Equitalia o Agenzia delle Entrate? Chi fa più paura?

Da tempo Equitalia e Agenzia delle Entrate sono spesso utilizzate come sinonimi nonostante siano due aziende ben diverse. In questo articolo andremo a scoprire quali sono le principali differenze e quale delle due si occupa della riscossione delle tasse.

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Quando si tratta di cartelle esattoriali recapitate da Equitalia o dall’Agenzia delle Entrate non sono mai buone notizie per chi le riceve.

Le cartelle esattoriali di Equitalia sono dei documenti che attestano l’avviso del mancato pagamento di una qualche tassa o imposta, questo significa che tutti i cittadini che ricevono una cartella esattoriale risultano evasori fiscali (fino al momento del pagamento).

I cittadini che sono debitori nei confronti dello Stato Italiano riceveranno una cartella esattoriale firmata Equitalia che intima il pagamento.

Equitalia ha il potere di riscossione sull’interno territorio italiano (a esclusione della Sicilia) ed è una società italiana pubblica costituita dal Decreto Legge numero 203 del 30 settembre 2005.

Da alcuni anni però non si parla più di Equitalia, le cartelle esattoriali che i cittadini con una situazione debitoria aperta ricevono sono firmate Agenzia delle Entrate.

E allora è spontaneo chiedersi quale società si occupa di che cosa e quale delle due aziende sopra citate preoccupa di più gli italiani.

Cerchiamo di fare chiarezza.

Prima di iniziare la nostra analisi, vi segnaliamo il video del canale Youtube Redazionefiscale utile per conoscere le principali novità sulle cartelle di pagamento contenute nella Legge Finanziaria del 2022.

Equitalia o Agenzia delle Entrate: cos’è?

Equitalia, come accennato qualche riga sopra, è stata costituita nel lontano 2005 con l’obiettivo di controllare le posizioni di pagamento degli italiani e inviare solleciti di pagamento a chi non ha portato a termine il pagamento di tutte le tasse e imposte a lui intestate.

Il Decreto Legge numero 203 del 30 settembre 2005 è conosciuto anche come "riforma della Riscossione” definiva Equitalia come una società pubblica partecipata per il 51% dall’Agenzia delle Entrate e per il 49% dall’INPS.

La funzione di Equitalia Spa è sempre stata una funzione di controllo, che organizza controlli e invia solleciti di pagamento nel caso in cui la posizione non sia stata saldata.

Gli agenti della riscossione si occupano dell’operatività e di incassare il denaro degli italiani che fanno capo a un’altra società dello stesso gruppo chiamata Equitalia Servizi di riscossione Spa.

Quella appena descritta è stata la forma di riscossione dei tributi fino al 2017, anno in cui, attraverso il Decreto Legge numero 193 del 22 ottobre 2016, Equitalia è stata sciolta e il suo posto è stato preso da una nuova società chiamata Agenzia delle Entrate - Riscossione.

L’Agenzia delle Entrate - Riscossione è un ente costola dell’Agenzia delle Entrate.

La sezione “chi siamo” del sito dell’Agenzia delle Entrate - Riscossione recita:

Obiettivo dell’Ente è quello di migliorare l’efficacia della riscossione nazionale mediante un approccio che garantisca economicità della gestione, soddisfazione dei contribuenti per i servizi prestati e aumento dei volumi di incasso, anche mediante azioni di prevenzione e contrasto dell'evasione ed elusione fiscale.

L’ente in questione possiede, per legge, autonomia organizzativa, patrimoniale, contabile e di gestione ma opera e agisce comunque sotto la vigilanza del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Agenzia delle Entrate - Riscossione sostituisce totalmente Equitalia con l’obiettivo di migliorare la gestione e l’operatività della riscossione dei crediti aperti nei confronti dei cittadini.

Nonostante Equitalia non esista più ufficialmente, si può comunque dire che Agenzia delle Entrate - Riscossione e Equitalia in linguaggio comune possono in qualche modo essere utilizzati come sinonimi.

Equitalia: cosa riscuote?

L’Agenzia delle Entrate - Riscossione (che possiamo chiamare per semplicità Equitalia) è descritta come “l’ente incaricato di riscuotere le tasse per conto dello Stato Italiano” senza ulteriori specifiche. Questo significa che l'ex Equitalia si occupa di tutti gli aspetti riguardanti il pagamento delle tasse dovute dai cittadini italiani allo Stato.

Nello specifico, l'ex Equitalia possiede per legge il compito di programmare, notificare, coordinare e riscuotere le somme dovute, si occupa di gestire il rapporto con i contribuenti ed è responsabile di far rispettare la normativa tributaria e gestire eventuali contenziosi.

Inoltre la nuova Equitalia è anche responsabile dell’erogazione dei servizi previsti ai contribuenti.

Quando si parla di tasse, imposte o tributi però ci si può riferire a una vasta gamma di casistiche, la nuova agenzia che sostituisce Equitalia ha però la responsabilità di portare a termine i compiti sopra elencati sia a livello nazionale che regionale che delle più piccole amministrazioni pubbliche locali.

Questo significa che Equitalia gestisce la riscossione delle tasse dei contribuenti anche a livello provinciale o comunale.

L’unica eccezione nel potere di Equitalia è la regione Sicilia, per cui è stata costituita un'apposita società che svolge il compito dell’Agenzia delle Entrate - Riscossione ma specificatamente sul territorio siciliano.

Questa società prende il nome di Riscossione Sicilia.

Tra Agenzia delle Entrate - Riscossione e Riscossione Sicilia non ci sono differenze di responsabilità o compiti, l’unica differenza si trova nel territorio su cui agiscono (su tutta l’Italia tranne la Sicilia la prima e solo sulla Sicilia la seconda).

Equitalia può pretendere il pagamento delle tasse dai contribuenti sia in forma spontanea (significa che sono gli stessi contribuenti a versare spontaneamente i contributi che devono) oppure sotto forma di avviso di pagamento come obbligo (se il contribuente non versa i contributi che deve).

Nel caso in cui Equitalia debba far valere la propria autorità di riscossione delle tasse nei confronti di un particolare contribuente, come primo passo sarà inviata una cartella di pagamento.

Attraverso step intermedi, se il cittadino italiano continua a non versare gli importi dovuti allo Stato e continua a rimanere debitore, Equitalia può avvalersi anche fino al pignoramento.

Equitalia: quali bene può pignorare?

Nel caso in cui un contribuente risulti debitore nei confronti dello Stato Italiano, Equitalia fa partire un iter ben preciso che, se il debito non viene saldato, può sfociare in pignoramenti di beni intestati al cittadino in questione.

Quando l’agente incaricato di controllare la riscossione si assicura che un contribuente non abbia versato le somme a lui intestate (e che ha quindi contratto un debito verso il fisco o verso qualsiasi altra amministrazione pubblica centrale o locale) invia immediatamente all’interessato una cartella di pagamento per incassare il denaro.

Le cartelle di pagamento invitate dall’ex Equitalia ora Agenzia delle Entrate - Riscossione sono anche conosciute come cartelle esattoriali.

La cartella, in quanto incitazione al pagamento, contiene:

  • la descrizione degli importi dovuti;
  • le istruzioni sul pagamento (come, dove ed entro quando effettuarlo);
  • l’invito a procedere entro 60 giorni;
  • le eventuali possibilità di rateizzare il pagamento;
  • le istruzioni per presentare ricorsi se il contribuente non ritiene di dover pagare gli importi segnalati;
  • il nome del responsabile del procedimento;
  • il nome del responsabile dell’emissione e della notifica della cartella.

Nel momento in cui la cartella di pagamento viene inviata al contribuente che si ritiene debitore, l’incaricato di Equitalia inserisce il nome del cittadino in una lista con i nomi di tutti i debitori insieme agli importi dovuti.

Se e quando il contribuente salderà il suo debito, allora il responsabile di Equitalia inserirà in questo elenco anche la notifica di saldo.

Se invece il contribuente non salderà il suo debito, allora si potrà procede con il “recupero forzoso delle somme”, che significa che si potrà passare al pignoramento dei beni intestati al cittadino.

I pignoramenti possono avere oggetto sia beni mobili che beni immobili.

Alcuni esempi di beni in pignoramento possono essere:

  • una percentuale dello stipendio per i lavoratori dipendenti
  • il conto corrente del debitore
  • la casa (sia sotto forma di pignoramento che sotto forma di ipoteca
  • canoni di locazione o di affitto percepiti dal debitore.

Equitalia: come pagare?

L’Agenzia delle Entrate, quando è stata investita del compito di riscuotere le tasse dagli italiani al posto di Equitalia, ha preparato un sito ad hoc all’interno del quale è possibile visionare tutte le modalità di pagamento e i canali di pagamento.

Si può procedere con il pagamento degli importi dovuti nei confronti delle pubbliche amministrazioni (centrali o locali) attraverso i classici bollettini di pagamento o moduli PagoPa, recarsi negli sportelli abilitati al pagamento presso banche, Poste, tabaccai o gli sportelli diretti, oppure procedere con il regolamento dei conti online.

Anche nel caso del pagamento online, il versamento può avvenire direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate - Riscossione (accedendo con la propria identità digitale SPID oppure alla Carta d’Identità Elettronica, CIE) oppure nei canali telematici di banche, Poste Italiane e di tutti gli altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) abilitati al servizio pagoPA (di cui è possibile consultare la lista).

Tutte le modalità di pagamento elencate rimangono valide anche nel caso di pagamenti rateizzati, concordati entro 60 giorni dall’arrivo della cartella esattoriale.

Pagamenti sospesi di Equitalia causa covid?

L’emergenza sanitaria dovuta dalla pandemia mondiale ha però leggermente modificato l'attività di riscossione delle tasse da parte dell’ex Equitalia.

Questo perchè molti italiani si sono trovati improvvisamente (soprattutto la classe di lavoratori in libera professione) a non incassare più alcuno stipendio rendendo quindi difficoltoso il pagamento di cifre che non sono state incassate.

Per questo motivo il Governo ha predisposto per qualche tempo la sospensione del pagamento di alcune cartelle esattoriali, purchè i contribuenti rispettassero determinate caratteristiche.

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate - Riscossione è stata pubblicata una tabella riepilogativa delle misure di proroga del pagamento delle tasse contenute nel Decreto Sostegni Bis di agosto 2021, in cui si evidenziano (sia per chi è titolare di partita IVA che no) tutti i nuovi termini di pagamento delle cartelle esattoriali con le relative percentuali di interesse in caso di rateizzazione.

Il Decreto Sostegni ter, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 gennaio 2022, inoltre prevede una ulteriore proroga dei pagamenti per tutte le attività commerciali che esercitano in settori ancora sospesi a causa della pandemia (come sale da ballo o discoteche).

L’emergenza sanitaria ha reso l’attività dell’ex Equitalia ancora più difficile da gestire e ha aumentato i volumi di ritardi nei pagamenti dei contributi da parte degli italiani.

Per concludere risulta chiaro che l’attività di Equitalia e dell’Agenzia delle Entrate - Riscossione è la stessa in quanto la seconda ha ufficialmente preso il posto della prima.