semplicemente rivolgersi ad uno dei provider che offrono questo genere di servizio e che sono autorizzati a trasmettere il tutto al Sistema di Interscambio, proprio quel sistema automatizzato che permette di mandare tutte le informazioni all’Agenzia delle Entrate.

Obbligo di fatturazione elettronica: i forfettari non ci stanno!

Effettivamente, è semplice intuire la motivazione per cui coloro che operano in Partita IVA in regime forfettario non siano contenti di questa decisione: il preavviso è di soli due mesi ed ovviamente non è così immediato mettersi in regola con i nuovi obblighi.

Anche perché la novità non coinvolge solo liberi professionisti, ma anche piccole imprese ed organizzazioni che si ritrovano a doversi adattare in pochissime settimane. La richiesta da parte di dottori commercialisti ed ovviamente dei diretti interessati sarebbe quella di spostare la scadenza al 1° gennaio 2023.

Sarebbe più ragionevole, in effetti, perché consentirebbe anche di non spezzare in due l’anno con sei mesi di fatturazione cartacea ed altri sei mesi di fatturazione elettronica. Al momento su questo fronte non ci sono certezze, ma l’idea è che si possa prendere una decisione che renda più elastica la scadenza.

Semplificazione fiscale in arrivo: di cosa si tratta esattamente?

Il lato positivo della novità introdotta dovrebbe essere proprio questo: permette di andare finalmente verso una vera semplificazione fiscale, ma quando? La strada è ormai spianata ed il quando dipende dalle scadenze viste in precedenza, in base a ciò che deciderà di fare il Governo Draghi.

Piuttosto risulta interessante capire come, nel senso che bisogna comprendere quali saranno le novità in termini di semplificazione fiscale quando la fatturazione elettronica sarà realtà per tutti. Come riporta investireoggi.it, queste potrebbero essere le novità all’orizzonte:

  • abrogare il sistema del reverse charge in edilizia e quello dello split payment;
  • ridurre la ritenuta sui bonifici “parlanti” relativi a spese che danno diritto a detrazioni;
  • eliminare l’obbligo di trasmissione delle liquidazioni periodiche IVA;
  • innalzare il limite di compensazione dei crediti fiscali in assenza di visto.

Tutti aspetti ragionevoli rispetto alla modalità con cui le fatture elettroniche vengono trasmesse all’Agenzia delle Entrate e sarebbe un importante passo avanti su tutti i fronti, andando contemporaneamente anche a sfavorire e complicare i comportamenti di evasione fiscale.

Semplificazione fiscale e fatturazione elettronica: i prossimi step

Se quindi la fatturazione elettronica sarà realtà, c’è solo da capire quando, per la semplificazione fiscale l’incognita è più che altro il come. Gli aspetti visti in precedenza sono quelli potenzialmente interessati da novità, ma non si tratta di novità confermate o volute dal Governo.

La direzione è questa, ma il “come” rimane ed è molto importante capire quali saranno le implicazioni pratiche. Naturalmente, si va verso una totale automatizzazione di questo genere di pratiche che renda il tutto più semplice sia dal lato del cittadino (o impresa) che dal lato della Pubblica Amministrazione e nello specifico dell’Agenzia delle Entrate.

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