Caos rimborsi 730/Irpef. Quando arrivano in busta e pensioni

La dichiarazione precompilata 730 Irpef per pensionati e lavoratori dipendenti è ora consultabile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Dal 19 maggio al 30 settembre c’è tempo per inviarla oppure integrarla e modificarla nei contenuti. I rimborsi Irpef 730 avverranno seguendo l’ordine di trasmissione, fino a dicembre. Per l’anno 2020 sono state inserite nuove voci di spesa detraibili, fra cui il bonus vacanze.

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Nel pomeriggio del 10 maggio si è aperta ufficialmente la stagione dichiarativa dellAgenzia delle Entrate.

Il sito web ha messo a disposizione i modelli 730 e Irpef già precompilati con gran parte dei dati necessari. Per ora è possibile prendere visione delle dichiarazioni, ma dal 19 maggio i dati inseriti potranno essere integrati o modificati, oppure si potrà inviare la dichiarazione così com’è.

C’è tempo fino al 30 settembre per l’invio del 730, e gli eventuali rimborsi saranno corrisposti sulla base del periodo in cui la dichiarazione è presentata. Conviene dunque affrettarsi.

Esiste tuttavia un po’ di diffidenza verso i nuovi fascicoli precompilati, e poca chiarezza sui termini di erogazione dei rimborsi. Lasciato solo a se stesso, di fronte a un pc, il contribuente potrebbe sentirsi spaesato senza la valida consulenza dell’intermediario di fiducia. Vediamo allora quali sono i passi da compiere e le date da rispettare per ottenere nel minore tempo possibile il rimborso 730 Irpef.

Il modello 730 Irpef precompilato dell’Agenzia delle Entrate

Anticipata già da tempo dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, la dichiarazione precompilata dei redditi per lavoratori dipendenti e pensionati, è una valida alternativa alla tradizionale compilazione tramite intermediari abilitati come patronati o CAF.

La dichiarazione precompilata è già stata utilizzata lo scorso anno da circa 3,8 milioni di contribuenti. Per  quest’anno, ovvero per le dichiarazioni sui redditi maturati nel 2020, si attende un ulteriore incremento delle adesioni. Teniamo a mente che nel 2015, primo anno dell’iniziativa, i contribuenti che avevano utilizzato la dichiarazione precompilata, ricorda Il Fatto Quotidiano, erano stati circa 1,4 milioni.

Il numero di dati messi a disposizione dai contribuenti raggiunge il miliardo, con al primo posto della classifica le spese sanitarie (718 milioni di dati), seguite dai premi assicurativi (93,6  milioni), le Certificazioni Uniche (68,7 milioni) e le erogazioni liberali che con oltre 500 mila registrazioni raddoppiano il numero dello scorso anno.

Il 10 maggio il sito web dell’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione per la sola consultazione e la stampa, le dichiarazioni precompilate Irpef 730 per lavoratori e pensionati, riferite ai redditi 2020.

Dal 19 maggio sarà possibile accettare direttamente la dichiarazione precompilata così come la troviamo, oppure è possibile integrarne i contenuti o modificarli per poi inviarla. La fase dell’invio è possibile fino al 30 settembre 2021, per il 730. Dal 26 maggio partirà la ‘compilazione assistita’.

I pagamenti tracciabili nella dichiarazione precompilata 730 Irpef

Nel 730 Irpef 2021 precompilato trovano spazio tutte le spese sostenute nell’anno 2020 che rispettano la regola della tracciabilità dei pagamenti, sulla base di quanto inviato all’Agenzia delle Entrate gli enti tenuti alla trasmissione dei dati.

Le detrazioni sono dunque condizionate ai pagamenti effettuati con carte di credito, di debito o prepagate, oppure con assegni bancari e circolari, o bonifici bancari o postali.

Unica eccezione a questa regola, sono i pagamenti in contanti per spese sostenute per acquisto di medicinali, dispositivi medici e per prestazioni rese da strutture pubbliche o strutture private accreditate dal Servizio Sanitario Nazionale.

Le spese sostenute per visite mediche effettuate presso gli studi privati sono sicuramente detraibili, a condizione siano state pagate con strumenti tracciabili e non in contanti.

Nella dichiarazione precompilata 730 Irpef, infatti, trovano spazio tutti i pagamenti tracciabili in base alle comunicazioni effettuate dagli enti esterni, quali Onlus, università, asili nido, ecc., oppure dal Sistema Tessera Sanitaria che vige sulle spese sanitarie.

La dichiarazione dei redditi precompilata riporta il dettaglio delle spese sanitarie, comunicate dall’operatore sanitario (es. medico o farmacista), e per ciascuna di esse la modalità di pagamento, se tracciabile o non tracciabile.

Cosa si trova nella dichiarazione 730 Irpef precompilata dall’Agenzia delle Entrate

Oltre le spese sanitarie, appena viste, la dichiarazione precompilata 730 Irpef contiene i redditi da lavoro dipendente e da pensione, e in Certificazione Unica i compensi da lavoro autonomo e occasionale.

Sono presenti inoltre numerose conferme di spese detraibili: veterinarie, universitarie e i relativi rimborsi, per la frequenza degli asili nido, spese funebri, spese relative a interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica degli edifici, spese sostenute per interventi sulle parti comuni condominiali, gli interessi passivi sui mutui attivi e premi assicurativi.

Sono altresì detraibili i contributi previdenziali e assistenziali, i contributi previdenziali versati all’INPS attraverso il ‘Libretto di Famiglia’, i contributi versati per lavoratori domestici, versati alla previdenza complementare e a enti o casse con fine previdenziale.

Sono inoltre detraibili i contributi versati alle società di mutuo soccorso, e le erogazioni liberali effettuate in favore di Onlus, associazioni di promozione sociale, fondazioni, ecc.

La dichiarazione precompilata 730 Irpef 2021, come sottolinea informazionefiscale.it, presenta inoltre alcune nuove voci di spesa detraibili, che nelle dichiarazioni precedenti non comparivano. Stiamo parlando dei dati relativi a: 

  • La detrazione del 20% del Bonus Vacanze fruito nel 2020 (Il restante 80% è già stato utilizzato come sconto sul pagamento),
  • Le spese scolastiche e alle erogazioni liberali agli istituti scolastici e i relativi rimborsi (ad es. i contributi volontari corrisposti per pagare il servizio di trasporto scolastico o di mensa),
  • Le tasse scolastiche corrisposte con il modello di pagamento F24 (si fa riferimento dunque alle spese di iscrizione, frequenza, sostenimento degli esami e di rilascio dei diplomi). 

Quando arrivano i rimborsi 730 Irpef per pensionati e lavoratori

Anche per il 2021 il calendario dei rimborsi 730 Irpef correrà di pari passo con il momento in cui vengono trasmesse le dichiarazioni, sia presentate tramite intermediario o autonomamente con lo strumento della dichiarazione precompilata.

L’estensione del termine di presentazione delle dichiarazioni al 30 settembre, introdotta lo scorso anno in occasione della crisi epidemiologica, comporterà erogazioni dei rimborsi 730 Irpef per lavoratori e pensionati che in alcuni casi arriveranno fino a dicembre.

La regola fondamentale è, per tutti, sempre la stessa: Prima si inoltra la dichiarazione, prima si otterrà l’eventuale rimborso da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Solitamente, i lavoratori dipendenti ottengono in busta paga il rimborso 730 entro il mese di luglio, ovvero dal mese successivo a quello in cui il datore di lavoro, o l’INPS, riceve il prospetto di liquidazione.

Per i pensionati, invece, i tempi di rimborso sono un po’ più lunghi. In genere l’accredito del rimborso pensionistico avviene dopo due mesi dalla data di trasmissione della dichiarazione dei redditi.

Con le presentazioni effettuate entro il 15 giugno 2021, i primi rimborsi arriveranno a partire dai mesi di agosto e settembre.

Se si considera che la scadenza ultima di inoltro delle dichiarazioni è fissata al 30 settembre, con molta probabilità gli ultimi rimborsi 730 Irpef dell’Agenzia delle Entrate, per i pensionati ritardatari, arriveranno in novembre e dicembre.

Occorre anche considerare che i tempi di rimborso potrebbero allungarsi, anche di 6 mesi, nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate procedesse con controlli preventivi o successivi alle modifiche e integrazioni che il contribuente apporterà alla dichiarazione precompilata.

Alla stessa maniera, tempi di rimborso dilatati a fine 2021, per i contribuenti che non indicando sostituto di imposta, opteranno per il rimborso diretto su conto corrente bancario o postale.

Come presentare la dichiarazione 730 Irpef all’Agenzia delle Entrate

L’accesso alla dichiarazione precompilata 730 Irpef, avviene dalle pagine del sito dell’Agenzia delle Entrate.

È necessaria l’autenticazione tramite le credenziali Fisconline rilasciate dalla stessa Agenzia delle Entrate. Ricordiamo che non saranno rilasciate nuove credenziali e quelle in uso saranno valide fino alla loro naturale scadenza, e comunque non oltre il 30 settembre 2021.

In alternativa alle credenziali Fisconline, è possibile accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate e alla propria dichiarazione precompilata 730 Irpef, utilizzando le consuete credenziali di accesso al sito web INPS, ovvero mediante SPID, Carta Nazionale dei Servizi, oppure Carta d’identità elettronica.