Inps Rem Reddito Di Emergenza: proteggilo dai pignoramenti!

Inps rem reddito di emergenza: un aiuto concreto per tante famiglie in difficoltà che rischia di essere pignorabile. Come proteggerlo e come affrontare i creditori? Indicazioni utili sul reddito di emergenza e su come funziona, anche sotto questo punto di vista.

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Inps Rem Reddito Di Emergenza è pignorabile? L'Inps Rem Reddito Di Emergenza segue il Decreto Legge 34/2020.

L'obiettivo era offrire un aiuto economico alle famiglie che non rientravano nel reddito di cittadinanza, ma che avevano perso il lavoro in seguito alla pandemia, anche solo per breve tempo. Due successivi Decreti (D.L. 104/2020 e D.L. 137/2020) hanno poi disposto per il reddito di emergenza proroga fino a Dicembre 2020.

Il D.L. 41/2021 ha esteso poi la platea degli aventi diritto. Le persone con difficoltà economiche senza reddito e senza reddito di cittadinanza hanno potuto chiedere all'Inps rem reddito di emergenza se l'ISEE non superava i 30 mila euro. Hanno potuto farlo anche i percettori di Naspi o DIS-COLL terminate tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021. L'ultimo Decreto è il D.L. 73/2021 con la proroga fino a Settembre 2021.

L'entrata non è da considerare continuativa, ma c'è sempre il rischio che qualche creditore possa pensare di aggredire questo reddito una tantum. Come proteggere il reddito di emergenza?

Inps Rem Reddito di Emergenza e Reddito di Cittadinanza: differenze

Prima di verificare se il reddito di emergenza è pignorabile, è importante capire bene la differenza con il reddito di cittadinanza.

Il reddito di cittadinanza è un aiuto economico con l'obiettivo di un reinserimento lavorativo. Chi percepisce il reddito di cittadinanza è obbligato a firmare un Patto per il Lavoro e a formarsi. In più, ottiene dal centro per l'impiego di zona delle proposte lavorative (3 in tutto). Se rinuncia a tutte e tre le proposte perde il reddito. Le offerte di lavoro sono dalla più vicina al suo domicilio fino a tutta Italia per l'ultima offerta lavorativa.

Le mensilità a disposizione sono 18 e il loro importo varia in base a vari parametri. Se si vive in una casa in affitto, si ottiene un contributo nel reddito di cittadinanza che non è dovuto se la casa è di proprietà. Se nel nucleo familiare una persona lavora, si terrà conto del suo reddito per accettare o no la domanda del reddito di cittadinanza e per determinarne l'importo. Per maggiori informazioni, si può fare riferimento al sito ufficiale del reddito di cittadinanza.

L'Inps rem reddito di emergenza, invece, è una misura che si applica per 2 mesi. Anche questo reddito si riferisce al nucleo familiare e all'ISEE, ma in modo diverso. Infatti, non si presenta l'ISEE per fare la domanda, ma solo una dichiarazione sostitutiva dove si indica l'ISEE e i componenti del nucleo familiare.

Inps rem reddito di emergenza come si calcola

L'Inps rem reddito di emergenza ha importi diversi in base a una scala di equivalenza. La scala permette di assegnare un punteggio a ogni membro del nucleo familiare. Il numero si moltiplica poi per 400.

Il primo componente del nucleo familiare ha 1 come punteggio. Gli altri adulti della famiglia hanno un punteggio di 0,4. I minorenni nel nucleo famigliare hanno un punteggio di 0,2, fino a un massimo di 2. Il limite sale a 2,1 se ci sono persone con disabilità grave (adulte o minorenni non fa differenza nella scala) nel nucleo familiare.

I punteggi si sommano e si moltiplicano per 400. L'importo che si può ottenere con inps rem reddito di emergenza tra 400 euro (un solo adulto) e 840 euro (tre adulti, di cui una persona con disabilità grave e due minorenni).

Inps rem reddito di emergenza è pignorabile? Come difenderlo

Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, dopo l'emendamento in Parlamento del Movimento 5 Stelle il sussidio è pignorabile solo in alcuni casi, come ben spiegato nella guida pratica. Invece, per quanto riguarda i contributi a fondo perduto per chi ha partita Iva e gli altri bonus di Stato, non è possibile procedere al pignoramento, anche se il creditore ne avrebbe diritto.

Come funziona, invece, per l'Inps rem reddito di emergenza? Purtroppo, dipende dal tribunale, come avviene per il reddito di cittadinanza. Infatti, il reddito di emergenza è pignorabile solo in alcuni casi. Se si ha un debito con altre persone o enti, allora il reddito di emergenza non è pignorabile.

Infatti, rientrerebbe nei redditi che servono per la sussistenza, come spiega l'art. 545 di procedura civile riportato anche da La Legge Per Tutti:

Non possono essere pignorati i crediti alimentari, tranne che per cause di alimenti, e sempre con l’autorizzazione del presidente del tribunale o di un giudice da lui delegato e per la parte dal medesimo determinata mediante decreto.

A conti fatti, il reddito di emergenza è pignorabile solo se si tratta di cause di alimenti, oppure se si hanno debiti con enti statali o pubblici in genere. In ogni caso, non si potrà superare il quinto del sussidio, a meno che il giudice non disponga altrimenti.

Invece, per debiti contratti con banche, enti privati o persone fisiche, le speranze di ottenere qualcosa con il pignoramento si riducono drasticamente.

Inps rem reddito di emergenza cosa fare in caso di pignoramento

Se c'è un creditore che richiede un pignoramento sul reddito di emergenza, la questione finirà in tribunale. Infatti, si deve accertare che la famiglia possa comunque avere la sussistenza. La persona, però, potrebbe essere costretta a pagare il suo debito, anche con un pignoramento, nel caso riprendesse a lavorare.

Infatti, ricordiamo che il reddito di emergenza non è per sempre e che nasce come misura una tantum per fronteggiare i danni economici e lavorativi legati alla pandemia.

Inps rem reddito di emergenza si può perdere?

Sì, purtroppo il reddito di emergenza si può perdere, basta non avere più i requisiti che hanno permesso di ottenere il sussidio.

In più, c'è la questione della scadenza naturale della procedura. Infatti, il reddito di emergenza doveva estinguersi in pochi mesi e le successive proroghe sono legate alla pandemia.

Man mano che i settori, come quello turistico o quello dello spettacolo, tornano a lavorare, automaticamente si perde il sussidio, perché si torna al lavoro.

La normativa reddito di emergenza mette in evidenza che si può fare domanda solo finché c'è un decreto legge che ne dispone la proroga. Infatti, sono in tanti ad aspettare la proroga prevista per ottobre 2021, quando terminerà anche il termine ultimo di settembre come ultimo mese previsto finora per il sussidio. La situazione è in costante aggiornamento.

Un altro motivo che costringerebbe a perdere il sussidio è il percepire altri sussidi. Se nel nucleo familiare qualcuno percepisce Naspi, reddito di cittadinanza o altri bonus, è impossibile poter richiedere il reddito di emergenza, oppure presentare la domanda per la prima volta. Anche chi ha una pensione o qualsiasi altra forma di reddito, anche da lavoro, non può ottenere questo sussidio.

Inps rem reddito di emergenza domanda ancora possibile?

Purtroppo, non è più possibile fare domanda per il reddito di emergenza. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è scaduto lo scorso 31 luglio 2021. Chi lo percepisce, però, continuerà ad averlo fino a settembre 2021.

L'Inps mette ancora a disposizione la pagina per fare domanda dopo il Login, ma l'esito sarà comunque negativo, perché sono scaduti i termini.

Inps rem reddito di emergenza pagamento

Reddito di emergenza pagamenti: quando arriveranno? L'Inps inserisce la data di pagamento sul Fascicolo Previdenziale. Quindi, basta collegarsi al sito ufficiale dell'Inps e verificare se ci sono comunicazioni sul proprio profilo.

L'Inps ha anche disposto una seconda pagina, sempre accessibile solo dopo il Login, per capire l'esito della domanda del reddito di emergenza.

L'esito reddito di emergenza viene confermato anche via SMS al numero di cellulare indicato nella domanda o sul sito dell'Inps e via e-mail, dall'indirizzo e-mail indicato al momento della domanda, oppure collegato al proprio account sul sito ufficiale dell'Inps.

Inps rem reddito di emergenza alternative

Chi ne ha diritto, ma non può più presentare domanda all'Inps rem reddito di emergenza, può comunque richiedere il reddito di cittadinanza, la Naspi o la pensione di cittadinanza. Tutto dipende dall'importo ISEE, ma ci sono altri parametri a cui fare attenzione.

Se si è perso il lavoro, conviene iniziare a richiedere la Naspi e, qualora non si riuscisse a trovare lavoro entro il termine della Naspi, il reddito di cittadinanza o la pensione di cittadinanza in base all'età. Infatti, la pensione di cittadinanza si può richiedere solo a partire dai 67 anni.

Se, invece, non si riesce a trovare lavoro e i termini per poter richiedere anche la Naspi sono scaduti o non è possibile richiederla, allora si può fare richiesta per il reddito di cittadinanza. Il riferimento ISEE sarà quello del 2021 sul 2020, dato che la scadenza dell'ISEE è stata spostata per tutti al 31 dicembre 2021. Restano i requisiti economici a cui fare attenzione.

Oltre all'ISEE, si deve tener conto se la prima casa è di proprietà o meno, se c'è una seconda casa e il suo valore, quanti risparmi ci sono in famiglia, ecc. Per il reddito di cittadinanza, la domanda si presenta a un CAF abilitato, oppure sul sito ufficiale. Lo stesso vale per la pensione di cittadinanza.

Invece, per la Naspi, è importante fare la domanda direttamente sul sito dell'Inps, alla sezione dedicata.

Inps rem reddito di emergenza si potrà fare domanda in futuro?

Attualmente, non si sa se si riapriranno i termini del reddito di emergenza. Se ci sarà un nuovo decreto per la proroga, però, ci sarà sicuramente la notizia della riapertura dei termini per le domande.

Inps rem reddito di emergenza cosa fare se pignorano

Se il giudice dispone il pignoramento per il reddito di emergenza, ci sono due alternative. La prima è rivolgersi in appello. In questo caso, se non si ottiene ragione in tribunale, si dovrà versare al creditore quanto avrebbe dovuto avere dal sussidio.

Il giudice può disporre anche eventuali spese di mora, senza contare i costi di tribunale e di avvocato. La seconda è lasciar perdere e procedere con il pagamento. Il pignoramento, però, non può essere eseguito in automatico dall'Inps, come avviene in caso di cessione.

Infatti, sarà comunque compito della persona che riceve il reddito di emergenza procedere con il pagamento, almeno per la parte pignorata. Se non lo fa, il creditore potrà comunque rivolgersi al tribunale e in quel caso gli interessi di mora potrebbero aumentare.

Se la persona ha altri beni aggredibili di qualsiasi tipo, può pensare di risolvere la questione con un arbitrato o con un accordo tra gli avvocati. Infatti, è difficile per un creditore dimostrare di poter aggredire il sussidio, visto che il reddito di emergenza non è dichiarato nel 730.

Quindi, se ci sono altri beni con cui pagare il debito e far rinunciare al pignoramento, è bene percorrere anche questa strada. Il reddito di emergenza potrebbe non essere prorogato e in questo clima di incertezza è molto difficile richiedere un pagamento o un pignoramento continuativo nel tempo.

Anche un oggetto prezioso in pegno, se è del valore dell'importo del debito, può essere una via di uscita. Quindi, è bene non farsi prendere dal panico e cercare soluzioni, possibilmente anche prima che ci sia la fase di pignoramento.