Immobili in comodato d’uso: ecco quando si può avere lo sconto sull’Imu

Per gli immobili in comodato d'uso è possibile ricevere lo sconto sull'Imu, la tassa sulle proprietà immobiliari. Ecco come.

Entro la metà di giugno 2023 molti devono provvedere al pagamento dell’Imu, la principale tassa che in Italia si paga sulle proprietà, come abitazioni, fabbricati e terreni. Ad eccezione della prima casa, in tutti gli altri casi si deve procedere al pagamento.

Tuttavia vanno anche considerate particolari eventualità in cui l’Imu viene ridotta, oppure si è del tutto esonerati dal pagamento. Uno dei casi in cui è possibile avere uno speciale sconto è quello del comodato d’uso.

Risulta infatti possibile pagare un’imposta Imu ridotta se una abitazione di proprietà viene data in comodato d’uso ad un parente in linea retta. Ma vediamo nel dettaglio come funziona e quali sono i requisiti per avere lo sconto.

Immobili in comodato d’uso e Imu

Iniziamo a dare una definizione di immobile in comodato d’uso: si tratta di una proprietà immobiliare che viene concessa in uso a una persona (ovvero il comodatario) da un’altra persona (ovvero il comodante), per un determinato periodo di tempo, ma senza che venga richiesto il pagamento di un canone di affitto mensile.

Il comodato d’uso è un contratto, che può essere stipulato in modo cartaceo oppure a voce, in cui il proprietario dell’immobile decide di garantire l’utilizzo dell’abitazione ad un’altra persona, per un certo periodo di tempo.

Nel contratto vengono generalmente specificate le condizioni per cui dovrà essere utilizzato immobile, come la durata di tempo, gli obblighi delle parti coinvolte, le responsabilità per la manutenzione dell’immobile e il motivo per cui il comodante concede l’uso gratuito.

Non è raro in questi casi che un proprietario di casa la dia ad un parente stretto per libero utilizzo, senza prevedere in cambio nessuna forma di pagamento.

Durante il periodo di comodato d’uso, la persona che occupa la casa non diventa di conseguenza il nuovo proprietario, che rimane lo stesso. Per questo motivo bisogna fare chiarezza sul pagamento delle tasse collegate alla casa, come l’Imu.

L’Imposta Municipale Unica è sempre a carico dei proprietari di casa, anche se l’abitazione è stata data in utilizzo ad un parente vicino. Ma come si deve pagare questa tassa, in caso di comodato d’uso?

La legge italiana prevede una particolare forma di sconto per tutti coloro che hanno una casa di proprietà in comodato d’uso, anche se devono essere rispettati dei requisiti specifici per poter accedervi.

Un primo chiarimento comunque è quello della responsabilità del pagamento, che è sempre a carico del proprietario dell’immobile effettivo.

Sconto sull’Imu: requisiti

Chi ha la proprietà di un immobile in comodato d’uso può ricevere un interessante sconto sull’Imu, ovvero pagare una somma ridotta. Ricordiamo che questa tassa varia in base all’immobile, alla zona in cui è situato e dalle decisioni specifiche del Comune in cui si trova.

Ad ogni modo, è possibile versare le somme dovute in un unico momento, entro il 16 giugno 2023, oppure in due rate, con acconto entro il 16 giugno e saldo entro il 16 dicembre 2023.

Chi ha una proprietà in comodato non deve provvedere al pagamento completo, perché viene effettuato un calcolo con riduzione del 50% della base imponibile per l’immobile.

Per poter aderire a questo sconto, devono essere rispettati i seguenti requisiti:

  • il contratto dev’essere registrato, ovvero deve essere in forma scritta, non è valido un accordo preso a voce;

  • il proprietario deve dare in comodato solamente una casa, in Italia. Oltre a questa proprietà, è consentito anche il possesso di una abitazione adibita a prima casa, purché non rientri in una delle seguenti categorie catastali: A/1, A/8 e A/9;

  • il proprietario, ovvero colui che concede l’immobile su cui si applica lo sconto, deve avere residenza e dimora abituale nello stesso Comune in cui si trova anche l’altro immobile, concesso in comodato.

Questi sono requisiti importanti da seguire da parte di tutti coloro che hanno un immobile in comodato d’uso che vogliono accedere allo sconto sull’Imu. Va ricordato tuttavia che non è l’unica forma di agevolazione presente al momento sull’imposta Imu.

Esistono altri casi particolari di esenzione, oltre a quella prevista sulla prima casa. Un esempio per il 2023 è l’esonero per tutti i proprietari di case occupate abusivamente. Per conoscere nel dettaglio tutte le agevolazioni possibili, è consigliato informarsi al proprio Comune.

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