Governo Draghi, tutte le novità della manovra economica 2022

La manovra economica per il 2022 porta con sé diverse novità, soprattutto sul piano di tassazione: il Governo Draghi ha lavorato per ridurne il peso.

Il 2022 è appena iniziato e la Legge di Bilancio conferma che quest’anno ci saranno tante novità per quanto riguarda la manovra economica. Il Governo Draghi ha deciso di apportare modifiche non solo per quanto riguarda i bonus, ma più in generale anche per quanto riguarda le bollette, l’istruzione le partite IVA e in generale la tassazione delle persone fisiche. 

Per quanto riguarda i bonus è già stato annunciato nelle scorse settimane che molte delle agevolazioni presentate l’anno scorso non avranno proroga per i prossimi mesi. Dall’altra parte è anche vero che ne saranno aggiunti altri soprattutto per quanto riguarda i bonus edilizi e i bonus famiglia.

A quanto pare, infatti, per quanto riguarda i bonus familiari molto probabilmente si uniranno sotto un unico bonus che prevedrà diverse agevolazioni. Il Governo Draghi al momento non prevede successive chiusure: nonostante il picco di contagi in crescita dopo le feste di Natale, a quanto pare non è intenzione del Cms pronunciare un’altra chiusura. 

A questo punto è chiaro che i sostegni alle attività non arriveranno, e neanche tutte quelle agevolazioni volte a migliorare le condizioni delle famiglie ritrovatesi all’improvviso a dover gestire Dad e Smart Working.

C’è anche da sottolineare che dopo i danni all’istruzione causati da didattica a distanza e continue chiusure, il Governo ha deciso di stanziare una grossa cifra da investire interamente in quel settore. Per quanto riguarda le bollette, l’aumento vertiginoso del costo dell’energia ha fatto sì che tante famiglie già in povertà si sono ritrovate con grosse difficoltà nei pagamenti, motivo per il quale Draghi ha deciso di intervenire anche da quel punto di vista.

Insomma, novità da tutti i fronti, cambieranno anche le aliquote e ci saranno novità sostanziali per quanto riguarda le partite IVA. Vediamo allora di mostrare nel dettaglio punto per punto.

Il Governo Draghi sulla manovra economica per il 2022: novità aliquote 

Il sistema di tassazione IRPEF è stato revisionato. Con la Legge di Bilancio 2022, da quest’anno si vedrà di ridurre la pressione fiscale, così è stato infatti dichiarato dal Viceministro dello Sviluppo economico Gilberto Picchietto durante la conferenza stampa del 25 novembre, poi confermato nel mese di dicembre. Si dovrebbe passare dalle 5 aliquote a 4, togliendo così la fascia del 41% ee lasciando quelle del 23, 27,38 e 43%. Cosa cambierà quindi per i cittadini? 

In sostanza ci sarà un appiattimento della curva per quanto riguarda i redditi medio-bassi. Con la nuova tassazione ad avere la meglio sarà la fetta più ampia di popolazione italiana: un modo per alleggerire il peso delle detrazioni in busta paga considerando anche l’aumento del costo dell’energia (si pensi ad esempio a quanto ogni cittadino dovrà togliere dallo stipendio mensile in più rispetto agli anni precedenti per il pagamento delle bollette).

Il problema che rimane aperto è il profondo gap tra dipendenti e autonomi: in sostanza, come riporta anche il Corriere della Sera economia, da quest’anno la riduzione sulla pressione fiscale darà vantaggi molto più alti a coloro che sono lavoratori dipendenti rispetto a coloro che lavorano in proprio. Così sembra risultare dalle proiezioni sviluppate dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro nelle tabelle qui condivise. 

Già dalle fasce di reddito più basse il gap tra dipendenti e non arriva a 1970 euro e sale a 2100 per quanto riguarda i redditi dai 15mila euro. Questo però solo per quanto riguarda le fasce più basse, dai 20mila euro inizia a scendere a 1350 per poi arrivare a poche centinaia dai redditi da 40mila euro in su. 

Per il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, il vero risparmio si avrebbe con un reddito che arriva ad un massimo di 40mila euro che arriverà ad un guadagno ai fini Irpef di circa 945 euro, pari al 2,4% di reddito. Chi guadagna fino ai 15mila euro l’anno avrà circa 336 euro in più (sono dati forfettari). L’imposta sul reddito, secondo Quifinanza, verrà quindi divisa in questo modo: 

i redditi fino a 15mila euro dovrebbero restare fino al 23%, quelli da 15mila fino a 28mila passano dal 27% al 25% e quelli compresi tra i 28mila e i 50mila scenderanno dal 28% al 35%. Per quanto riguarda i redditi dai 50mila si passerà direttamente al 43%.

Con la nuova Legge di bilancio a cambiare non sarà solo la tassazione Irpef ma anche l’Irap, vediamo nello specifico.

Prima di andare avanti con le specifiche sulle novità inerenti alla manovra economica del 2022, vi consiglio la visione di questo video caricato su Youtube dal canale di Fausto Carnevale. “Aliquote Irpef 2022 – Novità e tassazioni in Italia” spiegherà in 10 minuti tutte le novità a livello di tassazione sia per privati che dipendenti per quanto riguarda l’anno in entrata.

Nel 2022 saranno tante le novità, ne elencheremo altre anche nei prossimi paragrafi ma Fausto Carnevale è un dottore commercialista che spiegherà in semplici parole le nuove direttive del Governo Draghi. 

 

Il Governo Draghi sulle partite IVA: cosa cambia per l’Irap

Con il nuovo anno cambiamenti anche per quanto riguarda gli autonomi. Con i forfettari si ipotizzano infatti 835mila partite IVA in più che verranno esentate dal pagamento Irap.

L’esclusione che riguarda le persone fisiche sia per esercizio d’impresa che per esercizio di professione o arte dovrebbe riguardare, secondo Ilsole24ore, 1,3 milioni di soggetti passivi. Dei quali, appunto, 835mila versavano ancora il contributo. 

Per questi ultimi è stato confermato che dovranno limitarsi a chiudere i conti con il saldo relativo all’anno scorso (2021) entro giugno 2022, senza dover versare poi alcun acconto per quanto riguarda tutto il periodo successivo. 835mila su 2,03milioni di soggetti, ovvero il 41,2% dell’intero, questi i dati che riguardano gli esonerati al pagamento Irap per il 2022. 

Bollette in aumento, il Governo Draghi cerca di agevolare le famiglie 

Cambiamenti nel 2022 anche per quanto riguarda il pagamento delle bollette. Sul fatto che luce e gas sono aumentati siamo d’accordo tutti, ma come farà lo Stato ad aiutare le famiglie che soffriranno l’aumento? Il Governo Draghi ha pensato ad un investimento che anticiperà il pagamento alle società, permettendo alle famiglie di dividere il versamento in 10 rate. 

La definitiva costruzione del meccanismo spetterà all’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera), spiega Ilsole24ore, ma la rateizzazione dovrà andare a coprire le mancanze di tutte le famiglie che si troveranno in difficoltà con un aumento così netto delle spese.

Secondo Stefano Besseghini, presidente Arera, il provvedimento è similare a quello istituito per il lockdown, ma in questo caso non vede le limitazioni Isee di bonus elettricità e gas:

Un segmento di povertà energetica, fasce di reddito che, pur non rientrando nei parametri Isee di accesso ai bonus, possono trovarsi in periodi di oggettiva difficoltà” ha spiegato il presidente.

Non ci saranno quindi limiti: tutti potranno richiedere la rateizzazione, proposta che infatti verrà inviata direttamente dalla società di distribuzione energetica dopo il primo sollecito di pagamento. 

Il Governo Draghi per la manovra economica 2022: novità Bonus Tv e decoder

Tra le agevolazioni approvate con la Legge di Bilancio 2022 tornano anche i fondi stanziati per il Bonus TV e Decoder. Investireoggi parla di un rifinanziamento di 68 milioni di euro per tutto il 2022.

La novità assoluta è l’introduzione della dotazione di un decoder di ultima generazione per tutte quelle persone che hanno raggiunto i 70 anni d’età.

L’agevolazione prevede una limitazione soggettiva: l’Isee dovrà rientrare nei 20mila euro. Nel caso si rientrasse nei limiti previsti, si potrà ricevere per l’anno 2022 un decoder gratuito con consegna a domicilio grazie ad un accordo pattuito tra MISE e Poste Italiane.

L’apparecchio dovrà avere un valore non superiore ai 30 euro e verrà spedito gratuitamente all’indirizzo di casa. L’agevolazione è stata pensata per le persone anziane meno pratiche e meno abbienti in vista dell’avvicinarsi dello Switch off definitivo e il conseguenziale passaggio al nuovo digitale terrestre.

Per quanto riguarda le altre misure stabilite dal Bonus anche per il 2021, invece, tutto rimarrà invariato. Ciò significa che il Bonus tv prevedrà uno sconto di 30 euro per tutte le famiglie che avranno un Isee inferiore ai 20mila euro per l’acquisto di un televisore o un decoder di ultima generazione; e rimarrà invariato anche il Bonus rottamazione tv che consisterà sempre in uno sconto del 20% sull’acquisto di un nuovo dispositivo fino ad un massimo di 100 euro, cedendo in rottamazione il vecchio televisore. 

Governo Draghi, riforma scuola per la manovra economica 2022

Ultima novità, ma non per importanza, è l’investimento sul mondo scuola. Probabilmente uno dei settori che ha sofferto di più per la crisi pandemica è sicuramente quello delle infrastrutture scolastiche. Non parliamo a livello economico bensì sociale e culturale.

La Dad è stata un vero disastro: alunni e professori non erano preparati a queste nuove tipologie di insegnamento e il tutto è gravato sui più giovani che si sono ritrovati a vivere un gran caos nel quale diventava sempre più difficile riuscire a focalizzarsi sugli studi.

Dall’altra parte mancavano le strutture fisiche per permettere classi in grado di distanziare gli alunni: continuare a lavorare in presenza per un lungo periodo è sembrata una vera e propria utopia.

Proprio per questo il Governo ha deciso di muovere diversi milioni per migliorare la situazione troppo precaria. 180 milioni di euro infatti sono stati stanziati per l’apparato scolastico, una manovra volta a recuperare quella grande fetta di giovani che si è ritrovata esclusa dai giochi attraverso un sistema di merito volto alla qualifica degli insegnanti. Si tornerà alla normalità? Ma soprattutto, come verranno divisi i milioni?

100 milioni di euro per la proroga dei contratti del personale ATA assunto durante il periodo di emergenza Covid-19. 60 milioni invece destinati alla valorizzazione del personale docente e 20 milioni andranno per le scuole dell’infanzia paritarie.

Claudia Manildo
Claudia Manildo
Content editor, aspirante giornalista, classe 1996. Sono una giornalista freelance, appassionata di sociologia, letteratura ed attualità. Ho unalaurea triennale in Scienze della Comunicazione all'Università degli studi di Siena e una laurea magistrale in Giornalismo e Cultura editoriale all'Università degli studi di Parma. Ho collaborato con diverse testate e siti generalisti. Divulgo libri su Instagram (@il_pesodelleidee) e scrivo sul blog 'Virus Culturali'.Il mio motto è? Ostinazione e passione"."
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