Draghi cancella l'IMU. Al via i rimborsi. Ecco a chi

Il 20 agosto parte la procedura che permetterà all'Agenzia delle Entrate-Riscossione di cancellare le cartelle esattoriali emesse tra il 2000 e 2010 di importo inferiore a 5.000 euro che possono anche riguardare l'IMU. Per chi rispetta il tetto del reddito del 2019, ci sarà la cancellazione totale dell'IMU dovuta e non pagata nel decennio sopra indicato. Inoltre ci sarà la cancellazione totale anche per altre categorie di proprietari, mentre per altri sarà solo parziale. Ogni dettaglio è contenuto nell'articolo.

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Questo agosto si appresta ad essere un mese di tante novità, come sulla busta paga, di cui abbiamo dato evidenza nell'articolo Sorpresa busta paga: più soldi ad agosto. Ecco come!, ma anche sull'imposta municipale unica. La tanta odiata tassa sulla casa, fortunatamente non sull'abitazione principale, dal 20 agosto sarà cancellata. Sia chiaro. Non per tutti e solo per un certo periodo di tempo. Mentre la legge n.106/2021 di conversione del decreto sostegni bis, ha confermato la cancellazione dell'IMU per il 2021 per alcuni proprietari di immobili sia residenziali che commerciali. Infine, l'IMU pagata a giugno 2021, per alcuni proprietari di case date in affitto scatta il rimborso sotto forma di credito d'imposta. Insomma, una piccola rivoluzione, che però durerà solo per quest'anno.

IMU 2021: cancellata a seguito di sfratti non eseguiti

Da marzo 2020 era in vigore il divieto di sfratto e di utilizzo di eventuali provvedimenti di sfratto già esecutivi. Era la risposta del Governo guidato da Giuseppe Conte al lockdown imposto allo scoppio della pandemia da Covid-19. L'impossibilità di potersi muovere sul territorio non solo nazionale ma anche locale, rendeva impossibile dare esecuzione agli sfratti, perchè i cittadini in affitto non potevano trovare alloggio alternativo. Dal Cura Italia, si sono susseguiti altri decreti che hanno prorogato fino al 30 giugno 2021, il divieto di sfratto per gli inquilini morosi. Dal 1 luglio, in funzione delle date di sfratto, si è tornati a poter liberare gli appartamenti per i quali gli inquilini non hanno pagato il canone di locazione. Ma mentre l'inquilino non pagava, il proprietario è stato costretto a pagare l'IMU sia nel 2020, che l'acconto del 16 giugno 2021. Una situazione imbarazzante sulla quale però hanno corso al riparo alcuni emendamenti emessi in fase di conversione del decreto sostegni. Questi emendamenti sono andati in due direzioni: cancellazione del saldo IMU al 16 dicembre, e rimborso dell'acconto già pagato.

Cancellazione IMU 2021: chiarimenti sugli immobili locati

Non sia di inganno il fatto che l'emendamento al decreto sostegni bis che prevede il rimborso dell'acconto IMU 2021 e lo stop al pagamento del saldo 2021 sia a favore di tutti i proprietari degli immobili locati. Non a tutti questi si applicherà il provvedimento in fase di discussione. Infatti a beneficiare dell'esenzione IMU totale per il 2021 sono i proprietari di immobili dati in locazione per uso abitativo che sono in possesso di un provvedimento di sfratto, dovuto a morosità successiva al 28 febbraio 2020, la cui esecuzione sia stata sospesa sino al 30 settembre 2021 (per i provvedimenti di rilascio adottati dal 28 febbraio 2020 al 30 settembre 2020) o al 31 dicembre 2021 (per i provvedimenti di rilascio adottati dal 1 ottobre 2020 al 30 giugno 2021). Restano fuori quindi tutti i proprietari di immobili ad uso residenziale che, pur non percependo il canone per morosità dell'inquilino, non hanno la convalida dello sfratto. E sono rimasti fuori anche i proprietari dei locali commerciali in un primo momento ricompresi nell'agevolazione e poi espunti. Questa la posizione del presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa che plaude alla misura a favore delle abitazioni:

Stupisce, tuttavia, che l'ultima formulazione dell'emendamento escluda dalla misura le imprese e gli immobili non abitativi, gravati da un'imposizione reddituale elevatissima e tuttora vessati dalla regola che impone la tassazione persino dei canoni non percepiti.

IMU 2021: cancellato il saldo e rimborso in arrivo

Per i proprietari di immobili che hanno dovuto pagare l'acconto dell'IMU 2021 il 16 giugno, nonostante non avessero percepito il canone di locazione dagli inquilini morosi, possono tirare un piccolo sospiro di sollievo, anche se la battaglia inizierà ora, con l'avvio delle procedure di sfratto e le richieste di pagamento degli insoluti. Grazie all'emendamento del relatore Massimo Bitonci (Lega) approvato in sede di conversione del decreto sostegni bis, per i proprietari che si sono trovati in simili condizioni, sarà prevista la cancellazione del saldo IMU. Quindi a dicembre 2021, non si dovrà pagare questa tassa. E per quanto riguarda l'acconto IMU già versato a giugno, spetterà un rimborso. Non sarà un rimborso monetario, sotto forma di restituzione della somma pagata, mediante un accredito in conto corrente, ma si tratterà di un credito d'imposta che potrà essere usato in compensazione per il pagamento di altre imposte. 

A beneficiare di questa proposta ci sono circa 100mila proprietari di alloggi bloccati dalla sospensione degli sfratti. 

Cancellazione IMU 2021 per le partita IVA

La legge di bilancio 2021 aveva messo nero su bianco per l'anno in corso di cancellare definitivamente l'IMU per quegli operatori economici, proprietari degli immobili all'interno dei quali svolgono direttamente la propria attività. Per loro l'esenzione è totale, anche per il 2021, così come era accaduto nel 2020, in cui però prima si decise di cancellare l'acconto di giugno, e poi si decise di cancellare anche il saldo. I soggetti beneficiari sono stati identificati nella legge di bilancio e non sono altro che gli stessi di un anno fa. In particolare a beneficiare dell'esenzione totale dell'IMU per il 2021 sono:

  • stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, stabilimenti termali;
  • immobili rientranti nella categoria catastale D/2 (alberghi, pensioni) e relative pertinenze, a condizione che i relativi il soggetto che deve pagare l'IMU (il proprietario o chi ha la nuda proprietà, gli eredi) sia anche gestori delle attività esercitate;
  • strutture ricettive come agriturismi, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, colonie marine e montane, affittacamere per brevi soggiorni, case e appartamenti per vacanze, bed & breakfast, residence e campeggi, a condizione che i relativi soggetti passivi siano anche gestori delle attività esercitate;
  • immobili rientranti nella categoria catastale D in uso da parte di imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni;
  • discoteche, sale da ballo, night-club e simili, a condizione che i soggetti passivi siano anche gestori delle attività esercitate.

Esenzione IMU 2021 per i beneficiari del sostegno a fondo perduto

Tutti coloro che hanno avuto accesso a sostegni a fondo perduto, nell'ambito dell'esercizio di attività d'impresa, arti o professioni, potranno godere per il 2021 dell'esenzione totale dal pagamento dell'IMU. Lo sancisce la legge n.60 del 2021 di conversione del Decreto Sostegni, che fu il primo dell'era Mario Draghi. Chi sono questi ulteriori beneficiari che per legge potranno non pagare l'IMU nel 2021? Bisogna ricollegarsi alle condizioni previste per l'assegnazione dei sostegni a fondo perduto. Il parametro che il Decreto Sostegni aveva preso in considerazione era la perdita nel 2020 del fatturato e dei corrispettivi pari almeno al 30% rispetto al 2019. Per questi quindi non solo c'è stata l'erogazione di un bonus a fondo perduto, ma anche la decisione di non fare pagare l'IMU per l'intero anno. Ricordiamo che con il decreto sostegni fu eliminato il parametro del codice Ateco, ampliando di fatto sia l'erogazione del sostegno che l'abolizione dell'IMU 2021 a tutte le partita IVA, purchè con una perdita di fatturato come descritto sopra. 

Cancellazione IMU: stralcio cartelle esattoriali

A marzo 2021 il decreto sostegni ha introdotto un vero condono delle tasse. Per le cartelle esattoriali emesse tra il 2000 e 2010 e non pagate, il governo Draghi ha dato un colpo di spugna cancellando di fatto tutti i debiti sotto i 5.000 euro. Una pace fiscale comprensibile su due fronti. Il primo collegato alle difficoltà economiche dettate dalla situazione attuale che ha fortemente penalizzato sia cittadini che imprese. Il secondo motivo invece è una semplice valutazione di costi e benefici della macchina della riscossione delle cartelle esattoriali. Per l'Agenzia delle Entrate-Riscossioni gli sforzi sia organizzativi che economici per recuperare le somme iscritti a ruolo, tra il 2000 e 2010, sarebbe stato ben più alto del beneficio di un eventuale recupero del credito. I proprietari di immobili che tra il 2000 e 2010 hanno ricevuto dall'agente riscossione le cartelle da pagare l'IMU o le precedenti versioni (ICI, TASI, ecc), faranno un sospiro di sollievo, perchè quei debiti saranno cancellati. Tuttavia va precisato che c'è un paletto molto rigido che non farà piacere a tutti, o almeno a quelli che già assaporavano l'addio all'IMU tra 2000 e 2010. Il paletto è fissato dal reddito imponibile maturato nel 2019. I cittadini Le persone fisiche e giuridiche il cui reddito complessivo generato nel 2019 non sia stato superiore a 30.000 euro, potranno contare sulla cancellazione dell'imposta municipale unica.

Esenzioni IMU 2021: casi di abolizione parziale

Per il 2021 ci sono alcune categorie di proprietari di immobili che potranno usufruire di esenzioni parziali dal pagamento dell'IMU. Seppure questo significherà non avere il 100% di esenzione, in un momento di crisi economica o del lavoro, qualsiasi importo che può essere risparmiato, dal non pagamento lecito di una tassa, è una disponibilità di denaro in più. Ma chi sono questi soggetti che possono evitare il pagamento parziale dell'IMU per il 2021?

I proprietari di immobili che hanno sottoscritto con l'inquilino un contratto di locazione a canone concordato possono usufruire di una riduzione del 25% sull'importo dell'IMU 2021. 

L'altra categoria di soggetti che paga meno l'IMU 2021 è rappresentata dai pensionati residenti all'estero. I soggetti che percepiscono una pensione all'estero ma hanno un'abitazione di proprietà in Italia sono esentati dal pagamento dell'IMU per il 50% dell'importo dovuto.