Sorpresa modello 730: novità detrazioni fiscali. Ecco quali

Brutta sorpresa per i contribuenti che quest'anno presenteranno il modello 730/2021 relativo ai redditi 2020. Infatti dall'anno di imposta 2020 pe beneficiare delle detrazioni di imposta del 19% i pagamenti devono essere stati fatti in modo tracciabile.

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Brutta sorpresa per i contribuenti che quest'anno presenteranno il modello 730/2021 relativo ai redditi 2020. Infatti dall'anno di imposta 2020 pe beneficiare delle detrazioni di imposta del 19% i pagamenti devono essere stati fatti in modo tracciabile. Il pagamento di asilo nido, visite mediche, l'abbonamento alla palestra, il calcio o la danza per i figli non deve essere stato fatto in contanti, altrimenti si perde l'opportunità di detrarli dall'imposta lorda e così poter eventualmente ottenere un credito d'imposta. Tutte le spese detraibili devono essere state pagate nel 2020 a mezzo strumenti tracciabili.

Quali sono le spese ammesse alle detrazioni fiscali

Sul sito dell'Agenzia delle Entrate è già disponibile il nuovo modello 730/2021 per la dichiarazione dei redditi percepiti nel 2020. Per ridurre l'imposta lorda, si possono portare in detrazione alcune spese sostenute nel 2020. Alcune spese, come ad esempio quelle sostenute per motivi di salute, per l’istruzione o per gli interessi sul mutuo dell’abitazione, possono essere utilizzate per diminuire l’imposta da pagare. In questo caso si parla di detrazioni. La misura di queste agevolazioni varia a seconda del tipo di spesa (19 per cento per le spese sanitarie, 50 per cento per le spese di ristrutturazione edilizia, ecc.). In caso di incapienza, cioè quando l’imposta dovuta è inferiore alle detrazioni alle quali si ha diritto, la parte di detrazione che supera l’imposta non può essere rimborsata. Tra le spese che usufruiscono della detrazione del 19% rientrano anche 

  • le spese funebri;
  • le spese per l’assistenza personale;
  • le spese per attività sportive per ragazzi;
  • le spese per intermediazione immobiliare;
  • canoni di locazione per gli affitti degli studenti universitari fuori sede;
  • le erogazioni liberali;
  • le spese relative a beni soggetti a regime vincolistico;
  • le spese veterinarie;
  • i premi per assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni;
  • le spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale.

Detrazioni fiscali 730/2021: cosa cambia

Dall’anno d’imposta 2020 la detrazione dall’imposta lorda nella misura del 19 per cento degli oneri, spetta a condizione che l’onere sia sostenuto con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento tracciabili. La disposizione non si applica alle detrazioni spettanti in relazione alle spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, nonché alle detrazioni per prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale. Per queste spese si ricorda infatti che vige il principio dello "scontrino parlante", ossia la spesa è detraibile in quanto sullo scontrino o sulla fattura della prestazione compare il codice fiscale del soggetto che ha sostenuto la spesa. In che modo però il contribuente deve aver pagato le spese nel 2020 per non poterle perdere come fiscalmente detraibili? Il contribuente dimostra l’utilizzo del mezzo di pagamento «tracciabile» mediante prova cartacea della transazione/pagamento con ricevuta bancomat, estratto conto, copia bollettino postale o del MAV e dei pagamenti con PagoPA. In mancanza, l’utilizzo del mezzo di pagamento «tracciabile» può essere documentato mediante l’annotazione in fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale, da parte del percettore delle somme che cede il bene o effettua la prestazione di servizio.

Pagare le spese per le quali è ammessa la detrazione fiscale (sia al 19% che al 50%) in contanti fa perdere la detraibilità. Questa è la grande novità del 2021 che metterà in gravi difficoltà milioni di contribuenti abituati ancora a pagare la retta dell'asilo del figlio in contanti. 

Detrazioni 730 a rischio se si paga in contanti

Chi nel 2020 ha pagato le spese che sono ammesse alle detrazioni fiscali del 19% (oppure del 26%, 30%, 35%, 50%, 90%) in contanti, perde le relative detrazioni. Infatti per la dichiarazione dei redditi 2021, per portare tali spese in diminuzione dall'imposta lorda, nella misura della percentuale per la quale la spesa gode la detrazione, il contribuente deve dare prova di aver usato una carta credito o il bancomat. Insomma un metodo tracciabile. L'allarme lanciato dai CAF è quella di chiedere una moratoria per evitare che molti cittadini si troveranno nell'impossibilità di ottenere un beneficio fiscale. Collegato anche al fatto che molti dei percettori delle somme non hanno ancora abilitato i POS, seppure questi sono obbligatori da anni. Tra le spese che non devono essere pagati in contanti per applicare la detrazione fiscale del 19% rientrano: 

  • Spese per istruzione diverse da quelle universitarie;
  • Spese per istruzione universitaria;
  • Spese per attività sportive per ragazzi (palestre, piscine e altre strutture sportive);
  • Erogazioni liberali alle società ed associazioni sportive dilettantistiche;
  • Contributi associativi alle società di mutuo soccorso;
  • Erogazioni liberali per attività culturali ed artistiche;
  • Spese per asili nido;
  • Spese per minori o maggiorenni con DSA

Mentre le spese per le quali la detrazione è del 26% rientrano

  • Erogazioni liberali a favore delle ONLUS
  • Erogazioni liberali a favore dei partiti politici

Quali detrazioni fiscali non si perdono pagando in contanti

Alle cattive notizie, ci sono anche delle buone. Ossia quelle legate alle spese sostenute e pagate in contanti per le quali spetta comunque la detrazione fiscale del 19%. Esse sono tutte le spese sanitarie. Sia sostenute da chi presenta la dichiarazione dei redditi, sia sostenute a favore dei famigliari a carico fiscale. Queste sono le spese mediche che si possono pagare in contanti senza perdere la possibilità di detrarle dai redditi:

  • i farmaci;
  • dispositivi medici, come occhiali, prodotti ortopedici, ausili per disabili, ecc;
  • visite mediche presso strutture pubbliche;
  • visite mediche presso strutture private accreditate con Sistema Sanitario Nazionale.

Per queste spese da alcuni anni l'Agenzia delle Entrate le riporta già direttamente nel 730 precompilato grazie al cosiddetto scontrino o fattura parlante. Ma per evitare brutte sorprese di mancato riconoscimento di alcune spese è consigliabile conservare i documenti cartacei per cinque anni anche per quanto riguarda i pagamenti effettuati con moneta elettronica.

Vantaggi del modello 730 pre-compilato

Grazie all'obbligo di trasmissione dei dati da parte di banche, assicurazioni, farmacie, aziende sanitarie e del datore di lavoro, l'Agenzia delle Entrate permette di accedere tramite i servizi fisco online al 730 pre-compilato. In questo modello molti quadri sono già compilati come quelli del dichiarante, dei famigliari a carico, dei redditi percepiti, di alcune spese sostenute che possono essere portate in detrazione dall'imposta lorda oppure in deduzione dal reddito. Tra questi ad esempio  spese sanitarie e relativi rimborsi, interessi passivi sui mutui, premi assicurativi, contributi previdenziali, contributi versati alle forme di previdenza complementare, contributi versati per i lavoratori domestici, spese per la frequenza di asili nido e relativi rimborsi, spese per l’istruzione scolastica e relativi rimborsi, spese universitarie e relativi rimborsi, spese funebri, erogazioni liberali agli istituti scolastici, erogazioni liberali a favore di ONLUS, di associazioni di promozione sociale e di alcune fondazioni e associazioni riconosciute, spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e per misure antisismiche, per l’arredo degli immobili ristrutturati e per interventi finalizzati al risparmio energetico, il bonus vacanza. Ma ci sono anche alcuni dati derivanti dalla dichiarazione dei redditi dell'anno precedente come i dati dei terreni e dei fabbricati, gli oneri che danno diritto a una detrazione da ripartire in più rate annuali.

Accettare il 730 precompilato senza apportare variazioni consente di essere esenti da possibili controlli documentali sugli oneri detraibili e deducibili. Ma se alcuni dati o spese devono essere integrate si possono apportare modifiche e ricalcolare il prospetto di liquidazioni. In questo caso si consiglia di conservare tutta la documentazione a supporto.

Modello 730: quali sono le date del 2021

A partire dal 30 aprile il contribuente può trovare nel proprio cassetto fiscale sul sito dell'Agenzia delle Entrate il 730 precompilato. L'acceso è consentito con le vecchie credenziali di fisco-online oppure con SPID. Dopo alcune settimane è possibile accettare o modificare il 730 precompilato. Il contribuente può in alternativa, rivolgersi al CAF o al proprio datore di lavoro se quest'ultimo ha dato comunicazione di voler prestare assistenza fiscale. Il termine di presentazione per il 2021 è il 30 settembre. A partire dal mese di luglio il contribuente riceve dal proprio sostituto di imposta (datore di lavoro o Inps) i rimborsi relativi all’Irpef e alla cedolare secca oppure si vedrà trattenere le somme o le rate (se è stata richiesta la rateizzazione), dovute a titolo di saldo e primo acconto relativi all’Irpef e alla cedolare secca, di addizionali regionale e comunale all’Irpef, di acconto del 20 per cento su taluni redditi soggetti a tassazione separata, di acconto all’addizionale comunale all’Irpef.

In caso di debito, il contribuente può scegliere di rateizzare l'importo da 2 a 5 rate.