Acconto Imu: pagamento al 16 giugno: 20 casi di esenzione!

Entro il 16 giugno 2022 deve essere effettuato il pagamento dell'acconto Imu. Quali sono i casi di esenzione? Eccoli elencati tutti, anche con le novità 2022.

Si avvicina la data di scadenza di un’imposta alla quale sono soggetti molti cittadini. Mancano poche settimane alla scadenza del pagamento della prima rata Imu 2022: è previsto per giovedì 16 giugno il pagamento dell’acconto Imu 2022.

Gli appuntamenti annuali dell’Imposta municipale unica sono due: il primo, appunto, il 16 giugno, quando si deve effettuare il pagamento in acconto. Il secondo e ultimo appuntamento, invece, è previsto il 16 dicembre, quando si deve versare il saldo.

Come abbiamo detto, sono molti i cittadini soggetti al versamento dell’Imu. Tuttavia, in questo articolo daremo un peso maggiore a tutti i casi di esenzione, ricordando sia quelli consueti sia soffermandoci sulle novità del 2022.

Ebbene, non ci resta che cominciare, spiegando cos’è l’Imu e come funziona, passando subito dopo alle scadenze e alle modalità di pagamento. Ci sposteremo, poi, sui 20 casi di esenzione dal versamento dell’imposta.

Cos’è l’Imu?

Anche se siamo in prossimità della scadenza dell’acconto Imu del 2022, prima di passare a vedere quali sono le date del pagamento, oltre che il calcolo e i casi di esenzione dal versamento dell’Imu, dobbiamo fare una breve panoramica su questa imposta, andando a spiegare cos’è e come funziona.

Si tratta di un’imposta indiretta e viene applicata al possesso di terreni, fabbricati e aree edificabili – con qualche piccola eccezione.

Viene introdotta sperimentalmente nel 2012, in sostituzione dell’Ici (Imposta comunale sugli immobili), dell’Irpef e delle addizionali comunali e regionali.

Dalla sua introduzione ad oggi, la storia dell’Imu – Imposta municipale unica o, come viene anche chiamata, Imposta municipale propria – ha subito non pochi cambiamenti normativi.

Due anni dopo la sua istituzione, quindi, dal 2014 fino al 2019, l’imposta è stata disciplinata dalla Legge di Stabilità del 2014. In questo frangente temporale, l’Imu insieme alla Tasi e alla Tari faceva parte dell’IUC (Imposta unica comunale). 

Successivamente, l’IUC fu abolita dalla Legge n. 160 del 2019 e sono rimaste in vigore solo la Tari e l’Imu.

Tornando all’Imu, abbiamo già detto che si tratta di una imposta indiretta, di tipo patrimoniale, che grava sugli immobili ad uso abitativo (tranne che sulla prima casa, con alcune eccezioni), sugli immobili ad uso commerciale, sui terreni e sulle aree edificabili

Dove non si paga l’Imu? L’imposta non è applicata sulla prima casa, ma ci sono alcune esenzioni. Gli immobili adibiti a prima casa su cui viene applicata l’Imu sono quelli che fanno parte delle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, in base a quanto previsto dalla Legge n. 160 del 2019. Ma ci sono molti altri casi di esenzione, che analizzeremo in seguito.

Quando si paga l’Imu nel 2022?

Il primo appuntamento dell’anno dell’Imu è il mese di giugno. Si tratta della scadenza più prossima, prima del secondo appuntamento che ci sarà il mese di dicembre. 

Entro il 16 di giugno si deve effettuare il pagamento della prima rata dell’acconto Imu, mentre la seconda rata, ovvero, il saldo dell’Imu deve essere versato entro il 16 dicembre del 2022.

Quest’anno non ci sono moltissime novità. Come si legge sul sito informazionefiscale.it:

“[…] la più rilevante è relativa alle nuove regole sull’esenzione per i coniugi con residenze diverse”.

Tornando alle scadenze di pagamento, come abbiamo visto, le date restano invariate. Per quanto riguarda la prima rata al 16 di giugno, in relazione al calcolo, ricordiamo che si devono prendere come riferimento le aliquote che il proprio comune ha approvato lo scorso anno. 

Come si calcola l’Imu?

I cittadini soggetti al versamento dell’Imposta municipale unica si chiederanno, sicuramente, come si effettua il calcolo. Prima dell’arrivo dell’attesa data di scadenza – per così dire -, è bene fornire qualche informazione su come si calcola l’Imu

Per quanto riguarda la prima rata del versamento, si deve far riferimento alle aliquote che il proprio comune di residenza ha stabilito l’anno precedente.

Le regole cambiano in relazione al saldo dell’Imu, la cui scadenza è fissata il prossimo 16 dicembre. In questo caso, si devono considerare le nuove regole per andare a pagare quanto dovuto.

Ma ritorniamo alle modalità di calcolo. Cosa si deve considerare? Sono quattro le informazioni fondamentali da avere: la rendita catastale dell’immobile, la percentuale di possesso, la categoria catastale e l’aliquota stabilita dal proprio comune.

Si parte sempre dalla base imponibile dell’immobile di riferimento, al quale si deve applicare la relativa aliquota.

Come si calcola la base imponibile? È molto semplice; è sufficiente prendere in considerazione le regole previste per i fabbricati, le aree edificabili e i terreni agricoli iscritti al catasto.

Facciamo un esempio sui fabbricati. La base imponibile è determinata dal valore dell’immobile, il quale, a sua volta, viene scaturito della della rendita catastale rivalutata del 5%, applicando i coefficienti catastali. Ad ogni categoria catastale corrisponde un diverso coefficiente. 

Per quanto riguarda il calcolo dell’Imu sulle aree edificabili e sui terreni agricoli, si rimanda alla lettura del seguente articolo pubblicato sul sito Trend online, nel quale sono indicate anche le varie esenzioni: Imu sui terreni e aree edificabili: ecco tutte le esenzioni!

Imu: chi deve pagarla?

Passiamo a vedere chi sono i soggetti che nel 2022 devono pagare l’Imu. Innanzitutto, devono pagare l’Imu i proprietari di abitazioni adibite a prima casa cosiddette di lusso, ovvero appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.

Ricordiamo nuovamente che, infatti, l’Imu non si paga sulla prima casa, a meno che questa appartenga alle categorie catastali sopra indicate (le cosiddette categorie di lusso).

Oltre a questi, sono soggetti al versamento dell’Imu anche i proprietari di seconde case, o di altri immobili come quelli adibiti, per esempio, ad attività commerciali: negozi, alberghi, uffici.

Inoltre, sono tenuti al versamento dell’imposta anche i possessori di aree edificabili e di terreni agricoli.

Per capirci meglio, chi sono i soggetti passivi Imu? Il proprietario dell’immobile, il titolare del diritto reale di usufrutto, di enfiteusi, uso, superficie e abitazione. Deve pagarlo anche il genitore al quale il giudice ha assegnato la casa familiare.

È obbligato, inoltre, al versamento dell’Imu anche il concessionario, quando ha ottenuto in concessione aree demaniali e il locatario di immobili che sono stati concessi in locazione finanziaria.

Imu 2022: ecco i 20 casi di esenzione!

Prima di fare una lista di tutti i casi di esenzione, parliamo subito delle novità di quest’anno. In base alle modifiche che sono state introdotte dal Decreto Fiscale, i coniugi che risiedono in comuni diversi possono chiedere per un immobile l’esenzione dal pagamento dell’Imu anche quando, come si legge sul sito informazionefiscale.it:

“[…] la residenza anagrafica e la dimora abituale non siano nello stesso Comune”.

Sempre nel 2022 si può applicare l’esenzione dal pagamento:

  • Per i fabbricati merce, ovvero quelli che sono di proprietà dell’impresa costruttrice che sono destinati alla vendita;
  • Per gli immobili della categoria catastale D/3, ovvero i cinema, teatri, le sale da concerto e quelle destinate agli spettacoli, quando, però, i proprietari gesticono l’attività.

Infine, è stata stabilita la proroga anche per gli immobili inagibili dopo il terremoto avvenuto in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.

Oltre a queste 4 novità del 2022, andiamo a vedere quali sono le consuete esenzioni dal versamento dell’Imu

È esente dal pagamento dell’Imu la prima casa, quando, come abbiamo già detto, non è appartenente alle categorie di lusso (A/1, A/8 e A/9) e le pertinenze C/2, C/6 e C/7.

Sono esenti anche gli immobili assimilati alla prima casa, gli alloggi sociali, la casa familiare assegnata dal giudice al genitore affidatario dei figli e l’immobile non affittato che appartiene alle Forze armate o appartenenti alla carriera prefettizia.

Sono esenti dal versamento dell’Imu i fabbricati rustici, cioè inagibili e non abitabili, sempre che tale condizione sia stata accertata dalle autorità competenti del comune dove è ubicato l’immobile.

Vi sono altre tre esenzioni dal pagamento dell’imposta:

  • Alcuni fabbricati per attività non commerciale, per immobili pubblici ad uso istituzionale o per fabbricati dove viene esercitato esclusivamente il culto, per i fabbricati che fanno parte delle categorie catastali da E/1 a E/9, per immobili destinati ad attività non profit e per quelli ad uso culturale;
  • Per i terreni agricoli e assimilati non devono pagare l’Imu i coltivatori diretti individuali che sono iscritti alla previdenza agricola e quelli dedicati ad uso agrosilvo-pastorale di proprietà viene coltivato da uno o più persone;
  • I terreni agricoli che si trovano nell’elenco dei Comuni individuati dalla circolare del Ministero delle finanze n.9/1993 e quelli delle isole minori presenti nell’allegato A della legge n. 448/2001.

Ricordiamo, infine, che per un immobile dato in comodato d’uso gratuito ad un familiare, l’Imposta municipale unica si paga al 50%. Per poter accedere a questa agevolazione, il comodato d’uso deve essere registrato all’Agenzia delle entrate.

Come si deve pagare l’Imu 2022?

Come abbiamo già detto, il pagamento dell’acconto Imu è prossimo. Come si deve pagare l’acconto Imu il 16 giugno?

Giovedì 16 giugno il pagamento dell’Imu può avvenire utilizzando il modello di pagamento unificato F24, indicando i relativi codici tributo (per esempio, per i fabbricati il codice tributo da inserire è 3918). Più in dettaglio, all’interno del campo “Sezione” si deve inserire il destinatario con il relativo codice.

Dove si trova il modello F24? Per chi non lo sapesse, il modello di pagamento unificato F24 è reperibile presso qualsiasi sportello postale o bancario. In alternativa, il modello F24 può essere scaricato collegandosi sul sito dell’Agenzia delle entrate, alla sezione “Modelli di pagamento F24“.

Per il pagamento dell’Imu si può usare il modello F24 ordinario, in tre copie, oppure il modello di pagamento F24 semplificato, solo una copia.

Sara Bellanza
Sara Bellanza
Aspirante storica contemporaneista, classe 1995.Amante della lettura e della scrittura sin dalla tenera età, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche, conseguite entrambe presso l’Università della Calabria. Sono autrice di alcune pubblicazioni scientifiche inerenti alla storia contemporanea e alla filosofia: "L'insostenibile leggerezza della storia" e "L’insufficienza del linguaggio metafisico" per la rivista "Filosofi(e)Semiotiche", e "Il movimento comunista nel cosentino" per la "Rivista Calabrese di Storia del '900".Nonostante la formazione prettamente umanistica, la mia curiosità mi ha spinto a conoscere e a informarmi sugli ambiti più disparati. Leggo, scrivo e fotografo, nella speranza di riuscire a raccontare il mondo così come lo vedo io.
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