Questi libretti postali rischiano l’estinzione: ancora pochi giorni per correre ai ripari

Entro pochi giorni è prevista la scadenza dei libretti postali dormienti, attenti alla data.

Mancano ormai pochi giorni alla scadenza dei termini per evitare l’estinzione dei cosiddetti libretti postali “dormienti”. In caso di estinzione l’intero importo verrà trasferito presso un fondo gestito del Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici). 

Ma cosa sono i libretti “dormienti”, quali rischiano l’estinzione e come evitarla? Ecco spiegato tutto.

Questi libretti postali che rischiano l’estinzione, ecco la data a cui fare attenzione

I libretti postali a rischiare l’estinzione sono i cosiddetti libretti “dormienti”, ovvero quelli che non risultano movimentati da 10 anni e che hanno un saldo minimo di 100 euro. Tutti i titolari di libretti risultati dormienti ai controlli di Poste Italiane alla data del 31 marzo 2022 possono evitarne l’estinzione semplicemente effettuando dei movimenti o delle operazioni sul proprio libretto, ad esempio richiedendo un nuovo libretto assegni, il saldo del proprio conto o più banalmente effettuando un piccolo deposito o prelievo. Tuttavia sarebbe sufficiente anche solo comunicare l’intenzione di voler proseguire nel rapporto. Questo va fatto entro la scadenza del 20 ottobre, data in cui scadranno i 180 giorni dalla comunicazione.

Per scoprire se si è titolari di libretti considerati “dormienti” è possibile consultare l’elenco dei libretti di risparmio dormienti sia tramite il sito online di Poste Italiane sia presso un ufficio postale.

Cosa fare in caso di estinzione

Come già detto, in caso di estinzione i fondi verranno trasferiti ad un fondo gestito dal Consap, dove resteranno per un lasso di tempo di 10 anni. Durante questi 10 anni sarà ancora possibile per il titolare del libretto estinto ottenere il rimborso della somma trasferita tramite un piccolo procedimento.

Per richiedere il rimborso sarà necessario scaricare un apposito modulo dal sito di Consap. Il modulo va poi inviato o tramite mail all’indirizzo [email protected] o in alternativa tramite raccomandata a/r o raccomandata a mano a:

Consap S.p.A – Rif. Rapporti dormienti, via Yser, 14 00198 Roma. 

Oltre il modulo sarà necessario allegare alla richiesta di rimborso anche una copia del conto corrente, un documento di identità e codice fiscale del titolare del conto o, in caso di decesso di quest’ultimo, il certificato di morte. 

L’accettazione della domanda potrebbe necessitare di qualche mese. Tutto questo è comunque possibile entro 10 anni dall’estinzione del libretto, trascorsi i quali non sarà più possibile recuperare la somma. 

Leggi anche: Poste Italiane, fino a 150 mila euro di cessione per il Superbonus 110. Le nuove aliquote

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