IMU 2021: esenzioni e sconti, ecco per chi!

Imu 2021: facciamo il punto su come funziona e chi deve pagare. Esentati dall'acconto Imu solo le imprese in crisi che hanno registrato un calo del fatturato (dimostrabile) di almeno il 30% nel 2020. Agevolazioni e riduzioni sono previste per altre categorie di soggetti e tipologie di immobili. Analizziamo nello specifico le diverse casistiche per capire chi effettivamente deve pagare e quanto.

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Si avvicinano le scadenze fiscali, tra cui quella riguardante l'IMU ( Imposta Municipale Unica ) meglio conosciuta come tassa sulla casa. Istituita dall'art. 13 del Decreto Legge del 6 dicembre 2011, n.201, convertito con modificazioni dalla Legge 22 dicembre 2011, n.214, e disciplinata dallo stesso articolo 13, oltre che dagli articoli 8 e 9 del D.lgs. 14 marzo 2011, n.23, ha subito ulteriori modifiche con la legge di Stabilità 2014 . Ma la più grande novità è arrivata con la Legge di Bilancio 2020, che ha abolito, dal 1° gennaio 2020, la IUC (ad eccezione della TARI), sostituendola con la nuova imposta IMU, che unifica IMU e TASI, la quale è stata abrogata.

Nonostante il coronavirus le tasse vanno comunque pagate, tra queste l'Imu è di prossima scadenza. La legge prevede tuttavia delle esenzioni e delle riduzioni che riguardano alcuni categorie di soggetti e determinati  immobili in condizioni specifiche. Analizziamo le singole casistiche nello specifico.

IMU 2021: imprese con calo di fatturato 

Sono sospesi dal pagamento dell'acconto Imu sugli immobili ad uso commerciale solo le imprese in crisi che hanno registrato  un calo del fatturato (dimostrabile) di almeno il 30% nel 2020 rispetto al 2019.

L’esenzione dall’acconto IMU spetta a tutti i soggetti che svolgono attività d'impresa; agricola, arte o professione, che nel 2019 abbiano avuto ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro e che abbiano subito nel 2020 un calo del fatturato medio mensile di almeno il 30% rispetto al 2019.

L’esenzione vale solo per gli immobili nei quali i soggetti passivi esercitano attività di cui siano anche gestori.

Si tratta di una sospensione (oltretutto facoltativa), e non di un esonero dal pagamento,  questo vuol dire che l’Imu sarà poi recuperata dai Comuni in un secondo momento, vale a dire quando sarà terminato lo stato di emergenza nazionale. 

Questa decisione del Governo Draghi rientra tra le misure di sostegno all’economia e alle attività commerciali e artigianali che hanno subito pesanti danni economici a causa dell’emergenza covid 19.

Le imprese che non hanno avuto (o non possono dimostrare) un calo del fatturato di almeno il 30% nel 2020, sono tenute al  versamento dell’acconto entro il 16 giugno. A seguire, entro il 16 dicembre, bisognerà versare il saldo. Stessa sorte per le imprese con compensi superiori a 10  milioni di euro l’anno. 

Va ricordato che oltre l’esenzione dall’acconto IMU, è stato previsto anche il blocco per tutto il 2021 del pagamento della Tosap cioè della tassa per l'occupazione del suolo pubblico, da parte di bar e ristoranti e per il commercio ambulante esenzione anche in questo caso si tratta di sospensione facoltativa del tributo a favore dei Comuni.Per questo intervento finanziario, il governo ha in previsione lo stanziamento di 216 milioni di euro a favore dei Comuni. Fondi che si aggiungeranno ad altri 165 milioni per l’esenzione al pagamento della Tosap.

IMU 2021: non si paga sull'abitazione principale

La nuova Imu rimane un'imposta sulle seconde case. Sono escluse quindi le abitazioni principali a meno che si tratti di immobili di lusso accatastati come A1, A8 o A9.

Ma cosa s'intende per abitazione principale? È bene ricordare che per abitazione principale si intende la casa in cui il possessore e i componenti del suo nucleo familiare dimorano abitualmente e hanno la residenza anagrafica.

Nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel Comune, le agevolazioni per l'abitazione principale e per le relative pertinenze si applicano per un solo immobile.

Le pertinenze dell'abitazione principale sono solo quelle classificate come C2, C6 e C7, nella misura massima di un'unità pertinenziale per ciascuna di queste categorie catastali, anche se iscritte in catasto unitamente all'unità ad uso abitativo. 

In pratica chi possiede ad esempio due box distinti pertinenti alla stessa abitazione, solo uno dei due box godrà della esenzione IMU.

Sono esentati dal pagamento dell’acconto IMU 2021 le imprese del settore turismo e spettacolo. L’esenzione è stata prevista dalla Legge di Bilancio 2021, e si accompagna alle nuove agevolazioni per i pensionati residenti all’estero.

Passiamo ad analizzare le ipotesi in cui si ha diritto ad un sconto dell’IMU. Sono 5 le ipotesi in cui si ha diritto a pagare l’IMU 2021 con uno sconto del 50% della base imponibile. Analizziamo in dettaglio quali sono. 

IMU 2021: per i pensionati all’estero scatta lo sconto

La legge di Bilancio 2021 ha introdotto lo sconto IMU del 50%, si applica quindi ai pensionati che vivono all’estero sull’immobile posseduto in Italia, ma a patto di percepire una pensione in regime di convenzione internazionale. Tra i requisiti non è richiesta l’iscrizione all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE)

Più che dei uno sconto in realtà è un aggravio visto che la normativa Imu precedente prevedeva, per i pensionati all’estero, che la casa posseduta in Italia venisse assimilata ad abitazione principale, quindi non si pagava nulla. 

Questa agevolazione valeva per una sola unità immobiliare, posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato e iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE), già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza, a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risultasse locata o data in comodato d’uso.

L' IMU introdotta dalla legge di bilancio 2020 non prevede più tale assimilazione. La non previsione anche per la nuova IMU dell’assimilazione ad abitazione principale dell’immobile posseduto in Italia dal pensionato all’estero era dettata dal fatto che l’Italia aveva ricevuto infrazione UE in cui si contestava al nostro Paese l'agevolazione riservasse un trattamento preferenziale e discriminatorio in favore dei pensionati italiani.

IMU 2021: pensionati all’estero, i requisiti

Con la legge di bilancio 2021, il legislatore fa un passo indietro introducendo, dall’anno d’imposta 2021, l’abbattimento del 50% della base imponibile IMU per una e una sola unità immobiliare a uso abitativo posseduta in Italia dal pensionato all’estero. Ciò purché siano verificate congiuntamente le seguenti condizioni in capo al pensionato:

  • titolarità di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia;
  • la residenza in uno Stato di assicurazione, diverso dall’Italia;
  • l’immobile posseduto in Italia non deve essere locato o concesso in comodato.

A differenza della previsione normativa dell’assimilazione stabilita fino al 2019, quella prevista per la nuova IMU non chiede, quale requisito, l’iscrizione all’AIRE del pensionato.

IMU 2021: altre ipotesi di sconto del 50%

Le ipotesi in cui spetta la riduzione al 50% dell’IMU, sono le seguenti:

  • fabbricati dichiarati di interesse storico o artistico in base all’articolo 10 del decreto legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004 possono usufruire di una riduzione del 50% della base imponibile, a prescindere dall’utilizzo come seconda casa o dalla concessione in locazione o comodato ad altri;
  • fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati in base  all’articolo 1, comma 747, lettera b) della legge n. 160 del 2019;
  • unità immobiliari (fatta eccezione per quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9), concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado (genitori e figli) che le utilizzano come abitazione principale.

Quest'ultima casistica richiede delle condizioni ossia che il contratto di comodato sia registrato all’Agenzia delle Entrate e che il comodante possieda una sola abitazione in Italia e risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nello stesso comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato (il beneficio, tuttavia, si applica anche nel caso in cui il comodante, oltre all’immobile concesso in comodato, possieda nello stesso comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9).

Altra condizione è che deve riguardare una sola unità immobiliare a uso abitativo, a condizione che non sia locata o data in comodato d’usoposseduta in Italia a titolo di proprietà o usufrutto da soggetti non residenti nel territorio dello Stato, che siano titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia, residenti in uno Stato di assicurazione, diverso dall’Italia  

IMU 2021: quanto di paga

Le aliquote Imu variano in base alla categoria di riferimento. Nello specifico:

  • per l’abitazione principale di lusso (accatastata come A1, A8 e A9) e le relative pertinenze, l’aliquota base è dello 0,5% che il Comune può azzerare o aumentare al massimo allo 0,6%. Spetta però una detrazione di 200 euro da dividere proporzionalmente tra chi deve pagare l’Imu;
  • terreni agricoli l'aliquota di base è pari allo 0,76% e i Comuni, possono azzerarla o aumentarla sino allo 1,06%;
  • case non utilizzate come abitazione principale l'aliquota di base è pari allo 0,86% e i Comuni possono azzerarla o aumentarla sino all'1,14%.;
  • abitazioni locate a canone concordato l'imposta, determinata applicando l'aliquota stabilita dal Comune, è ridotta al 75%.

IMU 2021: come pagare

Le due rate IMU del 16 giugno e del 16 dicembre 2021 possono essere pagate con :

  • bollettino postale;
  • modello F24 
  • la piattaforma PagoPA.