Fattura elettronica anche per forfettari? Cambia tutto!

L’anno 2022 porterà certamente delle novità per tutti. A seguito dell’approvazione della Legge di Bilancio del 2022 sono state introdotte nuove misure e nuove proroghe e a misure già esistenti, come per l’obbligo di fatturazione elettronica per le Partite Iva.

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L’anno 2022 porterà certamente delle novità per tutti. A seguito dell’approvazione della Legge di Bilancio del 2022 sono state introdotte nuove misure e nuove proroghe e a misure già esistenti, come per l’obbligo di fatturazione elettronica per le Partite Iva.

L’obbligo di fatturazione elettronica è stato introdotto solo di recente, più precisamente nel 2019, ed è stato prorogato ogni anno. Adesso, la proroga è stata estesa fino al 2024, ma con delle novità. Secondo le recenti indiscrezioni, suddetto obbligo parrebbe essere stato esteso anche al regime dei minimi e al regime forfettario.

Invece, per tutti i lavoratori che operano nel settore sanitario, è stata data conferma dell’esenzione dall’obbligo di fatturazione elettronica. 

Un’ulteriore novità è stata introdotta dal decreto-legge 146 del 2021. Questo ha posticipato l’abolizione dell’“esterometro”, introdotto come conseguenza dell’entrata in vigore il primo gennaio del 2019 della fattura elettronica. 

In particolare, l’abolizione sembrerebbe essere stata posticipata dal 1° gennaio al 1° luglio 2022.

Per chi non lo sapesse, l’esterometro consiste in una comunicazione dei dati delle operazioni ricevute ed effettuate all’estero e, quindi, fuori dal territorio nazionale. In questo articolo introdurremo le novità previste dal provvedimento preso in esame.

Vi consiglio, nel frattempo, la visione del video di Carlo Alberto Micheli con le novità in merito:

Fattura elettronica, di cosa si tratta e perché è stata introdotta?

La fatturazione elettronica è stata introdotta il 1° gennaio del 2019 ed ha imposto l’obbligo a tutti i lavoratori ed i professionisti di inviare le fatture al cliente attraverso specifici software. Questi, invieranno automaticamente le fatture al fisco, riuscendo a garantire maggiore trasparenza e a ridurre di molto la burocrazia.

Ma per inviare la fattura cosa è necessario avere? Dal primo gennaio del 2019 sarà necessario possedere un software per l’emissione e l’invio della fattura elettronica e di alcuni dati necessari per inviarla correttamente al cliente.

Ad esempio, sarebbe opportuno, prima di inviare una fattura, controllare di possedere i seguenti dati:

“i dati di chi emette fattura, come la ditta, la ragione sociale, la denominazione. Inoltre, sarà necessario essere in possesso dei dati del cliente, come ad esempio la sua residenza, oltre che la Partita Iva, nel caso di impresa, ditta o professionista, oppure codice fiscale, nel caso in cui la fattura dovesse essere inviata ad un privato.”

Quindi, da queste breve spiegazione, possiamo evincere che la fattura elettronica può essere inviata sia ai privati che dai professionisti (B2C e B2B). Ma per quale motivo a partire da gennaio 2019 è stata introdotta la fattura elettronica?

Uno dei motivi principali sarà ovviamente la trasparenza e il contrasto all’evasioni fiscale. Infatti, come abbiamo appena visto, i soggetti sono obbligati ad inviare la fattura attraverso dei software, ed in particolare, attraverso il canale apposito messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Inoltre, la fatturazione elettronica consente di tracciare i pagamenti e di evitare, quindi, forme di evasione fiscale come, ad esempio, il riciclo di denaro sporco. Il governo, presieduto dal Presidente del consiglio, Mario Draghi, si è impegnato molto ultimamente nell’introdurre altre nuove forme di contrasto all’evasione fiscale.

Ricordiamo ad esempio il controllo sui prelievi e sui versamenti nei conti correnti, oppure la lotteria degli scontrini e il cashback, pensati esclusivamente per agevolare i pagamenti attraverso carta o bancomat e scoraggiare l’uso di denaro contante.

Fattura elettronica, quando scatta l’obbligo?

Secondo la normativa entrata in vigore dal primo gennaio 2019, la fatturazione elettronica è obbligatoria per tutti gli scambi di beni e servizi da parte di tutti i detentori di Partite Iva, a questi si aggiungeranno anche i regimi forfettari e i professionisti iscritti ai regimi dei minimi.

Con la fatturazione elettronica tutti i pagamenti ricevuti ed emessi vengono registrati direttamente dall’Agezia delle Entrate. Una semplificazione che sicuramente agevolerà molti. 

Oltretutto, dal momento in cui è entrata in vigore la nuova Legge di bilancio, suddetto obbligo è stato esteso e prorogato fino al 2024. Secondo l’articolo di Emanuela Pasqualitto, infatti, 

“Questa è stata in effetti, un’autorizzazione ricevuta dall’Unione Europea a seguito di una richiesta avanzata questa estate da parte del nostro Governo e che ha ufficialmente consentito di prolungare l’obbligo di fatturazione elettronica tra i privati, che invece era previsto in scadenza con la fine di questo anno.”

Invece che rispettare la scadenza prevista per il 31 dicembre 2021, il governo ha preferito chiedere una proroga triennale in modo da non dover approvare il provvedimento ogni anno. Ma adesso entriamo nel clou delle novità introdotte dalla nuova legge di bilancio in merito all’introduzione del nuovo obbligo rivolto stavolta ai regimi forfettari.

Fatturazione elettronica, anche per i regimi forfettari?

Insieme all’introduzione della proroga dell’obbligo di emettere fattura elettronica fino al 2024, il governo ha esteso il suddetto obbligo anche ai titolari di Partite Iva rientranti all’interno del regime forfettario. Per rientrare nel regime dei forfettari è necessario fatturare più di 5.000 euro l’anno.

Secondo la nuova normativa, autorizzata dalla Commissione europea, adesso anche i regimi forfettari (o regimi dei minimi) avranno l’obbligo di emettere fattura elettronica e di comunicare tutto all’Agenzia delle Entrate.

La vecchia normativa, quella entrata in vigore nel 2019, aveva esonerato i forfettari da suddetto obbligo, ma la Commissione europea ha deciso di autorizzare l’estensione dell’obbligo. Questo, potrà però entrare in vigore solamente dopo che il governo avrà emanato una norma di recepimento.

Quindi, dovremmo aspettare. Intanto, però, molti detentori di partite iva a regime forfettario stanno cominciando a prepararsi. Ricordiamo, infatti, che per emettere fattura elettronica è necessario possedere un software apposito che riesca ad inviare le fatture direttamente all’Agenzia delle Entrate.

Per chi prevede di iscriversi e di aprire una Partita Iva e non sa dove cominciare, consigliamo prima di tutto di consultare un bravo commercialista, ma ricordiamo che anche Aruba offre un servizio di fatturazione elettronica, come potrete leggere sotto.

Fatturazione elettronica Aruba: cos’è e come iscriversi

Come abbiamo appena detto, anche Aruba offre un servizio web di fatturazione elettronica. Attraverso la fatturazione elettronica Aruba è possibile emettere e ricevere le fatture ed avere un collegamento diretto con il vostro commercialista.

Tutti potranno acquistare la suddetta fattura elettronica, purché si risulti essere iscritti come liberi professionisti, artigiani, lavoratori autonomi, piccole e medie imprese. L’interfaccia è stata studiata per essere a misura di cliente e risulta essere molto facile ed intuitiva da utilizzare.

Con la fatturazione elettronica di Aruba sarà praticamente impossibile compilare ed inoltrare la fattura in maniera errata, poiché nel momento in cui la invierete il sistema vi comunicherà immediatamente l’esito. Se questo sarà negativo, l’utente riceverà una notifica di errore.

Questo consentirà all’utente di emettere fattura in meno in minuto in maniera corretta. Per avere maggiori informazioni in merito vi consiglio la lettura di questo articolo pubblicato direttamente dal sito Aruba Magazine. Qui, come potrete vedere, è presente una breve guida di tutto ciò che riguarda il mondo della fatturazione elettronica.

Inoltre, sono presenti anche dei video tutorial che vi spiegheranno passo passo tutti gli step per effettuare la registrazione e per, infine, emettere correttamente la vostra prima fattura elettronica.