Bollo auto, chi non dovrà pagare nel 2022?:

Ebbene sì, c’è la possibilità di non pagare il bollo auto nemmeno nel 2022. La tassa automobilistica regionale per eccellenza è sempre stata una certezza, un pagamento annuale che tutti i possessori di veicoli a quattro o due ruote devono pagare alle Regioni. Sia se l’auto circola su strada, sia che si trovi al sicuro nel garage di casa. Ma chi sono i fortunati che non devono sborsare nemmeno un centesimo? E se devono farlo, dove e come? Lo vediamo in questo articolo.

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Ebbene sì, c’è la possibilità di non pagare il bollo auto anche nel 2022.

La tassa automobilistica regionale per eccellenza è sempre stata una certezza, un pagamento annuale che tutti i possessori di veicoli a quattro o due ruote devono pagare alle Regioni.

Sia se l’auto circola su strada, sia che si trovi al sicuro nel garage di casa.

Ma chi sono i fortunati che non devono sborsare nemmeno un centesimo?

E se devono farlo, dove e come?

Bollo auto: cos'è e quando si paga il Superbollo?

Mi sono sempre chiesta il perché si debba pagare il bollo auto su una macchina che è già mia, e penso che altrettante persone si pongano la stessa domanda.

Ebbene per dare una risposta, bisogna capire cos’è il bollo auto. 

Il bollo auto è la tassa automobilista regionale che tutti i cittadini possessori di veicoli iscritti al PRA , devono pagare almeno una volta l’anno.

Il versamento diventa provento per le Regioni che da tanto tempo ormai, ne stabiliscono la modalità di calcolo e l’importo in base a:

  • potenza del veicolo espressa in chilowatt
  • classe di inquinamento: le vetture più datate e inquinanti avranno un bollo auto più alto rispetto alle altre
  • età del mezzo 
  • coefficiente definito dalla Regione in cui risiede il proprietario del mezzo

Per calcolare l’ammontare dell’importo dell’imposta ci si basa sul primo di questi elementi e, qualora la potenza superasse i 185 kW, ecco che ad essere pagato è il Superbollo.

Il video di BE TO DRIVE spiega cos'è e perché vien considerato una tassa "criminale":

L’introduzione di questa addizionale non ha fatto per niente bene al mercato automobilistico delle supercar.

Spiega alvolante.it:

“la sua introduzione ha infatti provocato una riduzione delle immatricolazioni di vetture oltre i 185 kW, un crollo dei passaggi di proprietà per le auto usate, un fenomeno di esportazione di auto interessante dalla tassa: tutte cose che significano meno introiti per lo Stato”

Un esempio perfetto di come una tassa riesca a provare danni ingenti all’Erario e a penalizzare gli appassionati di auto potenti.

Sebbene, spiega autoo.it:

“Questa tassa si paga ogni anno ma si riduce progressivamente con il passare del tempo. Dopo 5 anni dalla fabbricazione dell’auto il costo del Superbollo scende al 60% (12 euro) per kW, dopo 10 anni si riduce al 30% (6 euro) e dopo 15 anni è limitato al 15% (3 euro). Una volta che l’automobile compie 20 anni il Superbollo scompare”

il problema della sua applicabilità non cambia e comporta una contrazione delle vendite delle auto di lusso, enorme!

Ecco perché il governo sta valutando un’abolizione il più presto possibile.

Come e dove pagare il bollo auto?:

Solitamente, per conoscere quanto si andrà a pagare di bollo auto ci si rivolge al sito dell’ACI o a quello dell’Agenzia delle Entrate.

Inserendo tutti i dati relativi al veicolo ( proprietario, targa, regione) è possibile effettuare il versamento mediante:

  • hombanking della propria banca
  • Satispay
  • App IO
  • Poste Italiane

o anche al nuovo servizio PagoPA che consente di scegliere come pagare le imposte direttamente alla Pubblica Amministrazione che ne ammorterà poi i costi di gestione.

Qualora fosse preferibile pagare di persona, è possibile recarsi presso gli sportelli ATM abilitati, gli uffici di Poste Italiane o i punti vendita Sisal e Lottomatica.

Pagare di persona non è come pagare online, i tempi sono più lunghi e le code interminabili.

Due fattori che però, non preoccupano chi è esonerato in tutto o in parte al pagamento del bollo auto.

Chi non deve pagare il bollo auto?:

Esistono casi specifici che esonerano i proprietari di veicoli dal pagamento del bollo auto.

I soggetti in questione posseggono auto d’epoca o auto storiche, veri e propri gioielli d’altri tempi.

Spiega tg24sky.it:

“Se le vetture sono immatricolate da oltre 30 anni, sono esonerate dal pagamento del bollo,. Differentemente, se le auto storiche risalgono a 20-29 anni e sono iscritte al registro storico hanno diritto ad una riduzione del 50% sull’importo totale.”

Queste due categorie di automobili non sono le uniche a girare a largo dal bollo auto,anche chi possiede auto elettriche ha diritto all’esonero dal pagamento per ben 5 anni e può godere di uno sconto del 25% sull’imposta per tutti gli anni a venire.

Per quanto riguarda il requisito soggettivo, a beneficiare dell’esonero del bollo auto sono le persone appartenenti alle categorie protette della Legge 104 che, dopo aver comprovato di avere una disabilità grave, possono ottenere l’esenzione rivolgendosi all’ACI.

Nel caso in cui sia il familiare del disabile a richiedere l’esenzione, il reddito lordo dovrà essere meno di 2.801,51 euro.

Qualora fosse il disabile stesso a richiederlo, il reddito in suo possesso non conta perché in regola con le dinamiche previste dalla Legge 104 che, di fatto, lo tutela. 

L'articolo di Denise Miceli spiega quante altre agevolazioni esistono con la Legge 104 mentre, per rimanere aggiornati eccovi il tweet da seguire: