Rischi queste pesanti sanzioni in caso di omessa dichiarazione dei redditi

Presentare la dichiarazione dei redditi è uno degli adempimenti fiscali più importanti. Ma cosa succede in caso di omessa dichiarazione dei redditi? Facciamo chiarezza sulle sanzioni amministrative e penali in cui si rischia di incorrere.

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Anche se ormai il periodo più caldo è finito, c’è ancora tanto tempo per presentare la dichiarazione dei redditi.

Come ben sappiamo, si tratta di uno degli adempimenti più importati in ambito fiscale. Ogni anno, infatti, lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e pensionati sono chiamati a presentare il Modello 730 o il Modello Redditi

Bisogna prestare molta attenzione a non tardare a presentarla in quanto si rischia di incorre in sanzioni. Naturalmente, il rischio è lo stesso sia per il Modello Redditi che per il 730 - cambiano solo i termini di presentazione.

In questo articolo andremo a spiegare quali sono i rischi e le sanzioni in caso di omessa dichiarazione, sia quelle amministrative che quelle penali e come si calcola l’importo da versare.

Omessa dichiarazione dei redditi: quali sanzioni amministrative si rischiano

Ogni anno, tutti i contribuenti (lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati) sono tenuti a dichiarare i redditi percepiti durante il precedente periodo di imposta. In che modo? Presentando la dichiarazione dei redditi.

Bisogna stare molto attenti, però, ai termini di presentazione che variano in base al modello dichiarativo presentato, se Modello Redditi Persone Fisiche o Modello 730.

Per tutti coloro per i quali vige l'obbligo di presentare la dichiarazione, non effettuarla comporta incorrere in un vasto panorama sanzionatorio.

Non si deve prendere la questione sottogamba, in quanto l’omissione non permette all’Agenzia delle Entrate di accertare e quantificare le imposte che il contribuente deve versare all’Erario.

Se tale adempimento non viene effettuato, si rischia di incorrere in sanzioni. Quando può accadere? 

  • se non si presenta entro novanta giorni dalla scadenza;
  • se si presenta in ritardo, dopo la scadenza ordinaria (scadenza che varia in base ai modelli dichiarativi).

Cosa si rischia? I contribuenti, quando si tratta di omissione, rischiano sanzioni amministrative e, in alcuni casi, anche penali. Parliamo delle sanzioni amministrative. Si tratta, semplicemente, di sanzioni di natura tributaria. In questo caso, il contribuente non in regola dovrà pagare un importo in aggiunta a quanto deve versare al Fisco. 

E se il contribuente non paga la sanzione? In questo caso, viene effettuata l’iscrizione al ruolo e l’Agente della Riscossione notifica la cartella esattoriale e procede al pignoramento dei beni.

Si ricorda che le sanzioni amministrative non comportano nessun tipo di ripercussione sul casellario giudiziario. 

Si può utilizzare l'istituto del ravvedimento operoso per regolarizzare la propria posizione? In alcuni casi ci si può ravvedere, ma, comunque, ciò non toglie che si dovranno comunque pagare le sanzioni. 

Importi delle sanzioni amministrative per omessa dichiarazione dei redditi

Gli importi delle sanzioni amministrative tributarie in caso di omissione variano in base alla presenza di imposte dovute e non dovute

Quando emergono imposte a debito, in caso di omissione viene applicata la sanzione amministrativa che va dal 120% al 240% del totale delle imposte dovute e con un minimo di 250 euro.

Quando il contribuente provvede a presentare la dichiarazione entro la scadenza del periodo fiscale successivo, sempre che non abbia ricevuto avviso di accertamento amministrativo, viene applicata la sanzione che va dal 60% al 120% del totale delle imposte da versare e con un minimo di 200 euro

Quando non risultano imposte a debito, viene applicata la sanzione che va da 250 euro a 1000 euro.

Si sottolinea, infine, che nel caso in cui non sono dovute imposte, si può applicare una sanzione fino al doppio verso i titolari di Partita Iva.

Quali sono le sanzioni penali

Dedichiamo questa parte del testo alle sanzioni penali. Come abbiamo anticipato, le sanzioni cambiano in base al tipo di violazione commessa, in caso di omessa presentazione.

Quando l’omissione diventa reato? Se al contribuente gli viene contestata un'evasione d'imposta singola superiore a 50.000 euro, viene perseguito penalmente con reclusione.

La dichiarazione non si considera omessa se viene presentata entro novanta giorni dalla scadenza, anche se non viene sottoscritta o, infine, se non viene redatta su un modello conforme.

Infine, è prevista la pena con reclusione anche per i contribuenti tenuti che non rispettano l'obbligo di presentare la dichiarazione in qualità di sostituto d'imposta, quando l'ammontare delle ritenute non versate supera 50.000 euro.

Pertanto, il rischio di reclusione si concretizza solo per i contribuenti che disattendono l'obbligo di presentare la dichiarazione quando l'omissione comporta un'evasione superiore a 50.000 euro.