Milleproroghe: 4 cambiamenti di cui non puoi fare a meno

Il Milleproroghe ha cambiato le date di scadenza per cassa integrazione, concorsi pubblici, smart working, patenti. Scopri qui le date da tenere a mente.

In questi due anni di pandemia i cambiamenti sono stati più che mai all’ordine del giorno. E non solo per quanto riguarda Green Pass e obblighi vaccinali vari, ma anche e soprattutto per lavoro, pensioni, agevolazioni statali, patenti di guida e fogli rosa.

A sancire le novità e i posticipi delle varie scadenze ci ha pensato il Milleproroghe, un decreto che il Governo ha emanato a fine anno, e in cui stabilisce le disposizioni per l’anno nuovo – disposizioni che possono essere “ordinarie” e “speciali”, proprio in riferimento alla situazione eccezionale di pandemia da Covid-19 che stiamo vivendo.

Il Decreto Milleproroghe 2022 con “disposizioni urgenti in materia di termini legislativi” è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 dicembre 2021 ed è entrato in vigore nello stesso giorno.

Le materie di competenza del Milleproroghe sono le più varie, dalle scuole e università, dal lavoro per la Pubblica Amministrazione e in aziende private, dal lavoro alla cassa integrazione. Alcuni di questi cambiamenti, soprattutto quelli riguardanti università, ricerca e scuola sono riassunti da un documento stilato dalla FlC CGIL

Inoltre, è delle ultime ore un aggiornamento del ministro della Salute Roberto Speranza: al Milleproroghe verrà aggiunto anche un bonus psicologo a favore della salute mentale, dopo che i due anni di pandemia hanno portato alla luce quanto anche la mente necessiti di cure adeguate che, tuttavia, non tutti possono permettersi.

In questo articolo, vedremo qual è l’impatto del Decreto Milleproroghe sul mondo del lavoro, tra pensioni, cassa integrazione e nuove assunzioni.

Che cos’è il Decreto Milleproroghe?

Il cosiddetto Milleproroghe non è nient’altro che il Decreto Legge n. 228 emanato il 30 dicembre 2021, il quale prolunga una serie di misure e sostegni la cui scadenza era inizialmente prevista a fine anno.

Tra gli aiuti con scadenza posticipata, troviamo, per esempio, le agevolazioni statali, le assunzioni nelle scuole e nella P.A., gli interventi nel settore sanitario, cambiamenti riguardanti pensioni, cassa integrazioni e patenti.

Tutte questi posticipi e novità sono raccolte in un unico decreto, detto appunto Milleproroghe – il termine è stato in realtà coniato dai giornalisti –.

Il Decreto Milleproroghe, comunque, non è una novità del 2022 dovuta al Covid, ma viene riproposto ogni anno per prolungare la validità di alcune norme varate nel corso dell’anno precedente. Il primo decreto di questo tipo è del 2005: avrebbe dovuto essere una misura eccezionale, ma da allora viene varato ogni anno, sulla base di quanto stabilisce l’articolo 77 della Costituzione Italiana:

Quando, in casi straordinari di necessità e di urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni.

Il Milleproroghe diventa legge entro 60 giorni dalla sua emanazione.

Gli aiuti di Stato del Milleproroghe

Per rispondere alla domanda “cosa prevede il Milleproroghe?” partiamo dagli aiuti di Stato.

Si tratta del cosiddetto Temporary Framework-Covid dell’Unione Europea che consente agli Stati membri di prolungare le misure adottate durante l’emergenza da pandemia fino al 30 giugno 2022. In pratica, si interviene sul decreto-legge del 19 maggio 2020, n. 34, con:

  • finanziamenti agevolati – per esempio, viene abolito l’Irap per professionisti e imprese individuali, mentre viene rifinanziata la Nuova Sabatini, che prevede lo stanziamento, tra il 2022 e il 2026, di 900 milioni di euro in totale per l’acquisto di beni strumentali o immateriali necessari alla produzione
  • garanzie su prestiti – l’estensione del Fondo di Garanzia fa sì che anche le aziende che non hanno garanzie sufficienti possano avere accesso ai finanziamenti bancari; tuttavia dall’1 aprile, la garanzia del Fondo non sarà più a titolo gratuito, ma i richiedenti dovranno pagare una commissione
  • sgravi contributivi al 100% per le micro-imprese e i contratti di apprendistato per i giovani under 25 – nel concreto, per tre anni le imprese con nove dipendenti al massimo saranno esenti dal pagamento dei contributi

Milleproroghe: pensione e cassa integrazione

Tra i temi caldi del Milleproroghe ci sono senza dubbio quelli relativi alla Cig Covid, la cassa integrazione. Molte forze politiche, Lega, M5s, Pd, Leu, gruppo Misto, Fratelli d’Italia, Italia Viva ne chiedono il prolungamento per altre 26 settimane, fino al 15 luglio.

A tale proposito, il Sostegni ter ha introdotto varie novità per quanto riguarda la cassa integrazione, per esempio:

  • assegni più alti, anche se non per tutti, ma solo per coloro il cui stipendio è inferiore a 2.159,48 euro – in particolare, per chi ha perso il lavoro dopo l’1 gennaio 2022, l’aumento dell’assegno potrebbe arrivare fino a 1.129 euro netti
  • i termini di scadenza – per i rapporti di lavoro cessati o sospesi tra l’1 gennaio e il 7 febbraio 2022, il termine ultimo per richiedere la cassa integrazione è fissato al 23 febbraio; per i rapporti di lavoro conclusi o sospesi dall’8 febbraio in poi, invece, la CIG va richiesta entro 15 giorni

Per gli autonomi, il Milleproroghe non prevede una vera e propria cassa integrazione, ma il ricorso alla Iscro, il cui ammontare è compreso tra 250 e 800 euro.

Un breve video a cura di Informazione Fiscale fornisce una panoramica generale sul Milleproroghe e sulla cassa integrazione:

Inoltre, per saperne di più, puoi leggere anche: Cassa integrazione 2022: importi assegno, scadenza, regole.

Le pensioni. Altro tema caldo, anzi caldissimo, sono le pensioni. Ogni anno, infatti, la riforma delle pensioni causa dibattiti e disaccordi non solo tra le forze politiche, ma anche tra queste e i rappresentanti dei lavoratori. Proprio per domani 15 febbraio è previsto l’ennesimo incontro tra i rappresentanti dei lavoratori e il Governo per decidere in via definitiva – o così si spera – come muoversi per le pensioni.

Infatti, entro il 2023 ci sono vari problemi da risolvere, come l’insufficienza di fondi per le pensioni, il futuro dei giovani e forme di previdenza complementare – problemi che difficilmente possono essere risolti dal Decreto Milleproroghe, ma che richiedono uno studio a sé stante.

Detto questo, per il 2022, la riforma delle pensioni prevede quanto segue: pensione anticipata a 63 anni con l’APE sociale o a 64 anni con Quota 102; Quota 41, aperta a chi ha iniziato a lavorare in giovane età; pensione anticipata a 62anni per i lavoratori delle PMI che si sono trovate in difficoltà economiche a causa del Covid-19 o con Quota 100 (solo se al 31 dicembre 2021 sono stati maturati i contributi necessari).

>> Per approfondire l’argomento, leggi anche: Pensione anticipata a 62 anni: 4 misure da non perdere!

Infine, un caso particolare riguarda i medici in pensione, che fino al 31 marzo – data fissata per la fine dello stato d’emergenza – potranno essere chiamati in servizio di nuovo. Questo perché, come riporta anche un articolo de Il Post, in Italia mancano oltre 2mila medici solo nei Pronto Soccorso, mentre circa 1 milione e mezzo di italiani non hanno più un medico di base.

Nuova assunzioni in scuola e P.A.

Le assunzioni 2021 nelle pubbliche amministrazioni avrebbero dovuto concludersi con il 31 dicembre dell’anno scorso, ma il Milleproroghe ha spostato la scadenza il là di un anno, ossia al 31 dicembre 2022

Sono diversi i settori oggetto della proroga:

  • sicurezza e difesa
  • soccorso pubblico
  • prefetti
  • amministrazione civile dell’interno – ruoli dirigenziali e non dirigenziali

Il Milleproroghe prevede, invece, una scadenza differente per i concorsi per accedere alle Forze armate e di Polizia, Vigili del Fuoco, amministrazione penitenziaria ed esecuzione penale minorile ed esterna: in questo caso, la data ultima è il 31 marzo 2022.

Altro caso ancora, quello del Ministero dello Sviluppo Economico, che incrementa i fondi e proroga la possibilità di assunzione di personale fino al 2024, tramite appositi bandi di concorso pubblico.

Lo smart working. Il Milleproroghe prevede che soltanto i lavoratori fragili possano lavorare in smart working al 100% fino al 31 marzo 2022; nel frattempo, però, la pubblica amministrazione deve garantire un’adeguata rotazione del personale per garantire che parte dell’organico lavori in presenza e a servizio degli utenti. 

Le ultime dichiarazioni del ministro Renato Brunetta, contrario al lavoro da remoto («Basta fare finta di lavorare!», dice), hanno sollevato una bufera tra Cgil e Usb che, oltre a sottolineare l’importanza della salute per i lavoratori, hanno messo in luce come allo smart working sia corrisposto, nei fatti, un aumento della produttività.

>> Per approfondire l’argomento, leggi: Smart working fino a marzo 2022? Ecco le nuove direttive

La scuola. Anche la scuola è interessata dal Milleproroghe – infatti, secondo alcuni dati riportati dal sito voglioinsegnare.it, solo per l’anno scolastico in corso mancano 112.691 insegnanti nelle scuole italiane di ogni ordine e grado, un numero da record.

Le proroghe previste dal decreto per i contratti nella scuola coinvolgono non soltanto i docenti, ma anche il personale ATA: per il momento, gli incarichi di lavoro sono prorogati fino al 31 marzo, ma un ulteriore provvedimento fisserà il termine al 30 giugno 2022, secondo quanto ha comunicato il MIUR nella nota 1376 del 28 dicembre scorso.

Si tratta, ancora una volta, di provvedimenti straordinari dovuti alla pandemia in corso, e si riferiscono al cosiddetto “Organico Covid”, per cui le scuole possono assumere personale aggiuntivo per le supplenze, tecnici e ausiliari, al fine di garantire il proseguimento regolare delle attività scolastiche in presenza.

Per queste assunzioni, la Legge di Bilancio ha previsto 400 milioni di euro in totale, con 20mila posti per docenti e 22mila per il personale ATA.

Milleproroghe e patenti di guida

Il Milleproroghe tocca anche le patenti e il foglio rosa, dei quali sono prolungate scadenze e validità.

Per quanto riguarda le patenti, la data da tenere in mente è quella del 29 giugno 2022: le patenti con scadenza tra il 31 gennaio 2022 e il 31 marzo 2022, saranno valide fino a giugno.

Infine, si allunga la validità del foglio rosa: per quelli emessi tra il 31 giugno e il 31 marzo 2020, la data di fine validità è fissata per il 29 giugno 2022 – significa che dopo tale data non si potrà più circolare con questo documento.

E per l’esame di guida? Il Decreto Milleproroghe ha pensato anche all’esame della patente: tutti coloro che presentano domanda entro il 31 marzo, hanno un anno di tempo dalla data di inoltro della richiesta per sostenerlo.

Per il resto, la validità delle patenti rimane invariata ed esse vanno rinnovate in base all’età del guidatore e alla tipologia di licenza.

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