Partita Iva, al via i controlli dell’Agenzia delle Entrate!

Titolari di partita Iva sotto esame: in questi giorni partono i controlli predisposti dall'Agenzia delle Entrate. Sono almeno 220mila quelli previsti.

Titolari di partita Iva sotto esame: in questi giorni partono i controlli predisposti dall’Agenzia delle Entrate. Sono almeno 220mila quelli previsti. L’obiettivo, ovviamente, è andare a stanare l’evasione fiscale e quanti abbiano effettuato delle operazioni sospette. L’impegno lo si riesce ad evincere direttamente dalle linee di indirizzo per la formazione del budget 2022, che, come riferisce Cristina Bartelli in un articolo su ItaliaOggi, teoricamente dovrebbe essere quella di

consentire, in una logica di efficienza ed efficacia, il conseguimento dell’obiettivo di riscossione connesso ai versamenti diretti da accertamento e controllo, il cui risultato è strettamente legato agli impegni finanziari. L’impegno di ogni struttura dovrà consentire in primo luogo il completamento delle lavorazioni la cui istruttoria si è conclusa nel 2020 con l’emissione dei relativi atti di accertamento ai sensi dell’art. 157, comma 1 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77; gli atti in argomento devono essere notificati entro il 28 febbraio 2022.

Partita Iva, riparte a pieno regime l’attività di controllo!

L’Agenzia delle Entrate ha ripreso a pieno l’attività di controllo e di monitoraggio: sotto la lente di ingrandimento sono finiti i titolari di una partita Iva. Sostanzialmente il fisco ha intenzione di lasciarsi completamente alle spalle la pandemia. I responsabili dei procedimenti, comunque, sono a conoscenza del fatto che non potranno pretendere troppo, né esagerare perché dovranno coordinare le attività da effettuare con il numero dei dipendenti che sono realmente attivi. Per questo motivo, facendo riferimento proprio ai controlli da effettuare sui titolari di partita Iva, soprattutto sui contribuenti che abbiano delle linee minori di budget, è previsto che

le attività istruttorie esterne (verifiche e controlli mirati relative a imprese di grandi e medie dimensioni, verifiche nei confronti delle imprese minori e dei lavoratori autonomi, verifiche nei confronti degli enti non commerciali e accessi brevi) andranno programmate sulle volumetrie dell’ultimo ordinario anno di attività (2019), rapportate all’attuale capacità operativa. Tale scelta operativa tiene conto della necessità di ricostruire il magazzino verbali dopo un biennio di quasi totale sospensione dell’attività a causa della pandemia.

Agenzia delle Entrate: quanti sono i controlli!

L’Agenzia delle Entrate ha deciso di far partire almeno 220mila verifiche. Tutte le esecuzioni, comunque, dovranno essere assicurate sempre ed unicamente rispettando le norme di sicurezza previste per il Covid 19. Solo per avere un termine di paragone, basta pensare che nel 2019 sono partiti 270mila controlli a consuntivo: il numero più basso previsto per l’anno in corso tiene conto del fatto che possa essere sfruttato un numero minore di persone nelle attività di controllo. Sono proprio le limitazioni imposte dal perdurare della pandemia, che rispetto al 2019, impongono che negli uffici dell’Agenzia delle Entrate siano chiamati per i contraddittori un numero minore di titolari di partita Iva.

A finire sotto la lente d’ingrandimento degli uffici preposti saranno anche gli accertamenti che sono stati eseguiti sulle imprese minori e sui lavoratori autonomi dotati di partita Iva. La prospettiva è quella di riprendere gradualmente l’attività di controllo nel corso del 2022, con l’obiettivo di effettuarne almeno 100.000.

I contributi a fondo perduto per chi ha una partita Iva!

L’Agenzia delle Entrate non ha ancora provveduto a chiudere l’attività di ente erogatore dei contributi a fondo perduto. Questa attività proseguirà anche nel 2022, quando si continueranno a smaltire le istanze legate ai cosiddetti contributi perequativi e per i titolari di partita Iva che abbiano chiuso la propria attività. Per il momento, comunque, si è anche in attesa dei nuovi sostegni sui quali il Governo starebbe lavorando nel corso delle ultime settimane. 

Ernesto Maria Ruffini, numero uno dell’Agenzia delle Entrate spiega, sulle pagine di ItaliaOggi, che

nel periodo di emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid 19, all’Agenzia è stato affidato il compito di gestire i contributi a fondo perduto istituiti con la finalità di compensare, almeno in parte, i gravi effetti economici e finanziari che hanno subito gli operatori economici a seguito della pandemia che ha colpito il nostro Paese e il resto del mondo. L’attuazione delle previsioni normative ha richiesto un grande impegno da parte di tutte le strutture dell’Agenzia durante l’intero biennio 2020-2021, che non può ancora ritenersi completato in considerazione delle procedure di pagamento ancora in corso a fine 2021 per i contributi perequativi e i contributi alle attività chiuse e delle richieste in autotutela che i contribuenti potrebbero continuare a presentare anche nel 2022. Pertanto, anche nel corso del 2022, si continuerà a perseguire l’obiettivo di gestire tempestivamente le istanze di autotutela con la consapevolezza che tale compito risponde all’esigenza di fronteggiare i gravi effetti economici subiti dalle imprese e causati dalle restrizioni dovute alla pandemia.

Pierpaolo Molinengo
Pierpaolo Molinengo
Giornalista. Ho una laurea in Materie Letterarie, conseguita presso l'Università degli Studi di Torino. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, fisco, tasse e tributi, diritto, economia e finanza.
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