Equitalia: le scadenze 2022 e le proroghe dovute al Covid!

Sapevi che si può chiedere a Equitalia un ulteriore proroga per pagare le tasse arretrate? Trova le scadenze 2022 e le proroghe delle cartelle esattoriali che ti servono. Ricordi come pagare l'Agenzia delle Entrate? In questo articolo troverai anche questo, e altri consigli utili.

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Siamo solo a febbraio e il calendario 2022 di Equitalia è già pieno di impegni, e non sono compleanni. Le scadenze sono segnate di fretta con una stabilo nera. La data con la crocetta rossa è l’anniversario di matrimonio. Ci sono anche date cerchiate in verde che indicano ulteriori proroghe di alcune cartelle esattoriali. Per tutto il resto Equitalia ha una segreteria per ricordarsi di te. Come cita il sito dell'Agenzia delle Entrate:

Obiettivo dell’Ente è quello di migliorare l’efficacia della riscossione nazionale mediante un approccio che garantisca economicità della gestione, soddisfazione dei contribuenti per i servizi prestati e aumento dei volumi di incasso, anche mediante azioni di prevenzione e contrasto dell'evasione ed elusione fiscale.

Anche se Equitalia dal 2017 non è più la stessa: pare abbia trovato la fede, si fa chiamare Agenzia delle Entrate-Riscossione. Con il Covid sembra si sia addolcita anche Equitalia. Sono anni che qualcuno non si da fuoco davanti agli uffici o invia bombe carta in agenzia. Ma con la fine della pandemia sempre più vicina, si avvicinano di nuovo le scadenze per pagare gli arretrati. Pronti a segnarvi le date?

In questo articolo vedremo insieme le proroghe e le scadenze previste dall'Agenzia delle Entrate per l'anno 2022, i metodi di pagamento, come evitare il pignoramento di beni e molto altro. Ma partiamo dall'inizio: Equitalia ha chiuso davvero?

Equitalia ha chiuso davvero?

Equitalia s.p.a. nasce nel 2005 come gruppo di ricossione dei tributi in territorio nazionale (tranne in Sicilia). Dal 1 ottobre 2006 il 51% delle azioni di Equitalia è passato all’Agenzia delle Entrate, e il 49% all’INPS. Nel 2008 viene istituita Equitalia Giustizia s.p.a. che si occupa dei fondi sequestrati, e che esiste ancora oggi.

Prima di Equitalia il riscuotimento di tasse e multe non pagate era affidato ad aziende e banche. Ogni regione, provincia, città, agiva per conto proprio. I problemi però erano due: il servizio non funzionava in modo uniforme in tutta la penisola, e i costi erano troppo elevati per lo Stato. In poche parole, la riscossione in Veneto non funzionava allo stesso modo di quella in Campania. 

La mission, l’anima, la voce di Equitalia, l’obbiettivo proposto dall'Agenzia delle Entrate-Riscossione è quello del principio: raggiungere equità fiscale, ridurre i costi e migliorare il rapporto del cittadino con le tasse. Quest’ultimo compito è riuscito a pochi nella storia dell'uomo, non di certo a Equitalia che ancora porta i segni di bruciature nei suoi parcheggi. 

Infatti, nel 2017 Equitalia ha dovuto quasi fare finta di chiudere. Dopo le bombe nelle agenzie di Foggia, il proiettile al direttore di Equitalia Torino, i suicidi bruciati e impiccati imprecando Equitalia, le proteste di cittadini, artisti e politici, Equitalia è diventata Agenzia delle Entrate-Riscossione. La nemesi leggendaria di Equitalia è da sempre il cittadino stesso da cui dipende. 

In questi anni molte leggi sono cambiate, e con loro i metodi di pagamento e di riscossione previsti dall'Agenzia delle Entrate. Scopriamo come chiedere un ulteriore proroga, e quando si deve pagare Equitalia nel 2022!

Dal 2017 Equitalia non è più la stessa

Nel luglio del 2017 i venditori di giornali sulle spiagge gridavano che Equitalia chiudeva i battenti. Annunciava la notizia il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate. La festa era iniziata. Eppure a molti quel messaggio suonava come una semplice cantilena per tranquillizzare gli italiani in tempi di crisi, e fare in modo che i turisti si godessero le vacanze: perché Equitalia non chiudeva. Non tutta almeno. 

Quelli erano i giorni neri di Equitalia; i tempi in cui i cittadini avevano assorbito un odio umido per l’agenzia di riscossione. Uomini si bruciavano nelle piazze, altri si impiccavano nei negozi o nelle loro case, donne piangevano insonni nella notte. 

Sui giornali ogni settimana si leggevano notizie di errori giudiziari più altre storie toccanti di come l'Agenzia delle Entrate perseguitava i suoi sui debitori; su YouTube è ancora pieno di reportage su Equitalia pubblicati da La7 Attualità. Il comico Beppe Grillo chiedeva ai politici di capire le paure degli italiani e il motivo intrinseco nelle violenze contro l'agenzia, e ne uscì un putiferio mediatico.

Su una cosa i giornalai avevano ragione: quell’estate del 2017 Equitalia sarebbe tornata in città del tutto cambiata. Partiti in tre per le vacanze, Equitalia sarebbe tornata da sola. Già nel 2016, Equitalia Servizi di Riscossione aveva inglobato Equitalia Nord, Equitalia Centro, Equitalia Sud in un unico corpo. Questa volta era diverso. Equitalia aveva iniziato ad andare da uno psicologo. 

Poi è arrivato il Covid e nel marzo 2020 le cartelle esattoriali furono sospese. Arrivarono il Decreto Sostegni e fratelli. Altre leggi. Altri contributi a fondo perduto. Bonus. Prestiti da restituire allo Stato. Ma con il Decreto Milleproroghe previsto a fine febbraio gli itagliani avranno ancora tempo a disposizione per risanare i conti arretrati. 

Il #Milleproroghe 

Il Decreto Milleproroghe è una misura iniziata da Giuseppe Conte a inizio pandemia e sempre rimandata. PRoprio quel Conte lì; il politico che nel 2018 ricevette una cartella esattoriale da 52 mila euro da Equitalia. In quel caso il commercialista diede la colpa al portiere del palazzo, affermando che si trattasse di un disguido burocratico. Pareggiò subito il debito. Se non siete Valentino Rossi o Giuseppe Conte, ci sono altri metodi legali per sistemare i conti con l'Agenzia dell'Entrate.

Il Milleproroghe è passato alla Camera il 21 febbraio e attende il Sì del Senato il 24 febbraio. Il testo deve diventare legge entro fine mese o non se ne farà nulla. Anche le organizzazioni animaliste attendono con ansia l’esito del Senato, sperando che la proposta di legge venga rigettata in Piazza Madama come se puzzasse di surströmming.

Ad alcuni cittadini potrebbe sembrare che i deputati chiedono di scegliere tra animali o affitto. Non è proprio così, ma quasi. Il Decreto Milleproroghe troverà in Senato il tappeto rosso steso dai debitori di Equitalia, mentre sentirà dalle finestre le proteste silenziose degli animalisti dietro gli schermi. E un motivo c’è. Perché le proroghe hanno un costo.

L’approvazione dei senatori al Decreto Milleproroghe sposterebbe al 30 aprile i termini delle cartelle esattoriali non pagate, con la possibilità di rateizzazione a 72 rate mensili, anche per certi tipi di pagamenti decaduti prima del 8 marzo 2020. Ma cosa c’entrano quindi gli animali?

Da un lato, se il decreto viene incontro ai cittadini a livello monetario, la proposta di legge contiene anche la proroga alla sperimentazione animale fino al 2025mettendo così gli interessi dei debitori di Equitalia contro quelli degli animalisti WWF.

Nel Decreto Milleproroghe c'è inserita anche una legge sull’Ilva e sul prelievo di contanti. Nell’evenienza che il Milleproroghe non convinca il Senato, per un motivo o per un altro, ci sono altre buone notizie per i debitori di Equitalia nel 2022. Tranquilli, la legge di bilancio forse vi da ancora tempo.

Da Cura Italia 2020 alla Legge di Bilancio 2022

Le prime leggi sulla sospensioni delle tasse sono arrivate in auto blu con le strade vuote della pandemia Covid, la musica neomelodica al massimo. Il primo Decreto Cura Italia prevedeva la sospensione fino al 31 maggio 2020 di tutte le attività di notifica e di pagamento. Poi a seguire i vari decreti Rilancio, Agosto, il Decreto Legge n. 125/2020, il Decreto Ristori, fino al Decreto Legge n. 183/2020 che prevedeva la sospensione di riscossione fino 31 marzo 2021.

Con il Decreto Sostegni la data era stata spostata al 30 aprile 2021. Seguiva il Decreto Sostegni-bis, il Decreto Fiscale, fino all’ultima Legge di Bilancio 2022, che probabilmente aggiusterà il tiro di Equitalia con il Decreto Milleproroghe.

La Legge di Bilancio 2022, legge n 234/2021:

“In particolare, oltre ad un cambiamento nella governance di controllo dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, è prevista la modifica del sistema di remunerazione del servizio nazionale di riscossione e l’estensione a 180 giorni del termine per pagare le cartelle notificate fino al 31 marzo 2022.”

Nel 2021 il Decreto Sostegni aveva permesso la cancellazione automatica delle cartelle esattoriali inferiori a 5000 euro per singola multa arretrata dal 2000 al 2010. Oltre ai vari decreti tra il 2020 e il 2021 sono stati elargiti diversi Bonus e istituiti vari contributi a fondo perduto messi a disposizione dei cittadini. 

Tra questi anche i prestiti concessi dallo Stato a piccole imprese, per un massimo di 30 mila euro a singola azienda, con i rimborsi in scadenza nel 2022 da pagare a Equitalia. Tasse che potrebbero essere rimandate di altri sei mesi se passa in Senato il Decreto Milleproroghe.

Metodi di riscossione 2.0.

Nella realtà nessuno finisce davvero rapito da Equitalia come si vede nello spettacolo di Ammutta Muddica del trio comico Aldo Giovanni e Giacomo. Non potrebbe mai accadere perché a Equitalia costerebbe troppo. Questo lo sappiamo tutti.

Nella realtà alle scadenze di Equitalia scatta il pignoramento, anche se non immediato. Per evitare sequestri di beni e stipendi da parte dello Stato è sempre meglio accordars e pagare l’Agenzia delle Entrate. I pagamenti in forma spontanea possono essere effettuati tramite il Bollettino RAV e il modulo PagoPA ricevuti per posta. Si può pagare in banca, posta, online, e anche in tabaccheria. Oppure scaricando l’app Equiclik.

Al debitore resta sempre la possibilità di chiedere una proroga rateizzabile da 72 rate in 6 anni, a 120 rate in 10 anni. In base al tipo di rata e pagamento concordato con Equitalia le quote possono essere costanti o crescenti. La richiesta di una proroga a Equitalia è richiedibile una sola volta a debito e solo in caso di crisi comprovata.

Alla mancata copertura del debito, l'Agenza delle Entrate-Riscossione invia un avviso di pagamento d’obbligo da saldare entro 60 giorni. Solo successivamente si passa al pignoramento di beni mobili e immobili. Ai lavoratori dipendenti i soldi posso venire scalati anche dal conto corrente. In altri casi c'è il rischio di perdere la casa.

I fondi recuperati ai debitori vengono depositati nelle casse dello Stato. Il denaro viene poi distribuito tra il Ministero dell’Interno e il Ministero di Giustizia per migliorare i servizi ai cittadini. Il resto finisce nel Bilancio di Stato.

Prima di pagare i debiti arretrati controlla se possiedi i requisiti fiscali per richiedere uno "Stralcio" deile vecchie cartelle esattoriali tramite la Definizione Agevolata dell'Agenzia delle Entrate. Nel caso ti tocca pagare Equitalia, qui sotto troverai le date più importanti!

Le scadenze Equitalia 2022

Mentre in molti italiani aspettano che il Decreto Milleproroghe venga approvato in Senato per sapere le scadenze del 2022, alcune date sono già state fissate dal Governo e disponibili sul sito dell'Agenzia delle Entrate troverete lo scadenziario di Equitalia.

Tra le date da ricordare il 31 marzo è l’ultimo giorno per chi usufruisce della Digital Tax. Entro il 16 maggio bisogna pagare tramite F24 i contributi INPS di artigiani e commercianti. Il 30 settembre è l’ultima data disponibile per inviare il modello 730 per la dichiarazione dei redditi. Il 30 novembre la scadenza per il modello Redditi dei titolari di partita IVA.

Per quanto riguarda le date della Definizione Agevolata UE 2022-2023: sono il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio, e dopo una pausa estiva il giorno conclusivo per saldare questo tipo di tassa è il 30 novembre. Ma è in arrivo un altro rinvio?

Il 14 dicembre 2021 scadeva il tempo massimo per saldare la Rottamazione-ter compresa nella Definizione Agevolata UE. I commercialisti di tutta Italia hanno chiesto all’Agenzia delle Entrate un'ulteriore proroga, lamentando del poco tempo concesso ai debitori per colmare i debiti arretrati. Richiesta supportata da dati poco confortanti, contando che al 31 dicembre 2021 più della metà delle caselle esattoriali risultano non pagate.

Le scadenze di Equitalia ammettono una tolleranza di 5 giorni lavorativi nei quali è ancora possibile saldare il debito. Per controllare i termini delle varie cartelle esattoriali, sul sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile controllare le date nello scadenziario fiscale.