Irpef, cambiano aliquote e scaglioni dopo la Manovra Meloni: novità e importi aggiornati

Con il governo Meloni arrivano nuove aliquote Irpef: si ipotizza una riduzione degli scaglioni a tre fasce di reddito.

Il nuovo governo Meloni ha intenzione di approvare nella Legge di Bilancio 2023 una serie di misure e provvedimenti verso imprese e famiglie. Questo significa che anche sul piano delle tasse ci saranno numerose novità per tutti.

Oltre all’estensione della flat tax, ovvero al limite massimo per le Partite Iva forfettarie, che passa da 65.000 a 85.000 euro, il governo prevede anche un intervento su una delle principali tasse che i cittadini pagano in Italia, ovvero l’Irpef.

Questa tassa viene corrisposta allo stato da tutti i lavoratori dipendenti e autonomi, Partite Iva e imprese.

Secondo le ipotesi, che devono ancora essere confermate con la nuova manovra, l’imposta potrebbe essere nuovamente suddivisa in diversi scaglioni, e si ipotizza una riduzione a tre fasce di reddito. Vediamo nell’articolo quali sono tutte le novità su questa tassa.

Irpef: cosa cambia con il governo Meloni

Secondo le proposte recenti, nella prossima Legge di Bilancio, in riferimento al 2023, arriveranno alcune novità anche sull’Irpef, l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche. Per intenderci, si tratta della tassa che tutti i datori di lavoro versano per i lavoratori dipendenti, e che gli autonomi pagano al fisco.

Già nel 2022, come vedremo tra poco, questa tassa aveva subito importanti cambiamenti, perché il governo Draghi l’aveva modificata.

Va tenuto in considerazione che questa imposta viene applicata sul reddito cumulato durante l’anno dal lavoratore: più sale il guadagno, più aumenta anche la tassa, secondo un meccanismo progressivo.

Nel 2022 le nuove aliquote e scaglioni determinano l’applicazione della tassa in quattro modalità differenti, in base alle specifiche percentuali, contro i precedenti cinque scaglioni.

Dal prossimo anno tuttavia le cose potrebbero nuovamente cambiare, perché l’Irpef arriverà ad una suddivisione in tre aliquote. Si tratta solamente di anticipazioni, tuttavia dal prossimo anno potrebbero cambiare le cose per molti lavoratori, a proposito del pagamento delle tasse.

Irpef, i nuovi scaglioni

Per chi non sapesse come funziona questa tassa, ecco una veloce panoramica di quali sono gli scaglioni Irpef, ovvero le percentuali da cui si calcolano a partire dal reddito, sul guadagno annuo di un lavoratore:

  • chi guadagna un reddito inferiore a 15.000 euro: percentuale Irpef del 23%;

  • chi guadagna un reddito compreso tra 15.000 e 28.000 euro: percentuale Irpef del 25%;

  • chi guadagna un reddito compreso tra 28.000 e 50.000 euro: percentuale Irpef del 35%;

  • chi guadagna un reddito superiore a 50.000 euro: percentuale Irpef del 43%.

Va tenuto presente quindi che gli scaglioni determinano quali tasse il lavoratore deve allo stato, in base a queste percentuali. Come è facile intuire, le imposte vengono pagate in modo differente in base all’importo totale del guadagno in un anno.

Al momento queste sono le percentuali valide per il 2022, tuttavia in precedenza il calcolo veniva svolto su 5 scaglioni, e dal prossimo anno potrebbe essere ulteriormente ridotto a 3 scaglioni, secondo le intenzioni del nuovo governo.

Questi scaglioni valgono quindi sia per i lavoratori dipendenti, le cui tasse vengono versate dai datori di lavoro, sia per i lavoratori autonomi, che le versano in autonomia, o con il supporto di un commercialista.

Irpef: nuovi scaglioni mensili 2022

Abbiamo visto quali sono gli scaglioni Irpef relativi al 2022 facendo un calcolo complessivo di quanto si guadagna in un anno. Tuttavia è anche possibile sapere facilmente quante tasse un lavoratore paga in un mese, in base alle percentuali viste sopra.

Riportiamo qui qualche esempio utile:

  • un lavoratore che guadagna fino a 1.250 euro lordi mensili paga le tasse per il 23% per il primo scaglione;

  • un lavoratore che guadagna da 1.250 euro a 2.333,33 euro lordi mensili paga le tasse per il 25% per il secondo scaglione;

  • un lavoratore che guadagna da 2.333,33 euro a 4.166,67 euro lordi mensili paga una tassa per il 35% per il terzo scaglione;

  • un lavoratore che guadagna più di 4.166,67 euro lordi mensili paga una tassa per il 43% per il quarto scaglione.

La percentuale così calcolata determina quali sono le tasse che il lavoratore va a pagare ogni mese allo stato. Oltre a questa somma, in Italia si versa una cifra anche per i contributi all’INPS per la pensione.

Mentre per un lavoratore autonomo è piuttosto semplice sapere quali tasse devono essere pagate, tramite ad esempio l’assistenza di un commercialista, un lavoratore dipendente deve consultare la propria busta paga per verificare quanto il datore di lavoro ha effettivamente versato.

Irpef: nuove aliquote e scaglioni Meloni

Secondo le ipotesi sulla manovra 2023 quindi arriveranno nuove aliquote e scaglioni con il governo Meloni. L’ipotesi è quella di tre aliquote diverse, ma come verranno suddivise?

Per il momento si parla di percentuali così suddivise: 23%, 27% e 43%. Di fatto sparirebbe la terza aliquota, e si andrebbe ad aumentare la seconda. Tuttavia ancora non si può dire nulla di definitivo.

A trarre maggiore vantaggio del cambiamento sarebbero i redditi più alti, ma in ogni caso l’obiettivo del governo è quello di estendere la flat tax, ovvero la tassa unica, a quanti più lavoratori possibili, cominciando al momento con le Partite Iva a regime forfettario, il cui limite di reddito nel 2023 sarà innalzato a 85.000 euro.

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