Imu tagliato al 50% grazie al nuovo bonus. A chi spetta!

Arriva una vera e propria sforbicia per il 2022 dell'Imu, che molti contribuenti sono costretti a pagare. Pronto il credito d'imposta per il saldo 2021.

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Arriva una vera e propria sforbicia per il 2022 dell'Imu, che molti contribuenti sono costretti a pagare. Pronto il credito d'imposta per il saldo 2021. Sostanzialmente il Governo si prepara a rimborsare quanto le imprese turistiche hanno versato per il saldo Imu 2021. Per poter acceder a questa importante misura, le aziende del settore devono rispettare alcuni requisiti. Tra questi ci sono:

  • gli immobili interessati al cosiddetto bonus Imu devono appartenere alla categoria catastale D2;
  • i soggetti che ne usufruiscono devono aver subìto una riduzione del fatturato pari ad almeno il 50% rispetto al 2019.

La misura è stata confermata con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge 21/2022.

Questa nuova agevolazione Imu è riservata alle attività agrituristiche ed alle imprese che gestiscono le strutture ricettive all'aria aperta. Potranno usufruirne anche le imprese del comparto fieristico e congressuale ed i complessi termali. La misura potrà essere richiesta anche dai complessi termali e dai parchi tematici.

Imu, per quali immobili vale il bonus

Abbiamo visto che questo bonus Imu vale sostanzialmente vale per le aziende che operano nel settore turistico. Gli immobili per il quale è possibile fruire della misura sono quelli che rientrano in tutto e per tutto nella categoria catastale D/2, purché i proprietari degli stessi risultino essere anche i gestori delle attività che vengono esercitate negli edifici. Per riuscire ad ottenere il bonus Imu è necessario che i diretti interessati abbiano registrato una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi, che sia pari ad almeno il 50% rispetto a quello del 2019.

L'agevolazione Imu è stata confermata definitivamente dal Decreto Energia, che è stato pubblicato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 18 marzo 2022 e pubblicato successivamente, il 21 marzo 2022, sulla Gazzetta Ufficiale. Le principali misure varate in questa direzione dal Governo, prima della pubblicazione del Decreto Legge 21/2022, sono state anticipate in un comunicato stampa reso pubblico subito dopo l'approvazione del provvedimento.

Imu, i provvedimenti pensati per le imprese turistiche

Tra i provvedimenti varati in favore delle imprese turistiche, come abbiamo visto, vi è la possibilità di beneficiare di un credito d'imposta pari al 50% dell'importo pagato per la seconda rata dell'Imu relativa al 2021. In estrema sintesi, i contribuenti si vedranno restituire metà dell'importo versato per il saldo Imu lo scorso anno. Ne possono beneficiare i seguenti soggetti:

  • attività agrituristiche;
  • imprese che gestiscono strutture ricettive all’aria aperta;
  • imprese del comparto fieristico e congressuale;
  • complessi termali e i parchi tematici;
  • i parchi acquatici e faunistici.

Potranno beneficiare della riduzione della metà dell'Imu, così come è previsto dall'articolo 1, commi da 738 a 783, della Legge n. 160 del 27 dicembre 2019 (la Legge di Bilancio 2020) i contribuenti che siano proprietari di

immobili rientranti nella categoria catastale D/2 presso i quali è gestita la relativa attività recettiva, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.

I diretti interessati dovranno essere in possesso di un ulteriore requisito: devono aver registrato un calo del fatturato che sia pari ad almeno il 50% di quello registrato nello stesso periodo dell'anno 2019. Tutte le specifiche e le anticipazioni di questo misura si possono trovare all'interno dell'articolo 22 del testo definitivo della misura.

Imu, come fruire delle agevolazioni in compensazione

Le imprese turistiche-ricettive, che hanno diritto ad aderire alla misura, potranno fruire del credito d'imposta generato dal pagamento del saldo Imu 2021 direttamente con un modello F24, rispettando quanto previsto dall'articolo 17 del Decreto Legislativo n. 241 del 9 luglio 1997. I diretti interessati potranno fruire di questa compensazione subito dopo l'entrata in vigore del decreto, ossia il 22 marzo 2022.

L'importo ottenuto con questo bonus Imu non concorrerà alla formazione del reddito ai fini del pagamento delle imposte sui redditi. È, inoltre, escluso anche dal calcolo della produzione netta ai fini Irap. Il Governo ha anche stanziato le risorse economiche per coprire la misura, che per il 2022 sono valutate in qualcosa come 15,6 milioni di euro. Per coprire questi oneri, si provvederà 

mediante corrispondente riduzione del fondo unico nazionale turismo di parte corrente di cui all’articolo 1, comma 366, della legge 30 dicembre 2021, n. 234.

Il decreto, al comma 4 articolo 11, prevede quanto segue:

Le disposizioni del presente articolo si applicano nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C (2020) 1863 final Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19, e successive modifiche.

I diretti interessati saranno tenuti a presentare all'Agenzia delle Entrate un'autocertificazione che attesti il fatto che siano in possesso dei requisiti. Dovranno, inoltre, autocertificare di rispettare le regole relative agli aiuti di Stato.