IMU 2022, news in vista con il decreto fiscale, ecco quali!

Sei a conoscenza delle ultime novità sull'IMU per il 2022? L'anno è iniziato da poco, ma in pentola ci sono delle notizie che è necessario tu sappia.

Hai già visto le novità sull’IMU? L’imposta è una di quelle che meno piacciono ai contribuenti, ma se si vuole godere dei diritti dello Stato Sociale, bisogna anche sapere fare i conti con i suoi doveri. Il Governo Draghi sta studiando dei provvedimenti adatti alla ripresa economica del nostro Paese. Crisi e pandemia sono le facce delle stessa medaglia che dal 2019 continua a roteare senza mai riprendere la stabilità tanto agognata. Chi la paga e chi no? Quali sono le novità in vista del 2022?

Scopri tutto quello che è necessario sapere, soprattutto per l’influenza del Decreto Fiscale, vedrai non te ne pentirai.

IMU cos’è?

Il 2022 è iniziato e la carne sul fuoco è tanta, per cui innanzitutto partiamo dall’argomento principale: analizziamo le caratteristiche e le funzioni dell’imposta. Con IMU, letteralmente l’acronimo indica Imposta Municipale Unica, si ha a che fare con una tassa patrimoniale a tutti gli effetti. Questa è contraddistinta dal fatto che la sua ragione d’esistere è data dalla proprietà di un bene.

Invece, la base legislativa risiede nel Decreto Legge n. 201 del 2011, istituito il 6 dicembre, poi nelle stesso mese convertito nella Legge n. 214. Il provvedimento però nel corso del tempo ha subito delle modifiche, anche perché deve rispondere alle esigenze dei contribuenti che ogni anno si trovano a dover rispettare i doveri di cittadini pagando le imposte richieste.

Così, è nel 2014 che la misura viene influenzata dalla Legge di stabilità del suddetto anno, come? Abolendo l’IMU sulla prima casa, tranne nei casi in cui nelle categorie catastali ci siano quelle corrispondenti a quelle denominate: A/1, A/8 e A/9.

Si tratta sostanzialmente di immobili e proprietari vincolati da un rapporto di proprietà che deve essere disciplinato nella maniera più opportuna. Con questa frase occorre tenere conto del fatto che non basta pagare un’imposta per essere in regola, perché con i tempi che corrono saldare le tasse sta diventando sempre più arduo. La pandemia ha dato la stoccata finale al sistema economico italiano già attraversato da molteplici problematiche sia sociali che quelle inerenti il lavoro.

Di conseguenza, il pagamento è sempre un dovere da rispettare, ma la situazione non è neanche così florida. Per cui è il Governo Draghi insieme alle altre forze politiche che deve trovare il modo di porre in essere un piano che contenga la strategia vincente per la ripresa economica. Per questo il Decreto Fiscale entra in gioco, per plasmare i provvedimenti in modo confacente alle condizioni sociali.

Quindi, considerando che la prima casa è quel luogo nel quale il possessore dell’immobile ci risiede e vive la sua esistenza, bisogna regolamentare al meglio la questione. Allora, sorge spontaneo chiedersi, ci sono soggetti obbligati ed altri esenti?

Per chi è obbligatoria l’imposta?

L’imposta ricade sostanzialmente su dei soggetti definiti attivi e passivi, i quali si indentificano nel rapporto che concerne il pagamento dell’imposta unito alla soddisfazione del dovere richiesto dallo Stato. Così, si parla di categorie attive riferendosi a quegli immobili definiti come “abitazioni primarie”, e le case accatastate con categoria A1, cioè quelle di tipo signorile, e anche le A8 come le ville, e infine le A9 appunto, castelli e palazzi di valore altamente storico.

Quindi, sono soggetti attivi anche fabbricati e aree fabbricabili, ed anche quelle agricole. E le categorie passive quali sono? Si tratta di:

Proprietari di immobili, ma anche chi gode del diritto reale di enfiteusi, superficie e usufrutto, ma non lo sono i proprietari o i locatori che usano le case secondo il leasing. Ma quando entrano in gioco situazioni famigliari particolari, quali un coniuge separato, come si disciplina la questione? Pure in questo caso si parla di soggetto passivo obbligato al pagamento, sia che si parli di separazione, scioglimento o annullamento legale.

Non si paga l’IMU se si tiene in considerazione la principale abitazione, ma anche i possessori di questa tipologia di casa, la quale è nel gruppo: A-2, A-3, A-4,A-5, A-6 e A-7. Il motivo? Perché non fanno parte delle cosiddette abitazioni di lusso come le A-1, A-8 e A-9.

E’ importante ribadire che la casa principale è l’immobile dove si risiede abitualmente e anagraficamente, quindi se viene meno uno dei due elementi, allora cambia immediatamente la categoria della casa in questione. Si rientra nel caso della seconda abitazione e l’IMU deve essere pagata, senza se e senza ma.

E infine, come funziona per le Forze dell’ordine? In questo specifico ambito si parla di esenti dal pagamento della tassa, proprio perché non subentra esclusivamente la condizione di abitazione abituale e residenza demografica. Infatti, l’area posseduta e non data in locazione, dal personale delle Forze armate, vigili del fuoco e carriera prefettizia, sono le categorie che hanno queste caratteristiche.

Quindi, definiti i dettagli dei soggetti obbligati e non, cosa c’è da sapere sul bonus IMU?

Arriva il bonus IMU!

Il 2022 è iniziato da poco, ma già sono tantissime le novità in atto. Innanzitutto, bisogna spiegare bene cosa si intende per il Bonus IMU introdotto per i due anni, il 2022 e il 2023. Ciò lo si può fare partendo dalla base della normativa e dal contesto storico che si sta vivendo. Il caos generato dalla pandemia di coronavirus ha portato ad una modifica radicale dello stile di vita umano. La normalità non ha più dei contorni ben delineati, anzi le future previsioni sembrano cadere esclusivamente nel vuoto più totale.

Allora, cosa si fa per contenere questa situazione di disagio? Si cerca di trovare un modo per incentivare positivamente le condizioni dei contribuenti, favorendo lo sviluppo di strumenti capaci di sostenere sforzi e finanze in vista delle imposte da pagare. La strada intrapresa è quella della sperimentazione, ma d’altronde non può essere altrimenti se si considerano i tempi di incertezza di cui finora si sta parlando.

Tutto parte dalla Manovra di Bilancio del 2022, approvata a fine dicembre del 2021 da Camera e Senato, e dalla normativa che precede quella che si concretizzerà nel corso del 2022. La Legge del 2019, la numero 160 disciplina che la prima abitazione con le caratteristiche sopra menzionate abbia in sé il nucleo famigliare.

Nonostante la precisazione, è naturale che subentra la domanda: cosa accade se questi membri hanno dichiarato residenza in due diverse case? Le agevolazioni e le pertinenze in questione vanno applicate solo alla casa che non rientra nel gruppo di “lusso”.

Ma ecco che l‘incertezza sociale e umanitaria del nostro periodo storico tanto tormentato entra in rotta di collisione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il MEF, e c’entra una circolare che risale al 2012. Si tratta della numero 3 del Dipartimento delle Finanze, la quale conferma che nell’esenzione dell’imposta vanno inclusi i due immobili sopra menzionati che anche se in comuni differenti, sono le cosiddette prime case!

Quindi, facendo un recap della materia, se le due case sono nello stesso Comune, l’esenzione è solo per un immobile, se sono collocate in aree diverse, su tutte e due. Invece, per quanto afferma la Cassazione, se dimora e residenza non combaciano, non entra in gioco nessuna esenzione. Se la stessa disciplina è confusa, come si fa a determinare un bonus e definire a chi spetta?

Allora, se c’è questa evidente disparità come si fa a delineare il bonus in arrivo e a definire a chi può essere garantito? Interviene a tal proposito il Decreto Legge n. 146 del 2021, che conclude la questione affermando che l’esenzione va in porto solo per una casa per nucleo famigliare, sia che si tratti della stessa area comunale che di differenti.

Da qui ne consegue che le famiglie che avevano stabilito il secondo immobile in un altro comune con due residenze diverse, non potranno più non pagare l’IMU, anzi dovranno dire addio all’agevolazione di cui avevano beneficiato fino ad allora.

E il catasto si inasprirà? Nonostante le voci di corridoio, sembrerebbe che il Governo Draghi non voglia aumentare i costi. Ma allora, nonostante le rassicurazioni, perché dovrebbe entrare in gioco un bonus per aiutare le tasche dei contribuenti? C’entra solo la pandemia o davvero le tasse aumenteranno?

Ancora è fondamentale ribadire che niente è confermato per quanto riguarda queste modifiche, quello che è certo è che il Bonus IMU sta diventando una realtà affermata. Entra in vigore da inizio anno e si pensa di prorogare il regime in questione fino al 2023, ma non vale per tutti, solo per alcune categorie.

La firma del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella è entrata in azione il 2 gennaio quando è stato pubblicato e ufficializzato nella Gazzetta Ufficiale il testo della manovra. Se vuoi approfondire la materia di Bilancio e il clima che si prospetta nel 2022, consulta il video dell’avvocato e influencer Carlo Alberto Micheli, vedrai che tutto sarà ancora più chiaro.

A chi spetta il nuovo bonus IMU?

Per capire a chi spetta, bisogna prima comprendere quale sia la finalità della misura. La parola d’ordine è : risollevare sistema economico! Allora da dove si parte? Proprio dalla crescita del turismo e dalla valorizzazione dei territori abbandonati.

Quindi, non è la mano salvifica che agevola chiunque, ma quei settori specifici che con la crisi e la pandemia sono sprofondati negativamente dal punto di vista economico. Proprio per questo ci sono dei requisiti che caratterizzano ciò, e quali sono?

Secondo parametri stabiliti dalla studio della misura, ciò spetta a chi vuole trasferirsi e trasferire l’attività che gestisce in uno dei Comuni del nostro Paese che vive il disagio dello spopolamento a causa di condizioni di malessere economico e sociale.

Si parla di numeri di persone che ci vivono, e sembrerebbe che l’area verrà identificata nel seguente modo solo se le persone che vi risiedono non superano circa i 500. In serbo ci sono inoltre delle risorse economiche assegnate alla materia in questione, e queste sono di 10 milioni di euro per anno.

A chi toccherà far chiarezza laddove ci sono così tante perplessità? Soprattutto, quali saranno i soggetti che delineeranno le modalità dell’utilizzo e dell’applicazione del bonus? Ovviamente, toccherà ai Ministeri che si occupano in primis della ricrescita in questione, appunto quello dell’Economia e delle Finanze e della Cultura.

E se ci spingessimo nello specifico ad analizzare i singoli attori socio-economici e politici, appunto Stato, Regioni, Provincie ed Enti locali, che ruolo hanno nel gestire la situazione? Dovranno dare manforte alla misura, perché potranno concedere per motivi istituzionali dei beni immobili non usati, con il contratto del comodato per un massimo di una decina d’anni. Chi ne beneficia si farà carico di tutto, a partire dalle responsabilità economiche fino a soddisfacimento di qualsiasi criterio da soddisfare.

IMU: cosa cambia dal 2022

Dire con certezza cosa accadrà nel corso del 2022, visto che al momento abbiamo solo pochi dati inerenti l’anno, è impossibile. Potremmo sulla base di quanto detto in questo articolo, delle prospettive esplicate e dei risultati analizzati dell’anno precedente, stabilire delle strade da perseguire per raggiungere strategicamente una ripresa diretta al benessere sociale.

Il problema è che data la situazione vigente, gli imprevisti sono all’ordine del giorno, quindi essere pronti non è mai abbastanza.

Certo è che si fa di tutto per evitare disagi economici e commerciali. Perché per combattere la guerra contro il coronavirus bisogna rinvigorire il sistema economico precario del nostro Paese, e se è possibile aiutare i contribuenti a rimettersi in gioco nel mercato del lavoro e delle imprese, perché non partire con una mossa del genere?

L’esca è stata gettata. Non resta che attendere se davvero nel corso del 2022 ci sarà la tanto attesa crescita con i suoi frutti pescati dal mare, oppure un irreversibile ritorno ad una crisi devastata dall’immobilità.

Per il 2022 e 2023 il cosiddetto Bonus IMU è delineato. In attesa di novità, restiamo aggiornati!

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