Modello 730 del 2021: pagamenti, detrazioni spese e bonus!

Le agevolazioni fiscali nel modello 730. Ecco quali sono e come funzionano le detrazioni e gli oneri deducibili da dichiarare per pagare meno tasse o abbassare il reddito. Quali documenti bisogna conservare per sfruttare gli sconti irpef e quali sono le novità sui bonus presenti nella precompilata 2021.

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Il modello 730, in modalità precompilata o tradizionale, offre una serie di vantaggi per i contribuenti. Tra questi il principale è sicuramente quello di poter scaricare molte spese grazie alle detrazioni previste dalla legge. O anche di poter abbassare il tetto di reddito con gli oneri deducibili.

Nel 2021 cambiano alcune regole ed occorre fare attenzione anche ai documenti da conservare per usufruire degli sconti fiscali.

Soprattutto per quelli che riguardano bonus edilizi e crediti di imposta introdotti nel 2020. Oltre alle nuove regole sui pagamenti e limiti di reddito imposti per beneficiare delle detrazioni.

Vediamo le novità più importanti, quali sono le principali spese rimborsabili e come inserirle correttamente nella dichiarazione dei redditi.

Le spese detraibili e deducibili nel modello 730

Nel modello 730, devono essere dichiarate le spese effettuate per beni e servizi che è possibile detrarre dalle imposte pagate a titolo di irpef. Ma non solo, alcune di queste spese permettono invece di andare ad abbassare il reddito imponibile. Si tratta dei cosiddetti "oneri deducibili". Anche per questa tipologia sono state introdotte alcune novità sfruttabili nella dichiarazione 2021.

Che differenza c'è tra le spese deducibili e quelle detraibili? Cerchiamo di fare chiarezza su questo concetto che spesso viene confuso dai contribuenti.

Partiamo dal presupposto che tutte e due le opzioni sono utili al fine di abbassare le tasse. L'importante è sapere come utilizzarle.

Nel caso delle detrazioni parliamo in pratica di uno sconto che viene effettuato togliendo una quota dalle imposte che sono state pagate durante l'anno. Permettendo così di ricevere un credito da parte del fisco. In pratica una volta calcolate tutte le spese detraibili spettanti, il contribuente può recuperare queste quote sottraendole alle imposte pagate. E recuperandole tramite rimborso da agenzia delle entrate a seguito di presentazione del modello 730.

Le spese deducibili invece, vengono sottratte direttamente dall'ammontare complessivo del reddito.

In pratica vanno ad abbassare il tetto dell'imponibile sul quale poi viene calcolata l'aliquota irpef. Quindi le spese deducibili possono essere utili per pagare meno irpef in percentuale e rientrare in uno scaglione di reddito inferiore a quello previsto.

Quali sono le principali spese deducibili?

Le spese deducibili dai redditi sono regolamentate dal TUIR, il testo unico delle imposte sui redditi. Sicuramente la più importante è quella che riguarda la rendita dell'abitazione principale.

Cioè quella adibita a residenza del contribuente. Che non concorre all'innalzamento del reddito a meno che non risulti classificata come immobile di lusso e quindi rilevante anche ai fini IMU.

Rientrano poi negli oneri deducibili anche i contributi previdenziali versati per i collaboratori familiari, e quelli per l'assicurazione delle casalinghe. Inoltre l'assegno periodico che in seguito a sentenza di separazione o divorzio viene versato al coniuge. Escluso quello per i figli.

Per le persone in condizioni di disabilità riconosciuta, sono deducibili tutte le spese sostenute per l'assistenza speciale di professionisti della riabilitazione, o infermieri. E quelle per le spese mediche specifiche e per i farmaci.

Anche per questo tipo di spese occorre sempre conservare l'opportuna documentazione composta da ricevute di pagamento, scontrini, fatture ed estratti conto che possano dimostrarne la tracciabilità.

Modello 730: quali sono le principali spese detraibili

Le maggior parte delle spese detraibili dall'irpef viene calcolata in misura del 19%. Qualche novità per quest'anno riguarda i limiti di redditi e la franchigia prevista. Per molte infatti quando si superano i 240.000 euro di reddito non è più possibile la detrazione.

Per poter usufruire dei rimborsi occorre aver pagato l'irpef e quindi non rientrare nella cosiddetta "no tax area" inferiore agli 8.147 euro.

Le detrazioni più utilizzate dai contribuenti sono le spese sanitarie. Queste riguardano le prestazioni mediche specialistiche o effettuate tramite SSN, analisi ed esami diagnostici, e l'acquisto di medicinali e dispositivi.

Poi ci sono le detrazioni che riguardano l'acquisto della prima casa con mutuo. Viene infatti rimborsata una quota degli interessi pagati fino ad un massimo di 4000 euro. Sono comprese anche le spese per il notaio e quelle per l'intermediario (ad esempio il compenso per l'agente immobiliare).

È possibile recuperare anche una quota per l'affitto della prima abitazione o quello per gli studenti fuori sede. Le detrazioni sono legate a limiti di reddito e diversificate in base alla tipologia di contratto. Vanno dai 150 ai 991,60 euro l'anno. Il massimo viene concesso ai giovani tra i 20 e i 30 anni con reddito non superiore a 15.493,71 euro.

Poi ci sono le spese veterinarie fino ad un massimo di 500 euro quando si supera la franchigia di 129,11 euro. Detrazioni al 19% anche per spese funebri e premi sulle assicurazioni vita.

Infine una serie di sconti per le famiglie con figli: istruzione, l'università e per le attività sportive. Comprese quelle per l'abbonamento al trasporto pubblico locale.

Per conoscere meglio tutte le agevolazioni fiscali da utilizzare nel 730 dedicate ai figli consigliamo anche il video YouTube realizzato dal Centro servizi CAF via Granello

Spese non tracciabili: ecco quali sono escluse dal 730 2021

Si è parlato molto ultimamente del rischio concreto di perdere il diritto ad alcune detrazioni fiscali, quando queste spese sono state pagate in contanti.

Infatti secondo la legge 160/2019 viene imposto dal 2020 l'obbligo di tracciabilità. Il che significa che molte delle prestazioni sanitarie effettuate dai contribuenti potrebbero non venire riconosciute dal sistema.

In particolare quelle effettuate presso liberi professionisti non accreditati con il SSN, come ad esempio le visite dal dentista.

Non sono compresi però l'acquisto di medicinali, farmaci, dispositivi medici e tutti gli altri servizi effettuati in convenzione presso ospedali o cliniche accreditate. Che potranno continuare per il momento ad essere pagati anche in contanti. Dunque non c'è rischio di non poter scaricare la spesa in farmacia.

Attenzione però, perchè è già possibile consultare quelle inviate e registrate correttamente dal sistema tessera sanitaria. Quindi nel caso alcune di queste non siano presenti nella dichiarazione precompilata occorrerà aggiungerle manualmente.

Ricordando l'obbligo di conservazione della prova di acquisto con scontrino parlante o ricevuta del pagamento.

Tutti i documenti utili a sfruttare le agevolazioni fiscali nel modello 730 vanno conservati fino al 31 dicembre 2026. Intervallo entro il quale l'agenzia delle entrate può richiedere documentazione in seguito a controlli.

Novità modello 730 2021: bonus e crediti di imposta

Nella dichiarazione dei redditi 2021 trovano spazio molte novità. Ci sono infatti sezioni dedicate ai bonus e ai crediti di imposta previsti dal governo nell'anno 2020.

Nel caso il contribuente abbia usufruito di uno di questi bonus, bisognerà compilare la relativa casella.

Tra le più importanti ricordiamo i bonus per la casa e per le ristrutturazioni: superbonus 110% e bonus facciate. Solamente per chi non aveva già scelto la modalità cessione del credito, per il quale il termine di comunicazione invece scadeva il 15 aprile.

Il credito di imposta per bonus mobilità per biciclette, monopattini e trasporto pubblico. E il bonus vacanze per chi ha usufruito dello stesso credito già nel 2020 e intende ora sfruttare la detrazione del 20%.