Guida Modello F24: come effettuare i versamenti passo passo!

Il Modello F24 si utilizza per il versamento di imposte, tributi, contributi e tasse, ma anche per compensare i crediti. Ecco come effettuare i versamenti!

Sicuramente, avrai sentito parlare del Modello F24 oppure avrai dovuto utilizzarlo per pagare imposte, tributi, contributi, tasse e così via. Infatti, si tratta di uno dei documenti più utilizzati per versare le imposte dovute allo Stato e non solo. Infatti, con il Modello F24 è possibile effettuare la compensazione dei crediti con i debiti.

Il Modello F24 è un documento molto importante che serve per versare le imposte, i tributi e i premi dovuti, tramite un solo e unico pagamento, attraverso un’unica operazione, tant’è che si chiama “unificato”. Prima dell’avvento del Modello F24, per effettuare queste operazioni erano disponibili più tipologie di modelli.

Si tratta di un modello di molto semplice da reperire, facilmente e gratuitamente scaricabile dal sito dell’Agenzia delle entrate. Ma come si effettuano i versamenti utilizzando il Modello di pagamento unificato F24? È molto semplice e, in questo articolo, andremo a spiegare tutti i passaggi che bisogna eseguire, in modo che, anche i meno esperti non commettano errori di nessun tipo. Se non si presta attenzione ai dati da indicare, infatti, è molto facile sbagliare.

Prima di tutto, è bene soffermarsi ad analizzare le informazioni generali, spiegando cos’è il modello F24 e a cosa serve. Poi andremo a spiegare passo passo come si effettuano i versamenti e, infine, faremo un focus sulle differenze che intercorrono tra i vari modelli di versamento: F24 ordinario, F24 SemplificatoF24 Elide, F24 Accise, e F23.

Cos’è il Modello F24?

Se in passato, per effettuare pagamenti di diverso tipo si dovevano utilizzare vari modelli di versamento, già da diversi anni, con il Modello di pagamento F24, le regole sono cambiate.

Il Modello F24, infatti, è stato predisposto per semplificare l’iter dei versamenti e per evitare di utilizzare più di un documento, per diverse operazioni.

Cosa lo rende diverso? Il Modello F24 permette di effettuare, utilizzando un unico documento, il versamento della grande maggioranza delle imposte, tasse, contributi e tributi.

Come abbiamo già anticipato, il Modello di pagamento F24, esiste già da diverso tempo. Per l’esattezza, è stato introdotto nel 1997. Per quale motivo? Come si legge sul sito laleggepertutti.it:

“[…] con l’intenzione di semplificare tutte le precedenti modalità di pagamento, che sino ad allora erano diverse per ogni tributo, unificando tutti i tipi di versamenti”.

Per dirlo molto più semplicemente, il Modello di pagamento unificato F24 è stato introdotto proprio per semplificare il versamento di imposte e tributi diversi, utilizzando un unico modello.

A cosa serve il Modello F24?

Da quello che abbiamo detto poc’anzi è abbastanza chiaro qual è lo scopo del Modello F24. I contribuenti sono obbligati ad utilizzare il Modello F24 per effettuare i versamenti, ma anche per portare alcune somme in compensazione, come i crediti di imposta.

Abbiamo già detto diverse volte che il modello di pagamento si utilizza per pagare le imposte, i tributi, i contributi e le tasse; non ci resta che entrare più nello specifico. Ecco in quali di questi e quali altri si versano tramite il Modello F24:

  • Le imposte sui redditi, l’Iva, l’Irap e le addizionali regionali e comunali all’Irpef;
  • Le imposte sostitutive;
  • Le imposte di successione, sull’assicurazione, quelle ipotecarie e catastali;
  • Le accise;
  • Le ritenute alla fonte sui redditi da lavoro e da capitale;
  • I tributi locali sui servizi;
  • I diritti camerali;
  • L’imposta di soggiorno;
  • Le tasse scolastiche e le imposte per la registrazione dei contratti di locazione;
  • I contributi e i premi all’Inps e agli altri Enti di previdenza, all’Inail e così via;
  • Le imposte per la registrazione degli atti giudiziari.

Come si può evincere dall’elenco che abbiamo appena fatto, con il Modello di pagamento F24 si possono effettuare un numero consistente di versamenti.

Tuttavia, il modello si deve utilizzare, in alcuni casi, anche per versare interessi e sanzioni. Si versano tramite il Modello F24 l’autoliquidazione da dichiarazioni, il ravvedimento operoso, gli avvisi di accertamento e di irrogazioni di sanzioni.

Modello F24: come si deve compilare?

Compilare il Modello F24 non è molto difficile, però è necessario controllare bene tutti i campi e inserire i dati corretti. Insomma, si deve prestare molta attenzione. Se si seguono le regole, compilare il modello risulterà più semplice del previsto.

Iniziamo dicendo che il Modello di pagamento F24 è suddiviso in tre sezioni: Erario, Regioni e Imu e altri contributi locali. In ogni sezione sono presenti le relative regole di compilazione.

La prima sezione, Erario, si deve compilare per i versamenti verso lo Stato. La sezione Regioni, invece, si deve compilare per i versamenti delle imposte regionali dell’addizionale regionale. Infine, la sezione Imu e altri contributi locali si deve usare per versare le imposte comunali e camerali.

Nelle sezioni sono presenti alcuni campi principali. Nel campo “contribuente”, per esempio, si devono indicare i dati anagrafici, il codice fiscale e il domicilio fiscale. Dove serve, si deve compilare anche il campo “coobbligato”, inserendo il relativo codice identificativo. 

È fondamentale, poi, compilare il campo “Codici tributo” e il campo “Anno/periodo di riferimento”. Soffermiamoci sul campo dove si deve inserire il codice tributo. Si tratta di uno dei campi più importanti, nel quale, appunto, si deve riportare il codice tributo o i codici tributo di interesse. Si legge sul sito laleggepertutti.it:

“Ad ogni riga corrisponde uno specifico tributo per l’annualità di riferimento, che va indicata a fianco”.

Per quanto riguarda, invece, il campo “Anno/periodo di riferimento”, si deve indicare l’anno, espresso in quattro cifre, al quale si riferisce il versamento.

Il versamento può essere effettuato in un’unica soluzione oppure diviso in più rate. Nel primo caso, si deve riportare il codice 0101; se si sceglie di pagare a rate sulla prima rata si indica 01 e, in più, il numero complessivo delle rate. 

Non rimane che indicare, nell’apposita riga, gli importi che si devono versare. Come si devono indicare? Numericamente, inserendo sempre le prime due cifre decimali dopo la virgola. Possiamo fare un esempio: se il versamento da effettuare è di 90 euro, si deve riportare nel Modello F24 90,00.

Questi che abbiamo appena elencato sono solo alcuni dei campi principali del Modello F24. Naturalmente, a seconda del tipo di versamento da effettuare, è consigliabile seguire le relative regole. Ricordiamo anche che ognuna delle tre sezioni del modello prevede regole particolari da seguire.

Come si effettuano i versamenti con il Modello F24?

Abbiamo, sommariamente e semplicemente, parlato del Modello F24, spiegando quali sono le sue caratteristiche generali. 

Dopo aver analizzato come compilare il modello, è arrivato il momento di passare a spiegare passo passo come si effettuano i versamenti. Dobbiamo fare una distinzione tra i contribuenti titolari di Partita Iva e i contribuenti non titolari, in quanto ci sono obblighi differenti da rispettare

Iniziamo dai titolari di Partita Iva. Come si effettuano i versamenti? Innanzitutto, sottolineiamo che sono obbligati alla presentazione del Modello F24 solo telematicamente e il versamento deve essere effettuato direttamente oppure avvalendosi di intermediari abilitati.

Se si presenta direttamente, il contribuente può accedere o ai servizi telematici dell’Agenzia delle entrate “F24 web” e “F24 online”, oppure, come si legge sul sito agenziaentrate.gov.it:

“[…] mediante i servizi di internet banking messi a disposizione dagli intermediari della riscossione convenzionati con l’Agenzia (banche, Poste Italiane e Agenti della riscossione, prestatori di servizi di pagamento)”.

In alternativa, come abbiamo detto, si può optare per intermediari abilitati come, per esempio, professionisti, Caf e così via.

Quali sono gli obblighi dei contribuenti non titolari Partita Iva? In questo caso, possono sia scegliere di presentare il modello utilizzando i servizi telematici oppure hanno la possibilità di presentarlo in forma cartacea

Per tutti i contribuenti che hanno importi a credito da compensare, il Modello F24 deve essere obbligatoriamente presentato telematicamente.

Dove si deve consegnare il Modello F24 cartaceo? Presso banche (con assegni bancari e circolari) o uffici postali (con assegni postali, bancari su piazza, assegni circolari, vaglia o carta Postamat) oppure recandosi presso uno sportello degli agenti di riscossione (con assegni bancari e circolari o vaglia cambiari). Oppure, è possibile pagare in contanti.

Dove si trova il Modello F24?

Il Modello F24 è di facile reperibilità. Si può liberamente e gratuitamente scaricare dal sito dell’Agenzia delle entrate, al seguente link, dove sono presenti anche le relative avvertenze per la compilazione, in cui sono presenti anche istruzioni molto utili su alcuni pagamenti particolari, e l’informativa sul trattamento dei dati personali.

In alternativa, si può tranquillamente trovare il Modello F24 anche presso banche, agenzie di riscossione e uffici postali.

Tipi di modelli a confronto: ecco tutte le differenze!

Infine, forniamo un breve quadro generale dei modelli di versamento. Non esiste solo il Modello F24 ordinario, ma vi sono altri modelli di versamento: il Modello F23, il Modello F24 Elide, Modello F24 Semplificato e Modello F24 Accise.

In base al tipo di versamento che si deve effettuare si deve utilizzare un modello piuttosto che un altro. 

Sul Modello di pagamento F24 ordinario abbiamo già discusso abbastanza. Pertanto, vediamo quando serve il Modello F23. Si tratta di un modello che si usa per il versamento di alcuni tipi residuali di imposte, tasse e sanzioni. 

Ricordiamo sin da subito che, con il passare del tempo, il Modello F23 è caduto in disuso, in quanto molti versamenti che prima si effettuavano con questo modello, adesso devono essere effettuati utilizzando il Modello F24 o il Modello F24 Elide. 

Il Modello F24 Elide, per intero “F24 Elementi identificativi” si utilizza per i versamenti per i quali servono informazioni che non si possono riportare nel Modello F24. Nel Modello Elide, infatti, sono presenti sezioni aggiuntive, non presenti nel Modello F24 ordinario, che consentono, appunto di aggiungere ulteriori informazioni.

Il Modello F24 Semplificato può essere utilizzato per versare qualsiasi imposta. A differenza del Modello F24 ordinario, è formato da una sola copia.

Il Modello F24 Accise, infine, si utilizza, per esempio, per effettuare i versamenti di competenza dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli.

Sara Bellanza
Sara Bellanza
Aspirante storica contemporaneista, classe 1995.Amante della lettura e della scrittura sin dalla tenera età, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche, conseguite entrambe presso l’Università della Calabria. Sono autrice di alcune pubblicazioni scientifiche inerenti alla storia contemporanea e alla filosofia: "L'insostenibile leggerezza della storia" e "L’insufficienza del linguaggio metafisico" per la rivista "Filosofi(e)Semiotiche", e "Il movimento comunista nel cosentino" per la "Rivista Calabrese di Storia del '900".Nonostante la formazione prettamente umanistica, la mia curiosità mi ha spinto a conoscere e a informarmi sugli ambiti più disparati. Leggo, scrivo e fotografo, nella speranza di riuscire a raccontare il mondo così come lo vedo io.
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