Luce e gas: tutte le misure contro il caro bollette!

2022, anno di rincari per gli italiani: luce e gas salgono alle stelle e le imprese, già in difficoltà a causa della pandemia, traballano. Ma il nuovo Dpcm ha stanziato una serie di misure e aiuti statali contro il caro bollette. Ecco quali nell’articolo.

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Una notizia poco piacevole per le imprese e per i cittadini italiani: è in arrivo una bella stangata su luce e gas, motivo per il quale il Consiglio dei Ministri ha varato un apposito decreto legge.

Il Covid, infatti, ha messo in ginocchio la maggior parte delle aziende grandi e piccole che, pur avendo avuto entrate di molto inferiori rispetto agli anni pre-pandemia, si sono comunque trovate a dover rispettare una serie di oneri e obblighi a cui hanno assolto con ritardo.

Secondo un’indagine riportata da Repubblica, ma condotta da Cribis, società specializzata in business information, alla data di maggio 2021:

le imprese che hanno pagato i loro fornitori con oltre 30 giorni di ritardo sono aumentate del 21,9% rispetto al 2019 salendo così al 12,8% totale. Nonostante questo, alla fine dello scorso anno, la puntualità delle aziende italiane è migliorata dal 35 al 35,7% facendo guadagnare al nostro Paese una posizione a livello europeo (dal 17° al 16° posto) e due al livello mondiale (dal 25° al 23° posto).

Oltretutto, si sperava che il 2021 sarebbe stato migliore, invece, aperture e chiusure si sono susseguite di nuovo nella prima parte dell’anno, e questo non ha certo aiutato le aziende a uscire dal pantano.

Invece, alla situazione già precaria si aggiunge un sicuro rincaro delle bollette di luce e gas che, per dirla tutta, erano aumentate già nel mese di dicembre 2021 e si teme continueranno a farlo anche nel 2022, quando molte imprese non potranno più avvalersi della formula del prezzo fisso.

Perciò, sono intervenute le Confindustrie italiane insoddisfatte della bozza del decreto legge sostegni contro il caro bollette di luce e gas e, per mezzo del presidente di Confindustria Toscana Maurizio Bigazzi hanno richiesto

interventi incisivi e non azioni poco efficaci guidate da una mera visione di breve periodo. [...] Abbiamo bisogno di interventi strutturali e forti, i margini operativi di molte imprese si stanno assottigliando.

Perché? Che cosa ha previsto il Consiglio dei Ministri per agevolare imprese e contribuenti che si ritrovano a pagare luce e gas sempre più salati?

Luce e gas, in arrivo la stangata: ecco perché

Già da dicembre i prezzi di luce e gas sono aumentati notevolmente – e ce ne siamo accorti tutto quando abbiamo aperto la bolletta!

Ma perché? Se volessimo riassumere in poche parole, la risposta sarebbe questa: luce e gas costano di più perché sono aumentati i prezzi delle materie prime.

Le bollette, infatti, dipendono dalle quotazioni internazionali sia dell’anidride carbonica CO2 sia delle materie prime energetiche: per quanto riguarda il gas, Il Sole 24 Ore riporta che il prezzo spot sul mercato europeo di riferimento è passato da una media mensile di 21 a 120 €/MWh, il che corrisponde a un aumento del +500%; il prezzo della CO2, invece è raddoppiato da da 33 a 79 €/tCO2.

La crescita marcata dei costi del combustibile e della CO2 si è riflessa, quindi, nel prezzo dell’energia elettrica all'ingrosso che, nello stesso periodo, è aumentato di quasi il 400% (da 61 a 288 €/MWh nei valori medi mensili). 

E questi prezzi di luce e gas non sembrano destinati a diminuire nei primi tre mesi del 2022 nemmeno negli altri paesi europei: si stima, infatti, che il costo del gas sarà intorno ai 118 €/MWh, mentre per l'energia elettrica 300 €/MWh circa.

Insomma, ci si aspetta che lo Stato dia un contributo significativo per calmierare i prezzi o, almeno, aiutare cittadini e imprese in maggiore difficoltà economica. A tale proposito, ecco come si esprime Stefano Besseghini, presidente dell’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente:

Siamo in presenza di una situazione assolutamente eccezionale. Anche ARERA cerca di dare il proprio contributo sfruttando le limitate leve disponibili delle bollette e lo strumento dei bonus sociali elettricità e gas. [...] Siamo coscienti che parti importanti della società si trovano oggi di fronte a difficoltà pesanti e inattese, ARERA sta valutando modifiche a quella parte di regolazione che normalmente si applica alle fasi ordinarie.

Quanto si spende in più per luce e gas

Calcolatrice alla mano, vediamo di quanto aumenteranno luce e gas nel prossimo trimestre – spoiler: arrivano dei bei salassi…

Altroconsumo riporta che secondo le stime dalla già citata ARERA la bolletta della luce aumenterà del 55%, quella del gas del 41,8%. Quest’ultima, poi, dati i mesi invernali e il clima rigido di gennaio e febbraio potrebbe essere piuttosto alta: se l’anno scorso la media delle bollette era di 980 euro annui per consumi medi di 1.400 m3, quest’anno potrebbe salire a ben 1.983 euro. In sostanza, un aumento di circa mille euro all’anno per il gas. Ma vale più o meno lo stesso discorso per la luce.

Infatti, Federconsumatori tramite ANSA fa sapere che

Stimiamo 950 euro in più a famiglia solo per luce e gas.

Gli interventi del Governo contro il caro bollette

Inevitabile, dunque, che a gran voce si chiedano gli interventi statali per calmierare i costi che famiglie e imprese sostengono per luce e gas. A fare da portavoce, non solo il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, ricevuto a Palazzo Chigi pochi giorni fa, ma anche il segretario confederale della Cgil Emilio Miceli, che in una nota ha sottolineato la necessità di 

intervenire per calmierare le bollette [...] serve un immediato di ristoro per cittadini ed imprese. Ma occorrono anche una riforma strutturale della bolletta elettrica e un modello energetico in grado di calmierare il mercato del gas e accelerare gli investimenti sulle energie rinnovabili al fine di [...] non scaricare sul paese costi divenuti non più sopportabili.

Ecco, per tutta risposta, le misure adottate dal Governo per venire incontro agli aumenti sconsiderati di luce e gas per un ammontare totale di 5,5 miliardi di euro per i primi tre mesi dell’anno in corso.

In tutto, sono tre i tipi di aiuti statali che, sostanzialmente, si basano su un “meccanismo di compensazione” sul prezzo dell’energia ottenuta da fonti rinnovabili e si rivolgono principalmente alle imprese italiane.

#1 Cancellare gli oneri di sistemaSecondo quanto previsto dal Dpcm del 21 gennaio 2022, l’ARERA si impegna ad azzerare le aliquote agli oneri di sistema per le utenze della luce la cui potenza sia di almeno 16,5 Kw – alta o altissima tensione, illuminazione pubblica, ricarica di veicoli elettrici.

#2 Bollette degli energivori (cioè le imprese ad alto consumo energetico) tagliate del 20% come credito d’impostaPer questa misura sono stati stanziati in tutto circa 540 milioni di euro: ai cosiddetti energivori, viene riconosciuto un contributo sotto forma di credito d’imposta pari al 20% delle spese sostenute per l’energia acquistata e usata nei primi tre mesi del 2022. La misura non si rivolge a tutte le aziende, ma solo a quelle che nel primo trimestre del 2021 hanno visto i costi della luce per KWh aumentati del 30% rispetto al 2019.

#3 Tassazione sugli extra-profitti da fonti rinnovabiliIl Governo si propone di attivare un meccanismo di compensazione sul prezzo dell’energia che deriva da fonti rinnovabili, calcolando tramite il Gse (Gestore dei servizi energetici) la differenza tra i prezzi medi correnti e quelli del 2020: sono coinvolti impianti solari, geotermici, eolici e idroelettrici che hanno già ricevuto incentivi in passato.

In pratica, le aziende che producono energia versano al Gse la differenza sui profitti extra che ottengono dal rincaro dei prezzi. La misura entrerà in vigore l’1 febbraio e proseguirà per tutto il corso del 2022.

Tuttavia, la Cgia di Mestre si è dimostrata insoddisfatta delle misure prese dal Governo perché gli aiuti coprono soltanto il 6% dei rincari di luce e gas che le famiglie dovranno effettivamente affrontare:

Sebbene il Governo per questo primo trimestre abbia erogato ben 5,5 miliardi di euro di aiuti a famiglie e imprese per contrastare il caro bollette, l’importo rimane, purtroppo, del tutto insufficiente a mitigare i costi addizionali che dovranno subire quest’anno gli utenti domestici e non. Appare evidente che bisogna fare molto di più. 

Sulla carta, oltretutto, sembra più semplice, ma anche le misure varate dal Governo contro i rincari di luce e gas destano qualche problema. Lo spiega Giancarlo Marcotti in un’intervista di pochi giorni fa per Le Fonti TV:

Luce e gas: quando scatta la prescrizione delle bollette

Su un altro versante rispetto ai rincari, vi è la prescrizione delle bollette di luce e gas, ossia il diritto al pagamento di una fattura passata per cui, passato un certo periodo di tempo, il gestore non può più inviare avvisi di pagamento né chiedere che l’utente gli versi l’importo dovuto.

E, del resto, non sorprende se molte famiglie non siano in grado di pagare regolarmente luce e gas. Basta dare un’occhiata ai dati Istat della scorsa estate: la pandemia ha generato 2,2 milione di famiglie povere, cioè il 7,7% della popolazione totale ed è il peggior dato degli ultimi quindici anni.

Le prescrizioni delle bollette di luce e gas hanno tempi analoghi. Eccoli:

Lucedue anni a partire dall’1 marzo 2018; le bollette emesse prima di questa data vanno in prescrizione dopo cinque anni; se, però, il gestore invia un sollecito di pagamento, il termine della prescrizione parte dalla data di invio di tale sollecito e, dunque, si rinnova per due o cinque anni

Gascinque anni per le bollette emesse prima dell’1 gennaio 2019; due anni per quelle emesse dopo l’1 gennaio 2019.

Come risparmiare su luce e gas in attesa del Governo

Insomma, in attesa che le misure previste dal nuovo Dpcm per luce e gas entrino in vigore, e sperando che facciano effetto – a partire dal cosiddetto bonus sociale –, alle famiglie italiane non resta che prendere qualche piccolo accorgimento per risparmiare su luce e gas. Per esempio:

  • prediligere la doccia al posto del bagno
  • non esagerare con il riscaldamento – l’ideale sono 20°C nella zona giorno e 16-18°C nella zona notte
  • utilizzare con accortezza gli elettrodomestici – tra quelli che consumano di più ci sono il forno, la lavastoviglie, la lavatrice e gli impianti di climatizzazione
  • prediligere le lampadine smart o LED che consumano meno luce
  • utilizzare i coperchi durante la cottura – i cibi cuociono prima e si risparmia gas
  • non lasciare TV, computer e altri apparecchi in stand-by perché anche se non sono accessi consumano parecchia elettricità