Ecobonus moto e scooter, ecco i nuovi incentivi 2022!

Ecobonus moto e scooter: a quanto ammontano e come sono calcolati gli incentivi, chi può accedervi e quali sono i migliori modelli da acquistare risparmiando.

Arriva una nuova spinta per i veicoli ecologici nel settore delle due ruote! Torna infatti anche nel 2022 l’ecobonus per moto e scooter elettrici o ibridi, con una proroga prevista dal Governo nella legge di Bilancio 2021 che rende disponibile questo genere di incentivi fino al 2026.

Una scelta fortemente voluta e particolarmente importante in un mercato delle due ruote elettriche che ha subìto lo scorso mese di novembre una notevole flessione negativa, segnando quindi un netto distacco rispetto agli ottimi trend che invece contraddistinguono la controparte automobilistica.

A dicembre la situazione è leggermente migliorata, ma nel complesso l’immatricolazione di moto e scooter elettrici ha avuto livelli molto bassi se rapportati all’ottima performance del mercato motociclistico nel suo complesso.

A tal proposito, l’ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) ha diramato i dati relativi allo scorso anno, riportati a inizio gennaio in un comunicato dell’Ansa:

Nel corso dell’anno, ciclomotori, scooter e moto segnano un aumento a doppia cifra con una performance del +21,2%, pari a 289.067 veicoli: il mercato ha recuperato e superato i volumi del 2012, quando vennero venduti 255mila veicoli.

Rispetto a questi numeri roboanti, il comparto elettrico si limita a registrare un +0,5% sul 2020, un aumento davvero poco significativo dovuto ad una conclusione di 2021 poco incoraggiante, che ha vanificato i risultati di un ottimo primo semestre.

Ecco allora che in tale contesto l’ecobonus può giocare un ruolo importante per una ripresa ed un ritorno verso statistiche più vicine a quelle generali del settore delle moto.

Vediamo dunque in cosa consistono gli incentivi previsti: chi può accedervi, come funziona, il risparmio che si ha nell’acquisto di un veicolo con rottamazione o meno. E, per finire, quali sono i migliori modelli che è possibile acquistare risparmiando con l’ecobonus.

Prima di iniziare, ecco un piccolo video introduttivo (tratto dal canale YouTube Moto.it), di circa un minuto ma comunque molto preciso, per iniziare ad entrare nell’ottica del funzionamento dell’ecobonus 2022.

Ecobonus per moto e scooter, chi può accedere?

A partire dal 13 gennaio 2022 e fino al 2026, l’ecobonus sarà a disposizione di tutti coloro che vorranno acquistare moto, scooter ed in generale ciclomotori e motocicli a due, tre o quattro ruote, senza alcun limite per ciò che riguarda la potenza degli stessi.

Insomma, l’incentivo è valido per qualsiasi veicolo elettrico o ibrido nuovo, di categoria L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e ed L7e.

Come funziona e come si fa dal punto di vista pratico ad ottenere lo sconto? Saranno i rivenditori a dover effettuare la prenotazione sulla piattaforma online messa a disposizione dal Mise (Ministero dello lo sviluppo economico).

Una volta compilata la domanda (e a seconda della disponibilità residua dei fondi erogati annualmente, come vedremo più avanti), l’agevolazione verrà applicata all’acquirente nel momento stesso dell’acquisto, con il rivenditore che andrà a inserire la prenotazione effettuata direttamente nel sistema informatico del Mise.

Come vengono calcolati gli incentivi?

L’incentivo dell’ecobonus viene determinato sulla percentuale del prezzo di acquisto, ed il suo ammontare è differente a seconda delle modalità con cui intendiamo acquistare un nuovo veicolo a due ruote elettrico o ibrido.

Il tetto massimo previsto per chi desidera fare un acquisto senza rottamazione è di 3mila Euro. Si sale fino ad un limite di 4mila Euro per gli acquisti con rottamazione.

Come abbiamo accennato in precedenza, è in particolare la figura del rivenditore che deve occuparsi delle 4 fasi di cui si compone l’intero processo per accedere all’ecobonus.

Nella Fase 1 occorrerà che il rivenditore stesso si registri nell’Area Rivenditori dedicata, prenotando così i contributi per ogni veicolo e ricevendo la ricevuta che attesta la prenotazione. Successivamente dovrà confermare l’operazione entro 180 giorni e fornire il numero di targa e la documentazione del veicolo nuovo consegnato.

Nella Fase 2 è l’acquirente che ottiene l’incentivo tramite compensazione del prezzo di acquisto, mentre la Fase 3 prevede il rimborso del contributo al rivenditore da parte delle imprese costruttrici (o importatrici) del veicolo nuovo.

Infine, con la Fase 4, sono le imprese stesse che, una volta ricevuta la necessaria documentazione da parte del rivenditore, rientreranno dell’importo dello sconto offerto mediante credito d’imposta.

Cosa rottamare per accedere all’ecobonus

Abbiamo visto che il tetto massimo dell’ecobonus è più alto (fino a 4mila Euro) in caso si effettui un acquisto con rottamazione. 

In caso si desideri rottamare un vecchio veicolo, occorre tenere presente che esistono alcune condizioni che devono essere rispettate. 

In particolare, ecco cosa indica il sito del Mise in merito all’erogazione dell’ecobonus con rottamazione:

Il veicolo da rottamare deve essere:

  • di categoria L;
  • intestato da almeno 12 mesi allo stesso soggetto intestatario del nuovo veicolo o ad uno dei familiari conviventi;
  • omologato alle classi Euro 0, 1, 2 o 3 ovvero oggetto di ritargatura ai sensi del Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 2 febbraio 2011 n.76, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 2 aprile 2011.

Per precisione, ricordiamo che i veicoli di categoria L sono i ciclomotori e i motoveicoli a due, tre o quattro ruote, che ad esempio comprendono anche tricicli e sidecar.

A quanto ammontano le risorse dell’ecobonus e come vengono erogate

Le risorse che il Governo ha destinato al rinnovo dell’ecobonus sia per il 2022, sia per i prossimi anni a venire (fino al 2026), ammontano a 150 milioni di Euro, i quali sono stati destinati al mercato delle due ruote elettriche ed ibride nella legge di Bilancio già approvata nel 2021 .

Un aspetto che va tuttavia segnalato riguarda le modalità di erogazione di tale contributo, a partire da quest’anno per arrivare al 2026.

Il bonus è infatti suddiviso annualmente: per il 2022 sono stati stanziati 20 milioni, così come già era stato nel 2021 e come sarà anche nel 2023.

Andando avanti con gli anni e prevedendo un aumento per ciò che riguarda una transizione verso veicoli più ecologici, il contributo aumenta e raggiunge i 30 milioni l’anno per il triennio 2024-2026.

Cosa succederebbe però se già nel 2022 si dovesse raggiungere e superare la quota di 20 milioni inizialmente prevista? In linea teorica, ciò sancirebbe la fine dell’ecobonus per quanto riguarda l’anno in questione, e per poterne usufruire di nuovo bisognerebbe attendere il ripristino automatico previsto per l’inizio del 2023 (se l’ecobonus non venisse nel frattempo modificato o cancellato, situazione improbabile ma non impossibile).

L’alternativa, se il mercato dovesse crescere in maniera notevole nei primi mesi dell’anno appena cominciato, sarebbe quella di un rifinanziamento che possa permettere di continuare con l’erogazione degli incentivi anche nel 2022.

I migliori modelli da acquistare risparmiando con l’ecobonus

Quali sono quindi i migliori veicoli a due ruote, elettrici o ibridi, che è possibile attualmente acquistare risparmiando grazie all’ecobonus?

In un settore che, come abbiamo visto, è poco rilevante rispetto al mercato motociclistico nel suo complesso, è importante segnalare alcuni modelli che non tutti magari conoscono, ma che potrebbero essere molto appetibili, soprattutto se accanto alle qualità ed caratteristiche tecniche si può affiancare anche lo sconto sul prezzo finale.

In questo senso gli addetti ai lavori (come ad esempio il sito specialistico Corriere Motori) propongono, per cominciare, lo scooter Niu UQi, per chi ricerca un veicolo leggero, ecologico e, ovviamente, economico. Grazie all’ecobonus è di poco inferiore ai 1.600 Euro, e scende attorno ai 1.400 se acquistato con l’incentivo per la rottamazione. Da segnalare che l’autonomia di questo mezzo è limitata a circa 40 km.

Una seconda opzione è fornita da un modello che rappresenta indubbiamente un brand tipico, vero e proprio classico dell’universo degli scooter. Si sta parlando della Vespa Elettrica, la quale offre una qualità di livello decisamente superiore: basti pensare che l’autonomia è più che raddoppiata rispetto al Niu UQi e raggiunge i 100 km, con una ricarica che può essere effettuata da presa di corrente domestica con una durata di 4 ore.

Per la Vespa Elettrica, però, aumenta notevolmente anche il prezzo, nonostante l’ecobonus: oltre 5.700 Euro senza rottamazione, quasi 4.700 con rottamazione.

Per gli acquirenti che vogliono invece sfruttare gli incentivi previsti per puntare ad un modello “futuribile”, ancorché costoso, e di gran qualità, tra i suggerimenti degli esperti c’è il Bmw Ce 04.

Parliamo in questo caso di uno scooter moderno, dai lineamenti piuttosto particolari, quasi squadrati. I motori sono da 31 o da 42 cavalli, l’autonomia è di 135 km, e se la batteria viene dotata di caricatore rapido (opzionale) richiede solo 45 minuti per raggiungere l’80% di carica.

Qui il prezzo è evidentemente più alto, ma allo stesso tempo l’ecobonus viene sfruttato ottimamente: parliamo infatti di uno sconto di 3.000 Euro, per un costo totale di circa 9.500 che può ulteriormente calare di altri 1.000 Euro in caso di acquisto con opzione rottamazione.

Lo stesso ragionamento può essere traslato dagli scooter alle moto, in un contesto in cui la sostenibilità ambientale incontra l’adrenalina e la passione per la velocità dei più appassionati del genere.

Tra i suggerimenti degli addetti ai lavori possiamo citare come esempio la Zero Sr S (la “Tesla” delle moto), che può raggiungere i 200 km/h ed una percorrenza di oltre 350 km grazie alle batterie espandibili ad alta densità. Per questo modello l’ecobonus fa abbassare il prezzo fino ai 16.300 Euro, oppure 15.300 con la rottamazione.

Queste dunque sono alcune tra le principali proposte messe in campo dagli esperti del mercato dell’elettrico di scooter e moto. Un mercato che, nonostante alcune difficoltà di fine 2021, potrà utilizzare lo strumento degli incentivi dell’ecobonus per risollevarsi e trovare il posto che merita all’interno di un sistema che, per il futuro, punterà sempre di più sul concetto di sostenibilità dei veicoli.

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