IMU, seconda rata dicembre: chi non deve pagare. Lista beneficiari aggiornata

Per il capitolo tasse da pagare, si avvicina il 16 dicembre, notoriamente dedicato al pagamento dell’IMU seconda rata. Ultime novità su chi non paga.

Per quanto concerne il capitolo tasse da pagare, ecco che si avvicina a grandi passi la data del 16 dicembre, notoriamente dedicata al pagamento dell’IMU seconda rata.

La Manovra di Bilancio per il 2023 interessa diversi ambiti del panorama fiscale del nostro Paese, in alcuni dei quali non mancano interessanti novità, come ad esempio per ciò che riguarda la cancellazione dei debiti oppure il reddito di cittadinanza.

In merito all’IMU, il Decreto Aiuti Quater ha stabilito l’esenzione dal pagamento di una specifica categoria di cittadini, aggiornando dunque la lista dei beneficiari.

Nel corso dell’articolo, scopriamo per l’appunto chi sono coloro che si avvantaggiano nell’immediato del provvedimento, che non devono quindi pagare l’imposta municipale, nonché gli altri esenti dal pagamento e coloro che invece hanno diritto a uno sconto.

Chi è esente dal pagamento dell’IMU seconda rata dicembre

Si allunga dunque la lista delle esenzioni previste per il pagamento dell’Imu, a cui vanno ad aggiungersi, per quanto riguarda la prossima scadenza in calendario, gli operatori del mondo dello spettacolo.

Nello specifico si tratta della categoria catastale D3 ovvero immobili destinati alla realizzazione di spettacoli sia teatrali che cinematografici oppure sale per i concerti e via di seguito.

La Manovra del nuovo Esecutivo ha stabilito che tutti i proprietari di questi immobili non sono tenuti al pagamento dell’Imu seconda rata prevista per il prossimo mese di dicembre.

C’è però una condizione di base da rispettare. Il proprietario di tale immobile deve risultare anche lo stesso gestore dell’attività.

La logica della disposizione va nel senso di agevolare coloro che, in fase post pandemica, stanno cercando di rimettere in moto la macchina organizzativa degli spettacoli, lavorando in prima persona per raggiungere questo risultato.

Invece, chi ad esempio è proprietario di un immobile di tale tipologia ma lo affida in gestione o in affitto a terzi (percependo quindi un compenso) non può considerarsi esonerato dal pagamento dell’imposta municipale.

Chi è esonerato dal pagamento dell’IMU seconda rata

Regola generale riguardante il pagamento dell’Imu stabilisce innanzitutto che l’imposta non è dovuta da coloro che sono proprietari soltanto della loro prima casa, a cui si aggiungono anche le relative ed eventuali pertinenze.

Se però la casa in cui si abita viene considerata “di lusso”, allora si è tenuti al versamento dell’Imposta municipale unica.

Se invece, oltre a queste categorie di immobili, si possiede anche un locale commerciale ad esempio oppure garage o box che sono distanti dalla propria abitazione principale e che quindi non risultano come pertinenze, allora si deve pagare l’Imu.

A proposito di pertinenze, ricordiamo che un’abitazione principale può avere anche più pertinenze, purché esse risultino accatastate in diverse categorie.

Ad esempio, può diventare pertinenza un deposito C/2 in aggiunta a un garage o a una soffitta (C/6 o C/7), ma non si possono avere due box della stessa categoria, dichiarati come pertinenza. Su uno dei due si dovrà versare l’IMU.

Ovviamente, condizione essenziale è che l’intestatario della prima casa sia anche proprietario delle pertinenze, altrimenti l’esenzione IMU non c’è.

Non pagano l’IMU, in quanto non tenuti a farlo, anche:

  • Forze Armate o chi ha incarichi prefettizi, che risultino proprietari di un immobile ma non locato

  • cooperative a proprietà indivisa, con locali adibiti ad abitazione principale dei soci assegnatari

  • cooperative a proprietà indivisa, con immobili destinati a studenti universitari assegnatari

  • fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali.

Quando non si versa l’IMU seconda rata

Ci sono casi particolari in cui non si deve versare l’IMU, pur rispondendo ai vari requisiti che invece comportano l’obbligo di farlo.

È il caso di chi rientra nelle condizioni normalmente previste per il pagamento, però dal calcolo dell’imposta, ci si rende conto che questa è inferiore a 12,00€.

Se dunque, considerando il totale di saldo e acconto per l’anno di riferimento e tutti gli immobili o terreni che si posseggono, se la somma complessiva di IMU da corrispondere è inferiore a questa cifra, allora non si è tenuti a pagarla.

Si tratta del cosiddetto importo minimo utile per il versamento con modello F24.

Come già abbiamo avuto modo di mettere in evidenza, l’esonero IMU è solo sulla prima casa. Se ne deduce che, chi è proprietario anche di un secondo immobile ad uso abitativo, è tenuto al pagamento. Questo ad esempio è vero sicuramente se l’abitazione viene data in affitto.

C’è un caso però, in cui è possibile non pagare l’imposta IMU sulla seconda casa. Ad esempio, se si è proprietari di due appartamenti, in due comuni diversi e marito e moglie lavorano rispettivamente in uno o nell’altro, allora possono stabilire residenza diversa e non pagare l’IMU su neppure uno dei due immobili.

Si tratta di un’esenzione che è tornata proprio nel 2022 e capita spesso che due coniugi lavorino a pochi chilometri di distanza e quindi, per ragioni di lavoro, possono usufruire di tale sgravio fiscale.

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Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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