IVA dal 1° luglio: scopri in anticipo 3 novità importanti!

I cambiamenti che riguardano l'imposta IVA sono ufficialmente in arrivo, a partire da luglio 2022 infatti sono previste ben tre grandi novità che riguardano tutti i liberi professionisti che hanno a che fare con quest'imposta. Vediamo assieme nel corso dell'articolo quali sono tutte le novità che ci aspettano.

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Negli ultimi mesi il nostro paese è stato caratterizzato dall'introduzione di nuove normative in ambito fiscale, che hanno portato a tantissime novità.

Molte di queste inizieranno proprio a partire dalle prossime settimane; una data molto importante per tutti questi cambiamenti è quella che coincide con il 1° luglio 2022.

Tanti di questi cambiamenti in ambito fiscale riguardano proprio l'imposta IVA, e tutti i liberi professionisti che possiedono partita IVA e che sono soggetti a tale imposta.

Le modifiche che saranno attive a partire da luglio 2022 riguardano principalmente le novità che sono state introdotte grazie al decreto relativo al piano nazionale di ripresa e resilienza.

Uno dei più importanti cambiamenti che avrà luogo a partire dal 1° luglio riguarda l'obbligo di trasmettere in modalità telematica all'Agenzia delle Entrate tutti i dati relativi alle operazioni effettuate con soggetti residenti o non in Italia.

Quest'obbligo porterà con sé anche diversi cambiamenti che si svilupperanno in molteplici ambiti, tra cui anche quello relativo all'obbligo della fatturazione elettronica.

Vediamo assieme nel corso dell'articolo seguente in cosa consistono tutte le novità che saranno introdotte nel nostro paese a partire dal 1° luglio.

Novità IVA: estensione obbligo fattura elettronica

Abbiamo già anticipato nell'introduzione a questo articolo che una delle novità più importanti che verrà introdotta a partire dal 1° luglio riguarderà l'estensione all'obbligo dell'emissione di fattura elettronica.

Quest'obbligo è stato previsto all'interno della riforma avviata per quanto riguarda l'amministrazione fiscale, e si tratta di un intervento mirato per riuscire ad ottenere altri fondi relativi al piano nazionale di ripresa e resilienza.

Questa novità consiste nel punto finale di un lunghissimo processo avviato dal governo italiano e che ha preso ufficialmente forma dopo la pubblicazione del decreto-legge numero 36 pubblicato in Gazzetta Ufficiale sabato 30 aprile 2022.

A partire da luglio l'obbligo di emissione esclusiva di fattura elettronica verrà esteso a tutti quei soggetti che sono residenti nel territorio italiano.

Quest'obbligo è stato introdotto per andare a diminuire ulteriormente la fascia di soggetti che attualmente sono esonerati dall'obbligo di produrre fattura elettronica.

La fattura elettronica è infatti uno degli strumenti che il governo italiano ha deciso di introdurre per contrastare l'evasione fiscale nel nostro paese.

L'estensione dell'obbligo di fatturazione elettronica viene introdotto a partire da luglio per tutti i soggetti che:

  • fanno parte di quello che ha definito il regime di vantaggio, il quale è stato convertito in legge il 15 luglio 2011;
  • fanno parte del regime forfettario;
  • fanno parte di un'associazione sportiva dilettantistica;
  • fanno parte di un ente appartenente al settore terziario, i quali hanno avuto un impiego definito come attività commerciale con un importo inferiore ai 65.000 €.

Esistono però dei soggetti per la quale non è stato ancora introdotto l'obbligo di fatturazione elettronica, per questi il divieto sarà attivo per tutto il 2022, stiamo parlando di quelli che sono definiti micro-partite IVA.

I soggetti che rientrano nella categoria delle micro-partite IVA sono coloro che nell'arco del 2021 hanno avuto un reddito non superiore ai due 25.000 €, compreso di ricavi e compensi; questi soggetti dovranno adeguarsi al formato della fattura elettronica a partire dal 2024 indipendentemente dai ricavi o compensi ottenuti.

Novità IVA: le caratteristiche del regime forfettario

Il regime forfettario è un regime fiscale che è stato introdotto nel nostro paese per aiutare tutti i lavoratori autonomi che hanno un volume di affari e di reddito limitato.

Questo tipo di regime e specifico per tutti coloro che stanno aprendo una nuova partita IVA.

Il regime si adatta perfettamente alle nuove attività di lavoratori autonomi, questo per via della tassazione agevolata che viene concessa per i primi anni di attività.

Il regime permette di avere dei vantaggi dal punto di vista dei costi relativamente gli adempimenti amministrativi, i quali permettono al professionista di avere un posizionamento di mercato piuttosto vantaggioso. 

Il regime è stato introdotto per aiutare soprattutto i più giovani ed invogliarli a svolgere delle attività da liberi professionisti non andando ad evadere il nostro sistema fiscale.

Si è scelto di aspettare ad introdurre l'obbligo di fattura elettronica per tutti coloro che fanno parte del regime forfettario proprio per via dei redditi limitati che possiedono i titolari di questo regime.

Uno degli obblighi per poter usufruire dei vantaggi del regime forfettario è proprio quello che bisogna avere avuto un reddito limite massimo pari a 65.000 € nell'anno antecedente a quello dell'apertura della partita IVA. 

Il regime forfettario può essere utile anche per tutti coloro che hanno un lavoro da dipendente ma vogliono aprire la propria partita IVA in relazione ad un secondo impiego.

In questo caso la partita iva può essere aperta con il regime forfettario purché si rispetti la regola che il lavoro da dipendente deve continuare non superando il 50% dei guadagni totali del lavoratore.

Novità IVA: come si inoltra la fattura elettronica

La fatturazione elettronica è un processo per la quale i professionisti possessori di partita IVA inoltrano con modalità telematica le proprie fatture direttamente all'Agenzia delle Entrate.

Il formato con la quale queste fatture vengono inoltrate è il formato XML il quale viene inoltrato direttamente ai propri clienti grazie al sistema di interscambio, quello che può essere definito come il “postino della fatturazione elettronica”.

Il sistema di interscambio (Sdl) svolge anche una funzione molto importante, ovvero si occupa dei controlli formali per quanto riguarda l'emissione di tutte le fatture digitali. 

I termini che sono stati stabiliti rispetto alla trasmissione telematica utilizzando il sistema di interscambio sono:

  • inoltrare tutte le fatture attive, rispettando i termini per le emissioni d'itali fatture di tutti i documenti che certificano i corrispettivi;
  • inoltrare tutte le fatture passive, rispettando il limite del quindicesimo giorno rispetto al mese successivo a quello dell'emissione o dell'avvenuta operazione.

Sono previsti anche alcuni esoneri rispetto all'emissione della fattura elettronica con il sistema di interscambio; sono esclusi i soggetti passivi che non sono stabiliti i residenti nel territorio italiano, dal punto di vista oggettivo invece rimane l'obbligo per la comunicazione di tutti i dati relativi alle operazioni nella quale è stata emessa una bolletta doganale. 

Nel caso in cui non venga emessa correttamente la fattura elettronica esistono delle sanzioni previste per tutti coloro che non rispettano le normative.

È importante sottolineare che esiste un periodo “cuscinetto” all'interno della quale tutti i soggetti possono avvalersi di un periodo di prova, per adeguarsi rispetto alle nuove normative.

Il periodo va dal 1° luglio al 30 settembre, entro la quale tutte le sanzioni applicate ai nuovi lavoratori prevederanno un mese ulteriore per adeguarsi rispetto a quello in cui è stata emessa la fattura.

Finito questo periodo di prova le sanzioni possono scattare a partire dal tredicesimo giorno dopo l'emissione della fattura, è consentito emettere la fattura elettronica entro 12 giorni dalla data dell'operazione.

In caso di mancata emissione o emissione tardiva dei documenti la sanzione prevista va dal 5% al 10% dei corrispettivi non registrati correttamente.

L'importo della sanzione rispetto alla violazione di termini relativi al reddito può essere dai 250 fino ai 2.000 €.

Novità IVA: come cambiano le regole di fatturazione elettronica? 

Le novità relative all'imposta IVA non riguardano soltanto i nuovi soggetti per la quale diventerà obbligatoria l'emissione di fattura elettronica.

questa operazione verrà resa obbligatoria anche per tutti coloro che vogliono effettuare degli acquisti di beni nei confronti di tutti gli operatori sammarinesi.

Il decreto pubblicato il 21 giugno 2021 stabilisce che:

gli adempimenti relativi ai rapporti di interscambio tra la Repubblica italiana e quella di San Marino saranno assolti in modalità telematica a seguito dell'entrata in vigore dell'obbligo generalizzato di fatturazione elettronica

Questo vuol dire che a partire dal 1° luglio 2022 tutte le operazioni che verranno svolte con degli operatori residenti a San Marino dovranno essere certificate attraverso il sistema della fatturazione elettronica e di quello del sistema di interscambio.

In questo caso particolare spetterà direttamente all'ufficio tributario sammarinese di convalidare la regolarità della fattura e di comunicare al soggetto italiano la ricevuta.

Nel caso dell'acquisto di un bene da un cittadino di San Marino vi è la possibilità che lo stesso operatore decida se optare o meno per l'inserimento dell'imposta sul valore aggiunto all'interno della fattura.

Nel caso in cui venga inserita al cittadino italiano potrà poi decidere se detrarre la suddetta IVA inseguito, in caso contrario dovrà produrre un'autofattura utilizzando il documento specifico con il codice tributo TD19.

Novità IVA: riflessi sull’esterometro

Un'importante novità, che accadrà sempre a partire dal 1° luglio, riguarda l’esterometro, il quale sarà ufficialmente abolito.

Il sistema riguarda tutti coloro che scambiano fatture con clienti esteri, rispetto alla cessione di beni o servizi che hanno cadenza trimestrale.

A partire dal 1° luglio questo strumento verrà abolito e tutti i dati che sono relativi agli scambi commerciali con paesi esteri andranno inoltrati utilizzando lo stesso formato della fatturazione elettronica.

Il formato con la quale dovranno essere inoltrati questi dati sarà il formato standard XML, ed anche per questi dati entrerà in gioco il sistema di interscambio.

L’abolizione dell’esterometro ha lo scopo di semplificare ulteriormente tutti i processi di acquisto verso i paesi esteri da parte di società italiane.

Per potersi adeguare a questo cambiamento tutte le imprese che svolgono degli scambi commerciali con dei paesi esteri dovranno semplicemente:

  • emettere delle fatture attive con il codice TD01, ed inserire i dati del destinatario;
  • per tutte le fatture passive bisognerà creare un documento elettronico da trasmettere direttamente al sistema di interscambio, utilizzando uno dei codici TD17, TD18 e TD19.