Pace fiscale: ottieni una rateizzazione extra in tre mosse!

Come ottenere la rateizzazione extra delle cartelle esattoriali in tre mosse.

A partire dal 2018 grazie alla pressione politica soprattutto della destra è stato approvato un decreto che consente ai cittadini di poter ottenere delle agevolazioni nel caso si abbia un debito nei confronti del fisco questa agevolazione ha preso il nome di pace fiscale che come spiega Soldi oggi 

Anzitutto, la pace fiscale è una misura, introdotta nel 2018 con il decreto-legge n. 118, che consente ai contribuenti di regolarizzare le rispettive posizioni con l’Agenzia delle Entrate versando le imposte dovute senza l’applicazione di sanzioni e interessi

La pace fiscale non prevede che non vengano pagate le cartelle ma vengono solo tolte le sanzioni, gli interessi e le spese accessorie. Sono sempre di più soprattutto in questi due anni segnati dalla pandemia che non riescono a pagare le cartelle.

Per venire incontro agli imprenditori e concedere una boccata di ossigeno che possa far ripartire le imprese il Governo ha previsto all’interno del Decreto Mille proroghe con un emendamento di concedere una rateizzazione extra come leggiamo all’interno dell’articolo di Qui finanza

Non potranno però usufruire di questo emendamento tutti i contribuenti che hanno un debito con l’Agenzia delle entrate ma solo alcuni vediamo quali sono i requisiti per poter accedere.

Chi può partecipare alla rateizzazione extra

Per poter partecipare alla rateizzazione devi aver ricevuto:

  •  un avviso in cui l’Agenzia chiede il recupero di un credito
  • nel caso in cui sia stato fatto un accertamento e ti è stato notificato un avviso
  • Se è stata aperta una rettifica per la rettifica o la liquidazione delle imposte 

La nuova rateizzazione riguarda come spiega Idealista.it

i carichi contenuti nei piani di dilazione, per i quali è intervenuta la decadenza dal beneficio anteriormente alla data di inizio della sospensione dei termini di versamento delle cartelle, possono essere nuovamente dilazionati 

Quindi possono accedere a questo nuova rateizzazione tutti coloro che al momento in cui il governo ha fermato la riscossione delle somme dovute a causa del dilagare della pandemia e ai lockdown non erano riusciti a saldare i debiti ed erano quindi decaduti dal beneficio della prima rateizzazione che era stata concessa.

Le date a cui fare riferimento sono quella del 21 febbraio 2020 nel caso in cui i contribuenti vivessero all’interno dei comuni che erano stati dichiarati zona rossa e invece la data del 8 marzo 2020 per tutti gli altri.

Inoltre, il governo ha previsto di poter concedere questa possibilità anche a coloro che grazie al precedente decreto Cura Italia erano stati aiutati con il blocco delle imposte per alcuni mesi precisamente dal otto di marzo fino al trentuno di agosto del 2021.

La domanda per poter usufruire della rateizzazione può essere presentata entro il 30 aprile 2022 sul portale Agenzia delle entrate compilando gli appositi moduli.

Come funziona la nuova rateizzazione extra 

Vediamo ora come funziona la nuova rateizzazione. La prima notizia importante da sottolineare è che non possono essere richieste 120 rate ma solo un massimo di 72 rate e il numero di rate dipende dall’importo totale dovuto.

Nel caso il debito non sia superiore ai cinquemila euro si possono richiedere non più di otto rate da pagare ogni tre mesi.

Se il debito invece supera i cinquemila euro può essere inviata la richiesta per un numero massimo di 20 rate. Le rate dovranno essere pagate ogni tre mesi e non devono avere importi diversi ma saranno calcolate tutte con lo stesso importo.

Scopri se il tuo piano di rateizzazione è decaduto 

Uno dei principali motivi per cui un piano di rateizzazione decade è la morte del contribuente. In questo caso gli eredi devono comunicare un recapito dove poter inviare le cartelle. Nel caso in cui il defunto usufruisse di un piano di rateizzazione gli eredi hanno l’obbligo di continuare il pagamento o possono anche procedere al saldo in un’unica soluzione.

Agli eredi non essendo direttamente responsabili del ritardo dei pagamenti del congiunto vengono tolte d’ ufficio tutte le more e gli interessi. Un altro obbligo di cui si devono fare carico gli eredi è la comunicazione di un nuovo indirizzo a cui poter ricevere le cartelle.

Nel caso non venga fatta questa comunicazione è importante sapere che la cartella è valida solo nel caso in cui sulla busta non venga indicato il nome del defunto ma sia presente l ‘intestazione eredi di … e a seguire il nome e cognome del defunto.

Un altro motivo che riguarda la maggior parte dei contribuenti per la decadenza del piano è il mancato pagamento delle rate nello specifico se si è tra quelli che

  • hanno ottenuto la rateizzazione entro la data del 08 marzo del 2020 si perde il beneficio nel caso in cui non risultano pagate 18 rate. Il mancato pagamento può essere anche non successivo
  • se invece la rateizzazione è stata richiesta nell arco di tempo che va dal 8 marzo 2020 al 31 dicembre 2021 si decade se non si è riusciti a pagare 10 rate anche in questo caso le rate possono essere anche non consecutive.
  • ultimo caso i contribuenti che hanno ottenuto la possibilità di rateizzare a partire dal 01 gennaio 2022 in questo caso bastano 5 rate non pagate per decadere

Il terzo e ultimo motivo che causa la decadenza è la cancellazione della società dal registro delle imprese. In questo caso come previsto dalla legge l’art. 28, comma 4, del D.Lgs. n. 175/2014 che ben spiegata da Accademia tributaria l’Agenzia delle entrate può esigere il pagamento dei tributi per i cinque anni successivi.

Multe previste in caso di mancato pagamento 

La prima data importante da ricordare per poter continuare a usufruire del beneficio è il pagamento della prima rata da effettuarsi entro e non oltre 30 giorni. Sulle successive è bene sapere che vengono calcolati gli interessi al 3,5% come spiega. Qui finanza gli interessi sono 

 calcolati dal primo giorno del secondo mese successivo a quello di elaborazione della comunicazione (la data di elaborazione è riportata sulla comunicazione stessa) fino al giorno di pagamento della rata.

Nel caso non vengano effettuati i pagamenti si può incorrere in un lieve inadempimento o nei casi peggiori alla sospensione della rateizzazione extra che era stata accordata. Vediamo i casi in cui il ritardo del pagamento viene considerato come lieve inadempimento o come grave infrazione che comporta l’immediata perdita del beneficio della dilazione.

Nel caso in cui il contribuente effettuata il pagamento della rata per un importo che non supera il 3% l’Agenzia delle entrate effettua la cosiddetta iscrizione a ruolo come spiega Visure Italia consiste in una procedura per la riscossione dei crediti in maniera forzata.

Ricordiamo che questa procedura prevede il pignoramento. 

Per poter evitare che venga effettuata l’iscrizione a ruolo il contribuente deve riuscire a saldare la somma dovuta che consiste nella quota da saldare, gli interessi e l’importo della sanzione entro e non oltre la data di scadenza riportata sul successivo bollettino.

Nel caso in cui invece la rata da pagare sia l’ultima viene concesso al contribuente sempre un trimestre per potersi mettere in regalo e saldare il debito con il fisco.

Una delle sfide da affrontare in questo caso per il Fisco sarà quella di riuscire a incassare i sol credito. Nel caso la società sia una S.R.L., una S.p.A. o Sapa è la società che deve pagare i debiti fiscali e in caso di morosità può essere citata in tribunale.

Inoltre, è importante ricordare una sentenza della Corte costituzionale che ha sancito che i soci nel caso la cartella sia stata notificata prima della chiusura devono procedere al pagamento.

Quanti soldi deve recuperare lo stato 

A metà dicembre dello scorso anno i debiti dei contribuenti nei confronti dello Stato erano di 2,4 miliardi. La pandemia e le numerose chiusure che hanno subito negli ultimi due anni le attività non hanno purtroppo aiutato il mettersi in regola con i debiti dovuti al Fisco.

Al momento la politica risulta divisa tra una fazione che valuta la pace fiscale e la rateizzazione extra come contrari al valore costituzionale del diritto tributario e un’altra fazione capeggiata dal senatore del Movimento dei Cinque stelle Marco Pellegrini che invece vede la pace fiscale utile per poter far ripartire l’economia.

Il 2022 complice anche la situazione di crisi causata dalla guerra in Ucraina non sarà un anno facile per le attività e imprese basta dare un’occhiata ai rincari da carburante all ‘energia. Sempre da più parti viene invocata la possibilità di poter usufruire una Rottamazione quater per i debiti fiscali.

Al momento il Governo non si è esposto in merito anche se al Ministero dell’Economia la discussione in merito è aperta da molto tempo, Ma due sono gli ostacoli per ottenere questa nuova dilazione dei pagamenti: la disponibilità economica per poter fare una nuova rottamazione bisognerà utilizzare almeno un miliardo di euro e dall’ altro lato c’ è un grande freno da parte della consulta.

Il 31 marzo 2021 così come comunicato dal Governo cesserà lo stato di emergenza e quindi non sono più applicabili misure straordinarie che portino allo stralcio delle cartelle esattoriali. La maggioranza politica continua la battaglia per poter allargare il beneficio della rateizzazione extra anche al biennio 2018-2019 che fino a questo momento era stato escluso.

La richiesta avanzata prevederebbe la possibilità di accedere a una rateizzazione in settantadue rate per i debiti che i contribuenti non sono riusciti a pagare entro il 31 dicembre 2021 la data che è stata proposta per il pagamento della prima rata è giugno 2022.

Nel caso dovesse essere approvata darebbe respiro a tante famiglie e imprese che a causa del sopraggiungere del Covid non sono riusciti più a continuare i pagamenti. Per il Governo si tratta di una sfida molto delicata in quanto dovrà mantenere l’equilibrio tra la lotta all ‘evasione fiscale e una situazione sociale ed economica di crisi.

Molti giornali hanno iniziato a pubblicare notizie su una possibile rottamazione quater al momento non è stata diffusa nessuna notizia ufficiale 

Redazione Trend-online.com
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