Forfettari e fattura elettronica: chi ha l'obbligo da luglio

I titolari di Partita Iva in regime forfetario, a partire dal 1° luglio del 2022, saranno soggetti all'obbligo di fatturazione elettronica. Oltre che per i forfettari, l'obbligo scatterà anche per le associazioni sportive dilettantistiche e per i contribuenti in regime di vantaggio. Ma ci sono altre novità, scopri quali sono!

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A partire dal 1° luglio 2022, per i titolari di Partita Iva in regime forfetario scatterà l’obbligo di fatturazione elettronica. Il Consiglio dei Ministri, il 13 aprile 2022, ha approvato un pacchetto di misure, nell’ambito dell’applicazione di quarantacinque obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Tra questi, appunto, ci interessa quello relativo al nuovo obbligo per i contribuenti in regime forfetario. Obbligo che sta per diventare realtà, dopo il via libera dato dal Consiglio dell’Ue il 13 dicembre scorso.

L’obbligo, comunque, non sarà esteso proprio a tutti. Sempre secondo la bozza del testo, resteranno fuori i contribuenti che hanno percepito ricavi o compensi fino a 25.000 euro. La terza novità riguarda le sanzioni; infatti, sempre secondo le previsioni contenute nella bozza, per le prime tre mensilità (da luglio a settembre) sarà possibile emettere il documento entro la fine del mese dopo quello in cui è stata effettuata l’operazione, senza il rischio di incorrere in sanzioni

Ma oltre ai forfettari ci sono anche altre due categorie di contribuenti che, a partire dal 1° luglio 2022, saranno obbligati alla fatturazione elettronica. Chi sono? In questo articolo, oltre a rispondere a questa domanda, andremo ad analizzare quali sono ultime novità sulla fattura elettronica che riguardano i forfettari, alla luce dei provvedimenti varati. Infine, ritaglieremo un breve spazio per un'altra novità relativa ai forfettari, relativo alla cosidetta nuova Flat tax.

Fattura elettronica forfettari: l'obbligo parte dal 1° luglio!

Se fino ad ora i titolari di Partiva Iva in regime forfetario erano esonerate dall’obbligo di emissione delle fatture elettroniche, a partire dal 1° luglio 2022, le regole cambieranno. 

Dopo qualche mese di attesa, dal via libera avuto dal Consiglio dell’Unione Europea, dal 1° luglio del 2022, anche i forfettari saranno soggetti all’obbligo della fatturazione elettronica.

Naturalmente, i forfettari potevano e possono già emettere le fatture elettroniche, beneficiando del regime premiale, un’agevolazione che permette la riduzione di dodici mesi dei termini di prescrizione sugli accertamenti. Infatti, sul sito tg24.sky.it, viene sottolineato che:

“Ad oggi, per i forfettari non c’è l’obbligo della fatturazione elettronica, a meno di fatture nei confronti della pubblica amministrazione. Ma molti soggetti in regime forfettario utilizzano già questa tipologia di fatturazione”.

Regime premiale che, con l’entrata in vigore dell’obbligo, potrebbe a ragione smettere di esistere.

Ma ritornando al Consiglio Ue, ricordiamo che, oltre all’estensione dell’obbligo a più contribuente, ha dato il via libera anche alla proroga della fatturazione elettronica per il triennio 2022-2024.

Perché sono state avanzate queste proposte? L’estensione non solo dell’obbligo per un altro triennio, ma anche a più contribuenti, come i forfettari, è stato richiesto al fine di prevenire e contrastare l’evasione fiscale.

Infatti, la fatturazione elettronica, essendo un sistema digitale e, quindi, garante di maggior trasparenza, permette di limitare i tentativi di evasione fiscale.

Ma oltre alle Partite Iva in regime forfetario a quali altri contribuenti è stato esteso l’obbligo? Sempre dalla bozza del nuovo decreto-legge, l’esenzione dall’obbligo dell’emissione della fatturazione elettronica, viene eliminato non solo per i forfettari ma anche per i soggetti passivi nel regime di vantaggio e per le associazioni sportive dilettantistiche

In quest’ultimo caso, per approfondire, sul sito informazionefiscale.it leggiamo che sono i:

“[…] soggetti passivi che hanno esercitato l’opzione di cui agli articoli 1 e 2 della legge 16 dicembre 1991, n. 398, e che nel periodo d’imposta precedente hanno conseguito dall’esercizio di attività commerciali proventi per un importo non superiore a euro 65.000 […]”.

Fattura elettronica forfettari: quali sono i casi di esenzione?

Oltre ai nuovi soggetti obbligati, c’è anche una terza novità che non dobbiamo tralasciare. Sempre stando a quanto contenuto nella bozza del decreto-legge, l’obbligo di fatturazione elettronica per i forfettari scatta solo quando ricavi e compensi superano la soglia dei 25.000 euro. Quindi, i forfettari con fatturato fino a 25.000 euro rimangono esclusi dall'obbligo di emettere la fattura in formato elettronico; l’esclusione, comunque, resterebbe in vigore solo fino al 2024

Si tratta, in ogni caso, di provvedimenti che dovranno essere confermati con la pubblicazione del testo definitivo. Si sottolinea, infatti, che le novità di cui stiamo parlando sono contenute nel testo della bozza del decreto-legge.

In ogni caso, a partire dal 1° luglio, una fetta di contribuenti forfettari, volendo, potrebbe continuare ad utilizzare la fattura cartacea.

Forfettari: periodo transitorio per l'applicazione delle sanzioni

La breve rassegna delle novità sta per concludersi. Non resta che parlare della terza. Nella bozza del decreto di attuazione di alcuni punti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, il 13 aprile 2022, è contenuto anche un periodo - un terzo trimestre - in cui è previsto un lasso di tempo maggiore, per i nuovi soggetti all’obbligo, di emettere le fatture elettroniche senza il rischio di incorrere in sanzioni.

Che cosa vuol dire? Spieghiamoci meglio. Dal 1° luglio fino al mese di settembre, i nuovi contribuenti soggetti all’estensione dell’obbligo, potranno emettere le fatture elettroniche entro il mese successivo rispetto a quando hanno effettuato l’operazione. 

Solitamente, quanto tempo è disponibile per l’emissione della fattura? I termini scadono dopo dodici giorni; periodo che si allunga, ma solo per un trimestre, per i nuovi soggetti tenuti all’emissione delle fatture elettroniche, senza il rischio di incorrere in sanzioni dovute al ritardo.

Comunque sia, dopo questi primi tre mesi, anche per i novelli all’obbligo le sanzioni scatteranno dopo dodici giorni per l’emissione della fattura elettronica immediata. 

Per un approfondimento sui rischi e sulle sanzioni previsti per tardiva emissione delle fatture elettroniche, consiglio di leggere il seguente articolo su Trend Online: Fattura elettronica emessa in ritardo? 2 rischi da evitare!

Fattura elettronica forfettari: qual è il perché dell'obbligo?

Si tratta di un aspetto del quale abbiamo già anticipato qualcosa nella parte iniziale dell’articolo. Dedichiamogli, comunque, un breve spazio.

Una delle domande che, spesso, vengono poste riguarda il perché di questo obbligo, non solo per i forfettari, ma per tutti i contribuenti in generale.

La scelta dell’obbligatorietà della fattura elettronica scaturisce dal tentativo di prevenire ed evitare, per quanto possibile, l'evasione fiscale. Uno dei vantaggi dell’utilizzo della fattura elettronica è proprio quello della trasparenza delle operazioni. 

Estendendo l’obbligo anche ai forfettari, ai contribuenti in regime di vantaggio e alle associazioni sportive dilettantistiche, si dovrebbe avere una visione molto più ampia delle operazioni verso i privati e come si legge sul sito ilsole24ore.com:

“[…] avrebbe più possibilità di individuare i possibili buchi neri dell’evasione con consenso […]”.

Come si emette la fattura elettronica? Ecco cosa devono sapere i nuovi soggetti obbligati!

A questo punto, i forfettari potrebbero domandarsi: come si emette la fattura elettronica? È bene, dunque, spiegare brevemente quali sono le caratteristiche della fatturazione elettronica, come si compila e come si invia.

A differenza di quella cartacea, la fattura elettronica si deve compilare e inviare utilizzando un computer o un tablet, finanche uno smartphone. Inoltre, è indispensabile avere una connessione ad internet.

La fattura elettronica deve essere compilata utilizzando un apposito software e deve essere obbligatoriamente in formato XML. Ma come si genera una fattura elettronica? L’Agenzia delle entrate mette a disposizione tre modalità gratuite per la compilazione e per la trasmissione delle fatture elettroniche:

  • È possibile utilizzare la procedura telematica, accendo sul sito dell’Agenzia delle entrate utilizzando le proprie credenziali Spid, Cie o Cns, nella sezione “Fatture e Corrispettivi”;
  • È disponibile un software scaricabile su proprio computer;
  • Infine, è disponibile anche un’applicazione per i dispositivi mobili, denominata “Fatturae”.

In alternativa a questi messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate, sono disponibili su internet molti altri software di compilazione a pagamento.

Dopo aver compilato la Fattura elettronica non resta altro da fare che inviarla utilizzando il Sistema di Interscambio (Sdi), il quale provvederà anche ad effettuare tutti i dovuti controlli sui dati inseriti nel documento come, per esempio, la verifiche dell'effettiva esistenza della Partita Iva, sia del cliente che del fornitore.

Una volta inviata la fattura, il Sistema di Interscambio identifica l'invio con un numero di protocollo, che attesta l'avvenuta consegna all'indirizzo del ricevente.

Forfettari e Flat tax: quali sono le ultime novità?

Anche se non nel breve periodo, le Partite Iva in regime forfetario saranno investite da altre novità molto importanti. 

Ci riferiamo ad uno dei tasselli contenuti nelle modifiche alla legge delega fiscale: la nuova Flat tax - così come è stata ribattezzata. Si tratta di modifiche che vanno a tracciare quello che potrebbe essere un regime sostitutivo di tassazione.

Ma in cosa consisterebbe la nuova Flat tax? In soldoni, i titolari di Partiva Iva che escono dal regime forfetario - superando il limite di 65.000 euro - potranno beneficiare di uno scivolo di due anni prima di approdare al regime ordinario. Si tratta di un “periodo transitorio” che andrebbe a favorire un passaggio meno brusco dalla tassazione agevolata prevista per i forfettari, agli scaglioni della tassazione Irpef.

Per approfondire non solo sulla Flat tax in generale, ma anche sulle ultime novità, si consiglia di leggere il seguente articolo su Trend online: Flat tax e forfettari: previsto lo scivolo di due anni!